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Sinossi estate 2017

L'estate 2017 risulta anomala per quanto riguarda la temperatura, con scarti dalla media del periodo pari a 1,5/2,2°C; le anomalie massime si registrano nel mese di agosto. In montagna l'estate è inoltre caratterizzata da un'alta frequenza di episodi temporaleschi intensi, associati a frequenti e spesso dannose grandinate e a forti raffiche di vento, che, anche se con minore frequenza, hanno interessato anche numerosi settori della pianura e della pedemontana. Proprio la caratteristica puramente convettiva (forte intensità) della maggior parte dei fenomeni e la pressochè totale assenza di sistemi organizzati, ha determinato una irregolare distribuzione delle piogge stagionali, che risultano localmente superiori alle medie, specie su alcuni settori dolomitici e delle aree orientali della regione, altrove invece anormalmente inferiori ai valori di riferimento storici.

Il mese di Giugno 2017 inizia con tempo caldo (30/33°C in pianura) e qualche temporale convettivo sulle Dolomiti, alcuni di essi abbastanza forti sulla Trevigiana e l’Ampezzano. Questa situazione di tempo instabile perdura fino al 6 con temporali a volte forti, anche grandinigeni tra la pedemontana e l’Alpago. Dal 7 il tempo inizia a migliorare e tra l’8 e il 13 un promontorio d’origine atlantica determina tempo stabile e la prima ondata di calore, inizialmente più avvertita in quota (il giorno 11 lo zero termico sfiora i 5000 m), poi nei giorni successivi il caldo e l’afa si amplificano in pianura con temperature di 32/34°C e nei fondovalle prealpini (29/31°C). Il giorno 14 una piccola saccatura in quota determina il veloce passaggio di una linea d’instabilità dalle Dolomiti verso la pianura con temporali piuttosto forti tra la trevigiana e il settore di Venezia (fino a 40 mm in un ora al pomeriggio e 50/60 mm in un ora a Castelnuovo di Garda alla sera). Il giorno 15 una residua instabilità si verifica sui monti (Dolomiti) con qualche rovescio, lo stesso sulla pianura orientale nella notte del 16, poi il tempo migliora e diventa decisamente caldo fino al 20, con punte oltre i 32/33°C in pianura. Tra il 20 e il 22 un po’ d’instabilità convettiva si verifica sui monti con qualche focolaio temporalesco (alcuni temporali sono forti e grandinigeni), mentre il caldo si accentua in pianura grazie alla presenza di un promontorio di matrice mediterranea. Punte di 35/36°C sono osservate e il livello d’umidità elevato determina clima assai afoso. Questa situazione perdura fino al 24 (grandinata storica quel giorno sul passo San Pellegrino con la necessità di riaprire la strada con lo spazzaneve), anche se i temporali montani tendono a essere sempre più sporadici, ma a volte violenti. Il 24 è anche la giornata più calda in pianura con punte di 35/36°C (Fig. 1a). Il giorno 25 una saccatura atlantica, presente solo in quota, determina un episodio pluvio-temporalesco con effetti anche in pianura. Le zone più colpite sono le Prealpi e la pedemontana con forti temporali e grandinate dannose tra Conegliano e Vittorio Veneto (chicchi grossi come mele), molti piccoli smottamenti in montagna. Il giorno 26 il tempo migliora temporaneamente grazie ad una dorsale. Dal 27 fino al 29 il tempo torna ad essere instabile, specie il giorno 28 con piogge abbondanti alla sera, quando un minimo in quota transita sul Nord-Est provocando fenomeni intensi che imperversano su tutta la regione, specie sul settore dell’Alpago e l’alto Trevigiano con piogge che raggiungono i 40/70 mm e localmente fino a 100 mm (Follina). La carta (Fig. 1b) mostra le piogge cadute in 5 giorni sul Veneto, tra il 25 e il 29. L’ultimo giorno del mese la pressione aumenta un po’ e la giornata è discreta con un po’ d'instabilità al pomeriggio, le temperature rimangono su un livello piuttosto buono.

