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Bollettino Agrometeorologico Regionale

Bollettino n. 18 del 03.05.2024

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Infiorescenze sviluppate e ingrossate, che vanno a formare le mignole, nelle aree più esposte e in maniera disomogenea, è iniziata la loro prima variazione di colore dal verde al biancastro.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): dal monitoraggio settimanale si è rilevato un aumento della popolazione, non sono però necessari interventi a contrasto.

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): anche per la Mosca dell’olivo i controlli settimanali hanno evidenziato un aumento delle catture d’adulti maschi, segnale che la dinamica della popolazione è molto attiva.

Cecidomia delle foglie dell’olivo (Dasineura oleae): i controlli eseguiti hanno rilevato un limitato inizio dei voli, al momento, non è necessario eseguire alcun trattamento, inoltre, sembra che la popolazione sia inferiore rispetto allo scorso anno.

Cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina): si è riscontrata la presenza di questo insetto su germogli e infiorescenze, ma fortunatamente è contenuta dai suoi predatori naturali, come i Crisopidi e i Sirfidi.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): al momento sono schiuse circa il 10% delle uova perciò non vi è ancora la necessità di un intervento fitosanitario.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): in questa settimana abbiamo registrato un aumento del livello di catture di adulti della generazione svernante.

Parassiti fungini o Crittogame

Si segnala la presenza d’infezioni di Occhio di pavone, in caso di accertata presenza intervenire con DODINA o FOSFONATO di POTASSIO o TRIAZOLI. Queste sostanze attive hanno un effetto sia curativo sia preventivo, offrendo una soluzione efficace per contrastare la diffusione delle infezioni.

SETTORE ORTICOLO

Asparago in allevamento

Su nuovi impianti specialmente al secondo anno con vegetazione superiore ad un metro di altezza, viste le condizioni atmosferiche, prestare molta attenzione a possibili attacchi di Stemplyllium alla base dei turioni. Dove si riscontrassero le prime pustole intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione:

(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Patata

Si nota la presenza di adulti di Dorifora. Intervenire alla schiusa delle prime uova e con larve molto piccole con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto:

(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Porro

Siamo prossimi ai trapianti di questa coltura; alcuni consigli:

• effettuare il trapianto almeno ad una profondità di 15 centimetri e non chiudere il solco effettuato dalla trapiantatrice;

• se all’arrivo delle piante il terreno non è pronto, stendere i contenitori a terra e non lasciarli nei carrelli per non piantare una pianta curva;

• se al momento del trapianto le piantine sono cresciute in altezza si consiglia di effettuare il taglio;

• dove scarseggia la disponibilità di acqua di irrigazione o su zone molto ventilate si consiglia in fase di trapianto di stendere la manichetta nel solco laterale vicino alla fila;

• le piante provenienti dai vivai (Italia o Unione Europea) devono essere accompagnate dal “Passaporto delle Piante”. Il passaporto viene emesso da vivaisti autorizzati e garantisce lo stato fitosanitario del materiale.

SETTORE FRUTTICOLO

Settimana caratterizzata da piovaschi e sbalzi termici importanti che possono influenzare negativamente l’allegagione.

Pesco

Stadio di ingrossamento del frutticino.

Cydia molesta: il volo degli adulti è quasi terminato, prosegue la nascita delle larve. Normalmente in questa fase non sono sempre necessari interventi insetticidi ad eccezione dei casi in cui si sono avute, nelle trappole a ferormoni, catture superiori a 30 individui/trappola o se si notano dei germogli infestati (soglia indicativa > 2%): in questi casi è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione larvicida.

Anarsia lineatella: iniziato il volo. Installare le trappole per il monitoraggio.

Cimice asiatica: con l’innalzamento delle temperature sono stati notati i primi individui all’interno dei frutteti. Fondamentale il monitoraggio continuo del pescheto per programmare l’eventuale intervento lungo le file perimetrali o a file alterne, con ACETAMIPRID.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Continuare la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo ZOLFO, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, corineo: la fase fenologica è ancora sensibile alle infezioni, favorite anche dalle prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature. Intervenire con, PYRACLOSTROBIN (max 3), CAPTANO e RAME, quest’ultimo efficace anche nel contenere le infezioni batteriche.

Cancri rameali (Fusicoccum amygdali, Cytospora spp.): in impianti adulti si segnala la presenza di cancri rameali. In questi casi è utile un trattamento con CAPTANO o DITHIANON (max. 2). Una buona azione di contenimento è esercitata anche dai prodotti a base di TRICHODERMA ssp.

Albicocco

Fase di ingrossamento del frutticino, indurimenti del nocciolo nelle varietà più precoci.

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco.

Susino

Fase di ingrossamento frutticino.

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco.

Cydia funebrana: ovideposizione in corso e nascita delle larve. Se superata la soglia indicativa di 10 adulti/trappola intervenire subito con un insetticida ad azione ovo-larvicida.

Ciliegio

Stadio di sviluppo compreso tra accrescimento del frutto ed inizio invaiatura.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni ne frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (ACETAMIPRID se presente anche la cimice asiatica).

Ricamatori: rilevata la presenza di A.podanus nei ciliegeti in prossimità di boschi di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente. Monitorare attentamente la presenza di germogli colpiti: se si supera la il 5% di organi vegetali infestati è opportuno trattare, utilizzando B.THURINGIENSIS (o EMAMECTINA b.).

Cossus cossus: come già segnalato lo scorso anno, è un fitofago in aumento in diversi comprensori. Una buona azione di contenimento delle popolazioni viene svolta dalla cattura massale effettuata con le trappole apposite, da posizionare adesso.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. In questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

Melo

Fase fenologica di ingrossamento del frutto (10-20 mm).

Ticchiolatura: con le piogge di questi giorni sono praticamente esaurite le infezioni primarie. Sono naturalmente sempre possibili le infezioni secondarie, anche in caso di piogge leggere. E’ quindi importante in questo periodo mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico è sempre favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento, cercando di variare le sostanze attive che si impiegano in base al loro meccanismo di azione.

Carpocapsa: è ripreso il volo degli adulti ed è iniziata l’ovideposizione. E’ quindi il momento corretto per il posizionamento del trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida.

Afide lanigero: cominciano ad essere visibili le primissime neo-colonie. I dati derivanti dalle fasce trappola indicano un aumento della migrazione delle neanidi. In questa fase sono utili trattamenti ripetuti con prodotti a base di SALI POTASSICI di acidi grassi od OLIO di ARANCIO dolce.

Pero

Fase di accrescimento dei frutticini.

Psilla: sulla vegetazione si nota la presenza di uova bianche e gialle della seconda generazione. Programmare un prossimo intervento con SPIROTETRAMAT, da effettuarsi quando le uova gialle saranno la maggioranza. Sempre utile l’impiego del CAOLINO che limita lo sviluppo del fitofago.

Ticchiolatura: anche se siamo verso la fine del periodo critico, le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: il pero è entrato nella fase fenologica molto sensibile alle infezioni. Le bagnature prolungate di questi giorni e il prossimo aumento delle temperature incrementano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura (FLUAZINAM, FLUDIOXONIL, FLUOPYRAM + FOSETIL, DODINA + FOSFONATO di K, DIFECONAZOLO, MEFENTRIFLUCONAZOLO).

Actinidia

Fase di inizio fioritura per A.chinensis . Nel caso di A.deliciosa, in fase di prefuoritura, si osserva una disomogeneità nel germogliamento e presenza di germogli sterili, fenomeno la cui eziologia non è ancora conosciuta.

Botrite: nelle varietà gialle, particolarmente sensibili alle infezioni, intervenire prima delle piogge con un trattamento specifico con FLUDIOXONIL+CIPRODINIL, B.SUBTILIS, B.AMYLOLIQUEFACIENS, EUGENOLO+TIMOLO+GERANIOLO. Per le varietà verdi, meno sensibili, valutare caso per caso l’opportunità del trattamento in base all’andamento climatico e alla storicità del sito.

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae . Riprendere la difesa impiegando ACIBENZOLAR-S-METILE (almeno 2 interventi prima della fioritura), LAMINARINA. Se non ancora in fioritura è utile anche l’impiego di SALI di RAME.

Cimice asiatica (H.halys): è ripreso lo spostamento degli adulti dai rifugi invernali ai frutteti. Continuare con il monitoraggio della situazione, ed in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi dell’appezzamento.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Progressi minimi in termini di allungamento dei germogli e di sviluppo dei grappolini, nonostante il marcato rialzo delle temperature di inizio settimana.

Vitigno - BBCH medio ambienti tardivi - BBCH medio ambienti precoci:

Pinot, Chardonnay - 14 - 53/55;

Corvine, Merlot - 13/14 - 53/55;

Glera - 14 – 53/55;

Garganega, Cabernet s. – 11/12 - 14.

Stato parassitario

Peronospora: qualche macchia d’olio è stata ritrovata solo nel veronese, finora. L’infezione che le ha originate è partita con le piogge del 10 aprile u.s.

Escoriosi: infezioni di debole intensità si sono manifestate su foglie e germogli delle varietà più soggette solo nei vigneti abitualmente colpiti.

Oidio: le manifestazioni reperite sono al momento ancora sporadiche.

Black Rot e Botrite: sono stati segnalati i primi sporadici casi di manifestazioni su foglia.

Le simulazioni aggiornate dei modelli relative ad alcune località del Veronese prevedono l’avvio di infezioni peronosporiche di intensità da moderata a elevata a seguito delle piogge di questi giorni e un rischio infettivo variabile per l’Oidio.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): è iniziata la schiusa delle uova con la fuoriuscita delle neanidi dall’ovisacco mentre non è ancora iniziata la fase migratoria di trasferimento verso le foglie basali dei germogli (filmato delle neanidi appena nate: https://youtu.be/sRXgoQLO_yQ ).

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): sotto gli scudetti delle femmine mature sono presenti degli ammassi di uova, ma non ancora le neanidi neonate.

Tignoletta: il volo degli adulti di prima generazione è stato molto disturbato dal tempo ma è in fase calante. Sulle brattee fiorali si rilevano le uova nei diversi stadi di sviluppo (lattiginose, occhi visibili e testa nera). Negli ambienti più anticipati sono state osservate le primissime larve di prima età.

Indirizzi di difesa

Le recenti piogge dovrebbero aver dato origine ad infezioni di Peronospora. A seguito dei dilavamenti si raccomanda di ripristinare la copertura fungicida e di mantenere turni stretti di rientro, impiegando prodotti di contatto a dose piena (es. FOLPET o METIRAM o RAME) in miscela con altri dotati preferibilmente di sistemia, o endoterapici.

Alla miscela antiperonosporica, nei vigneti più soggetti ad attacchi di Oidio e comunque laddove si sono già manifestati i primi sintomi, va addizionato un prodotto specifico di contatto, o un IBE se lo sviluppo vegetativo è di almeno 15-20 cm. Nelle altre situazioni, invece, è più che sufficiente uno ZOLFO a dosaggi medi.

Contro la Tignoletta di prima generazione non c’è la necessità di eseguire alcun intervento di controllo, in genere. Negli ambienti con alte densità storiche di presenza è tuttavia importante monitorarne l’intensità di infestazione per calibrare le misure di contenimento da adottare contro la 2^ generazione, in particolare nei comprensori nei quali si adotta il sistema della confusione sessuale.

Altre indicazioni

In tutti gli impianti, laddove è già ben visibile la carica produttiva ed è opportuno ridurla, intervenire rapidamente con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

NB: fare sempre molta attenzione alle distanze di rispetto verso i corsi d’acqua e le aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili nonché a tutte le prescrizioni in etichetta.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 6 maggio 2024

Bollettino n. 17 del 26.04.2024

SETTORE FRUTTICOLO

Settimana caratterizzata da un repentino e significativo abbassamento termico, con gelate e grandinate in numerose località della provincia. Questa situazione è causa di notevole stress per tutte le specie frutticole, in una fase fenologica molto delicata, che può influenzare negativamente l’allegagione.

Pesco

Stadio di ingrossamento del frutticino.

Afidi: si segnala qualche sporadica presenza di focolai. Monitorare con attenzione i frutteti e, in caso di reinfestazione, eseguire un trattamento specifico con aficida.

Cydia molesta: il volo degli adulti è quasi terminato, prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Normalmente in questa fase non sono necessari interventi insetticidi ad eccezione dei casi in cui si sono avute nelle trappole a ferormoni catture superiori a 30 individui/trappola: in questi casi è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione larvicida.

Anarsia lineatella: prossimo l’inizio del volo. Installare le trappole per il monitoraggio e distribuire i dispenser per la confusione sessuale.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Continuare la difesa con interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo ZOLFO, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume, Corineo: le prolungate bagnature della vegetazione e le basse temperature sono condizioni favorevoli allo sviluppo di questi patogeni. Intervenire con ZOLFO, RAME, PYRACLOSTROBIN (max 3), CAPTANO.

Batteriosi: anche in questo caso le prolungate bagnature favoriscono le infezioni da X.arboricola pv. Pruni. Intervenire, nelle varietà sensibili, con SALI di RAME, ACIBENZOLAR-S-METHYL, B.SUBTILIS, B. AMYLOLIQUEFACIENSM, B. AMYLOLIQUEFACIENS D747.

Albicocco

Fase di ingrossamento del frutticino.

Oidio, nerume, batteriosi: vedi le indicazioni per il pesco

Susino

Fase di ingrossamento frutticino.

Oidio, nerume, batteriosi: vedi le indicazioni per il pesco.

Cydia funebrana: ovideposizione in corso e nascita primissime larve. Se superata la soglia indicativa di 10 adulti / trappola intervenire subito con un insetticida ad azione ovo-larvicida.

Ciliegio

Stadio di sviluppo compreso tra allegagione ed accrescimento del frutto.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni nel frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (ACETAMIPRID se presente anche la Cimice asiatica).

Corineo/Monilia: le attuali condizioni climatiche sono favorevoli alle infezioni di questi due patogeni. Per il corineo si consiglia di effettuare un trattamento con RAME, CAPTANO o DITHIANON. Nelle situazioni a rischio o nelle varietà sensibili alla monilia aggiungere una sostanza attica specifica per la monilia.

Cimice asiatica: porre massima attenzione al fitofago, effettuando gli opportuni monitoraggi in campo. In questa fase il ciliegio è molto attrattivo nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. In caso di presenza dell’insetto intervenire con un prodotto insetticida.

Ricamatori: rilevata la presenza di A.podanus nei ciliegeti in prossimità di boschi di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente. Monitorare attentamente la presenza di germogli colpiti: se si supera la il 5% di organi vegetali infestati è opportuno trattare, utilizzando B.THURINGIENSIS (o EMAMECTINA b.).

