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Sinossi primavera 2017

La primavera 2017 inizia con un mese di marzo particolarmente secco, quasi più in montagna che non in pianura, e relativamente mite. La parte centrale del mese e l’ultima settimana di marzo sono assai miti per il periodo. In montagna la neve a fine marzo è scomparsa in tulle le valli dolomitiche, anche fino ai 2200/2400 m sui versanti meridionali; dove è presente, gli spessori sono inferiori a quelli che si osservano normalmente a fine maggio (situazione dovuta alla scarsità della neve invernale). La prima metà d’aprile sembra essere un prolungamento di marzo caratterizzato da siccità e mitezza. Poi la situazione cambia da metà mese con episodi di maltempo significativi e ritorno della neve in quota. Il freddo e la variabilità tendono a perdurare anche nelle due prime decadi di maggio, dando luogo ai massimi spessori di neve in alta montagna. Questa fase finisce dopo metà maggio con un ultimo episodio di tempo perturbato/instabile di stampo temporalesco perturbato. Gli ultimi giorni di primavera sono soleggiati e caldi con valori oltre i 30/32°C in pianura e fino a 25/26°C a 1000 m di quota.

Il mese di Marzo 2017 inizia con 3 giornate quasi primaverili, ben soleggiate, con clima diurno mite. Il giorno 4 una saccatura atlantica provoca un episodio perturbato con pioggia debole, a tratti moderata sulle Prealpi e la pedemontana (10/25 mm, localmente 30/40 mm con un massimo di 50 mm a Valpore), quasi assenti sulla pianura centro-meridionale (0-2 mm). Nevica sopra i 1200/1400 m con 20/30 cm a 2000 m. Il giorno 5 persiste un po’ d’instabilità con dei rovesci, specie sui monti e sulla pedemontana. Il 6 marzo il tempo migliora, anche se alla sera il passaggio di una piccola depressione in quota porta un lieve peggioramento. Dall' 8 fino al 21 Marzo il succedersi di giornate anticicloniche per la presenza di un campo d’alta pressione atlantico o europeo (a tratti di matrice Azzorriana, in altri momenti di matrice mediterranea) portano tempo completamente secco, a tratti anche assai mite con temperature che raggiungono i 18/20°C in pianura e sulla pedemontana (giorno 17). Il 22 ed il 23 una saccatura atlantica determina l’isolamento di un minimo depressionario sulla Spagna, il quale dirige correnti meridionali d’aria assai mite e più umida sulla nostra regione (lo zero termico oscilla tra 2400 e 3000 m), e il tempo peggiora con qualche debole precipitazione sui settori occidentali (provincia di Verona e Vicenza) il giorno 22 e su quasi tutta la montagna veneta il 23; si tratta di fenomeni deboli, eccetto sui monti Lessini e sul settore del lago di Garda (fino a 20 mm, anche 49 mm a Castelnuovo del Garda). Il 24 ed il 25 marzo una dorsale riporta il sole con clima molto mite (20/22°C su molti settori della pianura e nelle conche prealpine) (Fig. 1a). Il giorno 26 il minimo depressionario spagnolo si avvicina maggiormente riportando condizioni d’instabilità sulla nostra regione, assieme ad un lieve raffreddamento in quota. Piove sui settori occidentali e soprattutto sulla pianura veronese (Fig. 1b). Dal 27 Marzo il tempo si ristabilisce grazie all’espansione dell’alta pressione. Situazione che perdura fino alla fine del mese con temperature al di sopra delle medie stagionali (22/24°C in pianura).

Fig. 1a e 1b

Fig. 1A

Fig. 1B

Temperature massime del 17 Marzo 2017

Sul Veneto - Fig. 1a

Precipitazioni del 26 marzo 2017 - Fig. 1b

Il mese di Aprile 2017 inizia con giornate di tempo variabile e relativamente mite con qualche sporadico rovescio. Il 3 aprile si avvicina una goccia fredda da Nord Est con locali fenomeni d’instabilità (temporale in Alpago la sera del 3); il giorno 4 l’instabilità si diffonde su buona parte del Veneto con rovesci assai frequenti, specie al pomeriggio sera, assieme ad un calo termico che porta la neve sui 1700/1900 m. Il giorno 5 maltempo notturno con diffuse precipitazioni sulle Dolomiti, più sparse altrove, la neve scende fino sui 1100 m. (Fig. 1a).  In seguito un promontorio si forma sul Mediterraneo occidentale, il quale garantisce clima mite ma non del tutto soleggiato per velature e nubi medio-alte. Tale configurazione resiste fino al 10. Il giorno 11 una veloce saccatura determina un modesto peggioramento prima dell’affermarsi di una modesta dorsale che consente al tempo d’essere di nuovo stabile per tre giorni. Il giorno 14 un’asse di saccatura, legato ad un profondo minimo sulla Spagna determina un po’ d’instabilità sui monti. In seguito vi sono 3 giorni di variabilità con molta umidità negli strati medi. Tra il 16 e il 18 una depressione, molto fredda in quota, giunge sul Nord Italia, dove il tempo risulta instabile con il ritorno della neve fino sui 1000/1200 m (carta delle precipitazioni osservate sulla regione tra il 16 e il 17 aprile – Fig. 1a). Poi il tempo migliora dal 19 in poi, inizialmente con vento e freddo. Nei giorni 20, 21  e 22 le temperature sono molto basse con intense gelate in montagna (-18°C in Marmolada): fino a -6/-8°C nelle valli Dolomitiche e gelo nel catino bellunese nonché su alcuni settori della pedemontana con danni agli alberi in piena fioritura. Il 25 Aprile finisce il periodo stabile e fresco con l’ingresso di correnti occidentali d’aria umida che determina un episodio perturbato sulla nostra regione con 72 ore di pioggia ed apporti che consentono di riassorbire parte della siccità invernale e d’inizio primavera (da 50/100 mm in pianura e 100/230 mm in montagna). La fine del mese risulta piuttosto bella, anche se i giorni 27 e 28 sono a tratti instabile in montagna con la neve fino sui 1000/1200 m per la presenza di una vasta depressione sull’Europa nord-occidentale che dirige aria fredda in quota sull’arco alpino. (Fig. 2b). Nevica in montagna i giorni 28 e 29 fino sui 1000/1200 m. Poi il tempo risulta variabile e fresco fino alla fine del mese.

