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ACQUA. RAPPORTO SULLA QUALITA’ DELLE ACQUE INTERNE IN PROVINCIA DI VENEZIA

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

AAV, 29.12.2020 - Il rapporto fornisce una dettagliata informazione sulla qualità delle acque interne, superficiali e sotterranee, della provincia di Venezia per l’anno 2019 e sulle misure di protezione dei corpi idrici, basandosi sulle attività di monitoraggio istituzionale svolte annualmente da ARPAV. Nel documento, dopo una breve introduzione riguardante il quadro normativo di riferimento, vengono descritti i bacini idrografici e i corpi idrici sotterranei della provincia di Venezia. Seguono la descrizione delle reti, i parametri e le frequenze di monitoraggio e la presentazione dei risultati ottenuti.

Il monitoraggio delle acque superficiali della provincia di Venezia è svolto almeno quattro volte l’anno su 50 stazioni. In sintesi per quanto riguarda lo stato ecologico: il bacino scolante della Laguna di Venezia risulta nelle classi “scarso” o “sufficiente”, mentre altrove la situazione è leggermente migliore, con più corpi idrici in condizioni sufficienti, raramente buone o elevate. Nel 2019 nessuna stazione presenta condizioni “cattive”.

Per quanto riguarda i microinquinanti è stata osservata la presenza di pesticidi, di alcuni composti alifatici alogenati e di alcuni metalli. Sono state trovate tracce di pesticidi in diverse stazioni, alcuni a livelli medi superiori agli standard di qualità ambientale. Per quanto riguarda i metalli, sono stati riscontrati valori medi superiori agli standard di qualità ambientale del Nichel come frazione biodisponibile in una sola stazione. Nel complesso il monitoraggio dei corsi d’acqua svolto nel 2019 ha dato risultati leggermente migliori rispetto a quelli dell’anno precedente nell’area orientale della provincia e piuttosto costanti nell’area centrale e meridionale della provincia.

Nel corso del 2019 i monitoraggi qualitativo e quantitativo delle acque sotterranee nel territorio provinciale di Venezia, effettuati ai sensi del decreto legislativo 16 marzo 2009 n. 30, hanno interessato, rispettivamente, 43 e 47 pozzi.
Per quanto riguarda la qualità chimica dei corpi idrici sotterranei in provincia di Venezia, il monitoraggio mostra una situazione sostanzialmente stabile nell’ultimo quinquennio. Dei 43 pozzi monitorati nel 2019, 33 hanno una qualità scadente. Il maggior numero di superamenti dei valori soglia è dovuto alla presenza di inquinanti inorganici (40 superamenti, 32 dei quali imputabili allo ione ammonio) e all’arsenico (8), prevalentemente di origine naturale. Si sono inoltre registrati tre superamenti del valore soglia per il parametro conducibilità (analogamente a quanto registrato gli anni precedenti) che si possono ricondurre alla presenza di fenomeni di intrusione salina.

Il rapporto termina con una sintetica descrizione delle fonti di pressione, puntuali e diffuse. Rientrano nella prima tipologia gli scarichi industriali, i depuratori e le vasche Imhoff, nella seconda le discariche e anche le mappe dell’uso del suolo e del carico di azoto. A conclusione, una sintetica rappresentazione che associa visivamente i principali corpi idrici della provincia alle fonti di pressione insistenti su di essi.
Il rapporto:
https://www.arpa.veneto.it/arpav/chi-e-arpav/file-e-allegati/dap-venezia/acqua/Rapporto_Qualita_Acque_Superficiali_e_Sotterrane_Prov._Venezia_anno_2019.pdf

Ultimo aggiornamento

09-11-2022 11:21

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