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I controlli

Informazioni generali sulla rete

Il monitoraggio delle acque di transizione viene effettuato sulla rete (costituita ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) attiva dal 2008; le lagune oggetto di tale monitoraggio sono le lagune di Caorle e Baseleghe, la laguna di Venezia, le lagune di Caleri, Marinetta e Vallona, la Sacca del Canarin e la Sacca degli Scardovari.

Questa rete viene controllata dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari attraverso campagne di analisi sul campo, prelievi di campioni e successive analisi di laboratorio su diverse matrici.

Obiettivi del monitoraggio sono la definizione dello stato chimico (esclusa la laguna di Venezia) e dello stato ecologico delle acque di transizione. Inoltre il D.Lgs. 152/2006 all’articolo 87 prevede, per le acque salmastre sede di banchi e popolazioni naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi, la realizzazione di monitoraggi periodici al fine di verificare i requisiti di qualità di cui alla tabella 1/C dell’allegato II alla parte terza del Decreto.

L’U.O. realizza l’attività in collaborazione con le strutture tecnico-laboratoristiche afferenti al Dipartimento Regionale Laboratori, avvalendosi anche di Istituzioni esterne in relazione a particolari indagini.

I dati raccolti, convogliati in uno specifico strumento informatico denominato Sistema Dati Mare Veneto, sono utilizzati per:

  • la classificazione dello stato chimico (esclusa la laguna di Venezia) e dello stato  ecologico delle acque di transizione (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.);
  • l’attuazione del programma di monitoraggio delle acque destinate alla vita dei molluschi (D.Lgs. 152/2006);
  • il controllo delle sostanze pericolose (D.Lgs. 152/2006).

Il piano di monitoraggio individuato, da attuarsi sulle seguenti matrici, prevede:

ACQUA: analisi dirette dalla superficie fino al fondo con sonda multiparametrica, campionamenti per la determinazione di sostanze nutrienti e sostanze chimiche pericolose e prioritarie, campionamenti per la determinazione quali-quantitativa delle popolazioni fitoplanctoniche presenti e della clorofilla a. la frequenza delle analisi e dei campionamenti è dettata dalla normativa vigente, prevedendo prelievi con frequenze diverse in base alle analisi programmate.

MACROZOOBENTHOS: complesso degli organismi animali che vivono sul fondale (comparto bentonico). La frequenza dei campionamenti su questa matrice è annuale ed il campionamento viene effettuato nel mese di giugno.sedimento

SEDIMENTO: viene prelevato lo strato superficiale del fondale lagunare per determinare la presenza di sostanze inquinanti. La frequenza dei campionamenti su questa matrice è annuale ed il campionamento viene effettuato tra maggio e giugno.

MACROFITE: si tratta di macroalghe e di fanerogame acquatiche in grado di tollerare le ampie fluttuazioni di salinità tipiche di questi ambienti; sono influenzate anche dalla trasparenza dell'acqua, dalle temperature, dall'idrodinamismo e dalla presenza di sali nutritivi disponibili. Il campionamento avviene in tarda primavera e in autunno.

mitili

BIOTA – MOLLUSCHI: banchi naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi. Ai fini della valutazione della conformità delle acque alla vita dei molluschi è stato individuato il bivalve Mitylus galloprovincialis; nel caso in cui tale specie non fosse reperibile vengono prelevate altre specie di bivalvi e/o gasteropodi. La frequenza dei campionamenti su questa matrice è trimestrale.

ECOTOSSICOLOGIA: l’ecotossicologia si pone l’obiettivo di valutare gli effetti acuti e/o cronici di vari composti chimici, rilevati su specie vegetali ed animali occupanti diversi livelli trofici dell’ecosistema. Le analisi ecotossicologiche vengono effettuate sulla matrice sedimento con una frequenza annuale.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:28

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