Fig. 2a e 2b

Fig. 2A

Fig. 2B

Precipitazioni del 16 e 17 Aprile 2017 -  Fig. 2a

Temperature osservate in Marmolada 19/20 Aprile 2017

Fig. 2b

Il mese di’Maggio 2017 inizia con condizioni di tempo instabile e fresco, particolarmente freddo il giorno 2 con il ritorno della neve fino sui 1000/1200 m e condizioni invernali in alta montagna con freddo e vento (Immagini del 2 Maggio ad Arabba Fig. 3a). In questa fase di maltempo tra fine aprile ed i primi di maggio cadono fino a 120/150 cm di neve oltre i 2600 e 2800 m e dai 100 ai 250 mm di pioggia. Dal 3 fino al 9 la situazione sinottica si caratterizza per la presenza d’aria fresca in quota per l’ingresso di correnti atlantiche con transito di assi di saccatura. Piove per alcuni giorni con rovesci e temporali i giorni 3, 4, 6 e 9, ma anche nelle altre giornate qualche piovasco si verifica qua e là. Tra il 10 e il 13 una dorsale riporta bel tempo sulla nostra regione con netto rialzo termico grazie a correnti meridionali. In pianura le temperature risalgono di circa 8/10°C in 24 ore, passando da 17/18°C a 27/28°C. Il giorno 14 un po’ d’instabilità interessa la montagna e la pedemontana; da segnalare forti temporali sulla Pedemontana, specie nella serata del 14 sul vicentino con grandine media e molti danni. Il giorno 15 la situazione migliora un po’, anche se una residua instabilità interessa una parte del Veneto, specie tra l’alto Trevigiano e ed il basso Veneto. Poi tra il 16 ed il 18 una dorsale riporta tempo buono di stampo primaverile con temperature che superano ovunque i 25°C in pianura con punte fino a 29°C, e i 21/24°C in montagna sui 1000 m, primo assaggio tardo primaverile sulla regione. Trai il 19 ed il 20, il transito di una piccola goccia fredda determina un po’ d’instabilità nei pomeriggi di entrambi i giorni, poi il tempo migliora nettamente il giorno 21, ma le temperature risentono dell’instabilità dei giorni precedenti e della presenza d’aria fredda in quota. Il giorno 22 una piccola depressione scivola appena ad Est della nostra regione, provocando un po’ d’instabilità sui monti. Dal 23 Maggio il tempo migliora nettamente per la presenza di un promontorio di stampo mediterraneo che determina una fase di tempo molto soleggiato, salvo nubi basse mattutine tra Prealpi e pedemontana; si tratta della prima fase tardo primaverile, addirittura quasi estiva su piano termico con valori che superano i 31/33°C in pianura e giungono fino ai 25/26°C a 800/1000 m di quota. Il giorno 30 risulta essere il più caldo  (Fig.3b). Tale situazione perdura fino alla fine del mese, anche se nel giornate tra il 29 e il 31 qualche focolaio temporalesco si verifica sulle Dolomiti ed esclusivamente su quel settore con rovesci a volte intensi (fino a 40/50 mm). Il giorno 29 sull’Agordino la grandine era rossa (sabbia del deserto).

Fig. 3a e 3b

Fig. 3A

Fig. 3B

Albero di Arabba il mattino del 2 maggio 2017

17 cm di neve fresca in paese - Fig. 3a

Temperature sul Vento osservate il 30 Maggio  2017

Fig. 3b

In sintesi la primavera 2017 risulta inizialmente abbastanza mite e stabile e il decifit idrico che ha caratterizzato l’inverno prosegue, generando una situazione abbastanza problematica alla fine di aprile con molti settori interessati da restrizione d’acqua. La situazione idrica migliora un po’ alla fine del mese d’aprile e soprattutto nel mese di maggio grazie ad un pluviometria un po’ più significativa. Per quanto riguarda l’andamento termico, la primavera inizia con valori anormalmente alti per un mese di marzo, lo stesso ad inizio aprile con la quasi scomparsa della neve sui versanti meridionali alla fine della prima decade d’aprile. Da metà aprile e soprattutto all'inizio della terza decade un freddo anomalo interessa il Veneto con gelate intense in montagna e tardive in pianura con danni seri per certe attività agricole (frutteti). Il mese di maggio risulta assai più umido, inizialmente piuttosto fresco, i primi caldi si riscontrano dopo metà mese. Occorre giungere a fine mese per vivere condizioni di tempo stabile e caldo, prime avvisaglie dell’estate in arrivo.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 08:56

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