Melo

Fase fenologica compresa tra fine caduta petali ed ingrossamento del frutto.

Ticchiolatura: in questi giorni è evasa anche l’infezione del 10 aprile. I modelli indicano un sostanziale esaurimento delle infezioni primarie, che possono essere ritenute concluse. Sono sempre possibili le infezioni secondarie, soprattutto in presenza di macchie di primarie e in caso di piogge, anche leggere. E’ quindi consigliato mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: l’andamento climatico torna ad essere favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: se non già eseguito, è il momento di intervenire con il trattamento aficida post-fiorale.

Eulia: quasi terminato il volo degli adulti, le ovideposizioni continuano così come la nascita delle prime nascite. Nelle situazioni in cui si sono avuti danni lo scorso anno, o dove il rischio è ritenuto elevato, intervenire nei prossimi giorni con un prodotto larvicida.

Carpocapsa: nei giorni scorsi il volo degli adulti ha subito una battuta d’arresto, ma con l’innalzamento delle temperature è prevista una ripresa delle catture. Il volo è iniziato anche nella parte est della regione. I modelli danno un inizio delle ovideposizioni che proseguirà nei prossimi giorni. Il posizionamento del trattamento con il prodotto ovo-larvicida va programmato a partire dal lunedì della prossima settimana.

Pero

Fase di accrescimento dei frutticini.

Psilla: causa l’abbassamento delle temperature e le piogge la situazione non è mutata rispetto alla scorsa settimana. Nei frutteti si osservano adulti, uova e anche le prime neanidi. Applicazioni di CAOLINO in questa fase sono utili per deprimere e limitare la popolazione del fitofago.

Ticchiolatura: anche se siamo verso la fine del periodo critico, le condizioni meteo sono ancora favorevoli alle infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: le bagnature prolungate di questi giorni e il prossimo aumento delle temperature aumentano il rischio di infezione. Continuare con la copertura con trattamenti fungicidi, usando s.a. efficaci anche contro ticchiolatura (FLUAZINAM, FLUDIOXONIL, FLUOPYRAM + FOSETIL, DODINA + FOSFONATO di k, DIFECONAZOLO, MEFENTRIFLUCONAZOLO).

Actinidia

Le basse temperature hanno rallentato lo sviluppo e posticipato la previsione di fioritura di A.chinensis. Nel caso di A.deliciosa si osserva ancora una certa disomogeneità nel germogliamento e nello sviluppo dei germogli, anche se in misura minore rispetto alla scorsa stagione. E’ presente anche una generale Clorosi causata dalle temperature fredde e le continue piogge, che limita l’assorbimento del ferro. Stress di questa entità possono avere un effetto negativo sulla prossima fioritura.

Maculatura batterica (P. viridilfava): sono stati osservati boccioli fiorali con sintomi associati ad infezioni da P. viridiflava, specialmente su Hayward. In questi casi è opportuno trattare il prima possibile con RAME o B.AMYOLIQUEFACINES.

PSA: l’abbassamento delle temperature e le lunghe bagnature sono condizioni favorevoli le infezioni da P. syringae pv. actinidiae. Riprendere la difesa impiegando SALI di RAME, ACIBENZOLAR-s-METILE (almeno 2 interventi prima della fioritura), LAMINARINA.

Cimice asiatica (H.halys): in questa settimana lo spostamento degli adulti dai rifugi invernali ai frutteti si è fermato, ma riprenderà appena le temperature si riporteranno su valori normali. Continuare con il monitoraggio della situazione, ed in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi dell’appezzamento.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Progresso molto ridotto rispetto alla settimana scorsa, quasi impercettibile nei comprensori più freddi. In questi ultimi, in più parti del territorio regionale, si sono verificati dei danni da gelata tardiva in occasione degli abbassamenti termici del 19 e del 21 aprile u.s. che sono stati constatati anche su allevamenti a pergola.

Vitigno - BBCH medio, ambienti tardivi - BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay - 14 - 53/55

Corvine, Merlot – 11/12 – 14/53

Glera - 14 - 53/55

Garganega, Cabernet s. - 11 - 14

Stato parassitario

Peronospora: sono state segnalate le primissime, rare, macchie d’olio stagionali. Sono state reperite su piante giovani di Chardonnay e risalgono con ogni probabilità all’infezione partita con le piogge del 10 aprile u.s..

Escoriosi: prime comparse di sintomatologie su foglie e germogli, peraltro contenute al momento.

Oidio: Nuove, sporadiche, infezioni ascosporiche sono state rilevate in varie località e vigneti di collina.

Le simulazioni dei modelli, relative ad alcune località del Veronese, hanno previsto, tutte, l’avvio di infezioni peronosporiche di entità da trascurabile a medio-debole in questi giorni, mentre hanno annunciato delle infezioni un po’ più intense, ma diversificate tra le varie aree in termini di severità, per l’Oidio.

Insetti

Il brusco e prolungato abbassamento delle temperature ha fortemente rallentato lo sviluppo di tutti gli artropodi.

Cocciniglie e Cicaline: nessuna novità, lo stadio di sviluppo di questi parassiti è rimasto sostanzialmente fermo alla settimana scorsa.

Tignoletta: Le catture hanno subito un netto calo ovunque. Attualmente si ritrovano uova prevalentemente lattiginose e occhi visibili sulle brattee fiorali dei grappolini. Alcune di esse compaiono annerite in quanto parassitizzate da Trichogramma sp (filmato delle uova e dello sviluppo dei diversi stadi embrionali: https://youtu.be/SwytG1QILwU ).

Indirizzi di difesa

Le piogge di questi ultimi giorni dovrebbero essere state favorevoli alla germinazione delle oospore di Peronospora ma le basse temperature hanno probabilmente rallentato i processi di sviluppo e attenuato il potenziale infettivo attuale. In ogni caso, dopo i recenti dilavamenti, è necessario rinnovare la copertura fungicida contro Peronospora, Escoriosi e Oidio prima dell’arrivo delle prossime piogge e il più possibile a ridosso di esse. Vanno impiegate comunque delle sostanze attive di contatto (es. FOLPET o METIRAM o RAME + MEPTIL DINOCAP o ZOLFO, quest’ultimo meglio se in formulazione liquida). In base alla strategia di difesa aziendale prescelta, va valutato poi l’impiego in abbinamento di antiperonosporici con attività sistemica (es. FOSFONATI, INDUTTORI di RESISTENZA), molto utili alla causa appena si verifica il rialzo delle temperature e la ripartenza vegetativa.

Altre indicazioni

In tutti gli impianti, laddove è già ben visibile la carica produttiva ed è opportune ridurla, intervenire rapidamente con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 3 maggio 2024

Bollettino n. 16 del 24.04.2024

SETTORE ORTICOLO

Cavolo Cappuccio pieno campo

Forte presenza di Altica specialmente nelle colture non coperte da TNT. Su piante giovani e con forte infestazione intervenire con prodotti a base di DELTAMETRINA o ETOFENPROX Inoltre in questo periodo, viste le condizioni climatiche, si consiglia di effettuare delle estirpature/zappature per arieggiare, rompere la crosta del terreno e se necessario (con piante stentate e poca vegetazione) una concimazione AZOTATA per aumentare lo sviluppo della pianta e non perdere giorni di ciclo che potrebbero compromettere la pezzatura della testa (teste troppo piccole al di sotto di 500 gr).

Fragola pieno campo

Siamo in piena fioritura/ingrossamento frutti. Viste le attuali condizioni atmosferiche, si consiglia di effettuare un intervento contro la Muffa grigia (Botritis cinerea) con uno dei principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione:

(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cetriolo e melanzana in serra

Si notano i primi focolai di Aleurodide (Trialeurodes vaporariorum) specialmente nelle file più esterne della serra e attraverso il monitoraggio effettuato con le trappole cromotropiche gialle (1 trappola ogni 100 mq). Per contenere questo insetto intervenire con prodotti a base di PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS o TERPENOID BLEND e successivamente effettuare lanci di ENCARSIA FORMOSA e/o ERETMOCERUS EREMICUS.

Melanzana e anguria innestate in serra

Prestare attenzione ai ricacci del portainnesto alla base della pianta. Asportare con cura questa parte di vegetazione senza rompere l’innesto e senza creare ferite troppo grandi; intervenire con forbici o coltelli avendo cura di disinfettare l’attrezzatura per non propagare eventuali malattie. Non sono necessario interventi con prodotti fitosanitari

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Accrescimento dei germogli e allungamento delle infiorescenze, presenza di mignole.

Situazione negli oliveti

Nella trascorsa settimana le temperature si sono sensibilmente abbassate e in alcune zone di alta collina è giunta la neve. Al momento nessun danno, la pianta d’olivo tollera questi abbassamenti, anche se entra in un limitato stress da raffreddamento e lo fa rallentando lo sviluppo. Qualche preoccupazione potrebbe venire per quegli areali olivicoli dove le infiorescenze erano già ben ingrossate, pur tuttavia, le temperature non sono scese sotto i 2°-3° C, soglia sotto la quale si potrebbero avere conseguenze negative, l’importante è che queste cali delle temperature non si prolunghino.

Situazione fitosanitaria

Margaronia dell’olivo (Palpita unionalis): presenza di larve ai primi stadi di sviluppo, in caso di necessità intervenire con BACILLUS THURINGENSIS KURSTAKI SA12, ripetere l’intervento secondo indicazioni da etichetta.

Tignola dell’olivo (Prays oleae): il tasso di cattura è stato basso, la diminuzione dell’attività degli adulti è probabilmente correlata a una riduzione delle temperature.

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): poche le catture rilevate, l’attività degli adulti è stata ridotta probabilmente dall’abbassamento termico.

Cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina): sono state rilevate le prime evidenze dell’attività di questo insetto sui germogli.

Cecidomia delle foglie d’olivo (Dasineura Oleae): non si sono riscontrati fori di sfarfallamento degli adulti.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): al momento risultano schiuse circa il 2-4% delle uova, nessuna necessità di un intervento fitosanitario.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): limitate presenze.

Parassiti fungini o Crittogame

Si segnala la presenza d’infezioni di Occhio di pavone, in caso di accertata presenza intervenire con DODINA o FOSFONATO di POTASSIO.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 26 aprile 2024

Bollettino n. 15 del 19.04.2024

SETTORE FRUTTICOLO

PESCO: stadio compreso tra allegagione ed ingrossamento del frutticino.

Afidi: la situazione è sotto controllo, si segnala qualche sporadica presenza di focolai. In caso di reinfestazione eseguire un trattamento specifico con aficida.

Cydia molesta: continua lo sviluppo della prima generazione, con volo degli adulti, ovideposizioni e nascita delle larve. Nei casi in cui si sono avute nelle trappole a ferormoni catture superiori a 30 individui/trappola per settimana è consigliabile intervenire con un prodotto ad azione ovo larvicida.

Anarsia lineatella: prossimo l’inizio del volo. Installare le trappole per il monitoraggio e distribuire i dispenser per la confusione sessuale.

Oidio: il periodo attuale risulta ancora favorevole al patogeno. Per quanto riguarda la strategia di difesa, si consiglia di continuare con il ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici specifici. Si ricorda che lo ZOLFO, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del nerume.

Nerume (C. carpophilum): favorito da piogge, prolungata bagnatura della vegetazione e da temperature miti. Intervenire con ZOLFO o PYRACLOSTROBIN.

Forficula: monitorare la situazione del pescheto. Eventualmente è il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare la risalita dei giovani dal terreno sulla pianta.

ALBICOCCO: fase di accrescimento del frutticino.

Oidio, nerume, forficula: vedi le indicazioni per il pesco.

SUSINO: fase di ingrossamento frutticino.

Oidio, nerume: vedi le indicazioni per il pesco.

Cydia funebrana: continuare il monitoraggio del volo con le trappole. E’ in corso l’ovideposizione. Al superamento della soglia indicativa di 10 adulti per trappola per settimana intervenire con un insetticida ad azione ovo- larvicida.

CILIEGIO: stadio di sviluppo compreso tra fine allegagione ed accrescimento del frutto.

Afidi (Myzus cerasi): continuare le osservazioni nel frutteto. Alla comparsa dei primi focolai intervenire con aficida specifico (ACETAMIPRID se presente anche la cimice asiatica).

MELO: fase fenologica compresa tra fine caduta petali ed allegagione.

Ticchiolatura: nei giorni scorsi è terminato il periodo di incubazione dell’infezione del 31 marzo e siamo ormai prossimi alla comparsa delle macchie dell’infezione del 10 aprile. Nei prossimi giorni sono previste alter deboli piogge che potrebbero dare origine ad altre infezioni, comunque molto leggere. E’ consigliato mantenere costantemente coperta la vegetazione, in particolare prima della pioggia.

Oidio: si segnala la presenza di sintomi in alcuni meleti. L’andamento climatico è favorevole al patogeno, per cui è necessario continuare la strategia di difesa. Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: è il momento di intervenire con il trattamento aficida post-fiorale.

Eulia: continua il volo degli adulti, le ovideposizioni e le prime nascite. Nelle situazioni in cui si sono avuti danni lo scorso anno, o dove il rischio è ritenuto elevato, intervenire nei prossimi giorni con un prodotto ovolarvicida.

Carpocapsa: continua il volo, con catture in aumento in tutte le trappole. In questi giorni anche nella parte est della regione si sono osservate le prime catture. Continuare il monitoraggio con le apposite trappole. Al momento non sono necessari interventi insetticidi.

PERO: fase di accrescimento dei frutticini.

Psilla: nei frutteti si osservano adulti, uova e anche le prime neanidi. Applicazioni di caolino in questa fase sono utili per deprimere e limitare la popolazione del fitofago.

Ticchiolatura: siamo verso la fine del periodo critico, tuttavia le infezioni sono ancora possibili. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Maculatura: siamo entrati nella fase di rischio per le infezioni, è il momento di iniziare la difesa con fungicide efficaci nei confronti di questo patogeno.

ACTINIDIA: A.chinensis continua lo sviluppo della vegetazione e si osserva un buon numero di fiori. La fioritura è prevista per fine mese. Anche nel caso di A.deliciosa lo sviluppo della vegetazione continua. In questo caso però si osserva una certa disomogeneità nel germogliamento e nello sviluppo dei germogli, anche se in misura minore rispetto alla scorsa stagione.

PSA: si notano foglie sintomatiche in alcuni frutteti. Continuare la difesa impiegando ACIBENZOLAR-S-METILE, per almeno 2 interventi prima della fioritura.

