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Inverno 2004/2005

L'inverno appena conclusosi è caratterizzato da due fasi con andamento opposto: un mese di dicembre più mite e più piovoso del normale - il primo aspetto è strettamente collegato al secondo e viceversa, in quanto la presenza di una maggior nuvolosità nelle ore notturne favorisce nottate più miti - e gennaio e febbraio molto rigidi e complessivamente siccitosi. In montagna, anche se in misura minore rispetto all’annata predente anche quest’anno la stagione invernale è risultata abbastanza nevosa grazie soprattutto agli abbondanti apporti registrati in occasione dell’evento di fine dicembre (mediamente 30-60 cm di neve) e in pianura si sono verificati diversi episodi nevosi.

L'inverno 2004/2005 è caratterizzato da un mese di dicembre più mite e più piovoso del normale, seguito da due mesi molto rigidi e complessivamente siccitosi (figura:precipitazione totale gennaio-febbraio 2005), con una stagione nevosa in montagna caratterizzata da abbondanti apporti registrati (specie a fine dicembre).

Il presente documento si suddivide in due sezioni:

Analisi termo-pluviometrica

In Dicembre, la presenza, nella maggior parte del mese, di una circolazione ciclonica sul bacino del Mediterraneo conferisce al mese caratteristiche in prevalenza autunnali con temperature generalmente sopra la media, specie le minime, a parte una temporanea fase più fredda con gelete estese anche in pianura tra il 19 e il 24. Le precipitazioni risultano complessivamente superiori alla media, con deboli apporti nella prima pentade e tra il 16 e il 18 mentre tra il 24 e il 29 una profonda depressione centrata sul Mar Tirreno determina condizioni di maltempo con piogge estese, anche abbondanti e nevicate in montagna.
Gennaio inizia con giornate in prevalenza soleggiate e limpide, con temperature sopra la media specie in montagna e nei valori massimi; dal giorno 7 l'affermarsi di un esteso campo di alta pressione su gran parte dell'Europa centro-meridionale determina condizioni di forte stabilità atmosferica e conseguenti inversioni termiche che danno luogo per diversi giorni successivi a nebbie estese in pianura, in taluni casi anche persistenti durante il giorno, fino al giorno 18. Tra il 18 e il 19 l'arrivo di una perturbazione nord-atlantica con ingresso di aria fredda e formazione di un minimo depressionario al suolo sull'Italia, provoca un repentino peggioramento del tempo con nevicate estese anche in pianura (generalmente 10-15 cm tra il pomeriggio del 18 e la mattina del 19). Nei giorni seguenti il consolidarsi di un'area anticiclonica sulla Penisola Iberica e la presenza di una profonda depressione sui paesi scandinavi garantiscono condizioni di tempo stabile con giornate in prevalenza limpide e fredde, ventose, specie lungo la costa, tra il 27 e il 31 per la presenza di Bora.
Febbraio risulta complessivamente rigido con una prima parte sostanzialmente stabile e con un'ultima decade che, similmente a quanto accaduto nel 2004 anche se in misura molto più attenuata, si caratterizza per alcuni episodi di neve anche in pianura e da temperature sempre al di sotto della norma. Gli eventi di neve più significativi risultano quelli del 20-21 con apporti perlopiù deboli (intorno ai 5 cm) e del 27-28, a carattere più sparso e più consistenti su bellunese, pedemontana e zone centro-occidentali della pianura

(Analisi meteo-climatica primavera 2003/2004)

Dati climatologici provinciali di temperatura e precipitazione

Il confronto è effettuato rispetto a due periodi di riferimento: 1961-'90 (M1) e 1992-2003 (M2)

Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia

mesemassime [TAB1]minime [TAB1]massime assolute [fig Tx]minime assolute [fig Tn]
dicembre 2004mediamente 1-2°C sopra le mediemediamente 1-2°C sopra le medieconfrontabili con quelli degli ultimi annisuperiori a quelli del periodo precedente
gennaio 2005mediamente 1-2°C sotto le mediemediamente 1-2°C sotto le medieampiamente al di sotto dei valori assoluti precedentipiuttosto vicini a quelli minimi assoluti del recente passato
febbraio 2005sensibilmente inferiori alle medie (2-3°C)sensibilmente inferiori alle medie (2-3°C)ampiamente al di sotto dei valori assoluti precedentipiuttosto vicini a quelli minimi assoluti del recente passato

L'inverno 2004-2005, quindi, da un punto di vista termico risulta leggermente più mite nella fase iniziale (dicembre) per poi mantenersi nei due mesi successivi, generalmente più freddo del normale. Questa caratteristica risulta evidente dai grafici di confronto termico tra le temperature provinciali registrate nei mesi di dicembre 2004 e gennaio-febbraio 2005 e la media degli ultimi 12-13 anni (fig3, fig4, fig5). Si noti, infatti, che a dicembre le differenze termiche risultano entrambe positive (temperature più elevate della media), mentre a gennaio-febbraio i grafici sono entrambi negativi (temperature inferiori alla media).

Giorni piovosi stagionali e precipitazioni mensili sul Veneto (numerosità nel periodo di rilevamento) [TAB2]

meseprecipitazioni mensili [istogramma]precipitazioni stagionali [istogramma]giorni piovosi stagionali [istogramma]
dicembre 2004quasi doppie rispetto alle due medie di riferimentorelativamente poco inferiore alle medie - a causa del deficit che ha caratterizzato i primi due mesi del 2005 (figura:deficit di precipitazione del bimestre gennaio-febbraio) - grazie agli abbondanti apporti del dicembre 2004inferiori alle medie
gennaio 2005molto inferiori alle medie
febbraio 2005molto inferiori alle medie

Quindi, l'inverno 2004-05, come si può vedere anche dai grafici di differenza pluviometrica provinciale mensile (fig9, fig10, fig11) tra i dati dell'inverno appena terminato e i dati medi del periodo 1992-2004, risulta inizialmente molto piovoso per concludersi con un bimestre estremamente siccitoso.

Precisazioni: per l'analisi dei dati provinciali precedente, per l'inverno appena conclusosi si sono presi come riferimento per Belluno i dati rilevati dalla stazione di Belluno Aeroporto, mentre fino al novembre 2004 si riferivano alla stazione di Belluno viale Europa. Per quanto concerne i dati dal 1992 al 2004, ovviamente nell'analisi corrente si sono utilizzati per confronto i dati dal 1992 al febbraio 2004, essendo il dicembre 2004 parte dell'indagine attuale.

Ultimo aggiornamento

01-12-2022 10:30

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