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Studi, iniziative e progetti

Lo spettrometro di Arpav che vede il colore del cielo

Nella sede padovana di Arpav è installato il primo spettrometro in Italia dedicato a misurare la luminosità del cielo notturno. Tramite l’analisi dello spettro del cielo, lo strumento individua quali sono le sorgenti di luce artificiale utilizzate per l’illuminazione esterna, come led o lampadine a incandescenza, e permette di studiare come queste variano nel tempo.

Lo spettrometro inquadra una porzione di cielo sopra Padova, determinando le sorgenti luminose nel raggio di una decina di chilometri, ma il risultato è paragonabile a quello che si potrebbe vedere in un’altra città del Veneto o del nord Italia. I dati rilevati si integrano a quelli registrati dalla rete di monitoraggio di Arpav che comprende quindici centraline fisse sul territorio del Veneto. Le centraline misurano la luminosità del cielo con un unico parametro, la brillanza, mentre lo spettrometro è in grado di quantificare il peso delle diverse bande spettrali e la qualità del cielo notturno. Permette, in un certo senso, di vedere il “colore” del cielo. L’Agenzia ha progettato e realizzato questo strumento unico in Italia con la collaborazione del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Padova, nell’ambito dell’Osservatorio regionale sull’inquinamento luminoso a cui partecipano anche associazioni di astrofili del Veneto.

Inquinamento luminoso e lockdown

Uno studio congiunto Arpav e Università di Padova

Gli studiosi dell’Osservatorio Regionale Inquinamento Luminoso, appartenenti ad ARPAV e all’Università di Padova (Dip. Fisica e Astronomia e Ingegneria Industriale), hanno studiato l’effetto dei provvedimenti di lockdown per il Coronavirus sul cielo notturno, la cui visibilità risulta oggi compromessa dalla grande quantità di luce artificiale emessa e riflessa verso l’alto, che causa un rilevante inquinamento luminoso nei luoghi abitati, ma sensibile anche a grande distanza.

Luci e buio: tecniche e dati per lo studio dell’inquinamento luminoso

L’analisi dei dati di inquinamento luminoso raccolti nel 2018 in Veneto è stata pubblicata su una rivista scientifica internazionale e conferma la grande variabilità dell'inquinamento luminoso nella regione. L'altitudine del sito, la distanza dalle fonti di inquinamento (grandi impianti), ma anche le differenti condizioni climatiche, sono fattori che influenzano fortemente il fenomeno su cui incidono anche variabili antropiche quali l'inquinamento dell'aria, il traffico, il turismo.

Una delle maggiori riviste scientifiche mondiali di astronomia ha pubblicato gli studi sull’impatto dell’inquinamento luminoso sul cielo dell’Altipiano di Asiago

Lo studio è del canadese Martin Aubè, uno tra i più influenti scienziati internazionali in materia, che è stato ospite di ARPAV e Università di Padova nel 2017. Partendo dalle sorgenti di luce artificiale, pubbliche e private, presenti sull’Altipiano dei Sette Comuni della provincia di Vicenza, lo studio ricostruisce le mappe dell’inquinamento luminoso del cielo sopra gli osservatori astronomici di Asiago, i più importanti in Italia per strumentazione e attività scientifica.

Nuova luce per il Santo a Padova: un buon esempio di illuminazione sostenibile

La Basilica di Sant’Antonio a Padova brilla di una nuova luce completamente sostenibile, grazie al progetto di riqualificazione dell’intero impianto di illuminazione che ha coinvolto Comune di Padova, Arpav e Hera Luce. L’intervento, realizzato nel 2019, è un esempio di come sia possibile illuminare bene riducendo l’inquinamento luminoso, diffondendo la luce solo dove, quando e quanto serve. Per questo i nuovi fari sono stati correttamente posizionati in modo da illuminare solo l’edificio senza indirizzare luce altrove e, soprattutto, verso il cielo. La sostenibilità dei LED deriva anche dalla possibilità di ottimizzarli, utilizzando solo il quantitativo di luce necessaria per una visibilità ottimale della Basilica.

Promozione e protezione del cielo notturno. A Capraia un simposio internazionale

Nella suggestiva cornice dell’isola di Capraia (LI) si è tenuto il 13 e il 14 settembre un simposio internazionale dal titolo “Promotion and protection of the night sky”, sul tema della promozione e protezione del cielo notturno. Al simposio più di trenta esperti provenienti, oltre che da alcune regioni italiane, dall’Europa, Turchia, Canada, Malesia, per il primo incontro internazionale in Italia sulla tematica.
Nella due giorni si sono trattati tutti i principali aspetti legati all’inquinamento luminoso, a partire dalla misurazione della qualità del cielo notturno e allo sviluppo di sensori innovativi, per poi trattare degli impatti dell’inquinamento luminoso in campo ecologico, fino alle iniziative di sensibilizzazione e di promozione del territorio e dei parchi delle stelle.

