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Commissione europea: nuove direttive su clima, promozione delle fonti energetiche rinnovabili ed efficienza energetica

L’11 dicembre 2018 la Commissione Europea ha emanato tre importanti direttive sulla governance di energia e clima, sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili e sull’efficienza energetica. La Direttiva 2018/1999/UE, dedicata alla governance, stabilisce che gli Stati membri redigano, entro il 31.12.2019, e poi ogni dieci anni, i “Piani integrati per il clima e l’energia”, finalizzati, principalmente, alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e al contenimento dell’incremento della temperatura globale.

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Commissione europea: nuove direttive su clima, promozione delle fonti energetiche rinnovabili ed efficienza energetica

L’11 dicembre 2018 la Commissione Europea ha emanato tre importanti direttive sulla governance di energia e clima, sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili e sull’efficienza energetica. La Direttiva 2018/1999/UE, dedicata alla governance, stabilisce che gli Stati membri redigano, entro il 31.12.2019, e poi ogni dieci anni, i “Piani integrati per il clima e l’energia”, finalizzati, principalmente, alla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra e al contenimento dell’incremento della temperatura globale.

La Direttiva 2018/2001/UE aggiorna i contenuti della Direttiva 2009/28/UE sulla promozione delle fonti energetiche rinnovabili: la quota di energia, prodotta da fonti rinnovabili, del consumo finale lordo di energia nell’Unione Europea dovrà essere pari al 32% nel 2030. Ai fini della produzione di energia da fonti rinnovabili, la Commissione intende istituire un quadro finanziario per favorire gli investimenti nei progetti volti alla promozione e all’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Parallelamente, la Direttiva 2018/2002/UE innalza l’obiettivo di efficienza energetica, fissato dalla Direttiva 2012/27/UE al 20% nel 2020, portandolo al 32.5% nel 2030. La Commissione ritiene necessario continuare a sostenere, ai fini del rispetto di tale obiettivo, la ristrutturazione del parco immobiliare di ciascun Stato Membro e, inoltre, tutte le azioni finalizzate a rompere il legame tra consumo energetico e crescita economica.
Le misure per il miglioramento dell'efficienza energetica hanno un impatto positivo anche sulla qualità dell’aria: la maggiore efficienza energetica degli edifici contribuisce, ad esempio, a ridurre la domanda di combustibili per il riscaldamento, favorendo il rispetto degli obiettivi di qualità dell’aria fissati dalla Commissione Europea.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:57

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