Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Gestione dei rifiuti speciali -agg. 31/12/2011 | Come vengono recuperati e smaltiti i rifiuti speciali ? | P | ![]() |
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DESCRIZIONE
L’analisi della quantità di rifiuti speciali gestisti nelle diverse forme di recupero e trattamento risulta fondamentale per valutare lo stato di attuazione della seconda azione prioritaria della gerarchia dei rifiuti dopo la prevenzione nella produzione (classificazione della Comunità Europea) ossia il favorire forme di recupero lasciando la fase di smaltimento quale forma residuale. In questa elaborazione vengono confrontate le diverse forme di gestione finalizzate a recupero (di materia e di energia) e smaltimento (discarica, incenerimento trattamenti per lo smaltimento ) negli ultimi otto anni disponibili.
OBIETTIVO
Per questo indicatore non è possibile definire un valore obiettivo, ma è possibile confrontare i dati negli anni precedenti.
VALUTAZIONE
Trend delle attività di gestione dei rifiuti pericolosi, anni 2004 - 2011
Negli ultimi anni si è registrato un incremento dei quantitativi di rifiuti avviati al recupero di materia e parallelamente una diminuzione di quelli smaltiti in discarica, in conformità con gli obiettivi della normativa.
Nel 2011 invece si ha un inversione di tendenza con il -1% per il recupero di materia e il +3% per lo smaltimento in discarica . Tale andamento è stato causato dalla sfavorevole congiuntura economica che ha particolarmente coinvolto il settore delle costruzioni e demolizioni determinando una contrazione dell’attività di recupero di questa tipologia di rifiuto a scapito di un maggior conferimento in discarica.
Ripartizione percentuale della gestione dei RSP delle diverse macroattività in Veneto, anno 2011
Negli impianti del Veneto sono stati gestiti nel 2011 quasi 700 mila t di rifiuti speciali pericolosi (RSP). Il 52% dei rifiuti pericolosi gestiti sono sottoposti ad operazioni di trattamento finalizzato al miglioramento delle caratteristiche chimico fisiche in vista dello smaltimento finale. Si tratta in prevalenza di soluzioni acquose ed emulsioni derivanti dalla sgrassatura (provenienti dall’industria del trattamento dei metalli e delle plastiche) e di rifiuti liquidi provenienti dalla rigenerazione dell’olio e da miscelazioni. Il recupero di materia riguarda il 29% dei rifiuti pericolosi gestiti e in particolare i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e la rigenerazione degli oli esausti. Il 6% dei rifiuti viene avviato ad incenerimento, mentre il 13% in discarica: si tratta quasi esclusivamente di rifiuti che hanno subito un processo di stabilizzazione per poter essere smaltiti nelle discariche regionali.
Ripartizione percentuale della gestione dei RSNP delle diverse macroattività in Veneto, anno 2011
I rifiuti speciali non pericolosi (RSNP) (esclusi i C&D - rifiuti da costruzione e demolizione) gestiti sono quasi 8,6 milioni di t. Il 65% di questa tipologia è avviato a recupero di materia ed è costituito per un quarto da rifiuti ottenuti dalla selezione meccanica di altri rifiuti (principalmente scarti ferrosi, vetro e plastica) e dai fanghi di depurazione delle acque reflue urbane. Un altro 25% è riferibile ai rifiuti provenienti dai processi termici, come scorie dell’industria del ferro e dell’acciaio, forme e anime di fonderia, ceneri del coincenerimento. Il restante 50% dei rifiuti non pericolosi avviati a recupero di materia è composto prevalentemente dai rifiuti da imballaggio e da quelli provenienti dai trattamenti dei metalli e plastiche. Il 22% dei rifiuti non pericolosi è avviato a trattamenti per il successivo smaltimento. Si tratta quasi esclusivamente di rifiuti provenienti dal trattamento di altri rifiuti o delle acque: oltre a quelli liquidi provenienti dal risanamento delle falde dovuti ai progetti di bonifica in corso nel 2011, di percolato da discarica e di fanghi provenienti dalla depurazione delle acque reflue urbane. Il 9% dei rifiuti è smaltito in discarica per rifiuti non pericolosi, mentre il recupero di energia e l’incenerimento risultano attività residuali pari rispettivamente al 3% e 1%.
L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2012 è previsto per ottobre 2014.
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