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Concetto di pericolo di valanghe

Per pericolo di valanghe si intende la possibilità che si verifichino, in una determinata regione, distacchi di valanghe più o meno grandi in grado di provocare, potenzialmente, danni materiali o alle persone.

Il concetto di pericolo è tuttavia slegato dalla effettiva presenza dibeni o persone in pericolo, mentre non lo è il rischio che ne deriva.

Due esempi pratici possono servire per chiarire meglio questo concetto:

  • in una zona remota di alta montagna, dove non cisono né persone né beni materiali, se si staccano spontaneamentenumerose valanghe, esiste un chiaro pericolo, ma non vi è alcunrischio;
  • uno sci alpinista che attraversa un pendio ripido pococonsolidato diverse volte rischia molto di più di uno che lo attraversauna volta sola, pur rimanendo il pericolo invariato.

Nei bollettini si parla sempre di pericolo perdescrivere la situazione in modo oggettivo; l’informazione va poirapportata alla reale situazione in cui ci si trova (tipo di terreno,comportamento, presenza di beni materiali).

 

 

La scala europea del pericolo di valanghe

 

L’utilizzo di indici numerici o di aggettivi per la definizione delpericolo di valanghe nei bollettini di previsione è una prassi ormaiconsolidata in tutti i paesi. La scala di pericolo è infatti unostrumento di supporto al previsore per identificare in modo univoco unadeterminata situazione valanghiva ed è anche un aiuto per l’utente peruna corretta interpretazione della stessa.

Nell’aprile del 1993 i responsabili dei servizi valanghe europei sisono finalmente accordati per l’utilizzo di una scala unificata delpericolo di valanghe. La nuova scala, che comporta 5 gradi di pericolo,viene utilizzata in Austria, Francia, Germania, Italia, Scozia, Spagnae Svizzera. I principi sui quali si basa la scala sono i seguenti:

  • un unico aggettivo riassume tutte le particolarità del grado (debole, moderato, marcato, forte, molto forte);
  • la scala è crescente, infatti i vari gradi e i corrispondentiaggettivi rappresentano, da 1 a 5, situazioni crescenti di pericolo;
  • la scala non è lineare, infatti il grado 3, che è il gradomediano della scala, non rappresenta il pericolo medio, bensì unasituazione già critica (soprattutto per gli sci alpinisti);
  • la gradazione della scala è basata sull’aumentodell’estensione delle aree di debolezza del manto nevoso all’aumentaredel pericolo;
  • la probabilità di distacco di valanghe può essere aumentatain modo considerevole da un sovraccarico esterno; minore è il grado diconsolidamento del manto nevoso, tanto più piccolo è il sovraccaricosufficiente per produrre un distacco.

La scala europea del pericolo di valanghe si componedi tre sezioni: scala del pericolo (numero e aggettivo corrispondente,come da Tab.I),stabilità del manto nevoso e probabilità di distacco di valanghe (vediallegato 1).

 


Italiano Deutsch English Francais Español
GradoScala del pericoloGefahrenstufeRisk scaleIndice du risqueIndice de peligro
1debolegeringlowfaibledebil
2moderatomässingmoderatelimitémoderado
3marcatoerheblichconsiderablemarquémarcado
4fortegrosshighfortfuerte
5molto fortesehr grossvery hightrès fortmuy fuerte

 

 

Tab.I Definizioni del grado di pericolo in diverse lingue

 

 

Ecco di seguito alcune definizioni importanti per una corretta interpretazione della scala:
  • piccole valanghe: valanghe che generalmente non producono danni alle persone (vengono chiamate anche scaricamenti);
  • valanghe di media grandezza: valanghe che si limitano ai pendii;
  • grandi valanghe: valanghe che raggiungono i fondovalle;
  • distacco spontaneo: distacco che avviene senza l’intervento dell’uomo (da cui si originano le valanghe spontanee);
  • distacco provocato: distacco che avviene a causa di un intervento dell’uomo che aumenta le tensioni nel manto nevoso (peso proprio, esplosione ecc.);
  • sovraccarico forte: gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo (come ordine di grandezza può essere considerato da 5 a 30 volte superiore al sovraccarico prodotto da un singolo sciatore);
  • sovraccarico debole: singolo sciatore, escursionista senza sci (da 1 a 4 volte il sovraccarico prodotto da un singolo sciatore);
  • pendii ripidi: pendii con inclinazione superiore a 30° (la maggior parte dei distacchi di valanghe avviene infatti su inclinazioni comprese tra i 30 e i 45°);
  • pendii ripidi estremi: pendii con caratteristiche sfavorevoli per quanto riguarda l’inclinazione, la forma del terreno, la vicinanza alle creste e la rugosità del suolo (non sono i pendii estremamente ripidi!).

