Qualità delle acque destinate alla balneazione

Le acque costiere e interne sono idonee alla balneazione?

Anno:2023
Data ultimo aggiornamento:
DPSIR: S
Stato attuale: Positivo
Trend:

Descrizione

Il Veneto è una regione ricca di coste marine e lacustri, habitat di grande valore naturalistico e zone di forte richiamo turistico con importanti riflessi sull'economia locale. La qualità delle acque di balneazione è fortemente collegata alla qualità dei corsi d’acqua e all'efficienza degli impianti di depurazione delle acque di scarico.
Le acque adibite alla balneazione vengono individuate ogni anno dalla Giunta Regionale, che vi provvede con una apposita Delibera di Giunta.
Secondo la vigente normativa (D.Lgs116/2008, D.M. 30 marzo 2010 e D.M. 19 aprile 2018) le acque di balneazione sono valutate e classificate, annualmente, sulla base dei dati degli ultimi 4 anni (3 anni in determinati casi) relativi a 2 soli parametri batteriologici ( Escherichia coli e Enterococchi intestinali), secondo 4 categorie di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa).
A partire dall’anno 2010, la balneabilità è rappresentata dalla percentuale di acque classificate almeno di qualità sufficiente (somma di acque di qualità eccellente, buona e sufficiente) rispetto al totale delle acque esaminate per ambito regionale/provinciale/comunale o per corpo idrico indagato.

Obiettivo

Nella stagione balneare 2023 , la Regione Veneto ha individuato 174 acque di balneazione, suddivise tra 8 corpi idrici, di cui 95 acque marine, 1 di transizione e 78 lacustri per un totale di 149 km di costa adibita alla balneazione.

L’obiettivo da raggiungere, secondo la vigente normativa, è che tutte le acque di balneazione siano classificate come di qualità almeno sufficiente (condizione minima per definire un’acqua idonea o balneabile) .

Valutazione

In base alla classificazione 2023 (su dati 2020-2023), valida per l’inizio della stagione balneare 2024, 169 acque di balneazione (su un totale di 174 acque esaminate) sono risultate di qualità “eccellente” (97.1%), 4 di qualità “buona” (2.3%) e 1 di qualità “scarsa” (0.6%).

Da quanto sopra, si rileva che con la classificazione 2023, è presente una sola acqua di balneazione in classe “scarsa”, nel lago di Centro Cadore, comune di Domegge di Cadore (BL) corrispondente al punto di campionamento “Vallesella-casette”, che pertanto sarà da considerarsi temporaneamente non idonea per la stagione balneare 2024; tutte le restanti acque di balneazione in esame essendo classificate tra le classi “eccellente” e “buona” sono da considerarsi idonee (balneabili) per l’inizio della stagione balneare 2024.

Fig. 1 - Classificazione dei punti (in %) secondo le classi di qualità 'eccellente', 'buona', 'sufficiente' (punti idonei alla balneazione) e 'scarsa' (punti non idonei alla balneazione). Anno 2023

A livello di regione dei 149 km di costa adibiti alla balneazione il 98.4% (146.7 km) risulta in classe “eccellente”, l’1.5% in classe “buona” (2.3 km) e lo 0.1% (0.1 km) in classe “scarsa”. In tabella è riportato il dettaglio per copro idrico a confronto con l’anno precedente.

Fig. 2 - Classificazione costa (in km di costa lineare secondo le classi di qualità 'eccellente', 'buona', 'sufficiente' (punti idonei alla balneazione) e 'scarsa' (punti non idonei alla balneazione). Anno 2023 e confronto con il 2022

ANDAMENTO TEMPORALE DELLE CLASSIFICAZIONI - ANNI 2010-2023

Fig 3 - Classificazione dei punti (in %) secondo le classi di qualità 'eccellente', 'buona', 'sufficiente' (punti idonei alla balneazione) e 'scarsa' (punti non idonei alla balneazione). Anni 2010 - 2023

Dal raffronto delle classificazioni adottate dalla Regione dal 2010 in poi, su proposta di ARPAV, si evidenzia un significativo miglioramento della qualità delle acque di balneazione del Veneto dal 2013 (+7.8% di acque di qualità “eccellente” rispetto al 2012), anno in cui per la prima volta la classificazione è effettuata con i soli nuovi parametri di legge Escherichia coli e Enterococchi intestinali. Dal 2013 al 2018 si registra una certa stabilità nei risultati delle classificazioni con solo lievi variazioni percentuali dei punti di qualità “eccellente” e “buona”. Dal 2019 al 2021 un lieve peggioramento continuo che porta ad una riduzione tra la classificazione effettuata nel 2021 rispetto a quella effettuata nel 2018 di -7.4% di acque di qualità “eccellente” a favore di un +3.4% di acque in qualità “buona”, di un +2.9% di acque in qualità “sufficiente” e di un +1.1% di acque in qualità “scarsa”. Con la classificazione 2022 inizia un trend di miglioramento, con un +0.6% di punti in classe “eccellente” rispetto all’anno precedente, trend molto evidente con la classificazione 2023 rispetto a quella del 2022 che registra un +5.2% di punti in classe “eccellente” a fronte di un -3.4% e un -1.7% rispettivamente nelle classi “buona” e “sufficiente”.

L’obiettivo della Direttiva 2006/7/CE e quindi del D.Lgs n. 116/2008 (acque di qualità almeno “sufficiente” nel 2015) risulta raggiunto negli anni a confronto per tutte le acque di balneazione della Regione ad eccezione di una acqua di balneazione “Vallesella-casette” del lago di Centro Cadore classificata di classe “scarsa” al termine delle stagioni balneari dal 2019 in poi e solo con la classificazione 2021 di 1 acqua nel mare Adriatico “Isola Verde 500 metri nord inizio diga sinistra foce fiume Adige”.

Approfondimenti:

Open data: percentuali punti balneabili

Geoportale: classificazione delle acque di balneazione

Archivio: 2022, 2021, 2020, 2019, 2017, 2016, 2013, 2008

Prossimo aggiornamento: gennaio 2025

Licenza: CC BY 3.0

Data ultimo aggiornamento
Fonte dei datiARPAV
Fonte dell'indicatoreARPAV – U.O. Monitoraggio Acque Marine e Lagunari
Sorgente digitale dei dati
ObiettivoValutare la qualità delle acque di balneazione al fine di tutelare la salute umana individuando misure di gestione appropriate per impedire l’esposizione dei bagnanti all'inquinamento
Unità di misuraclasse di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa)
Metodo di elaborazioneDal 2010: calcolo del 95° (eventualmente del 90°) percentile dei valori dei 2 parametri batteriologici previsti dal D.Lgs. n. 116/2008 – valutazione dei campioni routinari degli ultimi 4 anni di monitoraggio; Fino al 2009: calcolo della % di conformità dei vari parametri (fisici, chimici e microbiologici) previsti dal D.P.R. n. 470/1982 – valutazione dei campioni routinari dell’ultimo anno di monitoraggio
Riferimento normativo
Valore di riferimentovariabile a seconda della tipologia di acque (costiere e interne) e alla classe di qualità.
Periodicità di rilevamento dei datimensile tra maggio e settembre.
Periodicità di rilevamento dell'indicatoreannuale
Periodicità di riferimentodal al
Unità elementare di rilevazionestazione di campionamento
Livello minimo geograficoPuntuale
Copertura geograficaregionale
Aspetti da migliorare
Link utili

Ultimo aggiornamento

15-01-2024 14:50

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