Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Pollini e spore - Cupressaceae | Conoscere la concentrazione di pollini e spore dispersi in atmosfera | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
L’Indice Pollinico Annuo del polline delle Cupressaceae si ottiene dalla somma delle concentrazioni giornaliere polliniche, espresse in granuli/mc aria. Il monitoraggio del polline è effettuato utilizzando campionatori volumetrici a testata settimanale, situati a Belluno, Feltre, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia-Mestre, Verona e Vicenza. L’attendibilità, la qualità e la garanzia dei dati viene assicurata da precise norme tecniche quali la UNI11808 e le “Linee guida per il monitoraggio aerobiologico POLLnet (Delibera del Consiglio Federale -Seduta del 03.11.205.Doc. n. 61/15) e da continui aggiornamenti ed interconfronti degli operatori che leggono i vetrini.
OBIETTIVO
Le Cupressaceae (foto n.1 e 2) sono una famiglia di piante Gimnosperme (piante vascolari con semi non protetti da ovario), sia annue che perenni ad ampia diffusione terrestre, in quanto resistenti alla siccità e adattabili ad ogni tipo di terreno. Vivono dal livello del mare fino a 700-800 metri, costituendo un elemento caratteristico del paesaggio italiano, sia naturalmente che a scopo ornamentale. Hanno portamento arboreo ed arbustivo e comprendono diversi generi, fra quelli più comuni Cupressus L., Juniperus L., Thuja L.. Le foglie sono persistenti, squamiformi o aghiformi. I coni maschili, piccoli, sono portati su porzione terminale dei rami, quelli femminili sono costituiti da pochi macrosporofilli, di forma piatta o peltata e formano strobili detti galbuli. I galbuli o falsi frutti contengono per ogni squama da 2 a 9 semi, angolosi, spesso appiattiti, facilmente dispersi dal vento al termine della maturazione (1-2 anni). L’impollinazione è anemogama (dovuta al vento), con emissione di grandi quantità di polline (foto n.3), emesso, generalmente nel periodo invernale –primaverile. L’allergenicità di questo tipo di pollini è considerata alta e la pollinosi si manifesta più comunemente con starnuti, rinorrea, lacrimazione, occhi arrossati, congestione delle mucose nasali, dispnea e, nelle forme più gravi, con asma. Il monitoraggio aerobiologico di questo polline, quindi, in vari anni e in territori geografici diversi, diventa un ottimo supporto in campo allergologico, come affiancamento alla diagnosi, clinica, prevenzione, terapia del soggetto pollinosico. La concentrazione viene espressa in quattro classi: assente/molto bassa, bassa, media, alta secondo la tabella dell’Associazione Italiana di Aerobiologia (A.I.A.).
VALUTAZIONE
Indice Pollinico Annuo del polline delle Cupressaceae in Veneto - anni 2010-2020
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Nel grafico viene riportato il trend, dieci anni di monitoraggio dal 2010 al 2020, per ogni stazione di monitoraggio della Regione Veneto. Dall’analisi dei dati, si evince che questo polline è maggiormente presente nelle stazioni di pianura (in particolare a Verona nel 2017 e a Vicenza nel 2019) e litoranee, mentre nelle zone montane di Belluno e Feltre, le quantità si attestano su valori significativamente minori in tutti gli anni di monitoraggio considerati
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Foto n. 1 - Cupressaceae (Thuja L.) |
Foto n. 2 – Particolare del fiore |
Foto n.3 - Polline (400 ingrandimenti) |
Foto n.1,2 a cura di Stefania Lazzarin Foto n. 3 a cura di Damaris Selle |
L’aggiornamento dell’indicatore con i dati dell’anno 2021 è previsto per giugno 2022.
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