Permane la situazione di stabilità atmosferica sulla regione e si mantengono elevate le concentrazioni di polveri sottili. Dopo un transitorio calo delle concentrazioni di PM10 nella giornata di domenica 12 gennaio, favorito dal rimescolamento diurno e dall’attenuazione dell’inversione termica, sulla regione si è riaffermato da lunedì 13 gennaio un campo di alta pressione con condizioni di stabilità atmosferica, assenza di precipitazioni e debole ventilazione. Di conseguenza, da inizio settimana i livelli di particolato hanno ripreso a salire. Ieri valori oltre il limite giornaliero di legge in ben 14 delle 17 centraline di riferimento per il bollettino di criticità, con picchi massimi anche doppi rispetto al limite.
I livelli di criticità stabiliti dall’ultimo bollettino vengono quindi confermati fino a lunedì, tranne per le zone di Mansuè e San Donà che rientrano al livello verde, secondo l’Accordo di Bacino Padano, perché hanno beneficiato di 2 giorni consecutivi sotto il limite negli ultimi quattro giorni.
Oggi, giovedì 16 gennaio, e domani, venerdì 17 gennaio, prevarranno ancora condizioni di alta pressione, senza precipitazioni e con debole ventilazione, che continueranno a determinare il ristagno del PM10. Per sabato 18 gennaio è attesa una saccatura di origine atlantica, con alta probabilità di precipitazioni ed intensificazione dei venti, che potranno favorire l’abbattimento degli inquinanti, il rimescolamento atmosferico e quindi il calo delle concentrazioni di polveri sottili.
Si riepilogano di seguito i livelli di criticità in vigore dal 17 al 20 gennaio 2020:
- livello di criticità 2 (Rosso): le zone di Treviso, Vicenza e S.Bonifacio
- livello di criticità 1 (Arancione): le zone di Venezia, Padova, Castefranco, , Mirano, Rovigo, Piove di Sacco, Cittadella, Legnago
- livello di criticità 0 (Verde): le zone di Verona, Belluno, Feltre, Conegliano, Chioggia, Adria, Badia Polesine, Este, Cinto Euganeo, Monselice, Bassano, Schio, Mansuè, San Donà