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Sinossi primavera 2015

La primavera 2015, senza presentare caratteristiche salienti, risulta essere più secca del solito ed anche più mite. Tuttavia episodi perturbati di un certo rilievo si verificano a fine aprile e soprattutto tra il 15 e 20 maggio. Per quanto riguarda la mitezza, il mese di marzo e gran parte di aprile risultano più miti del consueto, eccetto i primi giorni di aprile, nel periodo Pasquale, quando il gelo torna ad imperversare in montagna e addirittura anche di notte su alcuni settori della pianura. Anche la terza decade di aprile risulta anormalmente fresca così come il periodo tra il 19 e il 23 maggio, quando la neve torna sui 1600/1900 m. La fine della primavera (maggio) si presenta con condizioni meteorologiche decisamente più consone all’andamento medio stagionale, con maggiore variabilità ed alternanza di episodi caldi e freschi.

Il mese di Marzo, inizia con una breve fase di tempo variabile con il passaggio di un debole fronte freddo il primo del mese e di un fronte freddo il giorno seguente con una fase di lieve instabilità. Il giorno 3 una dorsale determina tempo molto bello, salvo nubi basse su alcuni settori pianeggianti. Il 4 una debole saccatura transita sul Veneto, provocando un debole episodio pluvio nevoso in montagna e sulla pianura occidentale e successive forti correnti settentrionali il giorno 5, quando i venti sono molto forti anche nelle valli e sulla pedemontana, dove i venti medi giornalieri sono spesso i più sostenuti degli ultimi 10 anni (Fig. 1a). Dal 6 al 15 il tempo è generalmente stabile e perlopiù soleggiato nonché relativamente mite per la stagione, anche se le notti sono piuttosto fredde in montagna. L’unico elemento di rilievo sono i forti venti dell’11 con Foehn in alcune valli. Il transito di una saccatura tra il 16 e la notte del 17 determina un episodio perturbato su gran parte della regione con precipitazioni che variano da 5 a 25 mm, localmente fino a 30/40 mm; le temperature si abbassano a sufficienza per poter riportare la neve fino sui 1000/1200 m, localmente anche 800 m. Subito dopo un’alta pressione di matrice atlantica riporta tempo perlopiù soleggiato, ma un po’ più fresco per la stagione. I giorni 25 e 26 una saccatura atlantica transita sull’Italia con formazione di una depressione chiusa sul settentrione (Fig. 1b). Si tratta di un episodio piuttosto significativo con piogge anche abbondanti (30/80 mm), localmente fino a 100 mm sulle Prealpi vicentine. Anche in pianura le piogge sono abbondanti con apporti di 80/90 mm sulla pianura vicentina e veronese e apporti minimi di 35/45 mm sul settore di Rovigo. Dal 27/28 il tempo cambia radicalmente per l’affermarsi di un anticiclone dinamico di matrice atlantica, il quale determina alcuni giorni di bel tempo con caratteristiche quasi primaverili in pianura (massime di 20/23°C), ma anche in montagna, dove i massimi toccano i 12/14°C a 1000 m e i 6/8°C a 2000 m, provocando la fusione della neve sui versanti meridionali alle quote medie. Tale situazione perdura fino alla fine, anche se il 30 un po’ d’instabilità si manifesta con qualche sporadico rovescio pomeridiano, ma limitatamente alle Dolomiti, a causa della presenza di una saccatura in quota, la quale lambisce le Alpi e il Nord della regione.

Fig. 1a

Fig. 1b

Fig. 1a: Forte gradiente barico al suolo e in quota. Situazione molto ventosa il 5 Marzo  2015 alle 18 UTC

