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Progetto SIMAGE

Progetto “Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale e la Gestione delle Emergenze” (SIMAGE), I Lotto

Il Sistema Integrato per il Monitoraggio Ambientale e la Gestione delle Emergenze in relazione al rischio industriale nell’area di Marghera (da cui l’acronimo SIMAGE) è lo strumento, identificato nel documento relativo all’Accordo di Programma sulla Chimica a Porto Marghera del 1998, per gestire secondo un approccio integrato le immissioni industriali ed i possibili eventi incidentali rispetto all’ambiente atmosferico di quest’area. Tale sistema ha lo scopo di fornire gli strumenti per valutare le possibili cause e gli effetti immediati derivanti da eventi incidentali nell’area industriale di Porto Marghera, nonché definire le misure di intervento per evitare, o almeno contenere, possibili rischi per l’uomo e per l’ambiente.

La realizzazione del Sistema integrato è stato articolato nei 3 lotti del Progetto SIMAGE.
Il I Lotto si è posto due obiettivi:

  • realizzare il sistema pilota integrato di monitoraggio del rischio e delle emergenze nell’area di Porto Marghera;
  • produrre un quadro conoscitivo di base sullo stato dell’ambiente atmosferico nel territorio del Bacino Scolante e della Laguna di Venezia. 

Realizzazione del Sistema pilota

Dopo un adeguato periodo di test, l’impianto pilota, è stato riprodotto su più punti di misura (nell’ambito del II e III Lotto), andando a costituire, assieme al Centro di Gestione presso l’ARPAV e ad un Centro di Decisione presso i VVFF, il Sistema Integrato complessivo. Esso si compone di cinque nodi sensibili di misura (3 cabine su strada e 2 alloggiamenti su edifici) che raccolgono i valori di concentrazione di molti inquinanti, sfruttando il principio dell’assorbimento della radiazione UV, Visibile e IR da parte dei gas stessi. E’ stata impiegata la strumentazione specialistica DOAS (Differential Optical Absorption Spectroscopy) utilizzando percorsi ottici relativamente lunghi (200 m – 800 m); il segnale registrato lungo questi percorsi è proporzionale alla quantità di sostanza eventualmente presente lungo il cammino ottico. I percorsi attivi sono 13 (circa 7 Km complessivi di perimetro), ne vengono sorvegliati 5 alla volta ciclicamente ed in sequenza ogni 10 minuti, con 1 minuto di misura per ciascun inquinante. Nelle tre cabine sono presenti anche un analizzatore PAS (Polyciclic Aromatic Surfaces) per la misura dei composti policiclici aromatici assorbiti sul PM10 e strumentazione TD-GC-PID-FID costituito da un desorbitore termico accoppiato ad un gascromatografo con detector a fotoionizzazione o a ionizzazione di fiamma per la determinazione delle sostanze emesse dal polo industriale.


Quadro conoscitivo sullo stato dell’ambiente atmosferico

Il quadro conoscitivo dell’ambiente atmosferico veneziano è stato valutato attraverso l’uso della modellistica meteorologica e di simulazione della dispersione e deposizione degli inquinanti atmosferici. La raccolta e l’analisi di campioni di deposizioni atmosferiche e la misura di polveri ed inquinanti gassosi sono state utilizzate anche nelle procedure di verifica della bontà interpretativa del modello ed hanno fornito un quadro dello stato ambientale in alcuni siti di misura, integrato poi su scala di Bacino Scolante mediante il modello.
Per poter effettuare la simulazione modellistica è stato necessario mettere in piedi due strumenti che presentano un elevato valore conoscitivo:

  • la base dati Top-Down delle emissioni in atmosfera a livello comunale per l’intera regione Veneto (con un approfondimento Bottom-Up sulle sorgenti puntuali rilevanti, quali industrie, centrali termoelettriche, ecc., nel territorio del Bacino Scolante)
  • il modello meteorologico diagnostico CALMET.

Questi strumenti hanno rappresentato gli input fondamentali per la modellistica di dispersione e di deposizione che è stata adottata nel progetto. Tale modello, o meglio la catena di modelli implementati, ha consentito di stimare le variazioni stagionali e le medie annuali delle deposizioni e delle concentrazioni dei principali inquinanti che possono alterare lo stato della qualità dell’aria in corrispondenza alla laguna e contribuire ai fenomeni di contaminazione ed eutrofizzazione delle acque.

Il Progetto SIMAGE, finanziato dalla Regione del Veneto per i 3 Lotti, si è concluso nel giugno 2007.

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Ultimo aggiornamento

06-12-2022 15:04

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