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ARIA VENEZIA. I RISULTATI DEL MONITORAGGIO DI BIOSSIDO DI AZOTO E ZOLFO NEL CENTRO STORICO

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

AAV 25 maggio - Nell’ultimo decennio la qualità dell’aria del Comune di Venezia è stata monitorata in continuo da diverse stazioni fisse della Rete Regionale di monitoraggio: Parco Bissuola a Mestre (tipologia Fondo Urbano), via Tagliamento a Mestre (tipologia Traffico Urbano), Sacca Fisola a Venezia insulare (tipologia Fondo Urbano) e via Beccaria a Marghera (tipologia Traffico Urbano).

Inoltre, tenuto conto delle istanze locali, ARPAV, in collaborazione con il Comune di Venezia, nel corso del 2017 ha predisposto una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria in centro storico, all’incrocio tra il Rio dei Tolentini ed il Rio del Malcanton, di fronte alla Fondamenta Rio Novo. Si ricorda inoltre che, dal 2015 al 2020, sono pervenute ad ARPAV svariate richieste di privati cittadini che chiedevano informazioni sulla qualità dell’aria a Venezia centro storico.

Alla luce degli esiti del monitoraggio della qualità dell’aria in Rio Novo, in cui si era evidenziata una certa criticità dei livelli medi annuali di concentrazione del biossido di azoto, e al fine di dar riscontro alle molteplici istanze pervenute di monitoraggio della qualità dell’aria in alcune zone del centro storico di Venezia, in particolare a Rialto, il Dipartimento Provinciale di Venezia di ARPAV, nel febbraio del 2020, ha proposto di condurre una specifica campagna di monitoraggio sperimentale con campionatori passivi, in grado di indagare i livelli medi delle concentrazioni di biossido di azoto presso altri siti del centro storico di Venezia interessati da intenso traffico acqueo. Tale campagna è stata condotta per un periodo di sei settimane nel semestre invernale (dal 18 novembre al 10 dicembre 2020 e dal 17 febbraio al 10 marzo 2021) e di sei settimane nel semestre caldo (dal 4 agosto al 25 agosto 2021 e dall’8 settembre al 29 settembre 2021), quindi per un periodo complessivo di dodici settimane distribuite nei due diversi periodi dell’anno, come previsto dalla normativa vigente. I siti di monitoraggio sono tredici, distribuiti nel centro storico di Venezia, e sono stati individuati considerando le segnalazioni pervenute ed in accordo con l’Amministrazione Comunale. Presso tutti i siti sono stati monitorati, tramite l’impiego di campionatori passivi rilocabili, il biossido di azoto ed il biossido di zolfo. I campionatori sono stati posizionati al riparo dalle precipitazioni atmosferiche, ad un’altezza di circa 2.5 metri dal suolo, lasciati in situ mediamente per una settimana e poi sottoposti ad analisi di laboratorio.

Gli esiti del monitoraggio sono disponibili nel sito internet di ARPAV, nella pagina dedicata alle relazioni del Dipartimento di Venezia, e nel sito internet del Comune di Venezia, all’indirizzo https://www.comune.venezia.it/it/content/qualit-dellaria-dovuta-al-traffico-acqueo-centro-storico.

Il biossido di azoto risulta essere un parametro che in alcuni siti merita attenzione: infatti, seppure le concentrazioni medie settimanali in tutti i siti non abbiano mai superato i valori limite orari e la media complessiva delle concentrazioni misurate nei due periodi invernale ed estivo sia risultata inferiore al valore limite annuale in tutti i siti, nelle immediate vicinanze del Canal Grande, caratterizzato da un intenso traffico acqueo, si registrano concentrazioni di biossido di azoto più elevate ma comunque sotto al valore limite annuale. Presso il sito di Rio Novo si sono misurate concentrazioni inferiori solo a quelle rilevate lungo il Canal Grande e a San Marco: considerando quindi l’intero centro storico, il sito di Rio Novo può essere definito rappresentativo di una situazione di traffico acqueo medio - alto, a differenza di quello più specifico e meno rappresentativo del Canal Grande, che costituisce un unicum in tutta Venezia; questi risultati confermano l’opportunità di mantenere una stazione fissa in detta posizione.

Il biossido di zolfo non risulta critico in nessuno dei siti monitorati: le concentrazioni medie settimanali sono state ampiamente inferiori ai valori limite orari e giornalieri (come tipicamente accade presso tutte le stazioni di monitoraggio della Provincia di Venezia) e la media complessiva delle concentrazioni misurate nei due periodi invernale ed estivo è risultata compresa tra 1.3 e 2.2 microgrammi per metro cubo (µg/m3), misurati rispettivamente a Rio San Zan Degolà e a Ferrovia; si tratta di valori ampiamente inferiori al limite per la protezione degli ecosistemi.

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