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Sinossi autunno 2016

L’autunno 2016, complessivamente una stagione con minore piovosità del solito, specie in montagna, dove i tre mesi autunnali sono stati meno piovosi rispetto alla media, mentre in pianura le precipitazioni sono state quasi nella media e localmente oltre. Per quanto riguarda le temperature, l’autunno presenta uno scarto positivo, nonostante una prima decade d’ottobre tra le più fresche degli ultimi 25 anni e una fase fredda a fine novembre. Per il resto l’autunno è stato caratterizzato da lunghi periodi piuttosto miti. Il terzo elemento particolare dell’autunno 2016 è legato alla maggiore presenza della nuvolosità, sia per nubi basse, che sistemi nuvolosi legati al transito di perturbazioni o semplicemente per velature. Quindi un deficit di soleggiamento, ma nonostante questo le avvezioni d’aria mite hanno consentito di osservare uno scarto termico positivo rispetto alla media del trimestre.

Il mese di Settembre 2016 inizia con una giornata instabile in montagna e discreta in pianura, poi si assiste ad un breve miglioramento tra il 2 ed il 3 Settembre per la presenza di una dorsale. Il giorno 4 una saccatura atlantica transita sul Veneto apportando un peggioramento del tempo, dapprima sui monti, poi nella notte anche in pianura con fortissime raffiche di vento, specie in pianura il giorno 5. Dopo il transito della suddetta saccatura il tempo migliora, ma è piuttosto fresco e ventoso in montagna con forti episodi di Foehn in alcune valli. La curvatura rimane ciclonica in quota per la presenza di un minimo depressionario sull’Italia centrale e il giorno 6 una serie di temporali interessa il Padovano con forti ma brevi piogge (Fig. 1a). Dal 7 settembre fino al 14 il tempo risulta buono e caldo grazie ad un vasto promontorio centrato tra la Polonia e la Russia, l’unica eccezione è legata ad un debole insidia convettiva che determina qualche rovescio sui confini con il Trentino e l’Alto Adige nei pomeriggi del 10, 11 e 12 sulle Dolomiti.  La stessa cosa si produce sui Lessini nei pomeriggio del 13 e 14. Il  giorno 15 risulta variabile con richiamo d’aria via via più umida da Sud-Ovest per l’avvicinarsi di un minimo depressionario, che dalla Spagna si trasferisce lentamente verso il nord Italia. Il giorno 16 il tempo inizia a peggiorare con deboli piogge in pianura al mattino e rovesci/temporali al pomeriggio sera (localmente fino a 40/60 mm sulla pedemontana), mentre sui monti il maltempo si verifica in tarda serata e nella notte con 50/70 mm quasi ovunque. Sotto la carta delle precipitazioni tra il 16 ed il 17 settembre (Fig. 2a). La prima neve cade sui monti oltre i 2100/2400 m. Nei giorni successivi fino al 21 il tempo rimane instabile per la presenza di un minimo depressionario sull'Italia centrale, la cui curvatura in quota influisce sul tempo del Veneto con temporali in pianura il giorno 18, poi sulle Prealpi e la pedemontana il 20 e di nuovo in pianura, specie il settore meridionale il giorno 21. Dal 22 fino alla fine del mese il tempo si ristabilisce e migliora nettamente dal 24 in poi per l’espandersi di un’alta pressione dinamica, dapprima atlantica, poi che si centra sull'Europa centrale e favorisce una fine del mese perlopiù soleggiata e molto stabile con temperature al di sopra della media (fino a 26/28°C in pianura 23/25°C nelle conche prealpine e 19/21°C a 1000 m i giorni 29 e 30), anche in alta quota. Questo tempo perdura oltre la fine del mese.

