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Sinossi autunno 2012

L’autunno 2012 risulta abbastanza perturbato con temperature molto altalenanti, specie tra l’ultima decade di Ottobre e buona parte del mese di Novembre in relazione all’alternarsi di promontori mediterranei e di saccature atlantiche a volte con discese di aria fredda in altri momenti con intensi richiami d’aria molto mite, assieme a fasi sciroccali. Tuttavia alla fine dell’autunno un intensa fase perturbata e fredda porta abbondanti piogge in pianura e l’inverno prematuro sulla montagna veneta.

Il mese di Settembre inizia con giornate relativamente miti, ma a tratti un po’ instabile per la presenza di un residuo nucleo di aria fredda in quota, giunto sulle Alpi dopo il transito della saccatura di fine Agosto. Dal 6 Settembre fino all’11 la presenza di un promontorio dinamico con avvezione d’aria calda e secca riporta condizioni anticicloniche con tempo stabile ed in prevalenza soleggiato su tutta la regione. Le temperature tornano ad essere estive con punte di 32/35°C tra la pianura e le conche prealpine, mentre si sfiorano i 25°C attorno ai 1000/1200 m in montagna. Il giorno 12 una veloce saccatura atlantica transita sulla nostra regione, provocando tempo instabile perturbato con precipitazioni diffuse, localmente anche abbondanti sui settori centro orientali e la parte est della montagna bellunese (Fig. 1a). Assieme al maltempo si avverte il primo calo termico e la ricomparsa della neve fino sui 1700/1800 m sulle Dolomiti e 2000/2300 m sulle Prealpi. Il giorno 13 il tempo rimane variabile per la vicinanza della saccatura, mentre nei giorni successivi l’alta pressione di matrice continentale favorisce alcuni giorni di tempo stupendo con le tipiche giornate settembrine con clima fresco di notte e mite di giorno, anche l’aria rimane limpida senza le solite foschie o nebbie notturne. Tale situazione si mantiene fino al 18. Il giorno 19 una saccatura atlantica in arrivo da Nord-Ovest pone fine a questo periodo di bel tempo con un breve episodio pluvio-temporalesco, di maggiore rilevanza in pianura, dove i fenomeni sono localmente forti, anche con dannose grandinate. Tra il 20 e il 23 il tempo torna ad essere buono grazie alla presenza di un promontorio, ma a differenza dei giorni precedenti, l’aria e assai più fresca e si verificano le prime brinate o gelate oltre i 1000/1200 m in montagna. La suddetta fase anticiclonica tende ad indebolirsi tra il 22 e 23 con qualche annuvolamento stratiforme e velature. Questa nuvolosità, in realtà, preannuncia un cambiamento del tempo per l’ingresso di correnti meridionali, richiamate sul veneto dall’approfondirsi di una saccatura atlantica. La quale rimane bloccata sulla Francia e la Spagna, senza mai transitare sulla nostra regione. Il ché determina un primo peggioramento tra il 24 pomeriggio/sera e il 25 notte, un altro peggioramento tra il 26 pomeriggio e il 27 notte (carta Meteo del 26 Settembre 2012 Fig. 1b) ed infine un ultimo episodio instabile perturbato tra il 29 e il 30. In tutti questi casi i fenomeni interessano sia la montagna che la pianura, senza realmente precipitazioni rilevanti, anche se localmente si superano i 40/50 mm in 24 ore. La persistenza delle correnti meridionali consentono alle temperature di conservare un livello piuttosto elevato, nonostante il maltempo, di conseguenza la neve non scende sotto i 2900/3100 m.

