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Inverno 2011-2012

L’inverno 2011-2012 è inizialmente piuttosto mite e un po’ avaro di precipitazioni, soprattutto di neve, per il perdurare di situazioni anticicloniche. Le configurazioni anticicloniche permangono al suolo, mentre le saccature che scivolano a Nord o ad Est non hanno effetti diretti sul Veneto, se non svariati episodi ventosi legati ai forti gradienti barici osservati. A metà della terza decade di gennaio una vasta saccatura di origine russo-siberiana si estende verso il Mediterraneo, generando l’unica vera ondata di stampo invernale, almeno per quanto riguarda le temperature. Dopo quest’ondata di freddo, la primavera si affaccia creando un incredibile contrasto termico e convertendo in pochissimi giorni un clima invernale, con gelo persistente anche in pianura, in condizioni termiche quasi primaverili.

Il commento meteoclimatico si articola in tre sezioni principali:

Analisi sinottica

L'inverno 2011-2012 è assai singolare per la sua relativa mitezza, se si eccettua l’episodio di un paio di settimane tra fine gennaio e i primi di febbraio, e la scarsità di precipitazioni. Il succedersi di alte pressioni atlantiche con alimentazione spesso subtropicale ma non polare, impedisce infatti alle consuete ondate di freddo di verificarsi e le saccature responsabili degli episodi di maltempo scivolano spesso troppo ad Est per poter essere realmente attive sul Veneto. Pur non mancando le perturbazioni, i loro effetti risultano quasi sempre irrisori, inducendo una situazione complessivamente siccitosa che segue un autunno relativamente secco.

Nel complesso si contano: 28 configurazioni cicloniche, spesso poco attive; 22 di alta pressione dinamica (sia al suolo che in quota), responsabili di giornate generalmente belle, spesso anche meno fredde del solito; 41 giornate miste con anticiclone al suolo e depressioni in quota o viceversa, associate a tempo variabile e relativamente freddo.
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Dati meteorologici

Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia

mesemassime assoluteminime assolutemedia delle medie
dicembre12 ÷ 13 °C-10 ÷ -2 °C0 ÷ 6 °C
gennaio13 ÷ 14 °C-11 ÷ -3 °C-2 ÷ 3 °C
febbraio
14 ÷ 20 °C-13 ÷ -7 °C-1 ÷ 2 °C

Giorni piovosi sulla regione (numerosità nel periodo di rilevamento)

meseN° di giorni piovosi (>= 1mm)N° giorni con precipitazioni >= 40 mm
dicembre15
nessuno
gennaio15
nessuno
febbraio
13
1 [il 20 febbraio, con 43 mm nell'area dei Colli Euganei]

Eventi nevosi

meseEventi con accumulo di neve al suolo sulla montagna veneta
dicembre11
gennaio
11
febbraio14

Eventi caratterizzati da vento intenso e prolungato [gennaio-febbraio 2012: föhn e bora]

Föhn e forti venti in quota: fra il 6 e il 10 gennaio correnti da Nord interessano la Alpi con particolare insistenza a causa della presenza di un'area depressionaria di blocco a Est e dall'Anticiclone Atlantico a Ovest. Sul settore montano si registrano forti venti in quota con burrasche di neve [Andamento raffiche di vento massime 6-10 gennaio 2012] e frequenti eventi di föhn (vento di caduta) nelle valli e il 6 anche in quasi tutta la pianura. Nel corso del periodo si registrano raffiche massime giornaliere costantemente superiori agli 80 km/h sul settore montano.

Bora estesa e prolungata: tra fine gennaio e la prima settimana di febbraio del 2012 sulla regione domina un flusso orientale intenso, quasi senza soluzione di continuità, a regime di Bora (vento da Nord-Est) sulla costa. Il flusso è alimentato dalla presenza a Nord delle Alpi dell'Anticiclone Russo-Siberiano e di una vasta area depressionaria sul bacino del Mediterraneo. Nel corso del periodo si registrano raffiche giornaliere superiori a 50 km/h su tutta la fascia costiera nei giorni 1-3 e 7, solo su quella centro-meridionale dal 4-6, con picchi superiori ai 90-100 km/h nei giorni 3, 4, 6, 7 [Andamento delle raffiche massime di vento 29 gennaio - 7 febbraio 2012]. Il clima risulta ventoso anche in montagna, specie in quota e tra il 4 e il 7 febbraio.