Fig. 1

Fig. 1A

Piogge temporalesche sul Padovano il giorno 6  Settembre con qualche allagamento (Fig. 1a)

Fig. 1B

Carta della precipitazioni cumulate tra il 16 ed il 17 Settembre 2016 -  (Fig. 1b)

Il mese di Ottobre 2016 inizia con tempo buono ed anormalmente mite, ma il giorno 2 una saccatura atlantica transita sulla nostra regione apportando deboli precipitazioni in montagna e sulla parte orientale della pianura nonché su tutto il litorale veneto, risparmiando gran parte delle province di Padova, Vicenza e Verona. Piove anche nella notte tra il 2 ed il 3 con un po' di neve oltre i 2300/2500 m. Il giorno 4 il tempo si ristabilisce, ma nella scia di questa prima saccatura d’ottobre, il clima risulta un po’ più fresco. Il giorno 5 deboli piogge interessano la pedemontana e la pianura centro settentrionale con avvezione d’aria più fredda da Nord-Est, sui Lessini cadono da 5 a 10 cm di neve sopra i 1300/1500 m. Nelle valli dolomitiche vi sono le prime locali gelate e diffuse brinate. Tra il 6 ed il 7 una dorsale riporta tempo stabile e soleggiato sul Veneto con clima notturno fresco in pianura e freddo in montagna (diffuse gelate sulle Dolomiti e qualche brinata nei fondovalle prealpini) e mite di giorno. Il giorno 8 una goccia fredda proveniente dall'Europa centrale lambisce le Alpi con avvezione d’aria molto fredda in quota e deboli piogge tra il litorale adriatico e la montagna bellunese. Anche il 9 residui fenomeni tendono a verificarsi. Il calo termico porta la neve fino sui 1500/1700 m, anche se i cumuli sono spesso inferiore a 10, anche 5 cm. Il giorno 10 gli effetti della suddetta goccia fredda si limitano al Veneto meridionale con qualche pioggia al mattino. Poi una dorsale riporta il sole tra l’11 ed il 12 del mese, prima dell’arrivo di una saccatura atlantica, responsabile d’un peggioramento del tempo. Il 13 sera la suddetta saccatura giunge sull'Italia con prime deboli precipitazioni alla sera, ma la fase più perturbata si verifica nel pomeriggio sera del 14 con piogge diffuse, anche abbondanti sulle Prealpi centro-occidentali con totali che raggiungono i 120/140 mm (147 mm a Valpore) e 20/80 mm altrove (Fig. 2b) – (carta delle precipitazioni dal 14 sera al 16 ottobre). Il rialzo termico non consente alla neve di scendere sotto i 2700/2800 m. Il 15 di ottobre il tempo migliora sui monti e rimane piovoso in pianura. Mentre il giorno 16 la giornata è molto soleggiata ovunque e il clima anormalmente mite, si superano i 22/23°C in pianura. Nei giorni seguenti il tempo è piuttosto discreto, anche se con qualche annuvolamento. Tra il 19 sera e il 20 una saccatura proveniente dal Nord Europa determina un episodio perturbato con piogge notturne, il calo termico porta la neve sui monti fino sui 1500/1600 m sulle Dolomiti e 1900 m sulle Prealpi, le Dolomiti orientali sono sotto 10/15 cm di neve a 2000 m. Nei due giorni seguenti le mattinate sono fresche e soleggiate, tranne nubi basse, mentre nei pomeriggi la convezione per presenza d’aria fredda in quota determina qualche addensamento con brevi rovesci sui monti, nevosi oltre i 1600 m. Il giorno 23 il cielo si copre per il transito di una saccatura associata a correnti meridionali, piove un po’ su tutta la regione assieme ad un rialzo termico. Dal 24 al 25 le stesse correnti consentono ad una piccola ondulazione secondaria di giungere sul Veneto, con piogge abbastanza diffuse, eccetto sulla parte più meridionale della regione. Le quantità massime sono registrate sulle Prealpi e la pianura centrale (30/40 mm sul veronese e 15/25 mm sulle Prealpi bellunesi). Un po’ di fenomeni residui il 26 sulla montagna, poi il tempo si ristabilisce grazie alla presenza di un promontorio atlantico che garantisce bel tempo stabile in montagna, alcuni giorni anche in pianura, ma la maggiore umidità genera anche giornate con nubi basse. In alcune situazioni fa più caldo sui monti a 1500 m che non in pianura.