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Fig. 1a: carte delle precipitazioni del 12 settembre     Fig. 1b: carta sinottica del 26 settembre ore 12 UTC

Il mese di Ottobre inizia nello stesso modo in cui è finito settembre, giornate cicloniche, molto umide e piovose su tutta la regione, anche se in minore modo sul litorale e sul veronese. Tale situazione è legata al sostare di una piccola goccia fredda che mantiene fino al 2 ottobre condizioni d’instabilità. Nei giorni successivi il tempo migliora grazie ad un promontorio mediterraneo che favorisce qualche bella giornata, anche se il giorno 7 una piccola saccatura, in arrivo da Nord-Ovest, lambisce le Alpi con qualche isolato e debole rovescio serale. Poi torna il sole, ma le correnti nord-occidentali apportano un po’ di nuvole, specie sulle Alpi confinanti con l’Austria (Stau da Nord), ma il giorno 9 piove un po’ ovunque, specie sulla pianura meridionale, mentre il 10 sia la nuvolosità che le precipitazioni interessano parte delle Dolomiti con un po’ di neve fino sui 2700 m, altrove il tempo rimane asciutto, ma con cielo coperto. Tra l’11e il 13 ottobre il tempo è discreto, nonostante nubi basse e qualche piovasco qua e là. Il 14 una saccatura si approfondisce sulla Francia, prima di interessare direttamente la nostra regione nella giornata del 15 e parte del 16 ottobre con precipitazioni diffuse, localmente abbondanti in montagna (80-115 mm). Il calo termico consente alla neve di scendere sulle Dolomiti fino sui 1200/1400 m, oltre i 1900 m sulle Prealpi. Gli apporti nevosi sono di 25/35 cm a 2000 m e fino sui 50/60 mm oltre i 2500 m. In seguito a questo episodio l’affermarsi di un promontorio con alta pressione di matrice continentale, poi mediterranea consente una fase di tempo bello con temperature ben al di sopra delle medie stagionali (lo zero termico sale oltre i 4300 m tra il 19 (Fig. 2a) e il 21 Ottobre. Questa fase soleggiata, salvo alcune nebbie in pianura, specie durante le ore notturne, finisce nel pomeriggio del 26 ottobre per l’avvicinarsi di una saccatura da Nord-Ovest. La quale interessa direttamente la nostra regione nelle giornate del 27 e 28 ottobre con episodio pluvio-nevoso piuttosto rilevante (Fig. 2b) (da 20 a 80 mm in pianura e da 30 a 130 mm in montagna), assieme ad netto calo termico. La neve infatti scende fino sui 600/800 m con apporti significativi, già dai 1200/1400 m in su, 30-50 cm a 2000/2200 m. I giorni 29 e 30 sono piuttosto buoni con diffuse gelate notturne in montagna e primi freddi in pianura. Il giorno 31 una nuova veloce saccatura, isolatasi per formare una goccia fredda in transito appena a sud delle Alpi riporta maltempo con uno spiccato episodio che inizia nel pomeriggio in pianura ed alla sera sulla montagna veneta, con abbondanti piogge, questa volta anche sulla pianura centro-orientale e sulla provincia di Rovigo (50/80 mm) e assai meno verso Nord (10/18 mm sulle Dolomiti). La neve compare per la seconda volta sopra i 700/900 m sulle Dolomiti, mentre piove sulle Prealpi fino sui 1500/1600 m.

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Figura 2a: carta sinottica del 19 ottobre ore 12 UTC            Figura 2b: carta sinottica del 28 ottobre ore 12 UTC

