Vai al contenuto

Monitoraggio aziendale

Monitoraggio ambientale delle aziende agricole del Bacino Scolante in laguna di Venezia (2003-2006)

Obiettivi e misure
L’attività di audit

Obiettivi e misure

L’obiettivo del monitoraggio è la valutazione economico-ambientale delle iniziative intraprese, dalle aziende agricole che ricadono nel bacino scolante in Laguna di Venezia, in seguito all’adesione ai programmi finanziati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 2116 del 2 agosto 2002. Tali interventi rispondono all’esigenza di ridurre l’apporto di macronutrienti (azoto e fosforo) nella Laguna di Venezia, attraverso il miglioramento della qualità delle acque superficiali che scolano nel sistema idrografico che sfocia in Laguna, che è alimentato sia dalle acque di ruscellamento e percolazione, nella prima falda confinata, dai terreni coltivati, sia dalla ricarica dell’acquifero indifferenziato che si trova nella parte nord-occidentale del bacino. Gli interventi finanziati ai quali possono aderire le aziende agricole sono:

  • Misura C.5.1.3a,
    Agricoltura compatibile, prevede i seguenti impegni:
    • Assistenza tecnica obbligatoria per garantire il rispetto delle prescrizioni;
    • Adozione di un piano quinquennale di rotazione, per ridurre la frequenza di coltivazione del mais, favorire l’introduzione di colture a leguminose e intercalari di copertura;
    • Adozione di un piano di concimazione, con riduzione degli apporti azotati del 50 % rispetto alle Buone Pratiche AgricoleAdozione di un bilancio irriguo semplificato.
  • Misura C5.1.3b
    Realizzazione delle fasce tampone e messa a riposo colturale
  • Misura C5.1.4
    Gestione dei reflui zootecnici ed interventi strutturali in zootecnia
  • Misura C5.1.5
    Gestione delle pratiche agricole, incentivazione all’innovazione ambientale ecocompatibile in agricoltura nel Bacino Scolante in laguna di Venezia.

Attività di audit

Un impegno comune per tutte le aziende, pena la revoca dei benefici finanziari, è la piena collaborazione all’eventuale attività di audit a cui venissero sottoposte da parte dell’ARPAV. Al 2005 sono state monitorate circa 600 aziende, di cui alcune destinatarie di finanziamenti per più di una misura, ma in ogni caso sono state rilevate in quanto beneficiarie: il 47% per l’agricoltura compatibile, il 19% per le fasce tampone, il 4% per il drenaggio, il 5% per l’irrigazione, il 1% per la messa a riposo e il 24% per le misure zootecniche; nella ripartizione tra li diversi tipi di intervento si è tenuto conto sia di aspetti tecnico-scientifici che della numerosità delle domande presentate. L’attività di audit consta di:

  • intervista da parte di un incaricato dell’ARPAV del conduttore dell’azienda agricola coadiuvato dal tecnico di fiducia, in merito alla tecnica colturale e di allevamento praticata in azienda prima dell’apprestamento degli interventi finanziati;
  • raccolta di documentazione di riscontro (es. fatture, CTR, ecc);
  • prelievo di terreno, che una volta analizzato consentirà di dare un giudizio sulla fertilità del suolo, che verrà inoltrato all’azienda.

I dati raccolti consentono di creare l’archivio aziendale in AGeNDA per ricavare la simulazione ambientale ed economica della situazione convenzionale. Di seguito, modificando l’assetto in funzione delle misure di cui l’azienda è beneficiaria, in conseguenza all’introduzione degli interventi finanziati, si possono prevedere le situazioni post-intervento e valutare i benefici ambientali conseguiti, integrandoli con i risultati economici. Questo può consentire una migliore valutazione dell’efficacia delle misure finanziate ed orientare l’attività di programmazione e sviluppo agricolo in termini di sostenibilità ambientale, in linea con gli orientamenti della politica agricola della Comunità Europea.

Ultimo aggiornamento

16-09-2022 09:14

Questa pagina ti è stata utile?