Dati climatologici

Analisi termometrica

L'analisi termometrica prevede alcune elaborazioni relative alla temperatura misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati
Tutte le stazioni attive [almeno 10 anni di dati]Scarto termico stagionale rispetto alla media stagionalerisulta generalmente entro la media sulla fascia montana, inferiore alla media specie nella pianura centro-meridionale
Una stazione per provinciaGiorno tipo per il periodo Marzo 2011 - Febbraio 2012i grafici evidenziano:
  • Temperatura media: anomalmente bassa su tutta la regione nelle prime due settimane di febbraio e nella terza di gennaio (a parte nel veneziano
  • una temperatura media anomalmente bassa nel bellunese nella terza settimana di dicembre e anomalmente alta nella quarta di dicembre
Una selezione di 32 stazioniTabella con alcuni valori termici di riferimentodalla tabella si osserva che:
  • Temperatura media trimestrale: risulta in media, a parte a Villadose dove risulta inferiore alla media.
  • Giorni con T minima sotto 0°C:sotto i 500 m di quota il numero di giorni risulta superiore alla media.
  • Giorni con T minima sotto -5°C: generalmente in media, solo in cinque stazioni risulta superiore.
  • Giorni con T massima inferiore a 0°C: generalmente in media, solo in cinque stazioni risulta superiore.
  • Valore minimo trimestrale di T minima: generalmente superiori ai minimi storici, salvo in una stazione.
  • Valore massimo trimestrale di T massima: generalmente in media.

    Analisi pluviometrica

    L'analisi pluviometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

    Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati
    Tutte le stazioni attive [almeno 10 anni di dati]Scarto pluviometrico stagionale rispetto alla media stagionalerisulta inferiore o molto inferiore alla media di riferimento
    Una stazione per provinciaPrecipitazione mensile Dicembre 2011- Febbraio 2012risulta inferiore alla media ovunque nel bimestre iniziale, inferiore alla media a febbraio nel bellunese, in media a febbraio nelle restanti aree
    Una selezione di 32 stazioniTabella con alcuni valori pluviometrici di riferimentodalla tabella si osserva che:
    • Precipitazione media mensile: risulta per lo più sotto la media, salvo in alcune località sopra i 1300 m.
    • Numero medio di giorni piovosi: generalmente in media.
    • Numero medio di giorni con precipitazione superiore a 20-40 mm: in media.
    • Precipitazione massima accumulata in un giorno o in 5 giorni: i valori risultano decisamente inferiori a quelli storici.

      Analisi nivometrica

      L'analisi nivometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione nevosa misurata da stazioni o da operatori; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

      Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati

      Stazione Arabba [1979-2012]

      Altezza neve fresca, altezza della neve al suolo e numero di giorni nevosi rispetto alla media stagionale
      dagli istogrammi si evidenzia:
      • Altezza massima mensile di neve al suolo: inferiore alla media a dicembre e febbraio, in media a gennaio
      • Massimo apporto mensile di neve fresca: inferiore alla media a dicembre e febbraio, in media a gennaio
      • Numero di giorni nevosi: entro la media per tutto il trimestre
      Stazione Arabba [1979-2012]Altezza del manto nevoso stagionale rispetto alla media 1979-2011
      Evidenzia un manto nevoso generalmente inferiore o entro la media
      14 stazioni in quota sui monti venetiAltezza del manto nevoso stagionale sotto i 2000 m di quota, rispetto alla media 1990-2011Evidenzia un manto nevoso generalmente inferiore o entro la media

      Note al testo

      1. Giorno tipo: media mobile su 31 giorni della temperatura media giornaliera dall'anno di attività della stazione. Nell'analisi si riporta solo il giorno tipo per le stazioni rappresentative dei capoluoghi di provincia.
      2. valore “superiore alla media”, “inferiore alla media” e “in media”: valori superiori al 75° percentile, inferiori al 25° percentile e compresi nell’intervallo tra questi due estremi, rispettivamente, oppure entro una deviazione standard.
      3. valore “molto superiore” e “molto inferiore”: valori esterni all’intervallo 2.5°-97.5° percentile. Ove specificato si è fatto ricorso alla mediana, anziché alla media per l'elevata dispersione di specifici dati, come l'altezza del manto nevoso.
      4. Fonte dei dati: reanalisi National Centers for Environmental Prediction (NCEP), stazioni termopluviometriche della rete di ARPAV - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio.

      Ultimo aggiornamento

      01-12-2022 10:25

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