NOCE: la varietà Chandler si trova allo stadio fenologico di germogli di 10-15 cm, e fine fioritura dei fiori maschili. La varietà Lara è più indietro, nella fase di apertura gemme.

Batteriosi (X. arboricola pv. Juglandis): il momento favorevole alle infezioni (T°C 20-28°C, elevata UR%, prolungata bagnatura). Si consiglia di trattare con prodotti a base di RAME.

Antracnosi, Necrosi Apicale Bruna (NAB): il periodo particolarmente critico per le infezioni inizia con la fioritura. Aggiungere ai trattamenti rameici TEBUCONAZOLO e/o BOSCALID+PYRACLOSTROBIN.

NOCCIOLO: la coltura si trova in piena attivita' vegetativa.

Necrosi batterica (X.arboricola pv.corylina): le condizioni sono favorevoli alla malattia. Effettuare un trattamento con SALI DI RAME.

Cancro batterico del nocciolo (P.syringae pv. avellanae): trattare con SALI DI RAME O ACIBENZOLAR-S-METILE).

Cimice asiatica (H.halys): gli adulti continuano lo spostamento dai rifugi invernali ai frutteti. In particolare in questo momento il ciliegio rappresenta una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione.

Monitorare attentamente la situazione, e in caso di presenza del fitofago, programmare un intervento, eventualmente localizzato anche solo ai bordi dell’appezzamento.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 24 aprile 2024

Bollettino n. 14 del 17.04.2024

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Le alte temperature dei giorni scorsi hanno stimolato l’attività vegetativa in tutti gli ambienti e su tutte le varietà. Lo sviluppo dei germogli è risultato sorprendente, con allungamenti (misurati) fino a 10 cm in appena 2 giorni. A tutt’oggi l’anticipo medio stagionale è di una decina di giorni sulla norma.

Vitigno - BBCH medio, ambienti tardivi - BBCH medio, ambienti precoci

Pinot, Chardonnay – 12/13 - 53

Corvine, Merlot – 10/11 – 14/53

Glera - 14 - 53

Garganega, Cabernet s. – 09/11 - 13

Stato parassitario

Oidio: Sono state rilevate le prime manifestazioni ascosporiche su foglia in diverse località e vigneti colpiti severamente lo scorso anno, sia di collina che di pianura.

Altri patogeni: nulla di significativo da segnalare.

Le simulazioni aggiornate dei modelli, calibrate su alcune località del veronese, riportano che il potenziale di rischio infettivo è attualmente basso per la Peronospora e medio-alto per l’Oidio.

Tignoletta: Le catture risultano in deciso aumento grazie ai gradi calore accumulati fin quì (i valori attuali delle sommatorie a base 10 sono stati raggiunti 15 giorni dopo nel 2023).

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Negli ovisacchi non si notano ancora neanidi in movimento.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Sotto gli scudetti più grossi delle femmine mature si possono già notare le uova deposte. La fase della loro produzione è molto scalare e prolungata (filmato: https://youtu.be/Zan2RcUWzpU ).

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati si rilevano gli individui adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi limitrofe ai vigneti. Le loro dimensioni sono di circa 3 mm, hanno ali bruno-verdastre con macchie azzurre e una venatura rossa caratteristica a forma di Y nel terzo distale.

Indirizzi di difesa

In tutti i vigneti che hanno raggiunto o superato lo stadio di recettività verso la Peronospora (almeno 3 foglie distese all’incirca) è necessario provvedere ad eseguire il primo trattamento di prevenzione, o il secondo nel caso sia stata eseguita una copertura la settimana scorsa, prima delle piogge previste e il più vicino possibile al loro verificarsi. I prodotti impiegabili in questa fase sono tipicamente quelli di contatto (METIRAM, FOLPET, RAMEICI ecc), validi sia contro la peronospora che l’escoriosi, affiancati da un antioidico curativo-eradicante (es. MEPTIL DINOCAP) nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, oppure da uno ZOLFO a dosi medio-basse (meglio se in formulazioni liquide meno dilavabili) in tutte le altre situazioni. Da valutare l’impiego in associazione dei FOSFONATI o del FOSETIL di alluminio in base alle strategie di difesa antiperonosporica prescelte.

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono avvalersi della tecnica della confusione sessuale contro questo parassita devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, si può ricorrere alla cattura massale delle popolazioni migranti dall’esterno impiegando le trappole cromotropiche gialle. Esse vanno posizionate ai bordi del vigneto in prossimità delle piante spontanee ed esposte per circa un mese (poi vanno tolte per evitare la cattura anche dei suoi parassitoidi). Le indicazioni di lotta chimica tradizionale verranno date più avanti, quando saranno rilevate le forme giovanili della prima generazione.

Altre indicazioni

Negli impianti di Glera e altre precoci, laddove è già ben visibile la carica produttiva, è opportuno intervenire subito, laddove necessario, con le operazioni di scacchiatura delle teste e col diradamento delle gemme di controcchio.

SETTORE ORTICOLO

Radicchio primaverile

In questo periodo su trapianti effettuati da circa 20-25 giorni iniziano le lavorazioni sull’interfila (fresatura o sarchiatura o interventi manuali) per arieggiare il terreno, eliminare eventuali infestanti e apportare una prima frazione di concime azotato (NITRATO di CALCIO per le aziende convenzionali o concime organico ad alto contenuto di AZOTO per le aziende biologiche). Prestare attenzione alla rimozione del TNT da eseguirsi nelle ore serali per evitare possibili scottature e una volta terminata la sarchiatura e concimazione, ricoprire con TNT per garantire un buon accrescimento della pianta viste le attuali condizioni climatiche. Non si riscontrano al momento avversità.

Zucchino pieno campo

Viste le condizioni atmosferiche di questa settimana e della prossima (abbassamenti termici repentini) si consiglia di coprire la coltura con TNT per agevolare l’attecchimento delle piante e garantire una temperatura minima.

Peperone in serra

Si notano i primi focolai di Afidi nelle file più esterne della serra su piante trapiantate da 15-20 giorni. Intervenire localmente con prodotto a base di SPIROTETRAMMATO (intervenire alla mattina e con giornate soleggiate) o FLONICAMIDE. Dopo una settimana si possono effettuare i primi lanci di insetti utili. Dove si intende attuare un controllo unicamente con gli insetti utili, effettuare un primo lancio di CHRYSOPERLA CARNEA alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di APHIDIUS COLEMANI.

Pomodoro serra

Con le condizioni atmosferiche attuali, si consiglia di tenere il più possibile le serre aperte per mantenere una pianta asciutta, riducendo al minimo le condizioni per lo sviluppo di infezioni peronosporiche.

Con i primi sintomi si consiglia di intervenire con uno dei principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) verificando che il prodotto commerciale sia autorizzato in serra.

Melone in serra

In ritardo di qualche giorno lo sviluppo vegetativo, in alcune aziende si nota presenza di Afide, prima di posizionare arnie di bombi o nuclei di api a perdere, per l’impollinazione si consiglia con reale presenza di afidi di intervenire con prodotti a base di FLONICAMID o SPIROTETRAMMATO (intervenire alla mattina e con giornate soleggiate) dopo qualche giorno si possono posizionare i pronubi per l’impollinazione.

Cavolo cappuccio, cavolfiore in serra

Si riscontra presenza di larve di Cavolaia nella pagina inferiore delle foglie. Con le prime rosure delle foglie e le larve presenti intervenire con uno dei principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) verificando che il prodotto commerciale sia autorizzato in serra e rispettando i tempi di carenza in quanto siamo prossimi alla raccolta.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Prosegue l’accrescimento dei germogli e allungamento delle infiorescenze, con boccioli fiorali distanziati e in fase di rigonfiamento.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): limitate catture d’adulti, in questo momento il monitoraggio è utile per osservare quanto è presente il lepidottero negli oliveti. Mosca dell’olivo, Bactrocera oleae: i controlli settimanali hanno evidenziato un aumento delle catture d’adulti, segnale che la popolazione presente è molto attiva.

Cecidomia delle foglie d’olivo (Dasineura Oleae): nei punti di controllo si sono riscontrate larve di seconda e terza età, in un solo sito si è vista la presenza di pupe. Non si sono riscontrati fori di sfarfallamento degli adulti.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): segnalati spostamenti di adulti sugli alberi.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): ancora nessuna presenza di neanidi e assenza di forme di fumaggine.

Parassiti fungini

Se non già attuato dopo la potatura, si consiglia un intervento con prodotti rameici, come OSSICLORURO di RAME eventualmente unito a dello ZOLFO bagnabile, favoriscono la disinfezione e la cicatrizzazione dei tagli e attuano un’efficace azione di contrasto ai parassiti fungini e batterici, come la Rogna dell’olivo.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 19 aprile 2024

Bollettino n. 13 del 11.04.2024

SETTORE FRUTTICOLO

Melo

La fase fenologica varia da inizio allegagione per il gruppo Pink a piena fioritura per il gruppo Imperatore. Golden si torva ad inizio caduta petali.

Ticchiolatura: in qualche frutteto si nota qualche macchia, su foglia, esito dell’infezione del 26 marzo. Nei prossimi giorni è prevista la fine del periodo di incubazione dell’infezione del 31 marzo. In questi giorni è prevista un’ulteriore infezione, grave. Valutare, in base alle ore di bagnatura ed all’entità della pioggia, se rientrare con un trattamento stoppante e/o curativo. Ripristinare la copertura prima della prossima pioggia.

Oidio: si segnala la presenza comparsa di sintomi in diversi meleti. Considerato l’andamento climatic attuale più favorevole al patogeno è necessario continuare la strategia di difesa . Aggiungere sempre un antioidico specifico ad ogni trattamento.

Afide grigio: intervenire da completa caduta petali verso afide grigio e verde con SULFOXAFLOR, SPIROTETRAMAT, o FLUPYRADIFURONE.

Eulia: continua il volo degli adulti e sono osservate le primissime ovideposizioni. Si prevede la nascita delle prime larve verso la fine della prossima settimana.

Carpocapsa: è iniziato il volo. Continuare il monitoraggio con le apposite trappole.

Pero

Fase variabile tra fine caduta petali per Kaiser ad allegagione per Abate.

Ticchiolatura: periodo ancora critico per le infezioni. Mantenere la copertura con fungicida, come indicato per il melo.

Tentredine (Oplocampa brevis): dove se ne è riscontrata la presenta intervenire, a caduta petali, con ACETAMIPRID o FLUPIRADIFURONE.

Psilla: monitorare il frutteto per valutare l’entità della popolazione ed eventualmente programmare un intervento specifico.

Erwinia amilovora: fase molto critica con rischio di infezioni molto elevato. La difesa in queste fasi è molto importante: impiegare ACIBENZOLAR-S-METILE o BACILLUS SUBTILIS o AMYLOLIQUEFACIENS.

Maculatura: nei frutteti molto colpiti negli ultimi anni si consiglia sempre la rottura del cotico erboso ed il mantenimento dell’assenza dell’erba per tutta la stagione. Per ora il rischio di infezione è ancora basso, ma i primi conidi di Stemphylium vesicarium sono già stati osservati.

Pesco

Stadio variabile da scamiciatura ad allegagione.

Corineo: nelle situazioni storicamente problematiche, e se già eseguito, prevedere un intervento specifico.

Afidi: si segnala una sporadica presenza di focolai, in alcuni frutteti: se non già fatto, eseguire il trattamento

post-fiorale con aficida.

Oidio: il periodo attuale risulta favorevole al patogeno, in particolare sulle varietà più sensibili. Per quanto

riguarda la strategia di difesa, si consiglia di eseguire un ciclo di almeno 2-3 interventi con fungicidi

antioidici specifici. Si ricorda che lo zolfo, oltre che sull’oidio, ha una significativa attività nei confronti del

nerume.

Nerume (C.carpophilum): è favorito da piogge e/o prolungata bagnatura della vegetazione, e da

temperature miti. La fase di maggior rischio da inizio scamiciatura e si potrae per circa 30 giorni.

Intervenire con zolfo o pyraclostrobin.

Forficula: monitorare la situazione del pescheto. Eventualmente è il momento di predisporre anelli collanti

attorno alle piante per intercettare la risalita dei giovani dal terreno sulla pianta

Albicocco

La coltura è allo stadio di accrescimento del frutticino.

Batteriosi: le condizioni sono ancora favorevoli per le infezioni. Continuare a trattare con SALI di RAME (pianta asciutta). Utili anche BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS D747 .

Oidio: vedi pesco.

Nerume: vedi pesco.

Forficula: vedi pesco.

Susino

Le varietà europee sono allo stadio di allegagione, le varietà cino-giapponesi sono adingrossamento frutticino.

Nerume: nei frutteti più problematici, programmare un’adeguata strategia di difesa, come indicato per pesco ed albicocco.

Tentredini delle susine (H.flava, H.minuta): se non ancora fatto, e verificata la presenza con le trappole cromotropiche, effettuare a caduta petali un trattamento specifico.

C.funebrana: sta proseguendo il primo volo: nei prossimi gironi inizierà l’ovideposizione.

Ciliegio

La fase fenologica è molto differenziata, e va da fine fioritura ad allegagione.

Monilia: dove il rischio permane elevato, per le condizioni meteo e la sensibilità varietale, intervenire con un trattamento specifico a fine fioritura.

Afidi: monitorare il frutteto ed intervenire alla comparsa dei primi focolai

Actinidia

A.chinensis si trova nella fase di foglie distese con infiorescenze separate. Tra pochi giorni inizierà il diradamento fiorale. A.deliciosa si trova tra fine rottura gemme e germogli con foglie separate di lunghezza sino ai 30 cm.

PSA: si notano degli essudati asciutti, visibili soprattutto negli impianti vecchi, anche se non a livelli preoccupanti come anni fa. Continuare la difesa impiegando ACIBENZOLAR-S-METILE, per almeno 2 interventi prima della fioritura, a partire dai prossimi giorni. Non asportare i rami colpiti sino a dopo la fioritura delle piante.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’impennata delle temperature nel fine settimana ha dato forte impulso alla crescita dei germogli delle varietà precoci e medie, in particolare nei versanti meglio esposti, ed ha accentuato la scalarità di fase tra i diversi ambienti ed epoche di potatura:

Vitigno - Bbch Medio Ambienti Tardivi - Bbch Medio Ambienti Precoci

Pinot, Chardonnay - 09 – 12/13.

Corvine, Merlot - 05 – 12/14.

Glera - 11 – 13/14.

Garganega, Cabernet s. - 01 – 09.

Stato parassitario

Patogeni: nulla da segnalare al momento, salvo l’abbondanza di inoculo svernante di Oidio sui tralci negli impianti attaccati in modo virulento lo scorso anno.

