Indicatore | Obiettivo | DPSIR | Stato attuale indicatore | Trend della risorsa |
ACQUE DI TRANSIZIONE - Stato ecologico nel periodo 2014-2019 | Le acque di transizione hanno una qualità ecologica accettabile? | S | ![]() |
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DESCRIZIONE
Lo Stato Ecologico dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. fornisce una valutazione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici attraverso lo studio degli organismi che vivono nelle acque di transizione.
La normativa prevede una selezione degli Elementi di Qualità Biologica (EQB) da monitorare sulla base degli obiettivi e della valutazione delle pressioni e degli impatti: gli EQB monitorati e utilizzati per la classificazione nel sessennio 2014-2019 sono macrofite, macroinvertebrati bentonici e fitoplancton. Quest’ultimo è stato utilizzato per la classificazione a partire dal secondo triennio 2017-2019, infatti il rispettivo indice è stato approvato a livello comunitario con la Decisione UE 2018/229, preceduta dalla linea guida italiana “linee guida per l’applicazione del multimetric phytoplankton index (MPI)”, ISPRA-Università di Venezia-CNR ISMAR, dicembre 2017.
Allo scopo di permettere una maggiore comprensione dello stato e della gestione dei corpi idrici, oltre agli EQB sono monitorati altri elementi “a sostegno”: elementi fisico-chimici (azoto inorganico disciolto, fosforo reattivo e condizioni di ossigenazione) e inquinanti specifici non compresi nell’elenco di priorità (rispetto degli SQA-MA Tab. 1/B del DM 260/10 e del D.Lgs. 172/2015).
La procedura di valutazione dello Stato Ecologico prevede, per ogni stazione, il calcolo delle metriche previste per gli elementi di qualità monitorati e la successiva integrazione dei risultati delle stazioni a livello di corpo idrico; il risultato peggiore degli indici per ciascun corpo idrico viene poi integrato con i dati relativi agli elementi fisico-chimici e agli inquinanti specifici. La classe di Stato Ecologico del corpo idrico deriverà dal giudizio peggiore attribuito ai diversi elementi di qualità. La qualità, espressa in cinque classi, può variare da Elevato a Cattivo.
Nel sessennio in esame è stato attuato il monitoraggio di tipo operativo, della durata di tre anni. Alla fine del primo triennio (2014-2016) è stata effettuata una valutazione intermedia; nel triennio successivo sono subentrate alcune modifiche ai criteri di valutazione a seguito della applicazione delle Decisioni Europee derivanti dai processi di intercalibrazione tra Stati Membri, nello specifico l’approvazione comunitaria dell’indice del fitoplanctone. Al termine del sessennio si è proceduto alla proposta di classificazione finale privilegiando, come da indicazioni ministeriali, i risultati del secondo triennio per meglio valutare l’efficacia delle misure di mitigazione intraprese. La classificazione di Stato Ecologico per le acque marino costiere è stata approvata con DGRV n.4 del 04/01/2022 ed è riportata nell’aggiornamento dei Piani di Gestione 2021.
OBIETTIVO
Per la valutazione dello Stato Ecologico dei corpi idrici naturali nel ciclo di monitoraggio 2014-2019, si confrontano i risultati del monitoraggio degli EQB, degli elementi chimico-fisici a sostegno e degli inquinanti specifici non compresi nell’elenco di priorità nel periodo considerato (D.M. 260/10 per gli anni 2014-2015 e D.Lgs. 172/2015 dal 2016).
VALUTAZIONE
Lo Stato Ecologico dei corpi idrici di transizione, relativamente al periodo 2014-2019, mostra una situazione complessivamente non positiva. Su otto corpi idrici che è stato possibile classificare, sette risultano in Stato ecologico Scarso e uno in Stato Cattivo; il mancato raggiungimento dello Stato Buono è dovuto alla presenza di specie algali e di macroinvertebrati bentonici prevalentemente a bassa valenza ecologica e a concentrazioni medie di nutrienti superiori ai limiti del D.M. 260/2010, nonché al verificarsi di condizioni di ipossia/anossia nei periodi estivi e alla presenza di inquinanti specifici (Trifenilstagno superiore alla soglia nelle lagune di Caleri, Marinetta e Scardovari). Non compare la classificazione dello stato chimico della laguna di Venezia che viene riportata in altra sede.
fig.1 - Fasi di classificazione ecologica e Stato ecologico finale per ciascun corpo idrico, periodo 2014-2019, lagune minori e rami del delta del Po
Rispetto alle precedenti classificazioni si rileva un trend complessivamente stabile.
La prossima classificazione dell’indicatore per i corpi idrici di transizione del Veneto verrà elaborata alla fine del sessennio di monitoraggio 2020-2025, in funzione del successivo aggiornamento dei Piani di Gestione (2027).