La metodologia
Lo studio qualitativo e quantitativo del particellato aerodisperso viene effettuato grazie ad una metodica di campionamento volumetrico adottata a livello internazionale e messa a punto da MANDRIOLI P.¹. (2000).
I Campionatori volumetrici sono gli apparecchi che sfruttano tale principio, aspirano l’aria in modo regolare e continuo, simulando il respiro umano (10 litri/minuto), e trattengono il particolato su un vetrino ricoperto di silicone.
Il materiale - raccolto con cadenza settimanale – viene letto al microscopio per il riconoscimento e la classificazione dei pollini; queste particelle vengono contate e convertite in dato giornaliero espresso in "granuli per metro cubo" (d’aria aspirata).
Con i dati raccolti possono essere costruiti i “calendari pollinici” indicanti l’andamento delle pollinazioni durante l’anno. Le notevoli variazioni delle concentrazioni dei granuli pollinici dispersi in aria da un anno all’altro rendono necessario un monitoraggio costante. La disponibilità di dati storici sull’andamento pollinico, correlata allo studio dei parametri climatici locali, consentono di elaborare modelli previsionali, utilizzabili anche in campi diversi dalla clinica, in particolare per problematiche legate alle attività agricole. La metodica consente di riconoscere anche alcune spore fungine capaci di causare allergia (Alternaria, Epicocco ecc.).
(¹) (Mandrioli P. – Qualità dell’aria - Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore fungine aerodispersi, UNI 11108:2004).
ultima modifica 04/04/2013 10:13