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Classificazione dei corsi d’acqua

Classificazione ai sensi del D.Lgs. 152/06

Il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, che recepisce la Direttiva 2000/60/CE, stabilisce che lo stato dei corpi idrici sia espresso dall'accostamento dello stato ecologico e dello stato chimico, come risultato di un percorso a step successivi. Le nuove modalità e i criteri tecnici di classificazione sono descritti nei decreti successivi come il D.M. n. 260 dell’8 novembre 2010, che modificano ed integrano il D.Lgs. 152/06. La normativa di riferimento è disponibile nella sezione: Normativa

La valutazione dello stato viene effettuata solo a conclusione di un ciclo di monitoraggio pluriennale (in genere sessennale).

I dati delle classificazioni disponibili sono pubblicati nel GeoPortale ARPAV

Stato ecologico

Lo Stato Ecologico è composto da quattro indici relativi a quattro diversi aspetti della qualità "ecologica" ovvero: gli Elementi di qualità biologica o EQB; gli Elementi di qualità idromorfologica; i macrodescrittori chimico-fisici ovvero il Livello di inquinamento trofico (LIMeco); gli Inquinanti specifici ovvero altri composti non già compresi negli elenchi di priorità.

Lo Stato Ecologico di un corpo idrico, espresso in cinque classi, è classificato uguale al peggiore dei quattro indici che lo compongono.

Il giudizio di qualità per ciascun elemento di qualità biologica viene espresso attraverso il rapporto tra valore osservato e valore relativo alle condizioni di riferimento tipo-specifiche (Ecological Quality Ratio, EQR) e il successivo confronto dell’EQR con i limiti di classe (boundaries).Gli elementi idromorfologici rivestono un ruolo particolare: sono decisivi nel confermare lo Stato Ecologico Elevato ma, in caso di valutazioni inferiori degli altri Elementi di Qualità, sono usati solamente come strumento di analisi delle eventuali alterazioni biologiche. I macrodescrittori chimico fisici forniscono informazioni sul livello trofico dei corsi d'acqua e gli inquinanti specifici (principali inquinanti non inclusi nell’elenco di priorità) forniscono informazioni sulla conformità agli standard di qualità ambientale espressi come valore medio annuo (SQA-MA) a sostegno per la classificazione dello stato ecologico.

Stato chimico

Per le sostanze pericolose utilizzate per classificazione dello stato chimico (sostanze dell’elenco di priorità) si valuta la conformità agli standard di qualità ambientale espressi come valore medio annuo (SQA-MA) e come concentrazione massima ammissibile (SQA-CMA).

Classificazione ai sensi del D.Lgs. 152/99

Stato ecologico

Secondo il decreto 152/99 (ora abrogato), la classificazione dello Stato Ecologico, espressa in cinque classi, viene effettuata incrociando il dato risultante dai 7 parametri macrodescrittori con il risultato dell’Indice Biotico Esteso (IBE), attribuendo la valutazione peggiore tra i due dati.

Stato ambientale

Lo Stato Ambientale è stato calcolato dal periodo 2000 al 2005 confrontando i dati relativi allo stato ecologico con i dati relativi alle concentrazioni dei principali microinquinanti chimici indicati in tabella 1, allegato 1 del D.Lgs. 152/99, mentre nel triennio successivo, dal 2006 al 2008, si è fatto riferimento ai valori-soglia ed alle metodiche di calcolo previsti dalla tabella 1/A, allegato 1 alla parte terza del D.Lgs. 152/06. Il superamento di uno dei valori soglia nel periodo di misura determina l’attribuzione alla stazione dello stato Scadente; se la stazione presenta lo stato Pessimo, questo viene confermato.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:28

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