Illuminazione intelligente. Il caso pilota della Ciclopedonale del Canale Scaricatore a Padova

AcegasApsAmga ha attivato nel febbraio 2018 un nuovo sistema di illuminazione nel tratto di oltre un chilometro compreso fra i ponti Bassanello e Quattro Martiri.
L'intervento, fortemente voluto dall'Amministrazione comunale e condiviso con l'Osservatorio Inquinamento Luminoso di ARPAV, è stato realizzato attraverso il completo rinnovo dei 50 lampioni posti lungo quel tratto d'argine, sostituiti con altrettanti punti luce a LED di ultima generazione, in grado di assicurare un'illuminazione decisamente più gradevole rispetto alle normali lampade al sodio e soprattutto un minore inquinamento luminoso. L'impianto è stato infatti dotato di 4 telecamere governate da un apposito software gestionale, in grado di rilevare la presenza di persone in ogni tratto e di regolare così l'intensità luminosa in base all'effettivo passaggio.
Il nuovo impianto consentirà un utilizzo molto più efficiente dell'energia, con un risparmio di circa l'80% rispetto al precedente sistema di illuminazione tradizionale.

Nuova illuminazione architettonica esterna della Torre della Specola a Padova

In occasione della progettazione del nuovo impianto di illuminazione esterna della Specola, la Torre che dal 1767 ha svolto la funzione di Osservatorio Astronomico, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da Comune di Padova, ARPAV, INAF – Osservatorio Astronomico di Padova, AcegasApsAmga SpA e iGuzzini SpA.

ARPAV ha avuto il compito di indirizzare e valutare la conformità della progettazione alla legislazione regionale; il rapporto presenta l’esperienza svolta e le misurazioni dell’impianto condotte dai tecnici dell’Agenzia.

L’esperienza della Notte Buia 2014 e 2016

Le due iniziative sul tema dell’inquinamento luminoso e risparmio energetico, hanno coinvolto i Comuni dell’Altipiano dei Sette Comuni nello spegnimento dell’illuminazione pubblica, e in parte privata, per l’intera notte; lo spegnimento ha interessato oltre 5000 punti luce.

Le Notti Buie, realizzata da ARPAV con l’Osservatorio Astronomico di Asiago e l’Università di Padova – Dipartimento di Fisica ed Astronomia, hanno rappresentato una occasione di ricerca unica nel panorama internazionale: i dati scientifici raccolti negli osservatori astronomici del Pennar e di Cima Ekar sono stati utilizzati per stimare l’influenza degli impianti di illuminazione locali sull’inquinamento luminoso del cielo notturno, fino ad ora possibile solo attraverso l’ausilio di modelli matematici, e ad analizzare i trend negli anni del fenomeno.

Dove sono finite le stelle? Seminario scientifico Asiago 2016

Si è svolto il 22 settembre 2016, presso l’Osservatorio del Pennar (Asiago), un seminario scientifico in cui alcuni esperti hanno presentato agli amministratori dell’Altipiano i più recenti e rilevanti risultati scientifici sul tema dell’inquinamento luminoso. Tra questi Martin Aubè, uno tra i migliori scienziati internazionali in materia, che sta collaborando con astronomi ed ARPAV per quantificare l’impatto dell’inquinamento luminoso sul cielo dell’Altipiano e individuare le strategie più idonee a diminuirne gli effetti, in modo da preservare la qualità del cielo.

Studio della luminosità del cielo notturno in Veneto. Tesi di laurea 2015

La brillanza del cielo notturno costituisce un ottimo indicatore per quantificare l’inquinamento luminoso; viene qui presentato un riassunto di una tesi di laurea in astronomia, che analizza l’andamento temporale dei valori di brillanza in due siti del Veneto nel periodo 2011-2015; in particolare per il sito di Nove (VI) si tratta della prima analisi organica dei dati.

Illuminazione stradale. Una nuova norma per ridurre l’inquinamento luminoso

E' stata pubblicata il 17 novembre 2016 la nuova norma UNI 11248 sull'illuminazione stradale, che recepisce le recenti norme europee e che aiuta i progettisti ad operare per meglio illuminare le nostre strade, minimizzando l'inquinamento luminoso ed il consumo energetico, anche tramite impianti realizzati con tecnologie innovative.

ARPAV ha contribuito alla stesura della norma, facendo parte con un suo rappresentante della Commissione Tecnica UNI “Luce ed illuminazione”.

Ultimo aggiornamento

26-10-2022 16:53

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