Il mese di Novembre, inizia con il passaggio di una saccatura atlantica, responsabile di una fase di tempo perturbato con piogge abbondanti, specie a cavallo tra le province di Padova e Rovigo (80-119 mm), assai meno sulle Prealpi (60/80 mm), ancora meno sulle Dolomiti (20/70 mm) e soprattutto sulla pianura occidentale (veronese) con appena più di 10 mm su alcuni settori. Un secondo episodio perturbato con forte richiamo sciroccale si verifica tra il 2 Novembre sera e la mattina del 5 con nuove precipitazioni. Questa volta sono le Prealpi orientali e parte delle Prealpi vicentine ad essere maggiormente bersagliate con apporti di (80/130 mm), mentre altrove le precipitazioni risultano di minore entità (20/60 mm), specie sulla Pianura veneta (5/30 mm), addirittura quasi assenti sull’estrema zone meridionali. Dal 6 novembre il tempo migliora, anche se la presenza di aria fredda in quota e la ciclonicità favoriscono una residua instabilità che si manifesta nel pomeriggio con qualche piovasco sui monti, anche locali temporali sulle pianura orientale alla sera. Tra il giorno 7 e l’8 un promontorio di matrice mediterranea garantisce belle giornate, con clima fresco di notte e relativamente mite di giorno. In seguito una nuova saccatura atlantica si approfondisce sulla Francia, poi sul Mediterraneo occidentale, prima di isolarsi sul medio Tirreno. Tale situazione favorisce un intenso richiamo d’aria mite con nuovo episodio sciroccale sul Veneto, dove piove in modo significativo, specie sulla Pedemontana, sul Trevigiano e sulla montagna veneta con limite della neve che si rialza da 1500/1700 m iniziali fino 2500/2700 m durante la fase di massima avvezione calda. Complessivamente cadono 120-300 mm sulla pedemontana e sulle Prealpi, 70-220 mm sulle Dolomiti, da 80 a130 mm sulla pianura centro-settentrionali e da 10 a 20 mm sul Veneto meridionale (Carta delle precipitazioni del 10 e 11 Novembre (fig. 3a). Dove gli apporti sono massimi (Feltrino), gli effetti sono assai rilevanti e con smottamenti, frane e straripamenti come si vede sulle foto (fig. 3b e 3c). Dopo questo episodio un nuovo promontorio interessa buona parte dell’Europa centro meridionale con belle giornate autunnali, clima relativamente mite di giorno e fresco di notte con inversione termica notturna. A fine periodo tra il 19 e il 25 del mese, le nebbie tendono ad interessare alcuni settori della pianura nonché qualche conca prealpina. Il giorno 26 una saccatura di origine atlantica si approfondisce sulla Francia, richiamando correnti d’aria via via più umida ed ancora mite sul Veneto, dove la nuvolosità preannuncia un cambiamento meteo, anche le nebbie tendono ad infittirsi con l’aumento dell’umidità nei bassi strati. Già il giorno 27, ma soprattutto i giorni 28 e 29 una spiccata fase perturbata interessa il Veneto con precipitazioni diffuse, anche abbondanti sulla fascia prealpina dove cadono spesso più di 100mm, localmente fino a 200/250 mm. Anche sulle Dolomiti le precipitazioni sono piuttosto abbondanti con 60/80 cm di neve a 2000 m e localmente più di 100/120 cm a 2500 m. Alle quote più basse gli apporti sono assai più variabili causa pioggia mista neve. In pianura, i massimi sono sulla pedemontana con 80/100 mm e tendono a ridursi fino a 20/30 mm man mano verso i settori più meridionali (Provincia di Rovigo). L’ultimo giorno del mese rimane variabile/instabile con qualche rovescio, più frequente in pianura, mentre il freddo inizia a farsi sentire in quota.

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Fig. 3a: carta delle precipitazioni dal 10 al 12 novembre

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Figg. 3b e 3c: straripamento del Piave il giorno 11 novembre in località Villapiana

In sintesi l’autunno 2012 è stato caratterizzato da moltissime giornate di tempo variabile o addirittura perturbato con ben 30 giornate dinamicamente perturbate e 26 giornate con struttura mista, mentre si sono verificate solo 35 giornate di tempo dinamicamente stabile, vale a dire esattamente la metà delle giornate stabili rilevate nella stagione autunnale precedente. Il bel tempo si verifica soprattutto a settembre e soprattutto in ottobre, quando si viene osservata una fase anticiclonica di ben 10 giorni (dal 16 al 26 Ottobre), mentre Novembre risulta molto avaro di belle giornate. Se gli episodi perturbati non sono mancati, occorre considerare che a diverse riprese le piogge sono state abbondanti, specie negli ultimi due episodi sciroccali: 10/11 Novembre 2012 e 27/29 Novembre 2012. Episodi rilevanti che hanno provocato allagamenti in varie zone del Veneto.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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