Fig. 1

Fig. 1A

Fig. 1B

Carta delle temperature massime raggiunte

Il 24 Giugno 2017 (Fig. 1a)

Carta delle precipitazioni osservate tra il 25 e 29 giugno 2017 (Fig. 1b)

Il mese di Luglio 2017 inizia con una fase di bel tempo caldo, anche se il primo luglio un forte temporale convettivo interessa il settore delle Prealpi bellunesi e la pedemontana trevigiana, anche grandinigeno (Follina 100 mm), situazione che determina una frana e chiusura della strada per 2 settimane fra Fadalto e Vittorio Veneto. Nei giorni seguenti un promontorio garantisce bel tempo con qualche isolato focolaio d'instabilità convettiva in montagna, ma non particolarmente rilevanti. I giorni 7 e 8 si rivelano molto caldi (35/37°C di punte massime in pianura e fino a 20°C a 2000 m) a tutte le quote (Fig. 2a) e alla sera alcuni settori montuosi e la pedemontana orientale della regione vengono interessati da temporali, localmente forti (Vittorio Veneto e Conegliano) con nuove grandinate, in alcuni casi piuttosto significative con danni alle coltivazioni. Il giorno 9 forti correnti meridionali apportano aria calda a tutti i livelli e alla sera una piccola saccatura d’alta quota determina una breve fase temporalesca sulle Dolomiti. Nei giorni seguenti continua a fare caldo e la convezione diurna innesca qualche focolaio temporalesco, localmente intenso per convezione profonda legata al transito di piccole anomalie dinamiche in alta quota. Ad esempio il giorno 10 una cella temporalesca di breve durata apporta 84 mm a Monte Summano in provincia di Vicenza. Nei giorni seguenti il tempo risulta piuttosto buono e caldo con qualche breve temporale convettivo, localmente forte in provincia di Padova la sera dell’11 con un “front gust” (forti raffiche di vento che tipicamente precedono un temporale) piuttosto intenso che ha sradicato alcuni alberi. Tra il 12 e il 13 il tempo è più stabile, anche se con qualche sporadico e breve temporale in serata sui monti. Nella notte del 14 un fronte freddo transita sulla nostra regione, apportando dai 20 ai 45 mm di pioggia nella notte sulle Dolomiti e 5/10 mm sulle Prealpi bellunesi, mentre altrove non succede niente durante la notte. Al primo mattino l’aria fredda presente in quota determina tempo instabile in pianura con rovesci e temporali su gran parte del Veneto. I giorni 15 e 16 sono molto stabili, più freschi con aria tersa grazie alla presenza di una dorsale, mentre dal 17 al 20 un promontorio, non del tutto consolidato in quota, determina tempo buono e caldo, ma con qualche focolaio temporalesco sulle Dolomiti; i temporali più forti sono sull’Ampezzano con 20/30 mm il giorno 19 e sul Comelico il giorno 20. Poi fino al 23 il tempo è buono grazie ad un promontorio di matrice mediterranea, anche caldo in pianura e nelle conche prealpine, con qualche focolaio temporalesco sul bellunese, ma complessivamente il tempo è buono. Il giorno 24 una saccatura transita sul Veneto, provocando un episodio di marcata instabilità con due fasi, una nella notte e l’altra al pomeriggio; le piogge sono piuttosto cospicue come si può osservare sulla carta regionale (Fig. 2b) con massimi in Alpago e sull’altopiano di Asiago (139 e 112 mm). Nei giorni seguenti il tempo migliora, eccetto un breve temporale sul basso veronese nel pomeriggio del 28. Il 29 il tempo è discreto/buono con temporali di nuovo sul veronese alle ore 23, stessa situazione il 30 con temporali un po’ più diffusi, ma brevi in serata. Il mese si chiude con una giornata splendida e calda.

Fig. 2

Fig. 2A

Fig. 2B

Carta delle temperature massime raggiunte

L’8 Luglio 2017  (Fig. 2a)

Instabilità con temporali forti in pianura alla sera del 24 Luglio 2017  (Fig. 2b)