Fig. 2

Fig. 2A

Carta delle temperature in Marmolada tra il 9 e 11 Ottobre

2016 (Fig. 2a)

Fig. 2B

Carta della precipitazioni cumulate tra il 14 ed il 16 Ottobre 2016. Fig. 2b

Il mese di Novembre inizia con il perdurare del bel tempo grazie all'azione dinamica di un promontorio atlantico e correnti nord-occidentali d’aria relativamente mite i primi giorni, poi man mano più fresca per il periodo. I giorni 5 e 6 una saccatura atlantica transita sull'Italia con piogge abbastanza abbondanti (Fig. 3a), con massimi di 80/100 mm sulle Prealpi. L’iniziale avvezione calda porta la neve dai 1600/1700 m del 5 mattina fino sui 2400 m della sera dello stesso giorno, prima che scenda fino sui 1100/1400 m tra la sera del 6 e le prime ore del 7. Nei giorni successivi la presenza di un minimo d’aria fredda sul Nord Italia determina un po’ d’instabilità con rovesci sui monti e sulla pedemontana. La neve scende fino sui 900/1000 m il giorno 9, (tracce di neve). Poi dal 10 fino al 15 il tempo risulta essere stabile e piuttosto soleggiato, con nubi basse su alcuni settori della pianura. Le temperature scendono con la prima fase un po' più fresca in pianura e fredda in montagna. Dopo il transito del minimo, correnti di matrice atlantiche riportano condizioni di tempo variabile con molte nubi stratiformi sia in montagna sia in pianura con clima fresco nei bassi strati ed avvezione d’aria relativamente mite in alta quota. Tale situazione perdura fino al 17. Il 18 mattina molte nubi basse e medie, avanguardia di una saccatura atlantica determinano qualche precipitazione sparsa sui rilievi con un po’ di neve sopra i 1600/1700 m. Alla sera il maltempo si generalizza con un episodio perturbato generalizzato, le piogge massime si concentrano tra la pedemontana ed alcuni settori prealpini (40/55 mm), più a Nord e più a Sud i totali pluviometrici tendono a scemare con apporti di 10/25 mm. Il giorno 20 il tempo è variabile ed un po’ più fresco, mentre nei giorni successivi un minimo depressionario presente sulla Penisola iberica, richiama correnti meridionali d’aria assai mite con piogge sparse a carattere di pioviggine, ma localmente anche con rovesci più significativi (Prealpi e pedemontana). In questi giorni il limite delle deboli nevicate rimane oltre i 2100/220 m con lo zero termico che oscilla tra i 2400 e 2500 m. Ogni giorno piove un po’ sui monti e sulla pianura centro settentrionale. I giorni 25 e 26 un minimo depressionario porta maltempo in pianura, mentre la montagna rimane del tutto marginale. Al suo seguito correnti settentrionali d’aria fredda raggiungono il Nord-Est con temperature che si abbassano molto, specie il giorno 29, quando il gelo interessa anche buona parte della pianura (Fig. 3b).

Fig. 3

Fig. 3A

Fig. 3B

Carta delle temperature minime del 30/11/2016 -   Fig. 3b

Carta delle precipitazioni del 5/7 Novembre 2016 sul Veneto -  Fig. 3a

In sintesi l’autunno 2016 è stato piuttosto mite, anche se con fasi assai fredde, come la prima decade di ottobre e gli ultimi giorni di novembre. Poi è piovuto, ma senza eccesso con molto instabilità tardo-estiva a settembre e parte di ottobre, con episodi temporaleschi in pianura, localmente rilevanti. Non vi sono stati episodi alluvionali, anche se all'inizio di novembre (tra il 5 e 6) piogge abbondanti sono cadute tra la pedemontana e le prealpi. Complessivamente un autunno non particolarmente fresco, anzi globalmente leggermente più mite del consueto, con un piovosità legata a frequenti piogge, senza eventi di rilievo. L’autunno sinottico 2016 corrisponde a 35 giornate con struttura mista (depressione quota e alta al suolo o viceversa), mentre si sono verificate  31 giornate di tempo dinamicamente stabile (anticiclonico), vale a dire un terzo delle giornate 34% contro il 61.5% dell’anno scorso (autunno che era risultato particolarmente soleggiato, mentre quest’anno le nubi sono state molto più frequenti). Le giornate di tempo instabili o perturbato sono state 25 contro le 18 dell’anno scorso. L’autunno 2016 risulta essere soprattutto variabile e piuttosto mite con un deficit di sole rispetto alla media.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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