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La rete di monitoraggio

In Veneto l’attività di campionamento e analisi delle acque destinate al consumo umano si riferisce a campioni prelevati dalla rete acquedottistica o da pozzi a rilevanza pubblica.

Il monitoraggio viene attuato dalle Aziende USSL territorialmente competenti sui punti di campionamento (rubinetti di utenti, fontane pubbliche, istituti scolastici o altro) scelti in tratti della rete acquedottistica ritenuti rappresentativi della qualità dell’acqua distribuita durante l’anno. Altri punti in cui solitamente vengono eseguiti i controlli sono le opere di presa degli acquedotti, i serbatoi, le vasche di raccolta, le centrali di potabilizzazione; vengono inoltre controllati alcuni pozzi privati in frazioni o comuni del tutto privi di allacciamento all’acquedotto, con particolare riguardo per le utenze pubbliche (scuole, municipi, case di cura etc.).

Nella tutela delle acque distribuite per il consumo umano, ARPAV ha il ruolo di unico ente competente ad analizzare i campioni del controllo esterno effettuato dalle Aziende ULSS (D.Lgs. 31/01, art. 8). Data la mole di campioni accettati ed analizzati dai laboratori ARPAV, si è ritenuto necessario predisporre una rete denominata “Acque Potabili” all’interno del sistema informativo di archiviazione dei dati ambientali (SIRAV), in modo da poter registrare le analisi associandole ai punti di controllo. Tale sistema di archiviazione dei dati analitici è attivo da aprile 2007. Inoltre, dal 2008 è funzionante il SInAP, l'applicativo Web che permette ai SIAN (Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione delle Aziende ULSS del Veneto) l'accesso al SIRAV, e la gestione dei punti di monitoraggio.

In questo modo, a tutti i contatti presso i SIAN è stato dato modo di visualizzare, scaricare e manipolare le informazioni nonché utilizzare l'opzione "stampa verbali precompilati'' o l'opzione "stampa etichette'' oppure ancora, se ritenuto utile, un sistema di calendarizzazione dei controlli.

I punti di campionamento
L'archivio anagrafico dei punti di campionamento è stato via via aggiornato e corretto mediante la creazione di nuovi punti o la disattivazione di altri non più rappresentativi. La rete è dunque in continua evoluzione, sulla base delle decisioni prese dalle Aziende ULSS di abbandonare alcuni punti di prelievo o di introdurne altri, anche in relazione alle modifiche (nuove condotte, lavori di interconnessione etc.) operate dai gestori degli acquedotti.

La rete “Acque Potabili” contiene in tutto più di 9000 punti di prelievo.

Annualmente, ogni Azienda ULSS sceglie, all’interno dei punti predisposti nel territorio di competenza, quelli che faranno parte del proprio piano di monitoraggio, nonché la rispettiva frequenza con cui verranno eseguiti i campionamenti.

Il numero dei controlli
Il numero di controlli annui è stabilito dalla Tabella 1 dell’Allegato 1 – Parte B del Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017 che recepisce la Direttiva UE 2015/1787 e che apporta modifiche agli allegati II e III del D.Lgs 31/01. Esso dipende dal volume di acqua prodotto dalle “zone di approvvigionamento” delle reti acquedottistiche. Il numero di controlli può essere dedotto anche dal numero di abitanti serviti dall’acquedotto supponendo un consumo di 200 l giorno pro capite.
Decreto del Ministero della Salute del 14 giugno 2017

Direttiva UE 2015/1787

Nella figura seguente sono evidenziate le stazioni visitate negli ultimi 5 anni distinte per tipologia

Ultimo aggiornamento

15-11-2022 18:03

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