Fig. 1b: Saccatura del 26 marzo 2015 ore 00 UTC

Il mese di Aprile inizia con una fase di tempo variabile e anche molto fredda tra i giorni 4 e 7, quando correnti da Nord fanno scendere il termometro sotto zero in pianura e fino a -20,5°C in Marmolada (Fig. 2a)  il giorno di Pasquetta (5 Aprile). Dall’8 una fase anticiclonica riporta condizioni di bel tempo con temperature in netto rialzo, specie dal 13, quando le temperature superano i 24/26°C in pianura e i 21/23°C nelle conche prealpine, sfiorando i 19/21°C a 1000 m (la neve sparisce molto presto sui monti) (Fig. 2b). Questa situazione perdura fino a metà mese (giorno 16). Poi il tempo diventa variabile con giornate un po’ più nuvolose per il transito di una saccatura a nord delle Alpi, assieme ad una discesa di aria più fresca, specie nelle giornate del 19 e 20, quando le gelate notturne tornano ad interessare il catino bellunese e fa molto fresco anche in pianura. L’ultima decade di aprile è particolarmente fresca ed a tratti instabile per iniziali correnti da Nord, poi si assiste al passaggio di una piccola goccia fredda (giorno 22) ed infine al transito di un minimo depressionario sotto le Alpi, prima del transito di una più profonda saccatura l’ultimo giorno del mese, la quale porta maltempo con pioggia diffusa in montagna e sulla parte centro-settentrionale della pianura, assieme al ritorno della neve fino sui 1600 m sulle Dolomiti.

Fig. 2a

Fig. 2b

Calo termico in vetta alla Marmolada tra il 4 e il 5 Aprile 2015 ore 00 UTC -  Fig. 2a

Promontorio del 15 Aprile 2015 ore 00 UTC -  Fig. 2b

Il mese di Maggio inizia con condizioni di variabilità e lieve instabilità, più marcata in montagna. Dal 4 il tempo migliora e diventa anormalmente mite in montagna e caldo in pianura, specie il 5 e 6 (Fig. 3a). Queste condizioni di tempo piuttosto stabile e spesso soleggiato perdurano fino al 12 del mese. Tuttavia in questo contesto si verificano temporali convettivi, come il 6, quando i fenomeni interessano la fascia prealpina e pedemontana con locali grandinate. Dal 13, saccature atlantiche giungono sul Nord italia, provocando episodi di tempo instabile, anche perturbato il giorno 15, quando cadono precipitazioni abbondanti sulla montagna e la parte settentrionale dalla pianura veneta. Tra il 16 e il 17 il tempo migliora in parte grazie alla presenza di una temporanea dorsale, ma persistono alcuni focolai d’instabilità in montagna. Il 18 una nuova saccatura scendo dal Nord Europa, assieme ad un’avvezione d’aria fredda, il tempo torna ad essere perturbato con piogge significative e la neve scende dai 2700 ai 1900 m. Nei giorni seguenti una vasta saccatura con aria fredda (Fig. 3b) rimane posizionata in modo da provocare tempo variabile/instabile con clima anormalmente fresco sia in pianura che in montagna. Nevica per diversi giorni sotto i 2000 m, addirittura fino sui 1600 m il giorno 21 con tracce di neve ad Arabba. Questa fase di spiccata variabilità perdura fino al 24, poi il tempo si ristabilisce, ma rimane relativamente fresco per la stagione ed i momenti soleggiati si alternano con passaggi nuvolosi, in alcuni casi associati a qualche fenomeno temporalesco, specie in montagna.

Fig. 3a

Fig. 3b

Fig. 3a: Fase anticiclonica calda ad inizio Maggio 2015

Fig. 3b: Saccatura del 20 Maggio 2015 ore 18 UTC

In sintesi la primavera risulta più stabile e più calda del normale (lunghi periodi senza precipitazioni sia a marzo che ad aprile); tuttavia, pur rimanendo relativamente mite tra aprile e maggio, la variabilità e a momenti l’instabilità prevalgono. Si sono verificati ben 27 giorni di alta pressione (primavera inizialmente assai bella e mite e stabile per persistente dinamica anticiclonica). Le giornate di maltempo o in parte instabili sono state 24 con bassa pressione dinamica (cioè valore mediamente inferiore a quello medio stagionale), vale a dire il circa 18/20% in meno rispetto alla media primaverile. Le giornate miste sono 39 (anticiclone al suolo e depressioni in quota o viceversa), queste ultime associate a tempo variabile o a volte lievemente instabile in montagna.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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