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Sinossi Primavera 2010

Marzo inizia con due giornate anticicloniche (anticiclone nord Atlantico), ma tra il 3-14 una depressione mediterranea, sormontata da una profonda goccia fredda, riporta un’atmosfera decisamente invernale con bassissime temperature in montagna e di riflesso anche in pianura. L’apice del freddo si verifica tra l’8-9 marzo, mentre nei due giorni successivi la neve torna copiosa e diffusa, anche in pianura, dove si assiste ad un eccezionale episodio nevoso con 10/20 cm su molti settori, quasi più che non la neve fresca che si accumula a 2000 m sulle Alpi venete (temperature molto basse con -20°C di minima e -17°C di massima a 2000 m). Dal 15 al 22 un'alta pressione mediterranea, rafforzata da un robusto promontorio, provoca un netto miglioramento del tempo e si avvertono i primi tepori primaverili, almeno in pianura, mentre il rialzo termico è assai più modesto in montagna. Dopo questa parentesi, dal 23 a fine mese, il tempo cambia nuovamente a causa di una depressione, quasi stazionaria sulla Francia e di una saccatura ferma ad Ovest delle Alpi. Pertanto, ad eccezione del 24 per una temporanea avvezione d’aria secca, correnti umide investono il Nord Italia con ritorno della variabilità e di qualche evento perturbato, il primo il 26, il secondo tra il 30-31, quando la saccatura atlantica transita sull’Italia, assieme al formarsi di una profonda depressione al suolo.
Aprile alterna fasi tardo-invernali con ultime intrusioni d’aria fredda legate alla presenza di gocce fredde e saccature (1-5 e 13-16 Aprile) in prossimità del bacino mediterraneo a fasi anticicloniche (18-22 e soprattutto 28-30) e primi accenni primaverili. Ad inizio mese una saccatura atlantica richiama correnti umide ed un po’ fresche con qualche fenomeno. Dal 6 al 12 la situazione sinottica regala qualche giornata anticiclonica, anche se marginalmente influenzata dalla presenza di una goccia fredda in avvicinamento dai Balcani verso l’Italia settentrionale. Il suddetto minimo in quota tende ad interessare più direttamente il Veneto tra il 12-17 aprile, con tempo piuttosto soleggiato al mattino e in parte instabile al pomeriggio. Dal 18 al 22, l’affermarsi di un campo di alta pressione atlantica e di correnti settentrionali d’aria più secca garantiscono una fase di bel tempo ed un sensibile rialzo termico. Dopo questo assaggio primaverile, il Veneto torna ad essere interessato da una bassa mediterranea al suolo, poco efficacie per la presenza di una dorsale in quota, salvo un breve episodio d’instabilità tra il 26 sera ed il 27 mattina. Aprile si conclude con belle giornate di stampo primaverile grazie ad un’alta pressione di matrice continentale, dominata da una dorsale mediterranea (con temperature di 25/26°C in pianura, 22/23°C nelle conche prealpine e di 20°C a 1000 m).
Maggio, salvo poche giornate, è piuttosto instabile/perturbato ed assai più fresco del solito. Dopo un primo maggio piuttosto soleggiato e relativamente mite, dal 2 al 19 la presenza pressoché continua di un’area depressionaria sul Mediterraneo occidentale, sormontata da saccature oppure da gocce fredde, determina un periodo di maltempo con giornate spesso piovose, anche temporalesche (con fase perturbata più intensa tra il 3-6 maggio). Sui monti la neve torna ad imbiancare copiosamente le cime oltre i 2000 m (complessivamente 50/70 cm di neve fresca a 2100/2200 m e 100/120 cm oltre i 2600/2800 m). A due riprese il limite delle nevicate scende fino sui 1500/1600 m. Tra il 21-25 la presenza di un’alta pressione, in lento spostamento dall’Atlantico verso il Mediterraneo, assieme ad un’avvezione d’aria mite in quota consente un clima più primaverile, addirittura di stampo estivo, con punte sopra 30°C il 25. Dal 26 si assiste ad un nuovo cambiamento del tempo per l’avvicinarsi ed il successivo transito di due gocce fredde, responsabili di 4 giorni instabili e freschi. L’ultimo del mese riporta una situazione anticiclonica, assieme ad una discesa di aria molto fresca.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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