Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
Distribuzione del Valore Ecologico secondo Carta della Natura | Com’è il valore ecologico nel territorio veneto? | S | ![]() |
![]() |
L'INDICATORE NON E' PIU' AGGIORNABILE
DESCRIZIONE
Il valore ecologico è l’insieme delle caratteristiche che determina il pregio naturale di un determinato biotopo (un’unità omogenea di territorio, luogo di vita di una popolazione o associazione di organismi viventi).
Il valore ecologico determina la priorità di conservazione del biotopo stesso. Si considerano di alto valore quei biotopi che contengono al loro interno specie animali e vegetali di notevole interesse o che sono ritenute particolarmente rare.
Il valore ecologico, in base alla metodologia sviluppata da ISPRA, si calcola a partire da un set di indicatori che considerano: Aspetti istituzionali presenza di aree già individuate istituzionalmente e con forme di tutela vigenti; Biodiversità presenza di componenti ecologiche faunistiche o floristiche di rilievo; Aspetti strutturali quali la superficie, la rarità e la forma dei biotopi.
OBIETTIVO
Non ci sono riferimenti normativi che definiscono l'obiettivo.
VALUTAZIONE
Nella Regione del Veneto si possono individuare due fasce di territorio, costiero e montano-pedemontano ancora caratterizzate da un’elevata naturalità, separate dalla zona di pianura estremamente antropizzata.
Le aree a valore ecologico “molto alto” sono la Laguna di Venezia, i Colli Euganei, il Grappa e l’altopiano dei Sette Comuni, il Monte Baldo, il Parco delle Dolomiti Bellunesi, il Cadore e il Comelico. Le restanti zone montane e collinari presentano valore ecologico “alto”. Questi siti comprendono tipologie di habitat che vanno dai lariceti, alle faggete della zona montana e altimontana, ai prati aridi sub mediterranei orientali, ai querco carpineti collinari, alle fasce boscate di pioppo e salice lungo i corsi d’acqua. I fiumi più importanti della regione con valore ecologico “alto” o “molto alto” sono il Po, l’Adige, il Brenta, e il Piave.
Nel settore planiziale il valore ecologico è “molto basso” dove sono presenti le grandi superfici a seminativo intensivo e continuo, intervallate dai centri abitati e capoluoghi di provincia. Sono tuttavia presenti alcuni elementi di pregio, rappresentati dai lembi dei boschi planiziali di farnia, frassino e ontano tipiche dell’antica pianura veneta, dai boschi planiziali di pioppo e salice lungo i corsi d’acqua, e dai corsi d’acqua stessi, che fungono da collegamenti ecologici tra la parte montana e collinare della regione.
Complessivamente nella Regione del Veneto il 50% del territorio ha valore ecologico “basso-molto basso” (pianura), il 34% “alto-molto alto” (montagne, lagune e fiumi di pianura), 4% del territorio presenta valore “medio”, il restante (12%) non è stato valutato per la presenza di centri urbani, le zone industriali, le cave.