Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Emissioni in atmosfera di particolato primario (PM10) - agg. 31/12/2005 | Le emissioni regionali di particolato primario PM10 sono in diminuzione? | P | ![]() |
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DESCRIZIONE
PM (Particulate Matter) è il termine generico con il quale si definisce una miscela di particelle solide e liquide (particolato) che si trovano in sospensione nell’aria. Il PM può avere origine sia da fenomeni naturali (processi di erosione del suolo, incendi boschivi, dispersione di pollini, ecc.) sia da attività antropiche, in particolar modo dai processi di combustione e dal traffico veicolare (particolato primario). Esiste, inoltre, un particolato di origine secondaria che si genera in atmosfera per reazione di altri inquinanti come gli ossidi di azoto (NOx), il biossido di zolfo (SO2), l’ammoniaca (NH3) ed i Composti Organici Volatili (COV), per formare solfati, nitrati e sali di ammonio. Inoltre, tra i costituenti delle polveri rientrano composti quali idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e metalli pesanti.
Gli studi epidemiologici hanno mostrato una correlazione tra le concentrazioni di polveri in aria e la manifestazione di malattie croniche alle vie respiratorie, in particolare asma, bronchiti, enfisemi. A livello di effetti indiretti inoltre il particolato agisce da veicolo per sostanze ad elevata tossicità (come ad esempio gli IPA).
OBIETTIVO
A livello regionale non è identificato un tetto massimo di emissione per il PM10 primario, ma esistono numerosi provvedimenti comunitari e nazionali che fissano valori limite di emissione per le attività produttive e per il traffico veicolare, due tra le più importanti fonti di emissione per tale inquinante. Tra questi si ricordano la Direttiva 2001/80/CE, sulla limitazione delle emissioni in atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di combustione, ed il D.Lgs n. 152/2006 che fissa i valori limite di emissione per vari inquinanti e per specifiche tipologie di impianti (Allegato I della parte V).
VALUTAZIONE
A livello regionale è stato realizzato l’inventario delle emissioni in atmosfera (INEMAR Veneto) che stima le emissioni riferite all’anno 2005 di 11 macroinquinanti a livello comunale per 216 attività emissive, secondo la metodologia CORINAIR e la nomenclatura delle fonti SNAP97. I dati presentati nella scheda indicatore fanno riferimento a questa base dati:
Dati_comunali_emiss_INEMAR_2005
In Veneto nel 2005 le emissioni di PM10 sono prodotte per il 40% dall’M02 – Combustione non industriale, con particolare riguardo alla combustione della legna nel settore residenziale, seguito dall’M07 – Trasporto su strada (che pesa per il 25% sul totale regionale) e dall’M08 – Altre sorgenti mobili e macchinari con un peso pari al 16%.
Grafico fonti emissive regionali PM10 INEMAR 05
Poiché INEMAR Veneto è disponibile solo per l’anno 2005, non è ancora possibile desumere da tale base dati il trend temporale delle emissioni. Ci si rifà, pertanto alla serie di dati di emissione 1990-95-00-05 dell’inventario nazionale ISPRA che per il Veneto indica una netta diminuzione, tra il 1990 ed il 2005, delle emissioni di PM10 (-32%).