Ripascimenti

Ogni spiaggia è costituita da un accumulo di sedimenti la cui natura, origine e dimensione è strettamente variabile e legata ai numerosi processi di alterazione che vi hanno operato. L’erosione dei litorali è la conseguenza di un deficit sedimentario del sistema spiagge determinato dall’eccedenza delle uscite rispetto alle entrate; oggi è un fenomeno generalizzato e dovuto a fattori globali –naturali e antropici- su cui è difficile intervenire.

Il fenomeno dell’erosione costiera coinvolge anche i litorali del Veneto, con possibili situazioni di rischio per il territorio retrostante e i suoi abitanti a causa del moto ondoso; è necessario definire linee guida per il corretto e razionale utilizzo dellarisorsa “sabbia” favorendo interventi pubblici e privati che coniughino le diverse esigenze nel rispetto della qualità dell’ambiente e alla fruizione turistico-ricreativa. Le attività di ripascimento dei litorali comportano, infatti, oltre che una caratterizzazione fisica, chimica e microbiologica della sabbia nell’area di dragaggio e di versamento, anche la determinazione della compatibilità con l’area interessata al ripascimento.

Non esistono, ad oggi, indicazioni sui limiti nazionali di riferimento da adottare per la valutazione tecnica di compatibilità delle sabbie destinate al ripascimento dei litorali, l’unico documento di riferimento è il “Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini di ICRAM-APAT” attualmente in fase di adozione.

La Regione del Veneto, con il supporto tecnico di ARPAV, ha redatto un documento tecnico per la caratterizzazione e valutazione di compatibilità delle sabbie destinate al ripascimento dei litorali (DGRV 1019/2010), che identifica i criteri e i metodi di giudizio e di riferimento in materia. Tale documento è stato redatto sulla base di studi scientifici, in collaborazione con gli Enti di riferimento nazionali, che hanno permesso di approfondire le conoscenze sui valori sito-specifici dei sedimenti del litorale veneto.