Vai al contenuto

Meteo Autunno 2006

SETTEMBRE
Il mese si apre con una prima fase caratterizzata dall'influenza dell'Anticiclone delle Azzorre e conseguenti condizioni di tempo soleggiato, caldo e afoso con temperature sopra la media soprattutto tra i giorni 3 e 8 quando nella maggior parte della pianura e dei fondovalle prealpini si raggiungono temperature massime di 30/32°C e minime generalmente comprese tra 16 e 20°C. Tra i 7 e l' 8 il transito di una veloce saccatura proveniente da Nord-Ovest apporta annuvolamenti e qualche precipitazione sulle zone montane e favorisce al suo seguito l'ingresso di masse d'aria leggermente più fresche riportando valori termici intorno alla media e tempo ancora stabile e soleggiato.

Dal 14 l'arrivo di una perturbazione atlantica associata ad una estesa saccatura in successivo approfondimento attorno ad un minimo barico sul Nord d'italia porta ad un marcato peggioramento delle condizioni meteorologiche con rovesci e temporali tra il 14 e il 15, anche di forte intensità.

Il giorno 14 si registrano infatti 61 mm a Turcati e 51 mm al Rifugio La Guardia (entrambi nell'alta valle dell'Agno) mentre in pianura i massimi apporti si registrano a Valle Averto (VE): 27 mm.
Nel corso del giorno 15 le precipitazioni riguardano l'intero territorio regionale con massimi apporti nel settore prealpino dove si registrano 192 mm a Valpore (Monte Grappa), 186 mm a Turcati (Recoaro) e 181 mm in Cansiglio. In varie località della pianura centrale veneta si rilevano precipitazioni superiori ai 100 mm (es.: Oderzo 143 mm,Mestre 109 mm, Quinto Vicentino 107 mm e Padova Orto Botanico 101 mm).
Il giorno 16 precipitazioni intense ed abbondanti su quasi tutto il territorio regionale (scarsi apporti limitati al Settore Alpino ed alla parte nord orientale della pianura veneta). Nel Trevigiano, a Ponte di Piave, si registrano 92 mm di precipitazioni giornaliere ed a Pradon Porto Tolle, alle foci del Po, cadono 76 mm.
Nel giorno 17 precipitazioni di elevata intensità sono localizzate sulla zona centrale della provincia di Venezia e nelle contermini aree del Padovano e Trevigiano, dove si registrano 153 mm a Valle Averto, 111 mm a Mira , 102 a Mestre e 94 mm a Padova Orto Botanico.
Complessivamente nel corso di questo evento vengono registrati: 334 mm a Valpore (Monte Grappa), 305 mm a Turcati (Recoaro), 289 mm a Ponte di Piave (TV).
Anche sui grandi centri abitati vengono rilevate, nel corso dell'evento, precipitazioni consistenti quali: 248 mm a Padova (Orto Botanico), 228 mm a Mestre-Marghera, 193 mm a Treviso, 165 mm a Venezia ed a Vicenza.
Gli apporti minimi sul territorio regionale, circa 40 mm, vengono registrati nel portogruarese.

In seguito, fino al 24, una nuova rimonta anticiclonica da Ovest riporta condizioni di stabilità senza precipitazioni e con temperature in prevalenza superiori alla media (+ 2/3°C sia nelle minime che nelle massime, con una punta di +4°C rispetto alla media il giorno 22). Il 25 il veloce ingresso di una saccatura atlantica allungata dalle isole britanniche al Mediterraneo occidentale porta nuvolosità estesa anche sulla regione e precipitazioni diffuse in pianura e più sparse in montagna perlopiù di debole entità. Gli ultimi giorni del mese infine registrano condizioni di tempo parzialmente soleggiato per il transito di nuvolosità variabile associata a correnti umide e calde sud-occidentali pilotate da un promontorio formatosi tra l'Africa nord-occidentale e l'Europa che porta anche delle foschie dense al mattino del 29 e del 30.

