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Particolari categorie di rifiutoParticolari categorie di rifiutoIn base alla direttiva 2006/66/CE si intende per
Tale direttiva è stata recepita dal D.lgs. 188 del 20 novembre 2008 entrato in vigore, il 18 dicembre 2008.
Il decreto dispone che il sistema di gestione sia improntato in maniera quasi esclusiva sulla responsabilità dei produttori di pile e di accumulatori, ai quali si chiede di sovvenzionare tutte le operazioni (dall’informazione ai cittadini, alla raccolta differenziata dei rifiuti), nonché di finanziare la realizzazione di sistemi di trattamento e di riciclaggio dei rifiuti di pile e di accumulatori.
Sono dunque i produttori che d’ora in poi devono farsi carico in maniera globale di tutti gli oneri inerenti la raccolta, il trattamento ed il riciclaggio delle pile e degli accumulatori, siano essi portatili, industriali o di veicoli, in qualunque momento immessi sul mercato.
Si tratta di rifiuti particolarmente dannosi per la salute e l’ambiente e pertanto devono essere raccolti separatamente e avviati a idoneo trattamento.
La normativa ha previsto una gestione del tutto similare a quella dei RAEE: tutti i produttori devono iscriversi entro il 18 giugno 2009 al Registro Nazionale, istituito presso il Ministero dell’Ambiente.
A seguito di tale registrazione viene rilasciato un numero di iscrizione che deve essere obbligatoriamente riportato nei documenti di trasporto e nelle fatture commerciali. Annualmente deve essere data comunicazione al Registro dei dati relativi alle pile e agli accumulatori immessi sul mercato. I produttori devono inoltre partecipare, singolarmente o in forma collettiva, al Centro di Coordinamento, che ha il compito di ottimizzare le attività dei sistemi collettivi e di incrementare le percentuali di raccolta e riciclaggio. Il Comitato di Vigilanza e Controllo, istituito per i RAEE, assume infine le stesse funzioni anche per quanto concerne pile e accumulatori.
Le novità introdotte dalla direttiva 2006/66/CE puntano a organizzare non solo un consumo, ma anche una produzione sostenibile, introducendo modifiche sostanziali. Sono previste infatti disposizioni che disciplinano la raccolta, il ritiro e la produzione di tutti i tipi di pile, e sono fissati obiettivi di raccolta che devono essere raggiunti a livello nazionale:
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