Prodotti fitosanitari
Cosa sono
I Fitosanitari (o pesticidi) sono prodotti chimici e biologici che comprendono un’ampia gamma di sostanze sintetiche e naturali e generalmente vengono utilizzati per salvaguardare e proteggere le colture dalle avversità che potrebbero minacciarle (ad es. insetti, funghi ed erbacce). Queste sostanze si diffondono così nell’ambiente o permangono sulle colture spesso senza essere degradate mantenendo la propria tossicità. Il ricorso a tali sostanze, quindi, non è privo di impatti sull’ambiente e sulla salubrità dei prodotti agricoli stessi e si stima che nel mondo annualmente vengano utilizzati oltre 2 milioni di tonnellate di pesticidi. I maggiori gruppi chimici di prodotti fitosanitari sono: Insetticidi: organofosforati, carbammati, organoclorurati, piretroidi, fitoregolatori Fungicidi:ditiocarbammati, triazoli, MBC, morfoline, pirimidine, ftalimidi e inorganici Erbicidi: triazine, carbammati, feniluree, fenossiacidi, bipiridili, glifosate, solfoniluree, amidi xilenoliche, imidazoli Rodenticidi:cumarine.
Un formulato (nome commerciale con cui viene identificato il fitofarmaco) contiene sia ingredienti “attivi” che “inerti”. Per ingrediente attivo si intende quello che previene, distrugge, allontana, o mitiga l’azione di un infestante: E’ ingrediente attivo anche un fitoregolatore, un defoliante, un disseccante o uno stabilizzatore dell’azoto. Gli ingredienti inerti sono quelli che non agiscono sull’infestante ma sono presenti per conferire al prodotto determinate caratteristiche per l’utilizzo o per garantire una migliore efficienza d’azione. In alcuni casi, come ad esempio avviene per l’alcol isopropilico, il fitofarmaco può essere l’ingrediente attivo con azione antimicrobica in alcuni prodotti, mentre in altri la stessa sostanza è utilizzata come solvente, potendo quindi essere considerata un ingrediente “inerte”.
Bisogna tuttavia prestare attenzione a non attribuire all’aggettivo “inerte” il significato di “non tossico”, il termine non indica infatti il carattere innocuo o senza pericoli per la salute umana, per le specie non bersaglio o per l’ambiente di questa categoria di ingredienti. Proprio per questa ragione in futuro non sarà possibile riportare in etichetta la sola concentrazione del principio attivo nel formulato completata con l’indicazione generica “altri ingredienti” o “quanto basta a …”.
La contaminazione
La pericolosità dei pesticidi dipende in gran parte dal loro scorretto utilizzo, pertanto il rispetto delle procedure previste per l’applicazione dei pesticidi potrebbe ridurre ulteriormente gli impatti sulla salute e sull’ambiente dovuti all’impiego di questi prodotti.
E’ accertato che solamente l’1-3% del prodotto ad azione agrochimica raggiunge le colture, la restante parte viene trasformata attraverso processi chimici e biologici. I residui, inoltre, possono essere rilasciati nelle falde acquifere mediante dilavamento, movimenti attraverso il suolo e infiltrazioni oppure trasportati per volatilizzazione nell’ atmosfera lontano dal luogo di impiego. I prodotti clorurati, ad esempio, possono essere trasportati per lunghe distanze, la velocità di volatilizzazione dalla superficie della pianta o dal suolo è infatti assai elevata: a tre giorni dal trattamento viene perso circa il 90% della quantità inizialmente applicata. Il possibile destino dei prodotti fitosanitari nei comparti ambientali e nei possibili stadi della catena alimentare:
fitosanitario | destino ambientale | |
---|---|---|
suolo | Pesticidi | assorbimento, trasporto per erosione del suolo |
acqua | Composti solubili | superficiali: solubilizzazione, trasporto |
aria | Composti volatili | sotterranee: dilavamento, infiltrazione |
alimenti |
origine animale: presenza generalizzata |
metabolizzati dai mammiferi |
alimenti | origine vegetale | cereali (erbicidi), ortofrutta (insetticidi, fungicidi) |
ultima modifica 19/04/2010 15:17