Ultimo aggiornamento
01-08-2023 11:06L’area del Delta del Po, che comprende il tratto terminale del fiume, possiede caratteristiche uniche per quanto riguarda vegetazione e morfologia. L’alternarsi di zone umide e corsi d’acqua profondi, contornati da una rigogliosa vegetazione riparia, costituiscono l’ambiente ideale per lo sviluppo ed il mantenimento di numerosi habitat e specie di interesse conservazionistico.
Diversi sono i fattori che insistono nell’area deltizia e contribuiscono a modificarne continuamente la struttura e l’aspetto, come, per esempio, gli interventi antropici per la difesa della costa e la regimentazione delle acque, la sedimentazione dovuta agli apporti fluviali e la subsidenza in atto.
Il territorio, situato per la maggior parte nella provincia di Rovigo, è compreso tra il fiume Adige a nord e il Po di Goro a sud, e si estende per circa 400 Kmq. Il Delta del Po si compone di sette rami attivi: Po di Levante, Po di Maistra, Po di Pila (con le bocche di Scirocco e Tramontana), Po di Tolle, Po di Gnocca, Po di Goro; si estende nei nove comuni rodigini di Adria, Ariano Polesine, Corbola, Loreo, Papozze, Porto Viro, Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po.
Nel territorio del Delta convivono molteplici ecosistemi differenti, ciascuno popolato da flora e fauna che caratterizzano la sua biodiversità: ecosistemi terrestri di acque dolci (ripariali, boschivi, golenali, dune fossili), ecosistemi terrestri salmastri (dune fossili, boschi litoranei, scanni, barene, velme, bonelli), ecosistemi idrici dulcicoli (tratti fluviali, stagni d'acqua dolce) e salmastri (tratti di foce, valli da pesca, sacche e lagune).
La molteplicità degli ecosistemi presenti costituisce un patrimonio di inestimabile valore naturalistico, culturale e sociale, in buona parte incluso tra le zone umide d'importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar (1971). Per la sua grande valenza ambientale è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
L’area comprende infatti alcuni siti della rete Natura 2000, tra cui i più importanti per estensione risultano il SIC (Sito di interesse Comunitario) IT3270017 e la ZPS (Zona di Protezione Speciale) IT3270023.
In seguito al recepimento dell’Accordo i Programma del 2006 tra Arpav, Provincia di Rovigo, Consorzio di Bonifica Delta Po Adige e Azienda Ulss 16 di Adria, sono state installate delle stazioni fisse di monitoraggio in continuo che, assieme ai dati raccolti da Arpav nel corso del monitoraggio operativo ai sensi della direttiva 2000/60/CE e ss.mm.ii, contribuiscono al controllo costante delle condizioni ambientali.
Metodologia
La qualità delle acque delle lagune del Delta del Po è controllata con rilievi orari in continuo dei parametri chimico-fisici (temperatura, pH, salinità, ossigeno disciolto, clorofilla) mediante sonde multiparametriche.
La rete
La rete si compone di 9 sonde multiparametriche: 3 posizionate nella laguna di Scardovari (in corrispondenza della bocca a mare, a Santa Giulia e nella parte interna), le restanti nelle lagune di Canarin, Vallona, Basson, Marinetta, Barbamarco e Caleri.
Il servizio di consultazione dei dati in diretta (non validati), sospeso per motivi tecnici ad ottobre 2022, è ora nuovamente disponibile per le stazioni di Caleri, Canarin, Scardovari interno e Scardovari mare.
I dati
Mappa dati in tempo reale
Vengono resi disponibili i dati relativi alle ultime 48 ore per: Ossigeno disciolto, Temperatura dell'acqua, Salinità, Clorofilla a e Ph.
Bollettini giornalieri
I bollettini presentano:
- grafici, suddivisi per parametro, dei dati validati (relativi alla settimana precedente), che permettono di confrontare l’andamento tra le varie aree monitorate
- valori medi, minimi e massimi dei dati non validati riferiti al giorno precedente l’emissione del bollettino giornaliero
- la tendenza, di ogni singolo valore, rispetto al giorno prima
- grafici di marea
Rapporti annuali
Sintesi annuale del monitoraggio effettuato nelle lagune delta del PO
Open data
Boe Delta del Po - dati validati