Vai al contenuto

Incidenti da valanghe 2011-2012

Vengono di seguito forniti alcuni dati preliminari relativi agli incidenti da valanghe avvenuti nella stagione invernale 2011-2012 sul territorio montano della Regione del Veneto. Queste informazioni preliminari possono non essere esaustive: i report ufficiali con i dati verificati e validati verranno pubblicati a fine stagione all'interno del Rapporto nivometeorologico della montagna veneta.

Nonostante un inverno caratterizzato da scarso innevamento (-40% in Dolomiti e -60% in Prealpi a metà febbraio) gli incidenti da valanghe non mancano. Anche con scarso innevamento, localmente si possono produrre condizioni di instabilità del manto nevoso sufficienti per determinare il distacco di valanghe, per lo più innescate da un sovraccarico esterno, come ad esempio il peso di uno sciatore.

Monte Cristallo, evento del 18 febbraio 2012

Dinamica dell’incidente

Schema incidente Cristallo_18-02-2012Il giorno 18 febbraio 2012, alle ore 12:00 circa, due sci alpinisti che provenivano dal Rif. Son Forca si stavano dirigendo verso uno dei canaloni che caratterizzano il versante meridionale del Monte Cristallo (canale Bernardi).
Nell’attraversamento di un pendio ripido rivolto a Sud-est, probabilmente effettuato per raggiungere il canale, con il loro sovraccarico provocavano il distacco di un lastrone di neve soffice dello spessore variabile da 70 a 100 cm su un fronte di 150 m circa che li travolgeva trascinandoli lungo il pendio, verso il fondo del canalone, per circa 450 m.
I due sci alpinisti rimanevano completamente sepolti dalla massa nevosa e venivano ritrovati da una squadra di soccorso con l'ausilio di ARTVA e un'Unità Cinofila da Valanga, privi di vita, tra le 9:00 e le 10:00 del giorno successivo.

Commento nivologicoZona di distacco valanga Cristallo_18-02-2012

Il pericolo di valanghe previsto per il 18 febbraio dal bollettino valanghe regionale emesso da ARPA Veneto segnalava un pericolo moderato (grado 2) dovuto alla presenza di lastroni soffici da vento in tutte le zone sottovento prodotti dai forti venti dei giorni precedenti.
Le precarie condizioni di stabilità del manto nevoso, peraltro molto localizzate a causa della scarsità di neve, sono state presumibilmente aggravate dalla presenza di strati basali deboli dove si è verificata la rottura che ha portato al distacco della valanga.
Il profilo del manto nevoso eseguito dai tecnici del Centro Valanghe di Arabba a Faloria il giorno 13 febbraio(stazione che dista pochi chilometri in linea d’aria al luogo dell’incidente e posta a 2120 m) mostra infatti un manto nevoso potenzialmente instabile in caso di formazione di lastroni da vento. In particolare, gli strati di neve vecchia basali e intermedi sono costituiti prevalentemente da cristalli di brina di fondo (a calice e a colonna) originatesi a seguito delle basse temperature che hanno caratterizzato le settimane precedenti. Il forte gradiente termico che porta alla formazione della brina di fondo (prossimo a 0.2°C/cm) è infatti ancora ben visibile.

Estratto profilo neve Faloria_13-02-2012

I dati sulla dinamica dell'incidente sono desunti da rilievo effettuato dal Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cortina dì Ampezzo.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:07

Questa pagina ti è stata utile?