Le simulazioni dei modelli riferite ad alcune località del veronese rivelano che la Peronospora è pronta a generare le prime, blande, infezioni stagionali.

Tignoletta: Si sta progressivamente avviando il volo degli adulti di prima generazione anche negli ambienti meno anticipati, a distanza di nove giorni dalle primissime catture.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Alcune femmine svernanti, riparate sotto il ritidoma, hanno iniziato a produrre il caratteristico ovisacco ceroso ripiene di uova giallastre.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): Finora non sono state osservate schiusure dalle uova svernanti. Il monitoraggio della presenza del parassita deve essere fatto lungo tutto il fusto, dalla testa del ceppo fino al suolo, sotto al ritidoma. Alla base dei ceppi più colpiti si possono notare dei grumi di terra compattata dalle formiche che custodiscono al loro interno le uova di cocciniglia.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): Gli scudetti con le femmine svernanti di varia dimensione sono facilmente riconoscibili sui tralci e sul legno di più anni. Nei vigneti infestati è utile verificare in questo periodo il livello di parassitizzazione sostenuto da alcune specie di parassitoidi naturali (Coccophagus lycimnia, Calcidoideo, Afelinide) i quali sono in grado di contenere le popolazioni di questa specie. E’ sufficiente controllare l’integrità degli scudetti: se sono bucherellati vuol dire che c’è stato lo sfarfallamento del parassitoide.

Cicalina maculata: Nei vigneti infestati lo scorso anno si iniziano a rilevare gli adulti svernanti provenienti dalle piante sempreverdi a bordo appezzamento (vedi foto sotto).

Indirizzi di difesa

Peronospora ed Escoriosi: data l’evoluzione umido-piovosa dell’ultimo periodo, la quale dovrebbe aver favorito il potenziale infettivo di questi patogeni, è opportuno prevedere l’esecuzione di un intervento cautelativo con prodotti di copertura (es. METIRAM, FOLPET, Rameici ecc. alle dosi minime da etichetta) in tutte le situazioni colturali laddove la vegetazione ha raggiunto lo sviluppo minimo di recettività. Si raccomanda di eseguire il trattamento nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Oidio: nei vigneti che hanno subito forti attacchi lo scorso anno, anche in post-vendemmia, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. MEPTIL DINOCAP) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. In tutte le altre situazioni, in affiancamento al trattamento antiperonosporico, uno ZOLFO BAGNABILE a dosi medio-basse da etichetta è più che sufficiente per le necessità del momento.

Tignoletta: Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale è necessario completare rapidamente il posizionamento dei dispositivi erogatori di feromoni (laccetti o spray).

Cocciniglia farinosa: Coloro che intendono contenere questo fitofago con la tecnica della confusione sessuale devono predisporre il posizionamento degli erogatori di feromoni entro la fine del mese, prima dell’inizio del volo dei maschi adulti.

Cicalina maculata: Nei vigneti solitamente infestati, per limitare le popolazioni di adulti svernanti provenienti dall’esterno, si può ricorrere all’impiego di trappole cromotropiche gialle da posizionare ai bordi dei vigneti in prossimità delle piante spontanee.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 17 aprile 2024

Bollettino n. 12 del 10.04.2024

SETTORE ORTICOLO

Asparago verde

Su asparago verde si nota ancora la presenza, in raccolta, di danni da Limacce legati alle condizioni climatiche dell’ultimo periodo. Il problema dovrebbe diminuire progressivamente con l’innalzamento delle temperature e l’asciugatura dei terreni; in caso di forte infestazione si può intervenire con una distribuzione di FOSFATO FERRICO in esca. Si notano inoltre turioni colpiti da Stemphyllium (presenza lungo il turione di tacche necrotiche ed ellittiche con alone più scuro); in fase di raccolta non è ammesso nessun trattamento. Per ridurre questo fenomeno, che compare principalmente in primavere molto piovose e umide, si consiglia in autunno di asportare le stoppie per ridurre il potenziale inoculo, specialmente dagli appezzamenti destinati alla produzione di asparago verde.

Lattuga in pieno campo

In questo periodo, viste le condizioni climatiche, si consiglia di scoprire la coltura dal TNT, se ancora presente, effettuare delle estirpature/zappature per arieggiare e rompere la crosta del terreno se non c’è la pacciamatura, effettuare, se necessario con piante stentate e con poca vegetazione, una concimazione AZOTATA per aumentare lo sviluppo della pianta e non perdere giorni di ciclo che potrebbero stimolare la salita a seme delle piante. Tenere sotto controllo eventuale presenza di Afidi.

Patata

Siamo in pieno germogliamento dei tuberi di patata. In questa fase la coltura non necessita di alcun trattamento.

Zucchino in ambiente protetto e semiprotetto

Le piante stanno iniziando l’accrescimento dei frutti, ma a causa dell’andamento climatico degli scorsi giorni e lo scarso vigore vegetativo, i frutti si presentano di un verde molto intenso, deformi e con pezzatura ridotta. In queste situazioni si consiglia di eliminare/asportare tutti i frutti per dare vigoria alla pianta e alimentare le nuove zucchine. Soprattutto nelle serre, controllare periodicamente sulla pagina inferiore la presenza di Afidi.

Trapianti in serra (pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo)

Per i trapianti, iniziati da circa 8 giorni, di piantine allevate in vivaio con condizioni sfavorevoli (poca luce e leggermente filate) e su terreni non perfettamente in tempera (leggermente bagnati), è necessario monitorare lo sviluppo dell’apparato radicale che dovrebbe essere in uscita rispetto al pane di terra e se la pianta non è in estrema sofferenza idrica, è meglio ritardare le irrigazioni per stimolare l’accrescimento delle radici e permettere al terreno circostante di asciugarsi.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Accrescimento dei germogli apicali e laterali.

Azioni agronomiche di difesa fitosanitaria

La maggior parte degli oliveti si presenta in un buono stato vegetativo.

Si ricorda che, se non già attuata, va completata la concimazione autunno/invernale con la somministrazione al terreno di AZOTATI, utile nelle fasi di fioritura, allegagione, maturazione. È possibile ricorrere anche alla concimazione fogliare, che può compensare eventuali mancanze di microelementi, come il BORO, il MANGANESE e lo ZINCO, oltre che far fronte a transitorie carenze di macroelementi, come l’AZOTO, il FOSFORO e il POTASSIO, ed essere utile per momenti di necessità. La concimazione fogliare consente una rapida assimilazione e traslocazione dei nutrienti, come gli azotati, i fosfo-potassici e i concimi organici associati a microelementi.

In piante lesionate da Rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi), per limitare la formazione di nuove infezioni, potrebbe rilevarsi utile la distribuzione di fertilizzanti induttori di resistenza, contenenti microelementi in varie forme, a base di ZINCO e RAME, o corroboranti, come il PROPOLI oleoso, il DISTILLATO di LEGNO o composti a base di ALGHE.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): è iniziato il monitoraggio con trappole attrattive per la prima generazione “antofaga”.

Cecidomia (Danineura oleae): continua il controllo del parassita, la verifica delle galle che sono visibili sulle foglie mostra parassitizzazioni da insetti antagonisti mediamente del 18-20%.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): gli adulti sono usciti dai siti di svernamento e si stanno trasferendo sugli alberi, al momento non è da attuare alcuna azione a contrasto.

Parassiti fungini

L’attuale andamento stagionale particolarmente asciutto limita il verificarsi d’infezioni da parassiti fungini. Si ricorda pur tuttavia che, concluse le potature, come azione disinfettante delle ferite, va eseguito un intervento fitosanitario con prodotti rameici, ad es. SOLFATO di RAME alla dose di circa 0,8–1 kg/ha, pari a 400/500 gr/ha di sostanza attiva.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 12 aprile 2024

Bollettino n. 11 del 03.04.2024

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

La ripresa vegetativa sulle varietà precoci è iniziata praticamente ovunque, generalmente in anticipo di circa 7-10 giorni sulla media e con marcata scalarità tra i diversi ambienti ed esposizioni.

Stato parassitario

Oidio: nelle svariate situazioni di collina e di pianura nelle quali lo scorso anno si sono verificate delle infezioni virulente, l’inoculo svernante è presente in quantità importante e diffusa sui tralci.

Nottue: rare segnalazioni di presenze circoscritte ai consueti ambienti di collina in vicinanza di aree boscate, comunque più contenute del solito.

Tignoletta: in questi giorni, in alcuni comprensori, sono iniziati i voli della 1^ generazione.

Indirizzi di difesa

Nei vigneti in cui l’Escoriosi è una malattia endemica, già a partire dalla fase di germogliamento è opportuno intervenire a prevenzione degli attacchi del patogeno con dei fungicidi registrati allo scopo (es. METIRAM, FOLPET ecc.) nell’immediata evenienza di eventi piovosi.

Contro l’Oidio, specificatamente nelle situazioni sopra descritte, è raccomandata l’esecuzione di un paio di interventi in successione con prodotti curativi eradicanti (es. MEPTIL DINOCAP) a partire dal momento in cui la vegetazione ha raggiunto i 4-5 cm medi di sviluppo dei getti. Da considerare che lo ZOLFO, pur valido in tal senso, riesce ad esprimere il suo potenziale con temperature superiori ai 16°C.

Negli areali in cui si pratica il metodo della confusione sessuale contro la Tignoletta è necessario affrettare il posizionamento degli erogatori (laccetti o spray) nel vigneto.

Negli impianti con infestazioni di Partenolecanium corni, limitatamente a quelli che non hanno superato lo stadio di gemma cotonosa, è opportuno valutare l’esecuzione di un trattamento mirato con OLI MINERALI.

Laddove c’è una concreta potenzialità di danno da Nottue, nei vigneti in cui è in corso il germogliamento, è possibile ricorrere all’impiego di insetticidi specifici di contenimento (a base di BACILLUS THURINGIENSIS o DELTAMETRINA). Si ricorda che esistono sistemi alternativi efficaci che prevedono la raccolta manuale delle larve durante le ore notturne o l’applicazione di ostacoli meccanici al fusto (collarini o colle) per impedire la risalita delle larve dal terreno.

SETTORE ORTICOLO

Cetriolo in serra

Le condizioni sono favorevoli a possibili infezioni di Botrite specialmente vicino alle intersezioni dei germogli laterali. Si consiglia di arieggiare le serre il più possibile anche in giornate nuvolose. Se in raccolta, utilizzare eventualmente prodotti a base di BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS o PYTHIUM OLIGANDRUM o BACILLUS SUBTILIS oppure PROPOLI. In alcuni casi si nota presenza di piante con vegetazione molto scura e poco sviluppate specialmente dopo circa 10-15 giorni dal trapianto. Questo fenomeno è legato alle condizioni climatiche di questo periodo caratterizzato da poca luce e temperature basse. Non ci sono trattamenti da effettuare contro questi fenomeni.

Melanzana in serra

Primi focolai di Tripidi su piante trapiantate da 15-20 giorni. Contro questo insetto, se l’attacco non è molto forte, si può intervenire con lanci di insetti utili nello specifico AMBLYSEIUS SWISKI alla dose di almeno 50 individui mq con l’aggiunta di ORIUS LEAVIGATUS 1 individuo mq.

Cavolfiore e cavolo cappuccio in serra

In questo periodo si nota presenza di Peronospora; si consiglia di arieggiare il più possibile le serre, moderare le concimazioni azotate, favorire il drenaggio del suolo e dove necessario intervenire con principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) avendo cura di verificare se il prodotto commerciale è autorizzato in coltura protetta.

Inoltre si nota presenza di Afide di colore verde giallastro con file di bande sclerificate più scure e con il corpo non ricoperto da abbondante secrezione cerosa (falso afide ceroso). Con almeno il 5% di piante colpite intervenire con principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) avendo cura di verificare se il prodotto commerciale è autorizzato in coltura protetta.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Accrescimento dei germogli apicali e laterali degli olivi.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Batrocera oleae): chi adotta trappole ATTRACT and KILL a lunga durata, 180 giorni, può già disporle negli oliveti.

Cecidomide o Rogna delle foglie dell’olivo (Dasineura Oleae): il controllo settimanale su punti di monitoraggio e su aziende che l’anno scorso hanno avuto infestazioni, da una popolazione larvale composta di larve di seconda età, in qualche caso di terza età, non sono stati notati fori di sfarfallamento. Al momento non va attuato alcun intervento fitosanitario.

Parassiti fungini

Le piogge e l’elevata umidità di questi giorni mantengono condizioni favorevoli allo sviluppo d’infezioni da parassiti fungini, come l’Occhio di pavone (Spilocaea oleagine); si stanno anche rilevando presenze di Cancri rameali. Se non si è già provveduto, si consiglia un intervento con prodotti a base di RAME, OSSICLORURO di RAME TETRAMICO MICRO, o la POLTIGLIA BORDOLESE o DODINA o FOSFONATO di POTASSIO. L’utilizzo di prodotti RAMEICI contrasto o limita anche il batterio dalla Rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi).

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 10 aprile 2024

Bollettino n. 10 del 27.03.2024

SETTORE ORTICOLO

Terreni destinati alla coltura del radicchio

In questo periodo, appena le condizioni del terreno lo permettono, verranno sistemati i terreni dove è stata effettuata la coltivazione del radicchio nella campagna 2023 2024 attraverso livellamenti delle testate e ripuntature del terreno per ridurre i ristagni idrici e rompere il costipamento dovuto alle lavorazioni di raccolta.

Dove si sono notate infezioni di Sclerotinia, se non sono disponibili terreni per la rotazione, si consiglia di effettuare prima dell’eventuale aratura (profondità massima 20 cm) una concimazione organica con prodotti adeguati (LETAME maturo o STALLATICI di qualità) e successivamente distribuire CONIOTHYRIUM MINITANS per controllare/ridurre la carica del fungo. Per non lasciare il terreno nudo, effettuare poi un sovescio di piante biocide o un miscuglio di varie specie, avendo cura di lasciare una piccola fascia di terreno non sovesciato per verificare, in fase di coltivazione, se il sovescio effettuato ha dato i risultati aspettati oppure se conviene cambiare essenze.

Cetriolo in serra

Le condizioni sono favorevoli a possibili focolai di Afidi. Con i trapianti precoci siamo in piena raccolta, si consiglia quindi di effettuare un secondo lancio di insetti utili quali CHRYSOPERLA CARNEA alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di APHIDIUS COLEMANI.

