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Sinossi Primavera 2012

Marzo inizia con una fase anticiclonica particolarmente mite grazie alla presenza di un’alta pressione atlantica e di un’avvezione d’aria subtropicale. Le temperature superano i 20/22°C in pianura e raggiungono i 16/19°Cfino sui 1000 m e 12/13°C sui passi dolomitici, mentre lo zero termico si rialza fino a 3400 m (2.3°C sulla Marmolada a 3256 m). Tra il 4 ed il 5 Marzo un minimo depressionario formatasi sul Mediterraneo occidentale e riattivato dall’arrivo un piccola goccia fredda proveniente dalla Francia determina un modesto episodio pluvio-nevoso, che colpisce soprattutto le Dolomiti occidentali, dove i fenomeni imperversano più a lungo e con maggiore intensità (fino a 40/45 mm contro i 5-15 mm osservati sul resto della regione. Tra il 6 e il 7 Marzo un temporanea dorsale consente al sole di riaffacciarsi sulla nostra regione con forte escursione termica diurna il giorno 7. Dal 8 Marzo fino al 17 l’affermarsi di un'alta pressione atlantica determina tempo molto soleggiato e relativamente mite per la stagione sia in pianura che in montagna. Durante questa fase, i venti soffiano da Nord in quota (100/110 km7/h) in relazione al passaggio di un minimo depressionario sui Balcani, responsabile di un marcato gradiente barico. Il tempo inizia a cambiare il giorno 18 per l’avvicinarsi di una saccatura atlantica in approfondimento sulla Francia che produce qualche effetto sul Veneto, specie il 19, quando l'ingresso d'aria fredda in quota provoca un po’ d’instabilità con rovesci, localmente temporaleschi sulla fascia prealpina meridionale e sulla pianura con massimi appena superiori a 20 mm. Ma già il giorno 20 le condizioni meteo migliorano per la presenza di un‘alta pressione centrata sulla Francia e di una piccola  dorsale il cui asse è appena più ad Est dell’Italia.

Prim2012_gpt_500_1Questa situazione anticiclonica (carta sinottica a fianco, fonte www.wetter3.de) perdura per la totalità della terza decade con sole e temperature sopra la media (fino a 26/28°C in pianura e 23/25°C nelle conche prealpine) grazie ad un avvezione d’aria assai mite di origine atlantica, assieme ad un soleggiamento indisturbato.

L’unica eccezione è il giorno 24 del mese, quando una piccola goccia fredda passa velocemente a ridosso del Veneto, ma con effetti pressoché insignificanti.


Aprile inizia con l’approfondirsi di una saccatura sui Balcani, la quale determina un brusco calo termico, assieme a forti venti da Nord-Ovest in quota, ma il tempo rimane soleggiato fino al 2. La suddetta saccatura richiama aria umida sul  Veneto, inizialmente mite e con pochi fenomeni. Infatti tra il 4 e 5 aprile le precipitazioni sono inizialmente assai deboli e sparse, nevose solo oltre i 2000 m. Il 5 il tempo diventa in parte perturbato con precipitazioni a tratti di moderata intensità, la montagna torna ad imbiancarsi fino sui 1700 m con spessori di 10/15 cm a 2000 m. Nei giorni successivi il tempo rimane variabile, a tratti instabile, per la presenza di aria più fredda in quota. Si verificano deboli rovesci sparsi fino al 6 aprile. Il 7 una nuova saccatura in arrivo da Nord determina l’ingresso di aria fredda con tempo instabile e rovesci nevosi fin sui 1500 m. Su alcuni settori situati sui 2000/2200 m cadono dai 15 ai 20 cm (Dolomiti). Dopo il passaggio del fronte freddo nella serata del 7,  una discesa d’aria fredda invade le Alpi con un po’ d’instabilità e qualche rovescio nevoso fino sui 1000 m, ma si tratta di brevi rovesci senza accumuli. Il giorno 9, dopo una notte con cielo sereno, il forte calo termico tocca il suo apice con minime tutte negative sulla montagna veneta. Le forti gelate sono generalizzate in montagna (-6/-10 °C nelle valli dolomitiche fino a -15/-19°C in quota). Anche il catino bellunese e alcuni settori della pedemontana non vengono risparmiati dalle temperature negative. In seguito il tempo peggiora di nuovo fino al 22, con un primo fronte tra il 10 e l’11 che apporta dai 15 ai 65 mm, salvo poche eccezioni. Oltre alla fase di tempo perturbato la discesa di aria fresca determina il ritorno della neve fino sui 600/800 m con apporti di neve fresca piuttosto cospicui oltre i 1600 m. Questa discesa di aria fredda provoca una fase di tempo variabile e fresco, a tratti instabile/perturbato. In montagna le gelate si verificano di nuovo i giorni 12, 16, 17 e 22, già dagli 800/1000 m in su. Prim2012_gpt_500_2Questa fase perturbata finisce il 24, quando una saccatura da Nord-Ovest (carta sinottica a fianco, fonte www.wetter3.de) provoca un nuovo cospicuo episodio di maltempo con clima molto fresco e ricomparsa della neve fino sui 700 m, anche abbondante sulle Prealpi con ben 40/50 cm di neve fresca a oltre 1800/2000 m.  Dal 26 si assiste ad una profonda svolta nella circolazione con l’affermarsi dell’alta pressione delle Azzorre, che riporta bel tempo, progressivamente più mite ed anche relativamente caldo nelle giornate del 26 e 27 aprile con valori attorno ai 30°C in pianura e fino sui 24/25°C a 1000 m di quota. Il mese si chiude con giornate discrete, a tratti variabili o un po’ instabili tra il 28 ed il 30, ma sempre con clima relativamente mite.