 

L’entità del sovraccarico sufficiente per determinare un distacco va interpretata in termini statistici.

Quando si dice, ad esempio, che il distacco è probabile “soprattuttocon un forte sovraccarico” (grado 2), significa che ciò vale per lamaggior parte delle situazioni ma senza escludere che, in singoli casiparticolarmente sfavorevoli, siano possibili rotture anche con undebole sovraccarico. Occorre tenere inoltre presente che ilsovraccarico esercitato sul manto nevoso dipende anche dal modo disciare: sciare con dolcezza o sciare di forza non produce lo stessoeffetto; una caduta in discesa, ad esempio, produce un sovraccarico 8volte superiore a quello di un singolo sciatore in salita (e si entrapertanto già nella tipologia di sovraccarico forte).

 

La presenza più o meno grande di pendii ripidi pericolosi vieneindicata con gli aggettivi “pochissimi”, “alcuni”, “molti”, “maggiorparte” che traducono, in termini statistici, la più o meno grandeestensione delle aree di debolezza del manto nevoso. Occorre tuttaviaconsiderare che, mentre il grado di pericolo dà un’indicazione sullaquantità relativa dei pendii pericolosi presenti in una determinatazona, nulla dice sulla loro localizzazione che viene indicata in mododettagliato nel bollettino.

 

La dicitura “in alcune situazioni” (utilizzata nei gradi 3 e 4) vainterpretata nel senso che i corrispondenti gradi di pericolo fannoriferimento ai distacchi spontanei in termini di eventualità. La loromaggiore o minore rilevanza viene specificata nel bollettino (adesempio, in periodi caratterizzati da scarso innevamento e freddointenso, si possono verificare situazioni in cui sono probabilidistacchi provocati su molti pendii ripidi mentre, per quanto riguardai distacchi spontanei, essi sono limitati se non addirittura assenti).

 

 

 

Indicazioni per gli utenti

 

Mentre i responsabili dei servizi valanghe europei si sono accordatiper l’utilizzo di una scala unificata nei bollettini, la questionedelle indicazioni per gli utenti è tuttora in discussione in quanto ilproblema non è solamente tecnico, ma riguarda anche aspetti giuridiciche hanno diverse ripercussioni nei vari paesi. Molto si è discusso, adesempio, se agli utenti debbano essere fornite semplici indicazioni,raccomandazioni, oppure prescrizioni vere e proprie.

 

Siccome questo problema non è ancora stato risolto in modo unitario alivello internazionale, i servizi valanghe italiani hannooptato per la pubblicizzazione di una serie di indicazioni che nonhanno alcun valore prescrittivo, ma devono essere viste come deiconsigli. Gli ambiti interessati sono i seguenti:

  • alpinismo, sci alpinismo e sci fuori pista:si tratta di attività sportive e del tempo libero praticate su terrenoaperto in ambiti non controllati dai servizi di sicurezza e dove laresponsabilità è personale (o del capogruppo); questo è l’ambito dovesi verificano la maggior parte degli incidenti da valanghe;
  • vie di comunicazione, piste da sci e impianti di risalita:dal punto di vista del pericolo di valanghe i problemi dei comprensorisciistici (piste e impianti) sono assimilabili a quelli delle strade;si tratta di ambiti spesso controllati da servizi di sicurezzaappositamente costituiti, ma dove anche i Sindaci, che talvolta siavvalgono del parere delle Commissioni Valanghe Comunali, sonoresponsabili della pubblica incolumità; oggi esiste anche unalegislazione (regionale o statale) che mira a garantire la sicurezzadelle infrastrutture;
  • centri abitati: nella generalità dei casi il problemasussiste solo in seguito a situazioni caratterizzate da abbondantiprecipitazioni con lunghi tempi di ritorno (nella realtà territorialedel Veneto esistono poche situazioni di centri abitati minacciati davalanghe); per questi ambiti, data la relativa scarsità dellesituazioni critiche, generalmente non esistono dei veri e propriservizi di sicurezza, ma il controllo è esercitato dai Sindaci,talvolta attraverso le Commissioni Valanghe Comunali.

Per quanto concerne le indicazioni per scialpinisti, escursionisti e sciatori fuori pista, i servizi valangheitaliani ed austriaci hanno concordato un testo comune che si basa suiseguenti principi:

  • la possibilità di effettuare gite sciistichedipende, oltre che dal grado di consolidamento del manto nevoso, anchedalla capacità di valutazione locale (in base alle conoscenze eall’esperienza personali che si traducono in definitiva nella capacitàdi scelta di alternative diverse);
  • anche con il grado di pericolo molto forte si lascia apertauna minima possibilità di azione (in caso di condizioni locali diterreno particolarmente favorevoli).

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:05

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