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Acque sotterranee

Prime fasi dell'applicazione delle direttive 2000/60/CE e 2006/118/CE

Il processo di applicazione delle direttive 2000/60/CE e 2006/118/CE per le acque sotterranee può essere riassunto nei seguenti punti:

  • identificazione dei corpi idrici sotterranei (unità di gestione) nell'ambito dei Distretti Idrografici;
  • caratterizzazione attraverso l'analisi delle pressioni e degli impatti sui corpi idrici sotterranei e il rilevamento del loro stato di qualità;
  • istituzione di specifiche reti di monitoraggio per valutare lo stato chimico e lo stato quantitativo;
  • redazione dei registri delle aree protette;
  • definizione entro la fine del 2009 di un programma di misure per raggiungere gli obiettivi ambientali della direttiva 2000/60/CE, che deve essere operativo entro la fine del 2012.

I risultati di queste attività vanno riportate all'interno del piano di gestione integrata del sistema delle acque del distretto idrografico di riferimento. I corpi idrici sotterranei del Veneto sono stati attribuiti tutti al distretto Alpi Orientali, gli elaborati del piano di gestione sono consultabili all'indirizzo: http://www.alpiorientali.it/documenti/list_doc/PdP_doc.php

Sintesi dei risultati dell'attività di identifcazione e caratterizzazione

Complessivamente nel Veneto sono stati individuati 33 corpi idrici sotterranei così suddivisi:

  • 10 per l'area montana e collinare;
  • 10 per l'alta pianura;
  • 8 per la media pianura;
  • 5 per la bassa pianura (4 superficiali e 1 che raggruppa le falde confinate).

L'analisi delle pressioni e degli impatti ha portato all'identificazione di (vedi tabella):

  • 6 corpi idrici a rischio;
  • 17 corpi dirici probabilmente a rischio;
  • 10 corpi idrici non a rischio.

Le pressioni significative sono risultate essere quelle di origine diffusa e i prelievi.

La procedura di valutazione dello stato chimico, basata sui risultati del monitoraggio 2003-2008, ha portato alla classificazione di (vedi tabella):

  • 21 corpi idrici in stato buono;
  • 9 corpi idrici in stato scadente;
  • 3 corpi idrici con stato non noto per insufficienza di dati.

La valutazione dello stato quantitativo, basata sull'analisi dei trend dei livelli piezometrici per il periodo 1999-2008, ha portato alla classificazione di (vedi tabella):

  • 16 corpi idrici in stato buono;
  • 2 corpi idrici in stato scadente;
  • 15 corpi idrici con stato non noto (per i corpi idrici in acquiferi fessurati, il monitoraggio è iniziato solo nel 2006: trattasi di emergenze spontanee (sorgenti), in cui non sono valutabili le oscillazioni piezometriche, pertanto lo stato quantitativo non è valutabile).

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:28

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