Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:07Cosa si muove nell’aria che può provocarci fastidiosi disturbi?
Si tratta di piccolissimi corpuscoli, invisibili ad occhio nudo, trasportati dal vento, con il nobile compito di dar vita a nuovi esseri viventi …
… ma l’ingresso nelle vie aeree dell’apparato respiratorio diventa devastante per i sensibilizzati e gli allergici!
Perché un calendario sui pollini allergenici?
Il Calendario 2014 evidenzia, per ogni mese dell’anno, i probabili inizi delle pollinazioni, con riferimento alle più importanti piante allergeniche del Veneto, per supportare cittadini ed operatori di settore nelle azioni di prevenzione a difesa della salute umana.
A proposito di pollini ed effetti sulla salute dovrebbe far pensare quanto esposto dallo studio ISAAC (International Study of Asthma and Allergies in Childhood – questionario 2012) sulla ”incidenza delle riniti allergiche dei bambini”- determinata anche da altre cause tra cui acari, spore fungine, inquinamento atmosferico, - che per l’Italia risulta essere pari al 15,5% …
L’inizio delle pollinazioni in Veneto
L’inizio delle pollinazioni varia alle diverse latitudini. Questa variabilità è riscontrabile anche nel territorio veneto, in cui la latitudine più bassa della pianura favorisce l’inizio delle pollinazioni anticipatamente rispetto al territorio del bellunese.
In Veneto, i primi pollini a comparire sono quelli del Nocciolo, nella prima metà di febbraio nell’area di pianura, nella seconda metà di febbraio nel Bellunese.
Seguono poi i pollini di cipresso e di betulla che occupano lo scenario dalla fine di febbraio a tutto il mese di marzo.
Importanti sono le pollinazioni delle “erbe”, in particolare delle graminacee e delle urticacee, che si manifestano a partire dal mese di aprile: tra le urticacee, spicca la Parietaria, erba largamente diffusa tra i ruderi e gli incolti, i cui pollini sono considerati fortemente allergizzanti.
Da segnalare anche la progressiva “colonizzazione” di nuove aree di territorio, a carico dell’Ambrosia, altra pianta erbacea spontanea di origine americana, rilevata nella città di Belluno per la prima volta a partire dall’anno 2010: i pollini, altamente allergenici, sono in grado di determinare sensibilizzazioni già a valori di concentrazione nell’aria di 1 -2 granuli per metro cubo.
Da tenere sott’occhio anche l’introduzione, nei giardini, di cipressi e olivi, in quanto i loro pollini sono considerati, oggi, allergizzanti emergenti …
Cosa possiamo fare?
Anche se annullare la presenza dei pollini in aria risulta impossibile possiamo però ridurne l’esposizione impegnandoci anche nell’approfondimento della “conoscenza” di determinati fenomeni, a favore di una responsabile progettazione e gestione del verde pubblico e privato: ad esempio introducendo piante non allergizzanti, intervenendo con sfalci prima della fioritura, mantenendo puliti gli incolti, non frequentando aree verdi nel periodo di fioritura delle specie allergizzanti.
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