OTTOBRE
I primi tre giorni del mese sono ancora caratterizzati da un flusso di correnti umide sud-occidentali che portano sulla regione temperature al di sopra della media, nuvolosità variabile, foschie dense o locali nebbie e delle piogge specie il 3 sulle zone montane settentrionali ove assumono anche carattere temporalesco in serata; i massimi apporti si verificano nel longaronese (BL) dove vengono registrate precipitazioni dell'ordine dei 50-60 mm. Tra il giorno 4 e il 5 l'arrivo di una saccatura in quota con aria relativamente più fresca crea condizioni di maggior instabilità con delle precipitazioni diffuse sulle zone montane e locali ma anche temporalesche sulla pianura specie tra Vicentino e Trevigiano. in seguito, a parte il transito di una debole perturbazione il giorno 7 in cui il cielo è in prevalenza nuvoloso e si registrano delle locali e deboli precipitazioni, l'avanzata di un nuovo promontorio di alta pressione garantisce fino al giorno 12 condizioni di stabilità con giornate in prevalenza soleggiate, salvo locali nebbie o nubi basse al mattino, e temperature dapprima lievemente inferiori alla media (nei giorni 6 e 7) e successivamente con valori massimi in aumento ed elevata escursione termica giornaliera. Tra i giorni 13 e 14 il transito di un nucleo depressionario sul Nord d'italia, in spostamento dalla Russia alla Gran Bretagna, apporta della nuvolosità variabile, più consistente sulle zone montane ove si registrano delle precipitazioni sparse specie su Dolomiti, nevose oltre i 2000 m circa. In seguito, fino al giorno 18, la presenza di un campo di alta pressione di origine continentale porta ancora tempo stabile con cielo poco nuvoloso, venti di bora tra il 14 e il 15 e temperature intorno alla media. Tra il 19 e il 21 l'arrivo di una saccatura atlantica provoca un aumento della nuvolosità con delle precipitazioni diffuse ma di entità generalmente scarsa. Nei giorni successivi fino al 23 permane un flusso di correnti umide sud-occidentali che provoca giornate in prevalenza nuvolose, specie in pianura per presenza di nubi basse, senza fenomeni significativi e con temperature marcatamente sopra la media, specie nei valori minimi. Il giorno 24 il transito di una veloce saccatura determina un temporaneo peggioramento delle condizioni meteorologiche sulla regione con delle precipitazioni più diffuse e consistenti in montagna (i massimi apporti vengono registrati a Longarone con 48 mm, a Gares con 41 mm ed a Crep di Pecol con 32 mm). Negli ultimi giorni del mese l'avanzata di un campo di alta pressione dal Nord Africa all'Europa centro-meridionale assicura tempo stabile con clima decisamente mite ma con presenza di nebbie o nubi stratificate in pianura.

NOVEMBRE

Il mese inizia con una fase decisamente fredda ed in netto contrasto con quanto registrato negli ultimi giorni di ottobre. Correnti settentrionali di origine artica investono infatti la regione fino al giorno 4 provocando un marcato abbassamento delle temperature, con le prime gelate della stagione anche in pianura, e giornate limpide e soleggiate. A partire dal 5 l'estensione dell'Anticiclone delle Azzorre verso il bacino del Mediterraneo continua a favorire condizioni di tempo stabile sulla regione ma il flusso delle correnti in quota diviene via via più temperato favorendo un graduale aumento delle temperature, specie tra il 7 e il 10, l'ingresso di nuvolosità stratiforme e la formazione di nebbie o foschie in pianura. Tra i giorni 11 e 12 il transito di un fronte freddo provoca un aumento della nuvolosità specie sui settori montani, in seguito il riaffermarsi di condizioni anticicloniche sulla regione porta fino a metà mese tempo stabile con cielo in prevalenza poco nuvoloso, al più nuvoloso per temporanee nubi stratificate e temperature massime intorno alla media, mentre le minime rimangono inferiori. L'inizio della seconda parte del mese è caratterizzato dall'arrivo di una depressione di origine atlantica che, specie tra i giorni 18 e 22, provoca un significativo peggioramento delle condizioni meteorologiche registrando precipitazioni diffuse di moderata entità.
Infatti il giorno 18 le massime precipitazioni vengono rilevate a Velo d'Astico (VI) 32 mm, a Passo Xomo (VI) 23 mm ed a Col di Prà (BL) 15 mm ed il giorno 22 si registrano precipitazioni diffuse nella zona centrale della pianura veneta dell'ordine dei 15-20 mm.
In seguito permangono fino al 25 delle correnti umide sud-occidentali moderatamente instabili e negli ultimi giorni del mese, condizioni anticicloniche su gran parte del Mediterraneo e dell'Europa con afflusso di correnti miti meridionali sulla regione, favoriscono tempo nuovamente stabile e temperature decisamente sopra la media specie nei valori minimi.

DICEMBRE

Il mese trascorre ancora all'insegna del tempo in prevalenza stabile, ad eccezione della fase fra il 5 e il 9 caratterizzata da tempo perturbato con temperature miti; il limite delle nevicate rimane oltre i 2000-2200 m per i primi quattro giorni, prima di scendere a quote più basse il quinto giorno. In particolare durante il giorno 9 si registrano precipitazioni consistenti, estese a tutto il territorio regionale, concentrate nelle prime 12 ore del giorno e localmente intense. Le massime precipitazioni giornaliere risultano localizzate nella zona prealpina tra le province di Belluno e Treviso con 167 mm in Cansiglio, 159 mm a S. Antonio di Tortal (BL) e 136 mm a Feltre. Nel settore meridionale della regione Veneto le precipitazioni rilevate sono dell'ordine dei 5-10 mm.
Anche nei giorni 17 e 18 si verificano precipitazioni che complessivamente interessano l'intero territorio regionale con apporti dell'ordine dei 20-40 mm nella parte centro orientale della regione e minori altrove.
Le temperature durante il mese si mantengono su valori tipici di inizio autunno registrando, per il quarto mese consecutivo, significanti scarti positivi rispetto alla norma (mediamente + 2/3°C sia nelle valli che in pianura e con scarti anche maggiori in quota a causa delle frequenti inversioni termiche soprattutto nella seconda parte del mese); si registrano anche alcuni record di caldo, rispetto al periodo 1992-2005, sia di temperatura massima che di minima giornaliera nella prima metà del mese e di temperatura massima il giorno di Natale.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

Questa pagina ti è stata utile?