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Inverno 2012/13

L’inverno 2012/13 si può dividere in tre fasi ben distinte; un inizio freddo e a tratti anche nevoso, con alcuni episodi di neve anche a bassa quota nella prima quindicina di dicembre; una pausa, nella seconda metà di dicembre e fino a metà gennaio, decisamente più mite e con scarse precipitazioni, senza eventi nevosi significativi; una terza fase, prolungata fino a tutto il mese di febbraio, fredda e spesso nevosa in montagna, con alcuni episodi significativi di nevicate anche a bassa quota. Nel complesso si è quindi trattato di un inverno abbastanza freddo, con temperature complessivamente sotto le medie, ma senza ondate di gelo particolarmente intense e durature. Su alcuni settori, specie in prossimità della costa, il periodo si è presentato complessivamente piuttosto piovoso.

Il commento meteoclimatico si articola in tre sezioni principali:

 Analisi sinottica

L’inverno 2012-2013 si caratterizza anormalmente perturbato e più freddo del solito, oltre che ad essere precoce. Il mese di dicembre e la prima decade di gennaio sono spesso perturbati con forti sbalzi termici, mentre dalla seconda decade di gennaio la stagione cambia offrendo qualche fase di tempo stabile, ma dal 12 di febbraio il tempo torna ad essere perlopiù perturbato e anormalmente freddo su quasi tutto il Veneto con vari episodi nevosi, anche in pianura. Complessivamente si sono verificate 43 giornate con configurazioni cicloniche, solo 15 di alta pressione dinamica (presente sia al suolo che in quota) responsabili di giornate generalmente belle, spesso anche meno fredde del solito. Infine 32 giornate miste con anticiclone al suolo e depressioni in quota o viceversa, quest’ultime associate a tempo variabile o buono.

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Dati meteorologici

Temperature minime, massime e medie nei capoluoghi di provincia

mesemassime assoluteminime assolutemedia delle medie
dicembre10 / 15°C-3 / -10°C-1 / 4°C
gennaio10 / 15°C-2 / -6°C1 / 5°C
febbraio12 / 15°C-2 / -8°C1 / 5°C

Giorni piovosi sulla regione (numerosità nel periodo di rilevamento)

meseN° di giorni piovosi (>= 1mm)N° giorni con precipitazioni >= 40 mm
dicembre131 [il 15 dicembre, con massimo di 55.4 mm a Recoaro 1000]
gennaio121 [il 16 gennaio, con massimo di 46.0 mm  a Brendola]
febbraio172 [di cui 1 sopra i 60 mm, il 2 febbraio, con massimi di 81.8 mm a Bibione, 70.2 mm a Fossalta di Portogruaro, 63.2 mm a Portogruaro Lison e 61.8 mm a Eraclea]

Eventi nevosi

meseEventi con accumulo di neve al suolo sulla montagna veneta (data del rilievo alle ore 8.00)
dicembre16 (1/5 dicembre sopra i 700/1000 m, il 7 ed il 14 dicembre fino in pianura e il 25/26 dicembre sopra i 1500/1800 m)
gennaio15 (2 gennaio fino nei fondovalle prealpini, 14/18 gennaio spesso fino nei fondovalle prealpini, 20/24 con limite variabile tra 500 e 1200/1300 m)
febbraio16 (2 febbraio sopra i 600/1000 m, 12 febbraio anche fino in pianura, sopra i 1000/1500 m, 25/24 febbraio sopra i 400/800 m, 26/27 febbraio sopra i 900/1500 m)

 

Dati climatologici

Analisi termometrica

L'analisi termometrica prevede alcune elaborazioni relative alla temperatura misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati
Una selezione di 32 stazioniTabella con alcuni valori termici di riferimentodalla tabella si osserva che:
  • Temperatura media trimestrale: risulta sottomedia alle quote più elevate, in maniera particolare oltre i 1300/1500 m, dove gli scarti superano +1°C. Alle quote inferiori, specie nella fascia di pianura, risultano praticamente in media.
  • Giorni con T minima sotto 0°C: risulta in media o leggermente sopramedia in quota, in media o leggermente sottomedia in pianura e sulla pedemontana.
  • Giorni con T minima sotto -5°C: risulta sopra media in alta quota, perlopiù in media alle quote mdio-basse ed in pianura.
  • Giorni con T media sotto 0°C: risulta sopramedia in quota.
  • Valore minimo trimestrale di T minima: risulta ovunque superiore al valore minimo assoluto registrato, a dimostrazione di una stagione mediamente fredda su alcuni settori, ma senza eccessi.
  • Valore massimo trimestrale di T massima: risula ovunque inferiore al valore massimo assoluto registrato; in molte stazioni i massimi stagionali sono parecchi gradi inferiori al valore storico.

    Analisi pluviometrica

    L'analisi pluviometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione misurata a 2m; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

    Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati
    Una selezione di 32 stazioniTabella con alcuni valori pluviometrici di riferimentodalla tabella si osserva che:
    • Precipitazione media mensile: risulta generalmente in media in quota e sulla pdemontana, sopra media in pianura e sulla costa; in partciolare significativamente sopra media su tutte le stazioni costiere.
    • Numero medio di giorni piovosi: risulta sopra media pressochè ovunque, con scarti significativi su alcune stazioni.
    • Numero medio di giorni con precipitazione superiore a 20 mm: risultano entro la media trimestrale.
    • Precipitazione massima accumulata in un giorno o in 5 giorni: in alcuni casi si sono avvicinati i massimi storici per un giorno, superati sulla stazione di Cavallino; i cumulati in 5 giorni sono ovunque sensibilmente inferiori ai valori massimi storici.

      Analisi nivometrica

      L'analisi nivometrica prevede alcune elaborazioni relative alla precipitazione nevosa misurata da stazioni o da operatori; la numerosità delle stazioni su cui vengono rilevati i dati varia a seconda della specifica elaborazione.

      Stazioni di rilevamentoElaborazioni effettuateRisultati
      Stazione Arabba [1979-2012]Altezza del manto nevoso stagionale rispetto alla media 1980-2010
      Dopo le nevicate di fine novembre il manto nevoso (Hs, neve al suolo) si presenta consistente, con valori superiori alla media storica, per poi risultare sotto media tra fine novembre e metà dicembre a causa di un prolungato periodo con scarse precipitazioni; da metà dicembre in avanti ripetuti episodi perturbati riportano l'altezza della neve al suolo su valori stabilmente sopra la media di riferimento, talora anche in maniera molto significativa (>perc 90).

      Note al testo 

      1. valore “superiore alla media”, “inferiore alla media” e “in media”: valori superiori al 75° percentile, inferiori al 25° percentile e compresi nell’intervallo tra questi due estremi, rispettivamente, oppure entro una deviazione standard.
      2. valore “molto superiore” e “molto inferiore”: valori esterni all’intervallo 2.5°-97.5° percentile. Ove specificato si è fatto ricorso alla mediana, anziché alla media per l'elevata dispersione di specifici dati, come l'altezza del manto nevoso.
      3. Fonte dei dati: reanalisi National Centers for Environmental Prediction (NCEP), stazioni termopluviometriche della rete di ARPAV - Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio.
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      Ultimo aggiornamento

      01-12-2022 10:23

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