Ultimo aggiornamento
16-09-2022 08:50La radioattività può essere artificiale o naturale.
Radioattività artificiale
La radioattività artificiale viene prodotta quando il nucleo di un atomo, eccitato mediante intervento esterno, torna o si avvicina allo stato fondamentale emettendo radiazioni.
Le sorgenti di radioattività artificiale sono: :
- elementi radioattivi entrati in atmosfera a seguito di esperimenti atomici, cessati nella metà degli anni ’70 (Sr-90, Pu-240, Pu-239, Pu-238);
- emissioni dell’industria dell’energia nucleare e attività di ricerca;
- residui dell’incidente di Chernobyl o altri incidenti (Cs-137, Cs-134, ...) in alcune regioni d’Europa;
- l’irradiazione medica a fini diagnostici e terapici (I-131, I-125, Tc-99m, Tl-201, Sr-89, Ga-67, In-111, ...).
Radioattività naturale
Le sorgenti di radioattività naturale sono:
- Raggi cosmici emessi dalle reazioni nucleari stellari.
L’intensità dipende principalmente dall’altitudine (l’aumento di altitudine rispetto il livello del mare è il contributo più significativo all’aumento sulla Terra dell’intensità all’esposizione di raggi cosmici); - Radioisotopi cosmogenici prodotti dall’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera;
- Radioisotopi primordiali sono presenti fin dalla formazione della Terra nell’aria, nell’acqua, nel suolo e quindi nei cibi e nei materiali da costruzione. Si tratta dell’Uranio-238, dell’Uranio-235 e del Torio-232, che decadono in radionuclidi a loro volta instabili fino alla generazione del Piombo stabile. Tra di essi è rilevante il Radon-222, gas nobile radioattivo, che fuoriesce continuamente dalla matrice di partenza, in modo particolare dal terreno e da alcuni materiali da costruzione disperdendosi nell’atmosfera ma accumulandosi in ambienti confinati; in caso di esposizioni elevate rappresenta un rischio sanitario per l’essere umano.
Strumenti di misura
Gli strumenti di misura possono essere divisi in due grandi categorie:
- strumenti utilizzati per le rivelazioni sul campo;
- attrezzature di laboratorio.
Gli strumenti più diffusi - generalmente i Geiger-Mueller - rilevano l’intensità di dose di radiazione gamma in aria.
Le attrezzature maggiormente utilizzate sono i sistemi di rilevazione per spettrometria gamma - basati su sonda al germanio - che consentono di determinare il tipo di radionuclide e la relativa concentrazione di attività nei campioni analizzati.