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Meteo Autunno 2010

Breve descrizione della situazione meteorologica che ha caratterizzato la stagione autunnale 2010, a scala locale e sinottica (scala europea).

Il mese di Settembre, ad eccezione di alcuni giorni tra il 19 ed il 23 del mese, settembre 2010 rimarrà nella memoria di molti come un mese piuttosto fresco e frequentemente piovoso ed in alcuni casi le piogge sono risultate assai più abbondanti rispetto alla media mensile. All’inizio del mese imperversa una fase fresca e variabile dovuta alla presenza di una saccatura ad Est della nostra regione, associata ad una discesa d’aria piuttosto fresca. Dopo alcuni giorni un promontorio mediterraneo sovrasta un’alta pressione continentale apportando 3 eccezionali giornate soleggiate con aria tersa e forte escursione termica diurna su tutto il veneto (10, 11 e 12 settembre). Purtroppo questa fase anticiclonica corrisponde solo ad un breve intervallo, in quanto l’arrivo di una saccatura atlantica il giorno 16 il tempo peggiora per la formazione di un minimo depressionario dinamico sul Mediterraneo, inizialmente sormontato da una saccatura scesa dal Nord Europa, poi da una goccia fredda. Tale situazione perdura fino al 18, generando un episodio moderatamente perturbato su tutta la regione (da 10 a 30 mm, localmente fino a 40/45 mm sulle Dolomiti orientali). I giorni successivi sono caratterizzati da una fase di tempo stabile grazie al dominio di un promontorio mediterraneo, ma l’affacciarsi di una nuova saccatura atlantica nella serata del 24 fino ed il suo transito tra il 25 ed il 26 riporta condizioni di tempo spiccatamente perturbato (da 40 ad 80mmm, fino a 130 mm sulla pianura orientale), assieme ad un sensibile calo termico che riporta la neve a 1600/1900 m. Negli ultimi giorni del mese la configurazione sinottica rimane ciclonica con la presenza di una depressione al suolo e di una goccia fredda in quota. Pertanto il tempo resta variabile/ instabile e piuttosto fresco per il periodo.

Vista del Piz Boé dai dintorni di Arabba (BL)

Il mese di Ottobre, nonostante un inizio all’insegna della variabilità e del fresco che si conclude con breve episodio perturbato e mite il giorno 5, il mese risulta assai più secco e mite rispetto all’andamento medio mensile sia in pianura che in montagna. A partire del 6 ottobre, infatti, e per ben 10 giorni persistono condizioni di bel tempo, anche relativamente mite, in relazione alla pressoché incessante azione di un campo di alta pressione a volte di matrice atlantica oppure di origine continentale (Russia - Scandinavia). Tra il 16 ed il 17 ottobre il tempo cambia per l’ingresso di una saccatura nord-europea che provoca un fase di tempo perturbato con diffuse precipitazioni, anche nevose sopra i 1200/1400 m, assieme ad netto calo termico (diffuse gelate in montagna e prime brinate nelle conche prealpine). Poi per una settimana un promontorio interessa la regione, ad eccezione del giorno 20, quando un fronte da Nord, associato all’approfondirsi di una saccatura sui Balcani, provoca qualche rovescio e burrasche di neve oltre i 1200/1400 m in montagna, seguito da qualche raffica di foehn. Il giorno 24 ottobre una nuova saccatura atlantica interessa la nostra regione, provocando un significativo episodio di maltempo ed un netto calo termico, il quale determina la prima rilevante nevicata della stagione, localmente fino sugli 800 m sulle Dolomiti. Questo episodio nevoso viene considerato tra i tre più importanti degli ultimi 60 anni (paragonabile ad ottobre 1956 e 1981). Tra il 26 ed il 30 il tempo torna ad essere soleggiato ed anormalmente mite. L’ultimo giorno del mese una profonda saccatura, preceduta da correnti sciroccali inizia ad interessare tutta l’Italia settentrionali con abbondanti precipitazioni.

Il mese di Novembre, inizia con un notevole episodio di maltempo. La presenza di una goccia fredda e di una depressione sull’alto Tirreno, entrambi quasi stazionarie, provoca un continuo ed intenso richiamo sciroccale sulle Alpi orientali, responsabile di intense precipitazioni, localmente fino ad 450/500 mm sulle Prealpi ( massimo di 587 mm in Valpore). Oltre ai considerevoli apporti pluviometrici, si assiste anche ad una rapida fusione della neve caduta la settimana prima. Pertanto i fiumi della pedemontana straripano, dando luogo a inondazioni eccezionali con conseguenze drammatiche per le popolazioni interessate. Tra il 3 ed il 6 novembre la presenza di un promontorio atlantico con avvezione d’aria marittima subtropicale determina una fase di bel tempo assai mite, fino a 20°C in pianura e 12/13°C a 2000 m, con zero termico a 3800 m il 5 novembre), a fine periodo molte nebbie e nubi basse in pianura e sulle Prealpi. Tra il 7 ed il 14 novembre si ripete lo stesso scenario con una nuova saccatura atlantica, associata a moderato maltempo e neve passeggera fino sui 750/900 m, seguita da tempo discreto assai mite (zero termico a 3700 m il 13 Nov). Dal 15 fino al 22 novembre una profonda saccatura con vari minimi depressionari interessa l’Europa occidentale provocando una fase di maltempo duratura con diverse pause, le precipitazioni, seppur non particolarmente intense, risultano abbondanti per il loro ripetersi. Se inizialmente la saccatura richiama aria mite, dal 24 di novembre le caratteristiche termiche si tramutano radicalmente con avvezione d’aria di origine polare, tanto che il 26 la neve scende fino a bassa quota, a più riprese e localmente anche in pianura tra il 27 ed il 30 novembre. Il mese si chiude con il persistere di una vasta circolazione depressionaria sull’Europa occidentale, responsabile di frequenti episodi pluvio-nevosi sul Veneto. prettamente estivi a tutte le quote.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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