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Incendio a Brendola. Aggiornamento 3 luglio 2019

Comunicato stampa
Data di pubblicazione:

Sono pervenuti in data odierna al Dipartimento di Vicenza i risultati delle analisi dal Laboratorio ARPAV di Venezia per la ricerca di IPA, diossine e PCB, campionate durante la fase acuta dell’incendio (lunedì 1° luglio) dalle ore 17 alle ore 19 con un campionatore ad alto volume in un punto di significativa ricaduta ubicato a Montecchio Maggiore in una zona residenziale in Piazza Collodi nei pressi di un centro sportivo e di un istituto scolastico superiore.
Pur precisando che per quanto riguarda la presenza di diossine e furani nell’aria non vi sono limiti normativi né valori guida, i dati evidenziano che durante l’incendio le concentrazioni sono risultate inferiori al limite di quantificazione.
La concentrazione totale dei policlorobifenili diossina simili espressa come tossicità equivalente (WHO-TE) è risultata essere pari a 0.0017 picogrammi/mc (metro cubo) corrispondenti a 1.7 femtogrammi/mc.
Tale valore risulta in linea con le concentrazioni di fondo in condizioni di normalità rilevate nei capoluoghi Veneti in un lavoro condotto da ARPAV (vedi “Relazione Regionale della Qualità dell’Aria – anno di riferimento 2015).
Inoltre tale valore risulta inferiore a quanto previsto in Germania dove il Comitato Federale per il controllo dell’inquinamento atmosferico (LAI, 2004) ha adottato il limite di 150 femtogrammi/mc WHO TE come concentrazione in aria di miscele di PCDD/F e PCB-DL.
Per quanto riguarda le determinazioni di IPA, la concentrazione di Benzo(a)pirene, unico IPA regolamentato dalla normativa italiana (limite 1 nanogrammi/mc come media annua), è risultata non quantificabile dal metodo analitico (<0.26 nanogrammi/mc).
Questi risultati si aggiungono a quelli già comunicati relativi ai campionamenti tramite canister effettuati il giorno dell’incendio e il giorno successivo.
Attualmente risulta maggiormente critica la situazione relativa all’inquinamento delle acque superficiali, che si sta spostando da Brendola verso la provincia di Verona, attraversando i comuni di Sarego e Lonigo. A tale proposito è stata allertata la Protezione Civile della Regione Veneto. Durante la notte i tecnici ARPAV hanno monitorato costantemente la situazione ed effettuato ulteriori campioni di acqua in provincia di Vicenza e in provincia di Verona, che si aggiungono a quelli fatti il giorno precedente nel punto di confluenza del rio Signoletto, alimentato dalle acque di spegnimento dell’incendio, con il Fiumicello Brendola, punto individuato con la collaborazione del Comune e dell’ente gestore Acque del Chiampo, per verificare in particolare la presenza di solventi, metalli, carico organico totale (COD).

Ultimo aggiornamento

09-11-2022 11:21

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