Ultimo aggiornamento
16-09-2022 09:05La collaborazione tra ARPAV e l’Istituto Federale Svizzero è incentrata sulla verifica del modello SNOWPACH in ambiente sudalpino con particolare riguardo alla stratificazione del manto nevoso, al bilancio di massa, ai processi di fusione e all’elaborazione degli indici di stabilità del manto nevoso.
Il modello SNOWPACK
SNOWPACK è un modello numerico unidimensionale sviluppato dall'Istituto Federale Svizzero (SLF) che simula l’evoluzione temporale del manto nevoso presso un sito dove è installata una stazione nivometerologica automatica i cui dati alimentano il modello stesso. Lo scopo del modello è quello di integrare i dati misurati in tempo reale dalle stazioni con quelli che i sistemi di monitoraggio automatici non sono attualmente in grado di rilevare, come la stratificazione del manto nevoso, la forma e dimensione dei grani, la brina di superficie, la durezza della neve, la stabilità del manto nevoso ecc..
Il principio di funzionamento di SNOWPACK si basa sulla risoluzione delle equazioni differenziali che governano gli scambi di massa e di energia all’interno del manto nevoso. Il modello risolve delle equazioni stazionarie di trasferimento di calore e di creep usando uno schema Langrangiano agli elementi finiti.
I dati: acquisizione, elaborazione e output
I dati di input richiesti dal modello provengono dalle stazioni nivometeorologiche automatiche e sono:
- velocità del vento (m/s);
- direzione del vento (0-360°);
- temperatura dell’aria (°C);
- umidità relativa (%);
- altezza della neve (cm);
- temperatura superficiale della neve (°C);
- temperatura dell’interfaccia neve - terreno (°C);
- radiazione solare ad onde corte riflessa (W/m²);
- 3 valori di temperatura della neve (°C) misurati all’interno del manto nevoso (a 20, 60, 100 cm);
Presso il Centro Valanghe di Arabba vengono acquisiti i dati delle stazioni nivometeorologiche automatiche. La centrale di acquisizione prepara una stringa di dati orari di 10 stazioni della rete integrate dai dati di pioggia della rete idrometeorologica regionale. Opportunamente elaborati e formattati, i dati vengono trasferiti via ftp al server dell’SLF di Davos dove è implementato SNOWPACK e dove vengono generate gran parte delle elaborazioni. Dopo circa 30’ dall’invio, un server dedicato presso il Centro Valanghe di Arabba attiva le procedure di scarico delle elaborazioni che, una volta acquisite, vengono rese disponibili sulla rete interna del Centro.
Esempi di output: stratificazione, temperature della neve, bilancio di massa
Utilizzo attuale di SNOWPACK in Veneto
Attualmente il modello SNOWPACK funziona su 10 siti che corrispondono ad altrettante stazioni della rete nivometeorologica:
- Monti Alti di Ornella
- Col dei Baldi
- Cima Pradazzo
- Monte Piana
- Casera Coltrondo
- Ra Vales
- Faverghera
- Casera Palantina
- Monte Lisser
- Campomolon
Vai alla rete di stazioni nivometeorologiche automatiche
Gli output del modello vengono utilizzati operativamente per la previsione del pericolo di valanghe, specie in quei siti dove sono carenti i dati raccolti manualmente con i sistemi convenzionali, e per la stima della risorsa idrica (equivalenti in acqua della neve).