Vai al contenuto

Sinottica estate 2007 - primavera 2008

Estate 2007

Su scala europea la stagione si distingue inizialmente per un anticiclone di blocco sul nord Europa che convoglia le depressioni atantiche verso il Mediterraneo. Dalla seconda decade di giugno il blocco si sposta verso est, attestandosi poi su Mediterraneo orientale - Nord Africa, non alterando la circolazione ciclonica alle nostre latitudini prevalente almeno fino alla prima decade di luglio. Nella seconda decade di luglio l’influenza anticiclonica dal Mediterraneo orientale si estende all’Italia. Luglio si conclude con l’alternarsi di alte e basse pressioni e agosto vede una profonda saccatura sull’Europa settentrionale che alimenta, specie nelle ultime due decadi, impulsi depressionari sull’Italia, alternati a temporanee estensioni di un’alta pressione nord africana.
A livello regionale la stagione è moderatamente instabile con notti fresche. Lo scarto tra la temperatura media stagionale e la media 1992-2006 è generalmente inferiore ad un grado (scarto semplice tra la temperatura media dell'estate 2007 e la media 1992-2006), mentre lo scarto delle precipitazioni stagionali indica un’estate poco piovosa in gran parte della pianura, nel basso agordino e alpago, piovosa in gran parte del restante settore montano (scarto semplice tra la precipitazione estiva 2007 e la media 1992-2006). Analizzando il comportamento termo-pluviometrico stagionale di una selezione di sette stazioni si trova che: la temperatura media giornaliera rispetto al giorno tipo indica un comportamento termico medio (un esempio è dato dal giorno tipo a Venezia per il periodo giugno 2007-maggio 2008), salvo nei giorni tra il 18-20 luglio quando assume valori molto elevati nelle 7 stazioni analizzate [superiori al 97.5° percentile] e l’11 luglio a Venezia, quando assume valori molto bassi [inferiore al 2.5° percentile]; le precipitazioni stagionali sono sopra la media a Breda di Piave, inferiori alla media a Villafranca V.se e Legnaro, entro la media altrove (precipitazioni estive 2007).

Autunno 2007

Su scala europea la stagione vede l’assenza di cicloni mediterranei e la significativa influenza dell’Anticiclone delle Azzorre. Un riscontro di ciò si ha nei valori positivi (da settembre 2007 a marzo 2008 inclusi) dell’indice climatico NAO (oscillazione del nord Atlantico). A settembre permane la configurazione di agosto, in parte contrastata dall’Anticiclone delle Azzorre e dall’estensione di una alta pressione nord africana che operano da blocco alle perturbazioni da ovest, inibendo la formazione di cicloni sul Mediterraneo. Tendenza che si mantiene ad ottobre, dominato dall’estensione dell’Anticiclone Atlantico alle isole britanniche. L’entrata delle perturbazioni è limita a quelle da nord e nell’ultima decade. Nelle prime due settimane di novembre l’Anticiclone Atlantico funge ancora da blocco convogliando le perturbazioni settentrionali prevalentemente sull’europa orientale, mentre in seguito l’azione di blocco è esercitata da un’alta pressione nord africana che trattiene sulla penisola iberica la prima perturbazione occidentale affacciatasi sulle coste portoghesi all’inizio della terza decade, e che ci interessa, da nord, solo dal 25.
A livello regionale la stagione si caratterizza per notti fresche, settembre instabile e i due mesi successivi in prevalenza stabili e poco piovosi. Lo scarto tra la temperatura media stagionale e la media 1992-2006 indica una stagione più fresca rispetto alla media specie nel settore nord-orientale (scarto semplice tra la temperatura media dell'autunno 2007 e la media 1992-2006), mentre lo scarto delle precipitazioni stagionali indica un autunno particolarmente poco piovoso (scarto semplice tra la precipitazione autunnale 2007 e la media 1992-2006), se si eccettua il veneziano centrale ove lo scarto positivo è dovuto essenzialmente all’evento del 26 settembre. Analizzando il comportamento termo-pluviometrico stagionale di una selezione di sette stazioni si trova che: la temperatura media giornaliera stagionale rispetto al giorno tipo indica un comportamento in prevalenza medio salvo a Legnaro e Agordo ove si individuano alcune giornate molto fredde (un esempio è dato dal giorno tipo a Legnaro per il periodo giugno 2007-maggio 2008), rispettivamente il 5 settembre e il 28 settembre [valori inferiori il 2.5° percentile]; le precipitazioni stagionali, sono inferiori alla media ovunque (a Villadose risultano molto inferiori alla media [sotto il 2.5° percentile]), a parte a Venezia dove sono sopra la media e a Villafranca dove sono nella media (precipitazioni autunnali 2007).

