Vai al contenuto

Sinossi autunno 2014

L’autunno 2014 risulta abbastanza variabile, con fasi di tempo stabile, specie nella prima parte della stagione, alternate a fasi di maltempo autunnale, anche spiccate ad inizio di novembre, quando per alcuni settori, i quantitativi risultano inverosimilmente abbondanti. La particolarità della presente stagione è soprattutto termica. Le temperature infatti sono quasi sempre superiori alla media del periodo, specie nel mese di novembre, quando lo scarto positivo tende ad impennarsi, specie in montagna.

Il mese di settembre inizia con una giornata fresca e molto ventosa, addirittura piovosa in pianura per gli effetti di un minimo depressionario sull’alto Adriatico. Dal 3 al 6 il tempo risulta discreto a tratti variabile con annuvolamenti irregolari, associato a qualche piovasco in montagna e sulla pedemontana. Nei giorno 7, 8 e 9 settembre, nonostante la presenza di un promontorio in quota e di un campo di pressione livellata al suolo, il tempo risulta piuttosto instabile con temporali, localmente forti, inizialmente in montagna, poi sulla pianura centro-orientale. Tra il 10 e 12 una goccia fredda (depressione in quota) (Fig. 1a) scende dal Nord Europa verso l’Italia, provocando un netto calo termico e tempo instabile con temporali, localmente forti il giorno 12 e il ritorno della neve in montagna (2400 m). Dal 14 al 18 settembre un alta pressione continentale riporta tempo inizialmente buono e più fresco, ma dal 15 molte nubi in arrivo da Est determinano giornate variabili con bora scura sulla pianura e tempo incerto in montagna con molte nubi e qualche piovasco. Il 19 e il 20 un richiamo sud-occidentale d’aria umida associato alla presenza di un minimo depressionario sulla Spagna riporta condizioni di tempo instabile, a tratti perturbato, specie sulla pianura e sulle Prealpi occidentali, mentre la montagna rimane assai marginale con quantitativi di pioggia assai modesti. Anche nei due giorni successivi (21 e 22) il tempo rimane instabile con qualche sporadico temporale, inizialmente sulle montagne, poi sulla pianura con fenomeni particolarmente violenti su Venezia e dintorni la sera del 22, quando cadono 68 mm (Fig. 1b). Questa fase instabile è legata al transito di una saccatura atlantica con presenza di aria assai fredda in quota. Dal 23 la situazione migliora nettamente per l’espandersi di un’alta pressione dinamica, dapprima atlantica, che si centra poi sull’Europa centrale favorendo una fine del mese perlopiù soleggiata e molto stabile con temperature al di sopra della media (fino a 26/28°C in pianura 23/25°C nelle conche prealpine e 19/21°C a 1000 m i giorni 23 e 24 settembre), anche in alta quota. Questo tempo perdura fino alla fine del mese.

Fig. 1

Fig_1a.gif

Fig_1b.png

Fig. 1a - Carta della pressione al suolo, del geopotenzialea 500 hPa, 
del Thickness (1000/5000 hPa) del 12 settembre 2014 - ore 00 UTC

Fig. 1b - Carta delle precipitazioni del 22 settembre 2014

Il mese di ottobre inizia con tempo perturbato per il passaggio di una saccatura atlantica che porta un episodio piovoso sulla montagna e parte della pianura. Poi per 3 giorni una dorsale determina tempo stabile ed in parte soleggiato, ma non ovunque per molte nubi basse legate al ristagno di aria umida. Tra il 5 ed il 7 transitano due piccole saccatura sul Veneto. la prima ha effetti che si limitano a precipitazioni sparse sulla provincia di Belluno, specie sulle Dolomiti con qualche mm (1-8 mm) ed una spruzzatina di neve sui 2500 m, la seconda porta soprattutto nuvolosità stratiforme senza o quasi fenomeni. Al suo seguito un promontorio interessa il nord Italia, garantendo due bellissime giornate con clima particolarmente mite, anche in montagna (zero termico a 4100 m), anche se con qualche settore interessati da nubi basse. Il giorno 7 una nuova saccatura giunge sul Veneto con qualche pioggia sui monti, in estensione al resto della regione il giorno 8. Cadono da 2 a 8 mm, localmente fino sui 10/15 mm sulle Prealpi occidentali. Tra il 9 ed il 12 ottobre il tempo risulta variabile con forte ristagno di umidità nei bassi strati atmosferici e transito di alcuni sistemi nuvolosi, associati alla parte più avanzata di una profonda saccatura, il cui asse rimane per tre giorni posizionato sulla Spagna. In questo contesto qualche breve piovasco si verifica, specie nel pomeriggio del giorno 9. La suddetta saccatura giunge sulle regioni nord orientali italiane il 13 Ottobre,  provocando un peggioramento del tempo con fenomeni temporaleschi anche intensi sulle Prealpi (da 90 a 119 mm fra il basso Bellunese e le Prealpi vicentine – Fig. 2a), dove vi sono smottamenti e colate di fango. Il maltempo tocca anche la pianura con temporali localmente forti. Dopo questo episodio una temporanea dorsale interessa il Veneto per poche ore, in quanto correnti occidentali di origine atlantica continuano a giungere sull’Italia con molte nubi e qualche fenomeno. Dal 18 fino al 22 un'alta pressione continentale sormontata da un promontorio di matrice atlantica favorisce una fase di tempo stabile e ben soleggiato, anche se qualche settore della pianura e alcuni fondovalle prealpini sono interessati da qualche foschia o nebbia durante le ore più fredde. Le temperature diurne salgono su livelli elevati per la stagione grazie ad un'avvezione d’aria calda in quota (zero termico 4433 m il giorno 19). In pianura sono toccati i 24/26°C, i 19/21°C a 1000 m, fino a 8°C in Marmolada). Tale situazione si mantiene anche il giorno 20 con transito di qualche velatura. Poi il 22 sera il transito di un fronte freddo provoca un brusco e sensibile calo termico (da 8 a 12°C in meno), assieme a qualche precipitazione tra monti e pedemontana, con fenomeni temporaleschi. Questa intrusione di aria fredda con forti correnti da Nord determina due giornate molto ventose e fresche, anche fredde in montagna, dove un nuovo impulso d’aria fredda ed umida porta la neve fino sui 1200 m. Dal 24 il tempo migliora grazie ad un promontorio atlantico che sormonta un’alta pressione di stampo continentale. Pertanto il tempo risulta molto soleggiato con notti fresche e giornate decisamente miti (brinate anche nei fondovalle prealpini e valori massimi che toccano i 24/25°C in pianura). Una specie di estate di San Martino con qualche giorno di anticipo.