Maggio inizia con condizioni di tempo incerto ed un po’ fresco con qualche episodio d’instabilità, specie in montagna, dove si verificano sporadici rovesci e locali brevi temporali. Tale situazione è associata a correnti atlantiche, assieme ad una lieve curvatura ciclonica in quota. Tra il 4 ed il 7 il tempo si mantiene variabile e fresco per la stagione per la presenza di una saccatura stazionaria sulla Francia, che richiama correnti d’aria a tratti umida di origine atlantica, responsabile di qualche piovasco in montagna e di qualche breve temporale. Dal 8 il tempo diventa primaverile grazie ad un alta pressione di matrice mediterranea che favorisce una breve fase di bel tempo, assai caldo per il periodo. La giornata più calda è l'11, quando lo zero termico risale fino sui 4100 m, in forte contrapposizione con i giorni precedenti relativamente freschi ed instabili, con neve sui monti, oltre i 2000/2200 m. Tra il 13 ed il 14 una piccola saccatura lambisce le Alpi provocando un calo termico e qualche fenomeno, specie sui rilievi. Prim2012_gpt_500_3Ma il vero e repentino cambiamento, anche se solo temporaneo, avviene il giorno 16 (carta sinottica a fianco, fonte www.wetter3.de) con tempo perturbato e piogge diffuse associate al veloce transito di una saccatura atlantica, proveniente da Nord-Ovest. Oltre al maltempo le temperature calano sensibilmente e riportano la neve fino sui 900/1100 m. Dopo il transito della saccatura, il formarsi di una dorsale con correnti settentrionali d’aria molto fresca determina un miglioramento del tempo ed un netto calo termico con gelate fino sui 600 m e qualche brinata in alcuni settori del catino bellunese. Anche in pianura il clima torna ad essere decisamente fresco durante le ore notturne, mentre di giorno il buon soleggiamento primaverile mitiga un po’ il clima con forte escursione termica diurna. Tale situazione si mantiene fino al 20, poi il sopraggiungere di una goccia fredda provoca un episodio di maltempo con piogge abbondanti tra il 21 e il 22. Tale depressione si allontana rapidamente verso Est dopo meno di 48 ore sulla nostra regione e viene sostituita da un area di alta pressione di matrice atlantica con annesso promontorio legato ad un’avvezione d’aria assai più mite in quota. Di fatto il ritorno del bel tempo si accompagna ad un repentino rialzo termico. Si passa da -15°C a 0°C in Marmolada  nell’arco di 24 ore (l’avvezione calda si manifesta anticipatamente in quota). Tra il 27 e fine mese, nonostante la presenza dell’anticiclone al suolo, una saccatura in fase di approfondimento sui Balcani, lambisce la nostra regione con qualche rovescio o breve temporale, specie sui monti, ma i livelli termici rimangono nella norma del periodo.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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