Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:11Principali indicatori dei rifiuti urbani
Gli indicatori sotto riportati e il loro trend esprimono unicamente una valutazione e variazione quantitativa rispetto all'anno precedente.
La loro lettura non deve però prescindere dal fatto che il 2020 ha rappresentato un’annualità particolare per tutti i contesti e la pandemia ha avuto effetti rilevanti anche nella produzione di rifiuti urbani per la chiusura di attività produttive, commerciali, turistiche e scolastiche.
Nella tabella seguente le faccine esprimono unicamente la variazione quantitativa ed oggettiva dell’indicatore, indipendentemente dalla contestualizzazione dello stesso rispetto gli effetti della pandemia. In tal senso è stata inserita la colonna “Variazione media dal 2015 al 2019”, che riporta l’andamento medio per ogni indicatore nei 5 anni antecedenti la pandemia, al fine di permettere il confronto del dato del 2020 con il trend medio che ha caratterizzato la gestione dei rifiuti urbani nell’ultimo quinquennio.
Nel Rapporto 2021, sotto consultabile, saranno quindi presentate le situazioni puntuali di produzione e gestione, riferite all'annualità 2020, seppur con l’occhio critico della reale incidenza della pandemia piuttosto che di miglioramenti rilevanti nelle performance gestionali di alcuni territori.
Fonte dei dati: applicativo web O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale). Eventuali discrepanze tra le tabelle ed il testo sono frutto di arrotondamenti.
Legenda | |
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Lo stato attuale dell’indicatore, relativo all’ultimo anno di aggiornamento, è valutato rispetto ad un valore di riferimento (obiettivo); il valore di riferimento può essere indicato quale valore limite dalla normativa o essere desunto dal confronto con situazioni simili in ambito nazionale o europeo, ecc.. | |
Il trend indica l’evoluzione temporale della qualità della risorsa ambientale interessata dall'indicatore – e non l’andamento del valore dell’indicatore - rappresentata mediante icone colorate: |
Andamento della produzione di rifiuto urbano nel Veneto. Anni 2000 - 2020
La produzione dei RU, pari a 2,229 milioni di t, rispetto alla stabilità di questi ultimi anni, ha subito un decremento rispetto al 2019 di oltre il 3% imputabile agli effetti della pandemia che ha provocato la chiusura del comparto produttivo e commerciale, delle scuole, la limitazione agli spostamenti e la conseguente riduzione dei flussi turistici.
La produzione pro capite regionale diminuisce del 3,2% rispetto all’anno precedente passando da 471 kg a 456 kg (1,25 kg/ ab*giorno) nonostante la contrazione del PIL e il dimezzamento delle presenze turistiche del Veneto, 32 milioni contro i 71 milioni del 2019.
La percentuale di raccolta differenziata (RD) in Veneto. Anno 2020
La raccolta differenziata in Veneto nel 2020, calcolata secondo il metodo nazionale previsto dal DM 26/05/2016 e recepito in Veneto con DGRV n. 336/2021, si attesta al 76,1% sopra l’obiettivo del 65% previsto dal D.lgs. 152/06 per il 2012.
A livello di Bacino tutti i contesti superano la media nazionale (58,1% dato ISPRA 2018) tranne Verona Città. Solo Padova Centro e Venezia non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale.
9 bacini su 12 superano anche l’obiettivo del 76% previsto dal Piano Regionale per il 2020.
Distribuzione dei comuni in base agli obiettivi di raccolta differenziata raggiunti. Anno 2020
Nel 2020 i comuni che hanno superato l’obiettivo del 65% sono 537 (pari al 88% della popolazione), mentre 400 (pari al 63% della popolazione) hanno già raggiunto l’obiettivo previsto dal Piano Regionale Rifiuti (76%). Sono 26 però i comuni che restano ancora sotto l’obiettivo di legge.
Destinazione dei rifiuti urbani nel Veneto rispetto al totale rifiuto prodotto. Anno 2020
Seppur considerando l’annualità 2020 con l’incidenza Covid-9, la gestione dei rifiuti urbani resta caratterizzata da:
- un elevato quantitativo di rifiuti avviati a recupero di materia (organico, frazioni secche recuperabili - carta, vetro, plastica, legno, RAEE, spazzamento e ingombranti);
- una quota significativa di rifiuti avviati a trattamento meccanico e meccanico biologico per la produzione di CSS e Biostabilizzato da discarica e a termovalorizzazione;
- un ridotto conferimento in discarica del rifiuto residuo. Si tratta solo del 4% del rifiuto totale e quindi di una quota nettamente inferiore agli obiettivi previsti dalla Direttiva 850/2019 che impone il 10% come tetto massimo al 2035.
Indice di recupero di materia (IR). Anno 2020
L’applicazione delle percentuali di recupero ai quantitativi di rifiuti prodotti nel 2020 in Veneto ha permesso di ricavare l'indice di recupero IR pari a 68,8% dei rifiuti urbani raccolti.
L'indice rappresenta una stima delle quantità di materia, proveniente dalle attività di trattamento del rifiuto urbano, reimmessa in un ciclo produttivo industriale, rispetto al totale dei rifiuti prodotti. L’indice IR viene calcolato associando, ad ogni singola frazione di rifiuto, le percentuali di recupero ricavate dalle analisi merceologiche eseguite nel corso degli anni dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, dall’Università di Padova – Dipartimento IMAGE, dai Consorzi di filiera del sistema CONAI, dagli impianti stessi, da studi specifici svolti da enti e istituzioni, oltre che da informazioni bibliografiche.
Nella tabella che segue si riportano gli indici IR relativi ai singoli Bacini per gli anni 2015-2020.
Rapporto sulla Produzione e Gestione dei Rifiuti Urbani nel Veneto Anno 2020
Scarica i dati di produzione Rifiuti Urbani 2020 in formato Excel