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Sinossi Primavera 2011

Marzo

Il mese di Marzo, inizia con un episodio di debole maltempo per il passaggio di un modesta e veloce saccatura atlantica. In seguito un promontorio, inizialmente debole, tende a rafforzarsi.

Mappa sinottica di geopotenziale a 500 hPa e di pressione al suolo relativa al 16 marzo 2011Dal 4 al 12 di marzo la situazione meteorologica si presenta stabile e piuttosto mite per la presenza di un’alta pressione atlantica, sormontata da un promontorio con avvezione d’aria a tratti piuttosto mite di origine oceanica. Tra il 13 e soprattutto dal 15 al 17 Marzo una goccia fredda risale dalla Spagna verso l’Italia, sostando tra il Golfo del Leone e quello di Genova (Figura a fianco), prima di allontanarsi verso Nord-Est.

Questa configurazione richiama intense correnti meridionali d'aria umida e provoca una spiccata fase di maltempo, con abbondanti piogge (40/250 mm/72 ore, come visibile nella mappa delle isoiete seguente) su gran parte della regione, specie sulla fascia prealpina, assieme a significative nevicate oltre i 2000 m, con raggiungimento dei massimi spessori di neve di tutta la stagione sulla montagna veneta.

Mappa delle isoiete (linee ad eguale valore di precipitazione) per il periodo 15-17 marzo 2011Pri2011_foto1

Tra il 18 ed il 19, una successiva e temporanea irruzione di aria fredda determina una certa instabilità, specie il 19 con alcuni episodi temporaleschi sulla Pedemontana ( la stazione d’Illasi registra 62.8 mm con 42.2 mm in meno di 2 ore). Dal 20 fino alla fine del mese, ad eccezione dei giorni 27 e 28 marzo interessati da una lieve instabilità generata da una modesta saccatura, la situazione cambia radicalmente per l’affermarsi di un’alta pressione dinamica che in una prima fase si estende dall’Atlantico orientale fino ai Paesi Baltici, poi dalle Azzorre a tutto il bacino mediterraneo, garantendo bel tempo con forte escursione termica diurna, assieme ai primi tepori primaverili, soprattutto in pianura, ma anche nelle valli alpine, dove le temperature raggiungono e superano i 20°C, già nella seconda decade del mese, ma anche i 22/23°C negli ultimi giorni del mese

Aprile

Il mese di Aprile inizia inizia come è finito marzo, con una fase di bel tempo decisamente primaverile (zero termico a 3200 m). Il giorno 4 una piccola saccatura transita sulla nostra regione, dando luogo a qualche fenomeno d’instabilità con locali e brevi temporali, ma ben presto l’alta pressione si consolida di nuovo e il bel tempo torna ad imperversare per una settimana intera. Oltre alle ottime condizioni meteorologiche, un’avvezione d’aria molto mite di origine subtropicale risale fino alle nostre latitudini, causando uno sbalzo termico piuttosto eccezionale per una prima decade di aprile. Le temperature raggiungono i 30/34°C in pianura il giorno 9, i 28/29°C nelle conche prealpine ed i 23/25°C a 1000/1200 m. Nella carta sinottica sottostante si riporta l'avvezione mite dell'8 aprile e nel grafico a fianco l'andamento dello zero termico (si noti che lo zero termico sale fino quasi a 4000 m l'8).

Mappa sinottica di geopotenziale a 500 hPa e di pressione al suolo relativa al 8 aprile 2011Andamento dello zero termico nel mese di aprile 2011 a Milano Linate

L’eccezionalità della situazione non è soltanto legata alle temperature record osservate, ma anche all’insolita durata di condizioni simili ad inizio Aprile. Ovviamente tale fase s’interrompe bruscamente il giorno 12 con il passaggio di un fronte freddo e la successiva irruzione d’aria fredda (circa 10/12°C in meno). Più che a tornare a fare freddo, le temperature scendono appena un po’ sotto la media, dopo un periodo anormalmente mite se non caldo. Dal 16 di Aprile fino alla fine del mese un promontorio a tratti di matrice mediterranea o in altri momenti d’origine atlantica, si ristabilisce sull’Europa, garantendo una nuova fase di bel tempo, anche piuttosto mite. Complessivamente il persistere di condizioni anticicloniche con alimentazione d’aria mediterranea o subtropicale ha generato un mese di aprile molto soleggiato e soprattutto eccezionalmente caldo. Dal 25 di Aprile fino alla fine del mese la presenza di una circolazione lievemente ciclonica, assieme allo scorrimento di aria più fredda in quota, determina una fase di tempo ancora piuttosto discreto in pianura e sporadicamente instabile sui rilievi, inizialmente l’instabilità si avverte nel tardo pomeriggio/sera di Pasqua e Pasquetta, ma soprattutto nei giorni successivi. Si tratta di eventi di scarsa rilevanza, anche se in singoli casi possono verificarsi singoli rovesci fino a 20/25 mm. Ovviamente le temperature, seppur sempre piacevoli, subiscono una certa flessione.

Maggio

Il mese di Maggio si rivela essere piuttosto stabile e mite come Aprile, ad eccezione di poche giornate variabili o perturbate. Inizialmente, la presenza di una piccola goccia fredda determina un po’ d’instabilità , specie sui monti, tale fase si chiude con il transito di un fronte freddo il giorno 3. Al suo seguito l’espandersi di un’alta pressione su gran parte dell’Europa occidentale riporta una fase di bel tempo gradualmente più mite sul Veneto. Il tempo cambia nuovamente a cavallo tra il 14 ed il 15 Maggio per il veloce transito di una saccatura atlantica, responsabile di un breve, ma spiccato, episodio di maltempo, assieme ad un netto calo termico. La neve, infatti, imbianca di nuovo tutta la montagna veneta fino sui 1400/1500 m.

Mappa sinottica di geopotenziale a 500 hPa e di pressione al suolo relativa al 15 maggio 2011Pri2011_foto2Subito dopo tale episodio il tempo migliora, anche se un po’ di variabilità si verifica in montagna tra il 17 ed il 18, ma l’alta pressione, in estensione dall’Atlantico verso il mediterraneo, assieme ad un’avvezione d’aria più mite in quota garantiscono il ritorno di condizioni primaverili su tutta la regione, con giornate relativamente calde all’inizio della terza decade. La situazione anticiclonica, piuttosto salda in pianura, mostra a tratti un po’ di fragilità in montagna. Tra il 27 ed il 28 Maggio, una situazione sinottica quasi simile a quella osservata due settimane prima interessa il veneto, dando luogo ad un episodio di maltempo, ma quest’ultimo interessa solo la montagna con abbondanti piogge (50-80 mm) e neve sopra i 1400/1600 m, anche significativa oltre i 1800/2000 m. La stessa saccatura tralascia quasi del tutto la pianura, salvo un netto rafforzamento dei venti di bora nella fase post frontale. Subito dopo questa improvvisa ma fugace perturbazione, il tempo torna ad essere bello e relativamente caldo per l’affermarsi di un temporaneo campo di alta pressione.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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