Pomodoro in serra

Siamo in fase di trapianto: viste le situazioni di forti attacchi di Tuta absoluta dello scorso anno, specialmente nel secondo periodo, è importante attenersi ad alcuni accorgimenti:

• l’installazione di reti possibilmente di una dimensione foro di almeno 1mm x 1mm sia nelle aperture laterali che in quelle al colmo per ridurre al minimo una possibile entrata dall’esterno dell’insetto;

• controllare che non ci sia presenza di mine nelle foglie all’arrivo delle piante;

• installare i ferormoni all’interno delle serre per la confusione sessuale;

• monitorare la presenza all’interno delle serre con trappole specifiche.

Pomodoro, peperone, melanzana in coltura protetta

In serre dove nel corso del 2023 si è rilevata la presenza di Nematodi, si consiglia di utilizzare, se disponibili, varietà resistenti/tolleranti al parassita o piante innestate o effettuare un sovescio con piante biocide (rucola e senape). Per i trapianti nei quali è ancora possibile farlo, usare nelle fasi di pre trapianto o post trapianto il PAECILOMYCES LILACINUS per il controllo dei Nematodi galligeni, oppure ESTRATTO d’AGLIO.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Le gemme apicali si sono rigonfiate come pure quelle a fiore laterali, che stanno evidenziando i piccioli.

Stato delle piante e operazioni agronomiche

Le chiome degli olivi si presentano mediamente in buono stato fisiologico. Le temperature del terreno a livello delle radici, 30–40 cm di profondità sono comprese tra i 12 e i 13°C, stanno iniziando la fase di assorbimento degli elementi nutrivi.

Si consiglia pertanto, nel caso di necessità, che sono possibili apporti di fertilizzanti AZOTATI a lenta cessione, alle dosi di circa 45 unità di azoto ad ettaro. Le recenti piogge hanno ben idratato i terreni e nei suoli vi è una sufficiente umidità per veicolare questi fertilizzanti verso la parte assorbente della radici.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Batrocera oleae): sui punti di monitoraggio si riscontrano catture d’adulti, chi adotta trappole Attract and Kill a lunga durata, 180 giorni, può già posizionarle.

Cecidomia delle foglie dell’olivo (Dasineura oleae): si segnala la presenza di larve di prima età di colore leggermente aranciato, con molta probabilità si sono attivate già alla fine di febbraio e sono entrate nel mesofillo fogliare, dove hanno creato una piccola galleria oblunga. Al momento non attuare azioni di difesa.

Parassiti Fungini

Le attuali condizioni ambientali rendono possibili infezioni di Occhio di pavone e Cancri rameali, come pure del batterio della Rogna dell’olivo; per un’adeguata protezione diventa fondamentale un intervento con prodotti RAMEICI subito dopo le potature e dove, storicamente, si sono registrate infezioni importanti è possibile utilizzare la DODINA, che ha funzione preventiva e curativa.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 3 aprile 2024

Bollettino n. 9 del 20.03.2024

SETTORE ORTICOLO

Radicchio primaverile

Si riscontra un forte ritardo con i trapianti, legato alle condizioni meteo degli ultimi 15 giorni che non permettono di poter preparare i terreni troppo bagnati. Pertanto, valutare bene la convenienza di possibile trapianto di piante troppo vecchie (circa 10-15 giorni dal trapianto effettivo) che potrebbero poi salire a seme velocemente nel periodo primaverile e compromettere la produzione; se si considerano anche i costi successivi al trapianto (concimazioni e trattamenti) conviene in questi casi evitare di trapiantare questi materiali.

Cetriolo in serra

Va prestata molta attenzione alla possibile presenza di Botrite nei fiori. Si consiglia di arieggiare il più possibile le serre e, nel caso fosse riscontrata, di intervenire con prodotti a base di BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS o PHYTIUM OLIGANDRUM o BACILLUS SUBTILIS. Viste le condizioni atmosferiche e l’eventuale presenza di botrite si consiglia di ritardare di qualche giorno la pulizia dei ricacci ascellari e le eventuali foglie in eccesso.

Lattuga in serra

In questo periodo si consiglia, se possibile, di arieggiare molto serre e tunnel, effettuare solo irrigazioni per manichetta eliminando quelle aeree, evitare i ristagni idrici.

Viste le condizioni atmosferiche (giornate di sole e giornate nuvolose) si potrebbero notare piante leggermente appassite anche se il terreno è bagnato; questo fenomeno è legato alla differenza di luce nel periodo di accrescimento, pertanto nessun trattamento è necessario per questo fenomeno.

Fragola

Le piante sono nella fase di accrescimento. Porre attenzione a possibili focolai di Afidi, sia in serra che in pieno campo. Con presenza generalizzata, effettuare un intervento con SALI POTASSICI di acidi grassi e, successivamente, nelle ore serali, effettuare un intervento con PIRETRINE o AZADIRACTINA.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Ripresa vegetativa con gemme a fiore che rimangono ancora chiuse e, solo negli areali più esposti, iniziano a sbottonare.

Stato delle piante e operazioni agronomiche

Le chiome degli olivi si presentano mediamente in buono stato fisiologico. Le temperature del terreno a livello delle radici, 30–40 cm di profondità, sono comprese tra i 10 e i 12°C, pertanto sono entrate nella fase di assorbimento degli elementi nutrivi e della soluzione circolante.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): dai controlli eseguiti sui punti di monitoraggio, sono state rilevate in queste due ultime settimane catture di adulti; ciò indica che il dittero ha superato bene l’inverno come adulto e ha avuto una bassa o nulla mortalità a carico delle pupe nel suolo o nelle olive non raccolte. Considerato che sono rimaste molte olive sulle piante dopo la raccolta, soprattutto in oliveti abbandonati, si avrà un’agevolazioni per le ovideposizioni primaverili. Per questo motivo, chi adotta trappole Attract and Kill a lunga persistenza, può già posizionarle, così da limitare la numerosità della popolazione.

Parassiti Fungini

Le attuali condizioni ambientali rendono possibili attacchi di Occhio di pavone e Cancri rameali, come pure il batterio della Rogna dell’olivo. Un’adeguata protezione diventa fondamentale; si consiglia un intervento con prodotti RAMEICI subito dopo le potature e dove storicamente si sono registrate infezioni importanti. Le temperature di periodo consentono anche l’utilizzo della DODINA, che ha funzione preventiva e curativa.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 27 marzo 2024

Bollettino n. 8 del 13.03.2024

SETTORE FRUTTICOLO

Albicocco

La coltura è allo stadio compreso tra piena fioritura ed inizio caduta petali.

Afidi: terminata la fioritura intervenire con un trattamento aficida specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere a caduta petali un trattamento con una sostanza attiva efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto adatto il BACILLUS THURINGIESIS.

Monilia: il periodo piovoso sembra, per il momento, terminato tuttavia l’elevata umidità ambientale favorisce ancora le infezioni del patogeno. E’ quindi opportuno, soprattutto se non si è riusciti ad intervenire in via preventiva, trattare la coltura con una sostanza attiva ad azione specifica.

Oidio: le condizioni ambientali e lo stadio fenologico della coltura sono favorevoli alle infezioni oidiche. Iniziare il controllo di questo patogeno utilizzando, nei trattamenti, ZOLFO (attivo anche contro il nerume) o le altre sostanze attive indicate nelle LTDI.

Pesco

La fase fenologica è compresa tra inizio e piena fioritura, in funzione della diverse varietà.

Bolla, monilia, corineo: benchè per i prossimi giorni non siano previste piogge, l’elevata umidità ambientale

e le frequenti nebbie mattutine sono condizioni comunque favorevoli alle infezioni di questi patogeni. A fine

fioritura è opportuno intervenire con captano o dodina cui aggiungere un triazolo o una SDHI a duplice attività

(antimonilia a antioidica).

Afidi: a caduta petali ripetere il trattamento aficida con una della sostanze attive indicate nelle LTDI.

Cydia molesta: i modelli previsionali indicano che siamo prossimi all’inizio del volo degli adulti. Programmare

nei prossimi giorni distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Susino

Le varietà europee in fase di bottoni fiorali/bottoni separati, le varietà cino-giapponesi sono inizio fioritura.

Monilia: il rischio di infezione è elevato per le varietà cino-giapponesi, cui si rimanda a quanto indicato per il pesco.

Cocciniglia (C.perniciosa): solo per le varietà europee, è ancora possibile intervenire contro la cocciniglia con PYRIPROXIFEN.

Melo

Fase fenologica di mazzetti affioranti nelle varietà del gruppo Pink e qualche impianto di Granny Smith. Le altre varietà si trovano nella fase di orecchiette di topo, a punte verdi quelle del gruppo Imperatore.

Cocciniglia (C.perniciosa): è il momento di intervenire con un trattamento con PYRIPROXIFEN.

Ticchiolatura: nello scorso week end si è registrato il primo significativo volo ascosporico che ha dato origine alla prima infezione dell’anno, classificata come lieve, anche per la limitata superficie recettiva. Ripristinare la copertura prima delle prossime piogge.

Oidio: i modelli indicano l’inizio della sporulazione dell’inoculo svernante. In questa fase iniziare la difesa antioidica aggiungendo ZOLFO agli altri trattamenti programmati.

Pero

Fase fenologica tra mazzetti affioranti per Abate, Carmen, Early Giulia e mazzetti visibili per le William. leggermente più attardata la Kaiser.

Valsa leucostoma: continua la segnalazione di casi di cancri da valsa, soprattutto nel basso Veneto. Al momento non sono note sostanze attive in grado di controllare la malattia. Utili risultano gli interventi agronomici quali la pulizia del secco, la rimozione della parti ammalate, una gestone equilibrata del frutteto.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Afide grigio: per il trattamento aspettare la fase di bottoni rosa /pre-fioritura.

Psilla: in questa fase è utile un trattamento con CAOLINO la cui funzione è di sfavorire l’ovideposizione e ridurre la quantità di uova che gli adulti di Psilla stanno deponendo.

Cecidomia (Contarina pyrivora): la femmina di questo fitofago depone le uova sui mazzetti ancora semichiusi. Nelle situazioni in cui l’anno scorso si sono registrati dei danni in fase di apertura dei mazzetti (inizio bottoni bianchi) intervenire con TAU-FLUVALINATE.

Actinidia

Le varietà gialle sono in fase gemma cotonosa, in qualche caso già a foglie visibili. Hayward è in fase di rottura gemme .

PSA: le condizioni ambientali sono molto favorevoli alle infezioni da PSA. In caso di pioggia è opportuno un trattamento preventivo con SALI di RAME.

Si raccomanda di non tagliare per asportare i rami infetti ma di rimandare questa operazione dopo la metà di maggio, in condizioni di clima secco.

SETTORE ORTICOLO

Asparago

A parte gli impianti “forzati” dove i cumuli sono stati predisposti da fine anno, coperti e attualmente in raccolta, per gli altri impianti le condizioni del terreno necessarie per effettuare la copertura dei cumuli per la produzione di asparago bianco, non sono ancora idonei a causa delle abbondanti precipitazioni.

Prima di effettuare la preparazione del terreno si consiglia di effettuare il taglio dei turioni emersi perché potrebbero presentare, nella fase di raccolta, delle colorazioni non conformi alla vendita dell’asparago bianco.

Pomodoro, Zucchino, Melanzana, Peperone, Cetriolo in serra

Siamo prossimi ai trapianti di pomodoro, zucchino, melanzana, peperone, cetriolo in serra, prima di effettuare questa operazione si consiglia di:

• controllare che le coperture delle serre siano in condizioni ottimali eventualmente sostituirle (rotte o troppo vecchie con poca luminosità oppure oltre il period massimo di durata);

• verificare che le reti antinsetto siano sane non rotte o con presenza di buchi;

• pulire dall’erba lungo le file dei pali della serra e lungo i bordi;

• verificare che gli impianti di irrigazione siano efficienti e puliti (pulire gli ugelli aerei ed eventualmente sostituire le manichette);

• sistemare il terreno in modo da garantire un ottimo deflusso delle acque in eccesso e ridurre al minimo la penetrazione dell’acqua dall’esterno eventualmente sostituire i battiscopa dei laterali;

• preparare il terreno in modo adeguato alla messa a dimora delle piantine;

• effettuare delle concimazioni organiche prima del trapianto;

• dove le condizioni sanitarie del terreno sono abbastanza precarie (presenza di sclerotinia, fusiarium) prima del trapianto utilizzare i funghi antagonisti presenti nelle “Linee di difesa integrata della regione Veneto” per gestire al meglio queste malattie - (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata);

• non anticipare troppo il trapianto di alcune specie come il peperone e il cetriolo se non sono presenti eventuali sistemi di soccorso per le possibili gelate tardive;

• effettuare dopo il trapianto delle irrigazioni localizzate in modo da garantire un buon attecchimento della pianta.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Si è entrati nella prima fase di ripresa vegetativa, a livello delle radici e delle chiome le temperature hanno in media raggiunto e superato i 10°C.

Da inizio anno le precipitazioni pervenute sono state dai 200 ai 240 mm di pioggia, perciò terreni e piante sono ben idratati.

Difesa fitosanitaria

Il rischio fitosanitario del momento è dato dalle infezioni dell’Occhio di pavone (Venturia oleagineae), facilitato nella sua diffusione dalle precipitazioni di questi ultimi giorni, infatti i conidi di questo fungo patogeno si diffondono nell’oliveto prevalentemente con le piogge. Le infezioni iniziano a rendersi evidenti con macchie circolari clorotiche, per la mancata o insufficiente formazione della clorofilla, poi assumono un colore bruno scuro fuligginoso, contornate da un alone giallastro. Il decorso della primavera determinerà la necessità di eventuali successivi interventi, al momento i prodotti consigliati a contrasto riguardano principalmente i RAMEICI, come l’ossicloruro di rame, l’idrossido di rame o il solfato di rame, che non penetrano nei tessuti vegetali e hanno una funzione solo preventiva. L’utilizzo dei prodotti RAMEICI provoca la caduta delle foglie infette.

Si può anche ricorrere a un’altra sostanza fungitossica, la DODINA, che penetra nei tessuti vegetali e svolge un ruolo di prevenzione, impedendo la penetrazione e l’insediamento del patogeno nei tessuti sani. Allo stesso tempo la Dodina è curativa, perché contrasta lo sviluppo delle cellule fungine nel periodo d’incubazione, cioè fra l’inoculo e la comparsa dei sintomi, ed è eradicante, perché evita nelle foglie l’allargamento delle aree infette impedendo che si formino e si diffondano nuove spore di propagazione del patogeno. La Dodina non provoca la caduta delle foglie, che rimangono sull’albero e continuano a svolgere la sintesi clorofilliana. I formulati in commercio di Dodina vanno utilizzati nelle ore più calde della giornata, consentendo l’impiego anche nelle fasi iniziali di difesa fitosanitaria e sono consentiti due interventi l’anno.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 20 marzo 2024

Bollettino n. 7 del 06.03.2024

SETTORE FRUTTICOLO

PESCO

Le sommatorie termiche sono sostanzialmente allineate ai valori dell’anno scorso. Le abbondanti piogge di questo periodo sono favorevoli alle infezioni dei patogeni. La fase fenologica è compresa tra gemma gonfia e inizio bottoni rosa, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto.