Inverno 2007_2008

Su scala europea la stagione è influenzata dalla presenza di anticicloni di blocco su nord-Europa e Russia, con prolungati periodi di forte influenza dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Europa occidentale. Persiste la fase positiva del NAO. A dicembre un anticiclone di blocco sulla Scandinavia convoglia fino a metà mese perturbazioni nordoccidentali sull’Europa occidentale, inclusa l’Italia, ove nella seconda metà del mese prevalgono correnti da nord-nordest fino al 27, con un periodo di intensa alta pressione tra il 15 e il 23. A gennaio è presente un anticiclone di blocco sulla Russia nordoccidentale, che, fino al 17 convoglia perturbazioni occidentali o nord-occidentali sull’Italia. In seguito, dal 18 al 30, eccettuati alcuni rapidi transiti di perturbazioni occidentali il 22 e 25 e negli ultimi due giorni del mese, l’influenza dell’Anticiclone delle Azzorre si estende anche all’Italia. Nei primi due giorni di febbraio la perturbazione di fine gennaio esaurisce il suo transito sulla penisola, con strascichi per tutta la prima settimana. Ma l’elemento che caratterizza la situazione meteorologica su buona parte dell’Europa, compresa l’Italia, è il dominio tra il 7 e il 25 dell’Anticiclone delle Azzorre che garantisce condizioni di stabilità, un forte rialzo termico, inversioni e poche precipitazioni. Il mese si conclude sotto l’influenza di una vasta area depressionaria da nord-ovest.
A livello regionale la stagione vede due periodi con notti fredde nella seconda metà di dicembre e nella seconda decade di febbraio e, soprattutto, il prolungato periodo caldo tra gennaio e la prima decade di febbraio. Lo scarto tra la temperatura media stagionale e la media 1992-2006 indica una stagione più calda rispetto alla media soprattutto nel settore montano (scarto semplice tra la temperatura media dell'inverno 2007_08 e la media degli inverni 1992-2006_07), mentre lo scarto delle precipitazioni stagionali indica un inverno generalmente piovoso in tutto il settore centro-settentrionale, poco piovoso in quello meridionale (scarto semplice tra la precipitazione invernale 2007_08 e la media 1992-2006_07). Analizzando il comportamento termo-pluviometrico stagionale di una selezione di sette stazioni si trova che: la temperatura media giornaliera stagionale rispetto al giorno tipo (un esempio è dato dal giorno tipo ad Agordo per il periodo giugno 2007-maggio 2008) indica alcuni estremi di caldo: il 23, 27-28 gennaio Agordo; tra il 12-13 gennaio ovunque a parte Venezia e Agordo; il 5 febbraio a Legnaro, Venezia, Breda [valori superiori al 97.5° percentile]; le precipitazioni stagionali risultano superiori alla media a Agordo e Breda, entro la media altrove, eccetto Legnaro che risulta inferiore (precipitazioni inverno 2007_08).

Primavera 2008

Su scala europea la stagione presenta prevalenti flussi occidentali in marzo e aprile e una maggior variabilità a maggio. Con il mese di aprile si interrompe la prolungata fase caratterizzata da NAO positivo e sia aprile che maggio risultano significativamente piovosi. Marzo si caratterizza per la presenza di una vasta area depressionaria che interessa il continente europeo, investendo il nostro paese con impulsi perturbati in prevalenza da nord-ovest, solo temporaneamente interrotti da fasi anticicloniche. Ad aprile un anticiclone di blocco dal nord Africa alla Russia, trattiene sull’Europa occidentale un susseguirsi di perturbazioni occidentali, temporaneamente interrotte dall’estensione a nord dell’anticiclone atlantico, con flusso prevalente sud-occidentale sull’Italia. A maggio fino al 18 prevale un campo livellato di alta pressione sul Mediterraneo che mantiene a nord dell’Italia le perturbazioni. Tra il 18 e il 23 si stabilisce sulla penisola una circolazione ciclonica, contrastata dal 23 al 27 da un forte campo di alta pressione dal nord Africa. Il mese si conclude sotto l’influenza di una profonda saccatura sulla penisola iberica che interessa il nord Italia con un intenso flusso sud-occidentale.
A livello regionale la stagione risulta fresca e piovosa. Lo scarto tra la temperatura media stagionale e la media 1992-2007 è generalmente inferiore ad un grado (scarto semplice tra la temperatura media della primavera 2008 e la media 1992-2007 ), mentre lo scarto delle precipitazioni stagionali indica una primavera particolarmente piovosa ovunque, salvo il rodigino (scarto semplice tra la precipitazione primaverile 2008 e la media 1992-2007). Analizzando più in dettaglio il comportamento termo-pluviometrico stagionale di una selezione di sette stazioni [1] si trova che: la temperatura media giornaliera stagionale rispetto al giorno tipo (un esempio è dato dal giorno tipo a Villafranca per il periodo giugno 2007-maggio 2008 ) indica estremi locali di caldo [superiori al 97.5° percentile] ad Agordo (1-2 marzo), Villadose e Villafranca (2 marzo) e un estremo di freddo ad Agordo il 25 marzo [inferiore al 2.5° percentile]; le precipitazioni stagionali risultano superiori alla media a Breda, Legnaro e Venezia (ove risultano molto superiori alla media), inferiori alla media a Villadose, entro la media altrove (precipitazioni primaverili 2008).

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

Questa pagina ti è stata utile?