Ultimo aggiornamento
15-11-2022 08:36L’utilizzo dei fitosanitari se da un lato migliora la quantità e la qualità delle produzioni agricole contenendo i parassiti, dall’altro è una delle cause della diffusione di sostanze dannose nell’ambiente e nel ciclo biologico degli organismi viventi (accumulo nella catena alimentare), con possibili effetti su “bersagli indesiderati” - uomo compreso.
L’uso improprio può portare a forme di intossicazione acuta e cronica. Per quanto riguarda i rischi per la salute umana, la tossicità acuta dei fitosanitari costituisce un rischio in particolare gli operatori del settore quando, ad esempio, eseguono i trattamenti senza l’adozione di adeguate precauzioni comportamentali ed opportuni accorgimenti tecnici. Mentre nei paesi in via di sviluppo prevalgono le intossicazioni professionali, nei paesi industrializzati le intossicazioni si verificano prevalentemente in ambito domestico, spesso per cause accidentali o dolose. Le sostanze chimiche tossiche, assunte per via cutanea o inalatoria, tramite l’apparato circolatorio vengono veicolate verso i tessuti e gli organi di deposito (tessuto adiposo) o verso altri bersagli come il sistema nervoso, il fegato, il rene, il polmone, ecc..
La tossicità cronica, vale a dire quello che le sostanze contenute negli agrofarmaci possono determinare a seguito di esposizione protratta a basse dosi, è oggetto di attenta valutazione e studio. Essendo la cute la via di esposizione primaria, gli effetti più frequenti legati all’uso di prodotti fitosanitari sono rappresentati dalle dermatiti di contatto; si aggiungono anche effetti neurologici, effetti sulla riproduzione, effetti genotossici, effetti sul sistema immunitario ed endocrino ed effetti cancerogeni. Le informazioni di cui disponiamo derivano soprattutto da indagini effettuate nell’ambito agricolo mentre meno conosciuti sono gli effetti sulla popolazione generale.
Di particolare rilevanza dal punto di vista sanitario è la presenza dei residui dei prodotti fitosanitari nella catena alimentare (falde acquifere, alimenti ed organismi non bersaglio).
I gruppi di sostanze chimiche contenute nei prodotti fitosanitari, in prevalenza fungicidi, insetticidi ed erbicidi, particolarmente a rischio per la salute umana sono i carbammati, gli organofosforici, gli organoclorurati, le triazine e i piretroidi.
Per approfondimenti:
Prodotti fitosanitari (Ministero della Salute): sono reperibili informazioni che trattano la sicurezza, il controllo, i flussi, le autorizzazioni e la banca dati contenente informazioni su circa 15.000 prodotti fitosanitari.
Metodologie di analisi per l'individuazione di relazioni tra esposizione a prodotti fitosanitari e salute degli operatori di settore (studio Arpav in collaborazione con l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica – Medicina del Lavoro) L’obiettivo del lavoro è la definizione di metodologie di analisi per l’individuazione delle relazioni tra l’esposizione a prodotti fitosanitari e la salute degli operatori in agricoltura. Nella pubblicazione si è dato spazio anche all’analisi dei monitoraggi ambientali attuati in Regione e degli strumenti di raccolta e organizzazione delle informazioni attualmente disponibili, con lo scopo di favorire, all’interno del sistema regionale, l’integrazione dei dati sullo stato dell’ambiente con quelli sulla salute.