Cocciniglie: programmare un trattamento con OLIO MINERALE, se ancora a gemma gonfia, o con PYRIPROXIFEN se a bottoni rosa.

Bolla, monilia, corineo: condizioni molto favorevoli alle infezioni. Programmare un’applicazione specifica a bottoni rosa con i prodotti previsti nelle LTDI.

Afidi: in alcuni frutteti si notano le prime fondatrici. Per il trattamento specifico attendere la fase di pre-fioritura, in modo da posizionare l’aficida il più vicino possible allo stadio sensibile dell’afide, avendo cura di bagnare bene la vegetazione.

Tripidi/Anarsia: dove è stata verificata la presenza nella stagione passata, unire al trattamento pre-fiorale un insetticida specifico, come indicato nelle LTDI, o BACILLUS THURINGIESIS nel caso di anarsia.

ALBICOCCO

La coltura è ormai prossima alla fioritura, con situazioni diverse a seconda delle zone, del terreno e dell’età dell’impianto.

Monilia: data l’elevata sensibilità dell’albicocco a questo patogeno effettuare un intervento fungicida specifico.

Cocciniglie, afidi,anarsia: vedi pesco

MELO

Varietà come il gruppo Pink e Granny Smith si trovano nella fase tra rottura gemme e punte verdi, nelle altre si nota un ingrossamento delle gemme.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da Nectria è opportuno un trattamento con SALI di RAME.

Cocciniglie/Afide lanigero: in questo momento è possibile utilizzare l’OLIO MINERALE paraffinico, avendo cura di bagnare molto bene la pianta.

Ticchiolatura: i modelli indicano che le ascospore non hanno completato il processo di maturazione per cui per il momento il rischio è nullo e non sono necessari interventi specifici.

PERO

Fase di gemma gonfia, tranne Abate e Carmen dove si notano le prime gemme aperte.

Eriofidi/cocciniglie: a gemme ancora non rotte è possibile utilizzare OLIO MINERALE paraffinico. Successivamente alla fase di rottura gemme impiegare PYRIPROXYFEN.

Cancri rameali: anche in considerazione delle attuali condizioni meteo molto favorevoli alle infezioni da nectria è opportuno un trattamento con SALI di RAME.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

ACTINIDIA

È iniziato la fase del pianto, segno della ripresa dell’attività radicale.

Cocciniglie: dove è stata verificata la presenza è il momento per un trattamento con OLIO MINERALE paraffinico.

PSA: terminate le operazioni di potatura e legatura è opportuno un trattamento preventivo con SALI di RAME.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Si sta entrando nella fase di ripresa vegetativa, a livello delle radici le temperature hanno raggiunto mediamente i 10°C.

Prima dose di fertilizzanti azotati

Nei territori olivicoli regionali proseguono le attività di potatura; appena queste saranno concluse si consiglia di attuare una prima concimazione azotata, così da sostenere adeguatamente la pianta nello sviluppo dei rami e nuove foglie.

Indicativamente le dosi potrebbero essere di circa 40 Unità fertilizzanti a ettaro.

Difesa fitosanitaria

Oziorrinco dell’olivo (Otiorrhynchus cribricollis): si è rilevata la presenza di rosure a forma di mezza luna, riconducibili alla presenza di Oziorrinco dell’olivo. Nel caso d’infestazioni subito dopo la potatura è possibile applicare dei manicotti di “lana di vetro” sul tronco a 30/40 cm da terra per impedire all’insetto di salire durante la notte.

Scolitidi (Phloeotribus scarabeoides, Hylesinus oleiperda): in piante debilitate si è trovata presenza di scolitidi, dei piccoli coleotteri che vivono sull’olivo e scavano delle gallerie tra legno e scorza, s’individuano perché queste formano dei caratteristici disegni a raggiera. In questi casi è opportuno, con le operazioni di potatura, lasciare sotto le piante un fastello di rami perché, tra circa 15/20 giorni, il coleottero dovrà ovideporre e sarà attratto da queste ramaglie, che dovranno poi essere tolte dopo la prima metà di maggio e, possibilmente, bruciate per impedire lo sfarfallamento degli adulti.

Parassiti fungini

Dai controlli eseguiti permane una diffusa presenza d’infezioni da Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea) e Cercosporiosi o Piombatura (Mycocentrospora cladosporioides); si raccomanda d’intervenire subito, o dopo la potatura o se questa dovrà essere protratta, utilizzando prodotti RAMEICI, che hanno azione preventiva. È possibile adoperare anche la DODINA o il FOSFONATO di POTASSIO, che hanno comportamenti preventivi e curativi.

Nelle aziende a conduzione da agricoltura biologica, in alternativa a questi fungicidi, sono utilizzabili i BICARBONATI di SODIO o di POTASSIO, vanno applicati in soluzione sulla vegetazione e provocano un innalzando del pH della superficie fogliare, creando un ambiente inospitale per i funghi.

Rogna dell’olivo (Speudomonas savastanoi): si ricorda che per prevenire la Rogna dell’olivo una delle principali azioni è ridurre al minimo le ferite e attuare subito dopo i necessari tagli di potatura un trattamento di disinfezione.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

SETTORE ORTICOLO

Cavolfiore, cappuccio, lattuga, cicoria in serra

Per i trapianti effettuati nel mese di gennaio e i primi di febbraio viste le condizioni climatiche si consiglia di eliminare definitivamente il tessuto non tessuto, effettuare eventuali lavorazioni nell’interfila, controllare il buon funzionamento delle manichette, arieggiare le serre il più possibile.

Inoltre verificare l’eventuale presenza di Limacce specialmente nelle file esterne. In questo momento non necessitano nè di concimazioni né di trattamenti fitosanitari.

Cetriolo in serra

Prestare molta attenzione a possibili focolai di Afidi. Sui trapianti precoci siamo prossimi alla raccolta e pertanto si consiglia di effettuare un primo lancio di insetti utili quail CHRYSOPERLA CARNEA alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di APHIDIUS COLEMANI. Invece dove non è ancora iniziata la raccolta e abbiamo già presenza di afidi effettuare un intervento con SPIROTETRAMAT (principio attivo con poca persistenza nei confronti degli insetti utili) e dopo una settimana introdurre gli insetti utili.

Lattuga in serra

Viste le condizioni climatiche della scorsa e di questa settimana si può incorrere in focolai di Bremia. Per evitare ciò si consiglia di aerare le serre e tunnel favorire un buon drenaggio del suolo ed in riferimento alle varietà utilizzate (varietà non resistenti alla bremia) effettuare se necessario un trattamento con prodotti indicate nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 13 marzo 2024

Bollettino n. 6 del 28.02.2024

SETTORE FRUTTICOLO

Pesco

Le temperature dell’ultima settimana hanno sostanzialmente allineato le sommatorie termiche ai valori dell’anno scorso. Le piogge previste per questo fine settimana sono da considerarsi infettanti per tutti i patogeni.

Bolla (Taphrina deformans): il pesco è nella fase di piena sensibilità alle infezioni. Come già indicato precedentemente, considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante. Se non già eseguito nei giorni scorsi, effettuare prima della pioggia l’applicazione fungicida con i prodotti previsti nelle LTDI.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni aggiungere alla miscela fungicida contro la bolla anche dei SALI di RAME.

Albicocco–Ciliegio–Susino–Mandorlo

Se non già eseguito trattate prima della pioggia con le sostanze attive previste, per le diverse colture, nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata.

Attenzione ad anomali germogliamenti anticipati su rami o piante singole di albicocco o susino, sintomo di infezioni da parte del fitoplasma Candidatus Phytoplasma prunorum, agente dei giallumi delle drupacee (ESFY: European Stone Fruit Yellows). In questi casi è opportuno procedere con l’estirpo quanto prima della pianta per limitare la diffusione della malattia.

Melo

Negli impianti dove si sono riscontrati nello scorso anno infezioni importanti di Nectria, e nelle varietà sensibili a questo patogeno, è utile programmare un primo trattamento con SALI di RAME.

Actinidia

Al termine della potatura invernale effettuare un intervento di copertura con sali di rame, utile per prevenire le infezioni da PSA.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Le piante sono ancora in fase di riposo vegetativo ma, nelle aree più esposte, è già in atto un inizio d’ingrossamento delle gemme apicali. Le precipitazioni di questi ultimi giorni, tra i 60 e i 70 mm di pioggia, hanno idratato terreni e piante. Le chiome degli olivi si presentano mediamente in buono stato fisiologico. Le temperature del terreno a livello delle radici, 30–40 cm di profondità sono di circa 9°C, pertanto, non sono entrate nella fase di assorbimento degli elementi nutrivi presenti nella soluzione circolante.

Situazione fitosanitaria

Parassiti fungini: le attuali condizioni ambientali rendono possibili attacchi di Occhio di pavone e Cancri rameali, come pure il batterio della Rogna dell’olivo, un’adeguata protezione diventa fondamentale, soprattutto in post potatura, intervenendo con prodotti RAMEICI, come l’idrossido di rame o il solfato di rame tribasico o l’ossicloruro di rame. Dove storicamente si sono registrate infezioni importanti e le potature si potrebbero protrarre oltre il mese di marzo, è consigliabile attuare l’intervento sin da subito. Si ricorda che i prodotti rameici hanno un effetto preventivo e, nel caso di attacchi importanti, in cui si rendesse necessaria anche un’azione curativa, le attuali condizioni di temperature permettono il ricorso alla DODINA, prodotto citotropico, oppure al FOSFONATO di POTASSIO, che ha un doppio effetto, all’azione tossica diretta nei confronti dei patogeni fungini unisce un’attività di stimolo per la pianta nell’attivare sostanze di resistenze.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

SETTORE ORTICOLO

Lattuga in serra

In alcuni appezzamenti di lattuga si nota la presenza di Lepidotteri specialmente nelle foglie vicine al cuore. Con reale presenza intervenire con prodotti indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata),

Radicchi campagna 2023

Si stanno ultimando le raccolte di radicchio in campo. Dopo questi ultimi giorni di condizioni climatiche (piogge e temperature miti) il materiale in raccolta potrebbe essere in:

• sovra maturazione (salita a seme o addirittura cespo già rotto nella zona basale);

• con forti attacchi di batteriosi specialmente vicino al cuore.

Pertanto con questi sintomi valutare bene se conviene raccogliere.

Ultimate le raccolte, appena le condizioni climatiche e il terreno lo permettono (terreno abbastanza asciutto e giornate assolate) è conveniente effettuare una ripuntatura/dissodatura per arieggiare il terreno e ultimare lo sgrondo delle acque superficiali.

Piante ornamentali e floreali da esterno

Continuano i trapianti delle giovani piante in vaso. Per questa operazione si raccomanda di:

• utilizzare una miscela di coltivazione adeguata in funzione del tipo di pianta che si coltiva;

• utilizzare se possibile vasi vergini e materiali di substrato non riciclati;

• nella miscelazione del substrato dove si rende necessario l’utilizzo del concime utilizzare un prodotto adeguato in funzione del periodo di coltivazione.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 6 marzo 2024

Bollettino n. 5 del 21.02.2024

SETTORE ORTICOLO

Patata

Sono iniziati i ritiri/consegne delle patate da seme. La sanità dei tuberi costituisce l’elemento principale per limitare o ridurre patologie (Batteriosi, Virosi, Funghi) che possono compromettere la produzione durante lo sviluppo vegetativo. Controllare pertanto, sempre, lo stato fitosanitario dei tuberi prima della consegna/ritiro con verifiche a campione su diversi sacchi (dello stesso lotto) a seconda dell’entità della partita. Per evidenziare al meglio le malattie fungine superficiali (Rizoctonia, Scabbia e Fusarium) i tuberi vanno lavati e successivamente tagliati per verificare eventuali alterazioni interne causate da batteriosi o fisiopatie. Tenere sempre divisi i tuberi per varietà, classe, numero di lotto, pezzatura e conservarli in locali asciutti, areati con temperatura tra i 6° e 10°C. Temperature inferiori ai 2° C, per un periodo di 2-3 giorni, danneggiano in particolare i germogli, compromettendoli. Se i tuberi vanno tagliati, non produrre pezzi inferiori ai 30 grammi di peso e favorire una buona cicatrizzazione prima dell’impianto. Maneggiare le patate con molta delicatezza, sia nello scarico che nel trasporto, per ridurre ammaccature e lesioni che facilitino l’instaurarsi di marciumi ed evitare in maniera assoluta la conservazione dei tuberi in sacchi accatastati per lungo tempo. Conservare i cartellini dei tuberi-seme per l’intera stagione.

Pisello

Continuano ancora per questo mese le semine di pisello. Si raccomanda di preparare il terreno in modo di garantire un ottimo letto di semina e una buona germinazione. Si consiglia di effettuare alcune operazioni:

• lavorare il terreno in tempera (non troppo bagnato);

• sistemare il terreno per garantire un buon sgrondo delle acque;

• preparare il terreno con una grana abbastanza fine e se possibile poco costipato;

• effettuare la semina con una profondità tale da coprire il seme e non lasciare il grano scoperto;

• tenere sotto controllo l’eventuale presenza di uccelli/colombacci che potrebbero creare dei danni in fase di germinazione o di semine troppo superficiali.

Lattuga in serra

In questo periodo si nota presenza di Sclerotinia e Botrite. Arieggiare serre e tunnel, limitare le irrigazioni, evitare ristagni idrici e, se possibile, eliminare ed asportare dalla serra le piante colpite. Gli interventi con prodotti fitosanitari vanno valutati in funzione dello sviluppo del cespo, in quanto la massima efficacia (contro queste avversità) si ottiene bagnando alla base delle piante e su cespi sviluppati.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Riposo vegetativo.

Difesa fitosanitaria

Non attuare alcun intervento fitosanitario, se non dopo la potatura utilizzando prodotti RAMEICI.

Interventi contro le larve di Ozziorinco (Otiorhynchus sulcatus)

In più oliveti sono presenti danni, anche importanti, da rosure delle foglie causate dall’Oziorrinco, un coleottero che danneggia le radici quando è allo stadio larvale e alle foglie da adulto, provocando un indebolimento della pianta.

Al momento è possibile attuare delle azioni agronomiche a contrasto operando delle lavorazioni al terreno a una profondità di 15–20 cm, così da smuovere e portare in superficie le larve, dove troverebbero un ambiente ostile.

