Usi e credenze
Una volta l’amianto…
I Persiani e i Romani utilizzavano l’amianto per avvolgere i cadaveri da cremare per ottenere ceneri più chiare. Una credenza popolare voleva che l’amianto fosse la “lana della salamandra” grazie alla quale l’animale poteva sfidare il fuoco senza danno. Marco Polo ne “Il Milione” racconta che nella provincia cinese di Chingitalas, il minerale veniva filato per ottenere la stoffa delle tovaglie. Nel ’600 il naturalista Boezio riferisce dell’uso dell’amianto nella medicina dell’epoca per “unguenti miracolosi”. Fine 1800: i primi casi di un suo impiego nell’industria. In Austria inizia la produzione di cemento-amianto. Nei primi del ‘900 viene usato nella metropolitana di Parigi e Londra per sostituire materiali facilmente infiammabili o che producevano scintille. Da allora è stato utilizzato diffusamente in svariati settori. |
Amiantus alumini similis nihil igni Plinio, Naturalis Historia 36, 139 (I sec. D.C.) Uomo vestito di lana di salamandra tratta da "Il Milione" - edizione del 1300 |
ultima modifica 12/11/2013 10:56