Ultimo aggiornamento
16-09-2022 08:28Il monitoraggio delle acque di transizione viene effettuato sulla rete (costituita ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) attiva dal 2008; le lagune oggetto di tale monitoraggio sono le lagune di Caorle e Baseleghe, la laguna di Venezia, le lagune di Caleri, Marinetta e Vallona, la Sacca del Canarin e la Sacca degli Scardovari.
Questa rete viene controllata dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari attraverso campagne di analisi sul campo, prelievi di campioni e successive analisi di laboratorio su diverse matrici.
Obiettivi del monitoraggio sono la definizione dello stato chimico (esclusa la laguna di Venezia) e dello stato ecologico delle acque di transizione. Inoltre il D.Lgs. 152/2006 all’articolo 87 prevede, per le acque salmastre sede di banchi e popolazioni naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi, la realizzazione di monitoraggi periodici al fine di verificare i requisiti di qualità di cui alla tabella 1/C dell’allegato II alla parte terza del Decreto.
L’U.O. realizza l’attività in collaborazione con le strutture tecnico-laboratoristiche afferenti al Dipartimento Regionale Laboratori, avvalendosi anche di Istituzioni esterne in relazione a particolari indagini.
I dati raccolti, convogliati in uno specifico strumento informatico denominato Sistema Dati Mare Veneto, sono utilizzati per:
- la classificazione dello stato chimico (esclusa la laguna di Venezia) e dello stato ecologico delle acque di transizione (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.);
- l’attuazione del programma di monitoraggio delle acque destinate alla vita dei molluschi (D.Lgs. 152/2006);
- il controllo delle sostanze pericolose (D.Lgs. 152/2006).
Il piano di monitoraggio individuato, da attuarsi sulle seguenti matrici, prevede:
ACQUA: analisi dirette dalla superficie fino al fondo con sonda multiparametrica, campionamenti per la determinazione di sostanze nutrienti e sostanze chimiche pericolose e prioritarie, campionamenti per la determinazione quali-quantitativa delle popolazioni fitoplanctoniche presenti e della clorofilla a. la frequenza delle analisi e dei campionamenti è dettata dalla normativa vigente, prevedendo prelievi con frequenze diverse in base alle analisi programmate.
MACROZOOBENTHOS: complesso degli organismi animali che vivono sul fondale (comparto bentonico). La frequenza dei campionamenti su questa matrice è annuale ed il campionamento viene effettuato nel mese di giugno.
SEDIMENTO: viene prelevato lo strato superficiale del fondale lagunare per determinare la presenza di sostanze inquinanti. La frequenza dei campionamenti su questa matrice è annuale ed il campionamento viene effettuato tra maggio e giugno.
MACROFITE: si tratta di macroalghe e di fanerogame acquatiche in grado di tollerare le ampie fluttuazioni di salinità tipiche di questi ambienti; sono influenzate anche dalla trasparenza dell'acqua, dalle temperature, dall'idrodinamismo e dalla presenza di sali nutritivi disponibili. Il campionamento avviene in tarda primavera e in autunno.
BIOTA – MOLLUSCHI: banchi naturali di molluschi bivalvi e gasteropodi. Ai fini della valutazione della conformità delle acque alla vita dei molluschi è stato individuato il bivalve Mitylus galloprovincialis; nel caso in cui tale specie non fosse reperibile vengono prelevate altre specie di bivalvi e/o gasteropodi. La frequenza dei campionamenti su questa matrice è trimestrale.
ECOTOSSICOLOGIA: l’ecotossicologia si pone l’obiettivo di valutare gli effetti acuti e/o cronici di vari composti chimici, rilevati su specie vegetali ed animali occupanti diversi livelli trofici dell’ecosistema. Le analisi ecotossicologiche vengono effettuate sulla matrice sedimento con una frequenza annuale.