Buoni risultati si ottengono anche con l’impiego di nematodi entomoparassiti, appartenenti ai generi Heterorhabditis bacteriophora, da distribuire, quando le temperature del terreno si sono stabilizzate sui 13-15°C., andando così a colpire le larve appena “uscite” dalla stagione fredda e prima che s’impupino.

Solitamente un unico intervento negli oliveti particolarmente infestati non risolve il problema perciò, andrebbe ripetuto tra settembre e ottobre, quando nel terreno è ancora elevata la presenza di larve dei coleotteri e le condizioni termiche permettono ai nematodi di fare più cicli e infettare un maggior numero larve fitofaghe.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

SETTORE FRUTTICOLO

Pesco

Le nebbie di questo periodo hanno idratato l’inoculo svernante dei patogeni che, al verificarsi delle condizioni favorevoli, sono già in grado di dare origine alle prime infezioni.

Bolla (Taphrina deformans): in generale si osserva un rigonfiamento delle gemme, ma solo in qualche varietà o sito si nota la rottura della gemma apicale. Tuttavia la prima infezione di bolla avviene solo in presenza di una pioggia.

Considerando che nessun fungicida è in grado di svolgere una attività curativa nei confronti di T. deformans, il trattamento deve essere preventivo e posizionato il più vicino possibile alla pioggia infettante, prima della germinazione delle spore. Per l’applicazione fungicida è quindi opportuno seguire le previsioni meteo e trattare solo in previsione di una pioggia.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): nelle varietà sensibili e dove nella scorsa stagione si sono verificate delle infezioni, trattare con dei SALI di RAME. Questo trattamento può essere eseguito assieme a quello per la bolla.

Albicocco–Ciliegio–Susino–Mandorlo

Monitorare lo sviluppo delle singole colture e, dalla fase di rottura gemme ed in previsione di eventuali piogge, pianificare un primo trattamento preventivo con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata, (RAME, CAPTANO, DODINA, ZIRAM), preferendo l’applicazione di rame+ziram al primo intervento e captano e dodina per i trattamenti successivi.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 28 febbraio 2024

Bollettino n. 4 del 14.02.2024

SETTORE ORTICOLO

Asparago

Siamo prossimi alla produzione di asparago bianco e verde su impianti riscaldati con manichetta. Per la maggior parte degli impianti dovremmo aspettare che asciughi il terreno per poter iniziare le operazioni di preparazione delle baulature e copertura con PVC.

Se nel corso del 2023 i danni da Elateridi sui turioni sono stati evidenti, apportare moderate quantità di CALCIOCIANAMIDE (1/1,5 q.li/ettaro) da interrare lungo la fila con leggere lavorazioni meccaniche prima della baulatura. Il concime presenta un’ottima attività repellente nei confronti dei diversi insetti grazie alla cianamide, sostanza ottenuta durante la trasformazione del concime in urea. Ad oggi NON ci sono prodotti fitosanitari autorizzati su asparago in produzione per il controllo degli elateridi

Cavolfiori primaverili di pieno campo

Siamo prossimi alla raccolta dei cavolfiori primaverili di pieno campo (trapianti effettuati nel mese di agosto 2023): si nota forte presenza di Punteruolo, in particolare Ceutorhynchus picitarsis, nella forma adulta grazie alle temperature miti dell’inverno.

In questo periodo potrebbe creare danni al Corimbo fino a determinare lo scarto del prodotto. Pertanto con forte attacco si consiglia di intervenire con prodotti a base di CIPERMETRINA. Inoltre, considerando che si impupa nel terreno, è preferibile rientrare con cavoli in questi terreni dopo due anni.

Fragola in pieno campo

Iniziare la pulizia dei fragoleti, eliminando le foglie deperite, secche e i vecchi stoloni. Questa operazione è necessaria per favorire il rinnovo vegetativo, l’arieggiamento della pianta e per ridurre/eliminare il materiale vegetale infettato da funghi e batteri o infestato da Acari (Tetranychus urticae).

Negli ultimi anni le infestazioni di Ragno rosso sono sempre più anticipate per la mancanza di gelate nel periodo invernale, pertanto una buona pulizia dei fragoleti riduce sensibilmente la loro presenza. Tutto il materiale raccolto dovrà essere allontanato dalle file di coltivazione e eliminato in modo da garantire la distruzione dei patogeni e degli insetti presenti.

Lattuga in serra

In alcuni appezzamenti di lattuga si nota la presenza di Afide (Myzus persicae) specialmente nelle foglie vicine al cuore. Con reale presenza intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID o SPIROTETRAMAT. Per le aziende biologiche: intervenire con SALI POTASSICI di acidi grassi e successivamente effettuare un intervento serale con PIRETRINE.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Riposo vegetativo.

Difesa fitosanitaria

Non attuare alcun intervento fitosanitario se non dopo la potatura utilizzando prodotti RAMEICI.

Situazione agro-climatica negli oliveti

In Veneto non si avevano precipitazioni dal 20 gennaio; da venerdì 9 a lunedì 12 febbraio sono caduti mediamente 50–60 mm di pioggia, che hanno idratato terreni e piante.

A livello delle radici, le temperature hanno raggiunto mediamente i 9°C, segnale che, tra non molti giorni, saranno raggiunti gli 11–12°C e le radici avranno la possibilità di riprendere la loro funzione di assorbimento delle sostanze fertilizzanti.

Se non si è già eseguita la fertilizzazione in post raccolta o nel mese scorso, è ancora possible attuare degli apporti di fertilizzanti alle dosi, peraltro già consigliate per un oliveto con una media di 200-250 piante ettaro, di 160 kg/ha di PERFOSFATO minerale-19, pari a circa 30 kg/ha di anidride fosforica (P2O5) e 150 kg/ettaro di CLORURO di POTASSIO-60, pari a circa 90 kg/ha di ossido di potassio (K2O).

Da non dimenticare l’AZOTO; oramai entriamo in una fase in cui la pianta ha la necessità di questo macronutriente che, mediamente, in oliveto con una produttività media di 40-50 q.li di olive da olio a ettaro, va integrato con circa 90-100 Unità Fertilizzanti. Questa quantità di prodotto andrà frazionata in un 40% per la ripresa vegetativa, da distribuire in marzo, un 30% a fine aprile, periodo di prefioritura, l’ultima parte, 30%, ad allegagione avvenuta. Si ricorda che la pianta d’olivo assorbe bene e velocemente la forma nitrica dell’azoto, mentre l’azoto ureico impiega più tempo prima di essere reso disponibile per le piante.

Si consiglia di distribuire i fertilizzanti in maniera uniforme e, per quanto possibile, rimanere lontani almeno una decina di metri da fossati o scoline, così da evitare che le attività di ruscellamento durante le piogge trascinino con sé anche questi fertilizzanti azotati, che non sono trattenuti dal terreno.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 21 febbraio 2024

Bollettino n. 3 del 07.02.2024

SETTORE ORTICOLO

In questo periodo si stanno preparando le serre per le nuove colture. Le operazioni colturali da effettuare all’interno della serra sono le seguenti:

• asportazione dei residui colturali se ancora presenti;

• pulizia dell’erba dei bordi interni ed esterni e lungo le file dei pali delle serre;

• sistemazione di coperture e reti anti-insetti;

• vangatura e/o estirpatura del terreno per rompere la suola di lavorazione;

• con terreni con alta salinità effettuare abbondanti irrigazioni, se possibile con acqua piovana per diluire i sali presenti;

• effettuare delle concimazioni organiche di pre-trapianto, se possibile con letame maturo o con stallatici di alta qualità;

• dove le condizioni lo permettono effettuare un sovescio che migliora la fertilità, riduce l’eventuale presenza di erbe infestanti e la presenza di parassiti nel terreno. Utilizzare essenze a ciclo corto preferendo piante biocide (senape o rucola), usando i quantitativi minimi di seme per mq e possibilmente seminando in superfice; rispettare una buona gestione della coltura (irrigazione e temperatura della serra). Queste essenze hanno un ciclo di circa 60 giorni che, una volta terminato (piante in fioritura senza presenza di baccelli), prevede la trinciatura e l’interramento; dopo 8 giorni si può effettuare il trapianto;

• in terreni con problemi funginei si può effettuare, in assenza di coltura, un intervento con microorganismi a base di Trichoderma asperellum e/o Trichoderma gamsii, o Coniothyrium minitans.

Si ricorda che nella programmazione della serra (acquisto delle piantine) deve essere considerata un’adeguata spaziatura delle piante, sia da pianta a pianta, che da fila a fila, per agevolare le operazioni colturali e dare un’adeguata aerazione alle piante; inoltre va considerato che, se possibile, nelle testate deve essere presente un adeguato spazio per poter effettuare le operazioni di raccolta ed eventuali trattamenti, in modo che la serra possa essere aperta solo per un piccolo spazio e non completamente nelle testate cosi da non favorire l’entrata di insetti nocivi quali Tuta, Cimici, Miridi, di difficile controllo in serra.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Riposo vegetativo.

Difesa fitosanitaria

Non attuare alcun intervento fitosanitario.

Tecniche agronomiche

La potatura di produzione andrebbe iniziata quando la pianta sta finendo il riposo vegetativo, periodo compreso tra fine febbraio e marzo. I suoi obiettivi fondamentali sono il contenimento delle dimensioni delle chiome, il mantenimento delle loro forme, il rinnovo delle strutture riproduttive, oltre che consentire che la luce e l’aria si diffondano in maniera ottimale, senza rischi di ombreggiamenti permanenti o ristagni di umidità.

Vanno rimossi i rami vecchi o in eccesso che potrebbero portare a un ombreggiamento, stimolando la pianta a produrre nuovi rami e germogli.

La gestione della distribuzione della luce all’interno della chioma è fondamentale per la sua influenza sui processi fotosintetici a carico delle foglie e sulla differenziazione a fiore delle gemme.

Va evitato un eccessivo ombreggiamento della parte bassa perché non ci sia un progressivo deperimento a favore della zona più alta della chioma, esposta maggiormente alla luce.

Gli orientamenti attuali indicano come condizione ottimale potature annuali e con intensità limitate, per non togliere superficie fogliare alla pianta e favorire una maggiore emissione di rami di vigoria media.

I tagli andranno rivolti a:

A) eliminare:

i rami e rametti secchi o con problemi fitosanitari;

i polloni e i succhioni che sono sterili e che difficilmente produrranno frutti.

B) lasciare:

i rami a fiore e quelli misti, che hanno un anno di età e si presentano mediamente esili e lunghi dai 25 ai 35 cm, dato che è proprio su queste parti che fruttifica l’olivo;

i maschioncelli: rametti inseriti nella parte dorsale delle branche a frutto, con portamento ricadente o assurgente, destinati a dare origine a rami a frutto o misti, oltre che generare nuove foglie e nuovi rami.

Va eseguito un leggero sfoltimento sui rami che hanno due e più anni, che non hanno la possibilità di avere gemme di crescita; una loro eccessiva eliminazione altererebbe l’equilibrio tra la superficie fogliare e le radici, con la conseguenza di stimolare la pianta a emettere nuovi polloni e succhioni.

Attenzione va data al punto in cui si esegue il taglio: questo dovrà sempre mantenere un germoglio apicale, che svolgerà la funzione di cima e di “dominanza apicale”.

La “funzione di cima” ha compito di distribuire la linfa agli organi basali e di equilibrare l’assorbimento da parte delle radici.

La “dominanza apicale’’ coinvolge la gemma che sta in cima al ramo e condiziona lo sviluppo delle gemme laterali e di quelle sottostanti, ritardandolo o impedendolo.

Se con la potatura togliamo la gemma apicale, le altre saranno in grado d’usufruire della linfa che era loro sottratta dalla gemma apicale, quindi si arresterà la crescita in lunghezza del ramo, facilitando uno sviluppo non controllato delle ramificazioni laterali.

Al contrario, se si lascia la gemma apicale, si avrà un ramo che crescerà in lunghezza, con rametti laterali che si estenderanno in misura minore.

Si raccomanda di disinfettare gli attrezzi di taglio nel passaggio tra pianta e pianta; a fine potatura, attuare un trattamento con prodotti RAMEICI.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 14 febbraio 2024

Bollettino n. 2 del 31.01.2024

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Riposo vegetativo.

Difesa fitosanitaria

Non attuare alcun intervento fitosanitario.

Potature

Attendere ancora per le potature di produzione, intervenire solo con quelle di risanamento come la slupatura, se alla presenza di carie del legno, e per il taglio dei rami secchi.

Fertilizzazione

Per chi non ha attuato la fertilizzazione autunnale con fosforo e potassio, è possibile eseguirla tra la fase del riposo invernale e la ripresa vegetativa.

L’olivo, infatti, ha due picchi di elevata capacità di assorbimento radicale, uno tra ottobre e novembre e, un altro, dalla ripresa vegetativa alla fioritura.

Eseguire una concimazione ha il significato di restituire al suolo gli elementi nutritivi assorbiti dalla pianta per la crescita dei suoi organi, foglie, rami e radici, e le produzioni di frutti.

Si potrebbe così considerare che la fertilizzazione di un oliveto, con una media di 200-250 piante ettaro, debba mediamente portare 160 kg/ha di perfosfato minerale-19, pari a circa 30 kg/ha di anidride fosforica (P2O5), e 150 kg/ettaro di cloruro di potassio-60, pari a circa 90 kg/ha di ossido di potassio (K2O).

Va fa fatta attenzione alle diverse titolazioni dei composti commerciali.

Si aumenta la capacità di assorbimento del fosforo e del potassio se si accompagnano a concimi organici, perché questi li rendono più facilmente disponibili.

Sovente, infatti, si trascura l’azione importante della sostanza organica, che migliora le proprietà fisiche e biologiche dei suoli, oltre a quelle chimiche.

Al momento non va attuato alcun apporto di azoto, perché la sua elevata mobilità nel suolo potrebbe determinare perdite per dilavamento e lisciviazione.

Si ricorda che, dopo la distribuzione dei concimi, questi vanno sempre leggermente interrati, anche se l’oliveto è inerbito.

Tale operazione è consigliabile attuarla utilizzando un ripuntatore, che lascia intatto lo strato erboso superficiale, e scende a una profondità di pochi centimetri, migliorando la struttura del terreno, favorendo il radicamento, il drenaggio delle precipitazioni e l’infiltrazione dell’acqua.