Fig. 2

Fig_2a.jpg

Fig_2b.gif

Fig. 2a - Carta delle precipitazioni del 13 ottobre 2014

Fig. 2 b - Prima carta della pressione al suolo, del geopotenziale a 500 hPa e del Thickness (1000/5000 hPa) del 26 ottobre 2014 - ore 12 UTC. Estate di San Martino in anticipo

Il mese di novembre inizia con il perdurare della duplice azione di un’alta pressione continentale al suolo e di un promontorio mediterraneo in quota, struttura dinamica responsabile del bel tempo di stampo autunnale fino al 3. Poi una profonda saccatura atlantica giunge sulla nostra regione, provocando un repentino cambiamento del tempo con forte flusso sciroccale e abbondanti piogge tra la pedemontana e i monti veneti, mentre in un primo tempo la pianura centro-meridionale rimane quasi del tutto marginale al maltempo. Tra il 4 e il 6 le piogge che cadono sulla montagna veneta sono fra le più abbondanti degli ultimi 30 anni con apporti che superanno spesso i 200 mm, anche i 300/400 mm e localmente fino a 500 mm (Valpore - Seren del Grappa). In pianura, senza l’effetto Stau le precipitazioni sono molto meno significative, addirittura  pressoché irrisorie sui settori meridionali. Subito dopo questo episodio una temporanea dorsale riporta tempo discreto/buono per tre giorni e l’11 il tempo peggiora di nuovo per una nuova, ma meno profonda saccatura, responsabile di nuove piogge, abbastanza abbondanti in montagna e sulla pedemontana, meno altrove. Questa fase, seppur con intervalli di variabilità, perdura fino al 17. Se fra la prima fase e l’inizio di questa seconda, il contesto termico era decisamente mite (neve spesso oltre i 2400/2600 m), il 15 sera l’ingresso di aria fredda consente alla neve di scendere fino sui 1500/1800 m e soprattutto nell’ultimo episodio tra il 16 e il 17, anche il più significativo in pianura, la neve scende fino sui 1100/1300 m in montagna. Dal 18 un promontorio di matrice atlantica riporta tempo stabile e particolarmente mite in quota, anche in pianura durante le ore diurne, mentre le prime marcate inversioni termiche si verificano nelle valli. Il 24 alle 00 UTC (l’una di notte) la quota dello zero termico misurata dalla radio sonda di Udine indica 3465 m (Fig. 3b). mentre nel pomeriggio dello stesso giorno i valori termici toccano i 14/16°C in pianura, i 10/14°C a 1000 m e i 10/11°C a 2000 m. Questa situazione legata all’affermarsi di un promontorio di matrice mediterranea, lascia spazio a una nuova saccatura atlantica che si affaccia sulla parte occidentale del Nord Italia, provocando una certa variabilità sulla nostra regione nonché un graduale calo termico il giorno 28 con deboli precipitazioni, nevose oltre i 2100/2400 m; anche nella notte del 29 qualche rovescio interessa la montagna veneta, prima di un temporaneo miglioramento. L’ultimo giorno dell’autunno climatico dà luogo ad un nuovo peggioramento per il sopraggiungere di una depressione chiusa, che dalla penisola iberica risale verso l’Italia con avvezione d’aria molto mite. (Fig. 3b).

Fig. 3

Fig_3a.jpg

Fig_3b.gif

Fig. 3a - Carta delle precipitazioni da 4 al 6 novembre 2014

Fig. 3b - Radiosondaggio di Udine del 24 novembre 2014

In sintesi l’autunno 2014 è stato caratterizzato da temperature molto al di sopra della media, specie nel bimestre ottobre novembre, il quale risulta il più mite dal 1925 a questa parte (assenza di dati sufficienti nel periodo anteriore). Oltre che ad essere particolarmente mite, risulta anche molto piovoso, specie nel mese di novembre con un episodio sciroccale, responsabile di piogge molto abbondanti sulla montagna, mentre lo stesso episodio non ha effetti rilevanti in pianura. Grande scarsità di sole e molte giornate variabili (32 giornate con struttura mista), mentre si sono verificate 41 giornate di tempo dinamicamente stabile, vale a dire esattamente un po’ meno di una giornata su due (meno della media). Il tempo perturbato corrisponde a soli 18 giorni, con due terzi di essi in novembre, quindi un numero molto ridotto rispetto alla media, ma comunque responsabile di vari episodi significativi. In Pianura è piovuto un po’ meno rispetto alla media, mentre in montagna di più.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

Questa pagina ti è stata utile?