IL MULINO DI SANTA LIBERA
Altre strutture
Il Mulino di Santa Libera è situato nella frazione Salzan di Santa Giustina. Esso è un mulino recuperato ad arte per raccontare le attività tradizionali, una storia di molti secoli, sempre legata al territorio di Santa Giustina e alle ricche acque del torrente Veses. Situato in un tipico cortivo a Salzan, il mulino riceve ancor oggi parte delle acque del torrente deviate nella roggia che attraversa Ignan e Salzan.
Già nel 1526, erano in funzione le due ruote da farina, e nei secoli si sono avvicendati diversi proprietari, spesso famiglie nobili locali o veneziane. Gli ultimi mugnai a gestire il mulino sono state le tre generazioni della famiglia Zanandrea, dal 1852 fino al 1981, anno di chiusura del mulino.
Leandro e il fratello Luigi Zanandrea avevano ereditato il mulino dal padre Fortunato, morto nel 1931. Man mano che gli altri mulini della zona chiudevano, il mulino di Santa Libera rimase lunico attivo e, da una statistica del 1947, la capacità dellimpianto era di ben 12 quintali di frumento e altrettanti di granoturco al giorno!
La giornata del mugnaio iniziava alle quattro del mattino e proseguiva fino al pomeriggio. Nei tanti anni di attività, la roggia non è mai stata senzacqua, e nei periodi di siccità, il mulino svolgeva il lavoro di altri mulini rimasti a secco, grazie alle efficienti due ruote azionate dallacqua sfruttando un salto di 4,29 metri. Ledificio del mulino, di due piani, fa parte di unantica corte rurale, con al piano terra gli impianti e lattrezzatura per la molitura e al piano superiore il granaio. Nel 1981, con la morte dellultimo mugnaio, Leandro Zanandrea, attivo fino a ottantanni detà, non fu più possibile proseguire il mestiere e il mulino rimase, dopo tanti secoli, in silenzio e senza lavoro.
Recentemente, lAmministrazione Comunale di Santa Giustina ha acquistato e recuperato, con un restauro ad arte, il vecchio mulino, creando un luogo in cui la storia passata e le attività di oggi potessero incontrarsi, facendo rivivere la memoria e le tante abilità dei mestieri di una volta.
Inaugurato nel 2004, il mulino ha ritrovato le sue ruote, le macine e tutti i meccanismi per macinare i cereali. Il recupero ha come primo obiettivo quello di far conoscere lantica pratica della molitura vedendola e scoprendone tutti i segreti, materiali e funzionamento. Il Comune ha incaricato un tecnico, il signor Vittorino Naldo, della manutenzione e per le macinature dimostrative per i visitatori. Il signor Naldo, assieme a molti altri appassionati, è stato protagonista nel recupero e nel restauro dellimpianto, ed è sicuramente il miglior custode che potesse ricevere il mulino, assieme alla signora Annarosa Levis Zanandrea, che in questi anni è sempre stata disponibile per animare le visite guidate e raccontare la storia del mulino.
Ora il Comune ha incaricato anche le Guide naturalistico-ambientali della Cooperativa Mazarol per gestire la struttura e organizzarne le visite guidate, le escursioni nei dintorni (lungo le tante vie dacqua e mestieri della zona), i laboratori didattici e gli eventi di animazione e approfondimento legati al mulino e alle tante storie ad esso legate, al fine di valorizzare, promuovere e far conoscere sempre più questo splendido luogo.
Per le scolaresche, i gruppi di turisti, le associazioni e chi volesse prenotarsi, le Guide del Mazarol sono disponibili per visite al mulino durante tutto lanno, proponendo visite e attività differenziate a seconda dei visitatori e dei temi che più interessa approfondire. Sul sito del Comune di Santa Giustina (www.comune.santagiustina.bl.it) e su quello del Mazarol (www.mazarol.net), si trova il modulo per richiedere le visite con tutti i dettagli e la logistica in merito. Per informazioni si possono chiamare anche i seguenti recapiti del Mazarol: 0439-42723 oppure 329-0040808.
