Ultimo aggiornamento
11-11-2022 09:09Le azioni di educazione ambientale previste all’interno del progetto REMEDIO partono dall’analisi delle problematiche di mobilità, inquinamento ambientale e consumi energetici dell’area Strada Ovest e dalla ricerca delle sue soluzioni in modo condiviso, attraverso l’individuazione dei comportamenti e delle azioni più efficaci per migliorare le condizioni di benessere e di vivibilità dell’area e delle comunità che vi abitano.
I ragazzi elaboreranno delle proposte di soluzioni che saranno presentate alle famiglie, alla cittadinanza e agli amministratori, nell’ambito degli eventi di comunicazione del progetto REMEDIO.
L’analisi dei bisogni educativi degli studenti sarà modulata in base alla fascia d’età dei bambini e dei ragazzi.
Le famiglie dei bambini della scuola dell’infanzia e primaria saranno invitate a compilare un questionario sulle loro abitudini e stili di vita sui temi ambientali, della mobilità e del risparmio energetico.
I bambini della scuola primaria saranno coinvolti dagli educatori, con modalità adeguate all’età, ad esprimere le loro sensazioni e impressioni sulla qualità dell’ambiente urbano e sulle loro abitudini di spostamento e avranno come compito/consegna un’intervista ai nonni su come si spostavano quando avevano la loro età, utilizzando un’apposita scheda.
I ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado compileranno un questionario che sarà poi analizzato e discusso in classe con gli educatori e gli insegnanti per capire le conoscenze pregresse, le motivazioni, le percezioni e le abitudini di vita legate alla mobilità urbana e ai temi ambientali.
In classe sarà così possibile fare un confronto su come sono cambiate le abitudini di vita e cosa comportano questi cambiamenti in termini di inquinamento dei centri abitati e delle città.
Per le scuole secondarie di primo e secondo grado sono previsti due moduli didattici realizzati dai tecnici di Arpav sull’inquinamento dell’aria e sull’inquinamento da rumore che prevedono uscite sul territorio e laboratori sperimentali.
La fase successiva prevede l’attivazione di una discussione su cosa fare per migliorare la qualità dell’ambiente urbano, ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico, incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi come la bicicletta, lo spostarsi a piedi, l’utilizzo dei mezzi pubblici, la condivisione dell’auto con altre persone (ad esempio car sharing e car pooling, , etc). Questa fase prevede una metodologia di tipo partecipativo dove i ragazzi sono chiamati a proporre la loro visione di mobilità sostenibile per migliorare la vivibilità dell’ambiente urbano, contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e a discutere la fattibilità di soluzioni locali ai problemi ambientali contingenti. La costruzione di una visione condivisa è una modalità partecipativa necessaria per la modifica dei comportamenti dei soggetti coinvolti in nuovi scenari di sostenibilità.
Il risultato richiesto alle classi delle scuole primarie e secondarie, attraverso i gruppi di lavoro, è un Documento finale che contenga le azioni prioritarie e i comportamenti, proposti discussi e condivisi all’interno del processo partecipato, che secondo loro devono essere messe in atto per la soluzione dei problemi ambientali dell’area di Strada Ovest da decisori politici (sindaci, gestori servizi pubblici, etc.), imprenditori, commercianti, e cittadini.