Il mese d’Agosto 2017 inizia con il dominio di un’alta pressione di matrice africana, responsabile di un’ondata di caldo, si battono i record di caldo in pianura e nelle conche prealpine, nonché in quota (Fig. 3a) come si può vedere sulla carta seguente. Il 4 sera un temporale autoriginerante, risultata cioè persistente e stazionaria, interessa l’Ampezzano (111 mm a Misurina), provocando una lava torrenziale sul rio Gere (una donna viene trascinata con la sua macchina e muore). La sera seguente stesso scenario, ma appena un po’ più a Nord (alta Pusteria). Il giorno 6 una saccatura atlantica transita velocemente sul Veneto, provocando un breve episodio instabile con forti temporali, anche grandinigeni tra montagna e pianura, ma soprattutto il fronte temporalesco provoca su vari settori fortissime raffiche di vento (front gust) con varie trombe d’aria tra montagna e pianura. Poi il tempo si  stabilizza fino al 9 grazie ad un promontorio mediterraneo, con temperature di nuovo piuttosto alte, ma non su valori record come nella fase precedente. Il giorno 10 una saccatura atlantica giunge dalla Francia con fenomeni prefrontali molto intensi sul litorale veneto e sulla provincia di Venezia in generale (trombe d’aria) con danni ingenti. Il giorno dopo residua instabilità, più presente sui monti. Dal 12 il tempo si ristabilisce fino al 15 con giornate piuttosto belle e stabili, nonostante qualche annuvolamento pomeridiano sui monti. In seguito il tempo risulta essere di nuovo bello e caldo fino al 18 con picchi di 34/36°C in pianura e fino sui 20°C a 2000 m sulle Dolomiti. Il 19 una saccatura giunge sul Veneto, provocando un episodio di tempo instabile, piuttosto diffuso (piogge che vanno da pochi mm fino a 50 mm tra alcuni settori montani e pianura orientale). (Fig. 3a). In seguito il tempo torna ad essere perlopiù soleggiato, più fresco e stabile, eccetto locali brevi temporali di calore in montagna. I giorni 25 e 26 risultano di nuovo caldi con il transito di una linea d’instabilità alla sera del 26, la quale interessa le Dolomiti occidentali con brevi rovesci e temporali che si esauriscono a ridosso del catino bellunese e dell’altopiano di Asiago. Il 27 tempo buono con brevi episodi di pioviggine in prima serata sui monti. Il giorno 28 il tempo risulta variabile con molte nubi e brevi schiarite. Nel tardo pomeriggio/sera una doppia linea temporalesca transita da Nord-Ovest verso Sud-Est, interessando gran parte della regione con fenomeni localmente violenti tra la pedemontana veronese e il catino bellunese (grandinate dannose). I giorni 29 e 30 risultano stabilI e assai caldi, con massimi che raggiungono di nuovo i 34/36°C in pianura. L’ultimo giorno del mese una saccatura atlantica, preceduta da aria umida, anche più fresca in quota, provoca un nuovo episodio fortemente instabile con temporali particolarmente violenti tra le Prealpi e la pianura.

Fig. 3

Fig. 3A

Fig. 3B

Sommatoria delle piogge del 19 Agosto 2017  (Fig. 3a)

Radiosondaggi di Udine dell’ estate 2017, quasi sempre sopra la media con ben 42 giorni sopra i 4000 m  (Fig. 3b)

In sintesi l’estate del 2017 rimarrà nella memoria collettiva come piuttosto bella e calda, anche se non si battono record assoluti di caldo in pianura e nelle valli. In alta quota, l’anomalia termica è più marcata e la somma delle giornate con zero termico oltre i 4000 m è la più elevata rilevata da quando si dispone dei radiosondaggi quotidiani sullo zero termico (1974), anche più del 2003, che rimane l’estate più calda nella memoria collettiva. Nel 2017, infatti, l'85% dei giorni presenta una quota dello zero termico oltre la media 1974-2016 e per ben 42 giorni su 92 lo zero termico è oltre i 4000 m (Fig. 3b). Un’altra caratteristica saliente dell’estate 2017 è la violenza dei temporali con intensità a volte notevole dei rovesci, assieme a fortissime raffiche di vento e all'alta frequenza di grandinate sia in pianura che in montagna. Episodi dannosi si sono verificati un pò ovunque sia per la grandine che per il vento. Addirittura, nell’episodio del 4 agosto sull’Ampezzano muore una donna a causa di una lava torrenziale. I giorni anticiclonici sono stati superiori alla media con 51 giorni, mentre le giornate con transito di fronti con fasi molto instabili o perturbate sono state 12.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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