Sarebbe poi utile far seguire una leggera rullatura, in modo da comprimere al suolo le radici del cotico erboso, così riprenderanno in maniera più efficiente l’attività vegetativa.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 7 febbraio 2024

Bollettino n. 1 del 24.01.2024

SETTORE ORTICOLO

Lattuga in serra

La coltura in serra risente delle basse temperature stagionali, che ne rallentano lo sviluppo. Tra le malattie segnalate, infezioni da Botrite nelle parti più umide dell’appezzamento. Arieggiare serre e tunnel nelle ore più calde della giornata per ridurre il livello di umidità, limitare le irrigazioni, evitare ristagni idrici e se possibile, eliminare ed asportare dalla serra le piante colpite. Al momento non intervenire con prodotti chimici in quanto scarsamente efficaci con le attuali temperature.

Radicchio

Rallentare le raccolte di fine gennaio e inizio febbraio in quanto i cespi non si presentano uniformemente chiusi/compatti e con un peso ridotto del 30-50% rispetto alla media della tipologia coltivata. Al momento non sono necessari interventi chimici.

Patate da seme

Nel programmare l’acquisto dei tuberi di patate da seme, rivolgersi a rivenditori che commercializzano esclusivamente tuberi-seme provenienti da ditte registrate, in confezioni originali e regolarmente etichettate (cartellino azzurro o bianco). La sanità del materiale iniziale, è fondamentale per ottenere una buona produzione e per non diffondere malattie sulla propria azienda e territorio.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 31 gennaio 2024

Bollettino n. 79 del 13.12.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio tardivo

In questo periodo si segnalano appezzamenti di radicchio tardivo con forti disseccamenti fogliari: le piante colpite presentano foglie con macchie irregolari di colore marrone chiaro che si diffondono progressivamente, fino ad arrivare a disseccare la pianta. All’interno dell’appezzamento i sintomi si presentano in zone concentriche.

Questi fenomeni non sono malattie fungine ascrivibili ad alternaria, cercospora, stemphyllium, ma bensì batteriosi (Pseudomonas cicorii, accertata da analisi di laboratorio) che non è trasmessa da seme, ma da substrato (terreno o piante già infette); qualsiasi tipo di trattamento fungino, pertanto, non ha alcuna efficacia, ad eccezione dei Sali di Rame e del Bacillus amyloliquefaciens subsp plantarum D747, i soli che possono contenere la malattia e attualmente autorizzati. Prima di effettuare l’intervento si consiglia, dove possibile, di asportare e distruggere le piante infette.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 24 gennaio 2024

Bollettino n. 78 del 6.12.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio tardivo

Prestare attenzione alla possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con presenza di 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti presenti nelle linee di difesa della Regione Veneto. Il trattamento va effettuato su piante non completamente chiuse.

Su alcune tipologie di radicchio (semilungo rosa e grumolo rosso da imbiancare), in particolare sulle varietà con maturazione entro la prima decade di dicembre, si consiglia di effettuare la copertura con TNT e per non rovinare il cespo nella parte apicale effettuare questa operazione con pianta non gelata in quanto in alcune zone le temperature notturne/mattutine sono al di sotto di zero gradi.

Cavoli (cavoli a infiorescenza)

In questo periodo si segnalano varietà che non rispettano le date di raccolta e l’apparato fogliare ha modificato il colore dal verde verso il viola. Il cambio di colore è legato agli sbalzi repentini di temperatura sotto gli zero gradi che si sono avuti nei giorni scorsi. La non maturazione del prodotto è sempre legata alle condizioni atmosferiche che non sono ottimali (pioggia, temperatura) rispetto le fasi di maturazione. Per questi sintomi nessun trattamento con prodotti fitosanitari è necessario.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia: le piante sono entrate nella fase di riposo vegetativo e, oramai, si possono considerare quasi concluse la raccolta e la molitura delle olive.

Difesa fitosanitaria: vanno sospesi tutti gli interventi fitosanitari.

Pratiche agronomiche: si consiglia di non attuare potature durante il periodo freddo e di attendere la fine dell’inverno. È possibile, invece, eseguire la “slupatura”, una potatura di risanamento su piante colpite da carie del legno, causate da un complesso di funghi lignicoli, appartenenti ai generi Fomes, Ganoderma, Phellinus, Polyporus e Stereum. L’operazione va attuata con accette e scalpelli affilati e, a fine lavoro, le pareti della cavità devono essere lisce e inclinate, in modo da evitare ristagni di acqua, cui deve seguire una generale disinfezione utilizzando prodotti rameici.

Difesa da gelate improvvise Anche se per quest’invernata si prevedono valori termici miti, non è da escludere brevi e intense ondate di gelo, che potrebbero porre a rischio la sanità delle piante. In questi casi è possibile attuare, in prossimità degli eventi gelivi, interventi fogliari con prodotti ricchi di potassio, di boro, di calcio, di zinco e di silicio, eventualmente veicolati con glicole, prodotto che offre una protezione anche sino a – 4°C -6°C.

Giovani impianti: nei giovani impianti vanno controllati le legature e i tutori delle piante, per evitare danni da colpi di vento o carichi eccessivi di neve. Converrebbe poi ricoprire le piantine che non hanno ben lignificato i nuovi getti con del “tessuto non tessuto”, perché più soggette a subire i danni delle gelate.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 13 dicembre 2023

Bollettino n. 77 del 29.11.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Prestare attenzione alla possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con presenza di 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti presenti nelle linee di difesa della Regione Veneto. Il trattamento va effettuato su piante non completamente chiuse.

Su alcune tipologie di radicchio (semilungo rosa e grumolo rosso da imbiancare), in particolare sulle varietà con maturazione entro la prima decade di dicembre, si consiglia di effettuare la copertura con TNT e per non rovinare il cespo nella parte apicale effettuare questa operazione con pianta non gelata in quanto in alcune zone le temperature notturne/mattutine sono al di sotto di zero gradi.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia: procedono la raccolta e la molitura delle olive. In quest’ultima settimana le rese in olio al frantoio sono mediamente comprese dal 10,7 al 13,00%.

Le temperature del terreno a livello dei peli radicali si stanno gradualmente abbassando e hanno raggiunto i 7–8°C, le radici stanno ponendo fine all’attività di assorbimento, di conseguenza si sta fermando la fotosintesi clorofilliana e il sistema dei vasi conduttori, che permette la circolazione della linfa grezza ed elaborata, sta riducendo la sua funzione di traslocare gli elementi nutritivi, così si sta fermando il metabolismo dell’intera pianta, che si ponendo in riposo o stasi vegetativa.

Mosca delle olive (Bactrocera olea): in questa settimana le catture di adulti per trappola sono state da 0-2; probabilmente con gli abbassamenti delle temperature di questi ultimi giorni scompariranno.

Permangono, invece, le infestazioni tardive su olive, i cui oli ottenuti hanno maggiori acidità e un più elevato numero di perossidi.

Parassiti fungini: oramai siamo entrati in una situazione climatica non più favorevole allo sviluppo di parassiti fungini, si consiglia di sospendere gli interventi fitosanitari anche con prodotti rameici per evitare fenomeni di fitotossicità, specialmente in condizioni di basse temperature.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 6 dicembre 2023

Bollettino n. 76 del 22.11.2023

SETTORE ORTICOLO

Lattuga in serra

Controllare presenza e/o danni causati da larve di lepidotteri (Piralide e Spodoptera) e con reale presenza intervenire con sostanze presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Prestare attenzione a possibili infezioni di Oidio con reale presenza intervenire con prodotti a base di ZOLFO (verificare che il prodotto commerciale sia autorizzato su radicchio) se possibile effettuare il trattamento nelle ore più calde della giornata e su pianta quasi asciutta.

Cavoli (cavoli a infiorescenza, cavoli a testa, cavolo nero)

In presenza di Batteriosi, specialmente su varietà a maturazione da metà dicembre in poi, si consiglia di intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto.

Finocchio in serra

Con le attuali condizioni climatiche prestare attenzione a possibili infezioni di Ramularia (presenza lungo il fusto e le ramificazioni, di maculature allungate brune e leggermente depresse e di lesioni necrotiche a manicotto con conseguente ingiallimento della vegetazione) Arieggiare le serre il più possibile e con le prime infezioni si consiglia di intervenire con prodotti a base di BOSCALID+PYRACLOSTROBIN.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia La raccolta delle olive è ancora in corso.

Le piante d’olivo hanno, mediamente, uno stato fisiologico buono, e le temperature medie giornaliere, ancora miti, tra gli 8 e gli 11°C, e valori termici dei terreni, a 30 cm di profondità compresi tra gli 10,50 e i 11,00°C, stanno portando gli olivi a una leggera ripresa vegetativa, ma già con i prossimi giorni, gli abbassamenti delle temperature porteranno gli olivi a entrare, gradualmente, nella fase di riposo vegetativo.

Mosca delle olive (Bactrocera olea): in questa settimana si sono avute giornate di sole con temperature miti e, se consideravamo la mosca in uno stato di esaurimento, nelle trappole da monitoraggio sono aumentate le catture di adulti, che si sono portate a da 2 a 6 individui adulti. Non va attuato alcun intervento a contrasto. Da segnalare che sulle piante sono ancora presenti olive non raccolte e con infestazioni tardive, nel cui interno si hanno presenze di larve.

Parassiti fungini: si mantiene alta la possibilità d’infezioni da Crittogame, dovuta a una situazione climatica d’elevata umidità.

È opportuno, pertanto, verificare lo stato dell’apparato fogliare e dei rametti degli oliveti per accertare una possibile presenza di patologie fungine, come l’Occhio di pavone e la Cercosporiosi, o batteriche, come la Rogna dell’olivo. Si consiglia, se non già attuato, di eseguire un intervento con prodotti RAMEICI o DODINA, da attuarsi nelle ore più calde della giornata.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 29 novembre 2023

Bollettino n. 75 del 15.11.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Prestare attenzione a possibili piante colpite dal virus TSWV (Tomato spotted wilt virus). Il sintomo principale è la pianta minuta, con foglie deformate e contorte, con punti necrotici e con strisce e maculature gialle. Il tripide Frankliniella occidentalis, responsabile della trasmissione di questa virosi, risulta in questo momento non controllabile con prodotti fitosanitari in quanto è insediato nella parte più protetta della pianta e la presenza di bagnatura per gran parte della giornata ne limita lo spostamento. Pertanto si consiglia di asportare le piante infette, effettuare rotazioni con piante non ospiti per ridurre al minimo l’inoculazione e limitare la propagazione.

Le varietà a maturazione prevista per gennaio/febbraio presentano una vegetazione molto sviluppata, specialmente in terreni ben dotati di sostanze nutritive e su trapianti leggermente anticipati. Il fenomeno è legato principalmente alle condizioni atmosferiche di questo ultimo periodo molto piovoso e con temperature più alte rispetto alla norma. Per cercare di indurire le foglie e ridurre fenomeni di batteriosi, appena le condizioni del terreno lo permettono, intervenire con SALI di RAME preferendo se possibile POLTIGLIA BORDOLESE.

Inoltre, per difficoltà legate alle condizioni atmosferiche, le tipologie rosse lunghe faticano a chiudere il cespo. Se la pianta è ancora con foglie esterne molto verdi conviene aspettare qualche giorno prima di iniziare la raccolta.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

La raccolta delle olive ha raggiunto oltre il 75% degli stacchi.

Andamento nei frantoi

In questa settimana, probabilmente a causa delle sopraggiunte piogge e dell’elevata umidità, si sono abbassate le rese medie in olio, contenute tra il 7,50% e il 10,50%. In alcuni areali olivicoli, le precipitazioni della seconda settimana di novembre, hanno reso fragile la buccia dell’oliva, provocando delle lacerazioni, dove potrebbero essersi insediati muffe e batteri, si consiglia di controllare attentamente queste partite e, se necessario, molirle separatamente.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera olea ): oramai si può considerare che la popolazione di mosca sia in sfinimento, in questa settimana le catture si sono limitate a 1-3 individui adulti per trappola. L’abbassamento delle temperature, notturne e diurne, ha pure terminato l’attività di ovideposizione. Nei punti di ricevimento dei frantoi è, invece, facile trovare infestazioni su partite di olive appena colte, con presenze di larve di seconda e terza età.

Per la raccolta delle olive, si rinnova il consiglio di rispettare i tempi di carenza dell’ultimo prodotto fitosanitario impiegato.

Parassiti fungini

Si consiglia, dopo la raccolta delle olive, di eseguire un trattamento con prodotti RAMEICI.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 22 novembre 2023

Bollettino n. 74 del 08.11.2023

SETTORE ORTICOLO

Cicoria pieno campo e serra

Possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti a base di SPIROTETRAMMATO in quanto unico prodotto ad azione sistemica. Si ricorda che sono ammessi massimo 2 interventi per anno.

Colture Baby leaf in serra

In questo periodo si nota la presenza di qualche attacco di nematodi Galligeni (Meloidogyne spp.) specialmente su terreni sabbiosi. Prima della semina si consiglia di eliminare e distruggere i residui della coltura precedente ed utilizzare panelli di semi di brassica.

Lattuga in serra

Con le attuali condizioni climatiche prestare attenzione a possibili infezioni di Botrite. Aerare serre e tunnel, limitare le irrigazioni allo stretto necessario, eliminare se possibile le piante ammalate, effettuare il trapianto in pacciamatura e su aiuole alte. Dove si riscontrasse presenza di infezione intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Inoltre prestare attenzione alla possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con presenza di 2-4 individui per foglia intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Raccolta olive ancora in atto.

Difesa fitosanitaria

Alla fine della raccolta delle olive si consiglia d'eseguire un trattamento fitosanitario di disinfezione con prodotti RAMEICI, da attuare nelle ore più calde della giornata, utile anche a contenere la Rogna dell’olivo (Pseudomonas siringae).

Note agronomiche

Le ultime piogge hanno ben idratato terreni e piante, che si presentano in buone condizioni vegetative, con foglie che mantengono un colore verde vivo. In molti oliveti si trova ancora nuova vegetazione con i tessuti non ancora ben lignificati, considerato, però, che le temperature che sono ancora miti, si presume che questa fase si completi entro la fine di novembre.

Conclusa la raccolta e prima della dormienza invernale, è consigliabile una concimazione con FOSFORO e POTASSIO che, nella pianta, favorirebbe l'accumulo delle sostanze nutritive di riserva, necessarie per superare il periodo invernale e sostenere la pianta nella prossima ripresa vegetativa primaverile.

Altro aspetto importante di questa fertilizzazione è la sua capacità di limitare il fenomeno dell’alternanza di produzione, importante per mantenere la redditività delle aziende olivicole.

Indicativamente, secondo il “Disciplinare di produzione integratale”, le dosi da apportare, comparate con le produzioni medie di olive del corrente anno, sono di 45-50 kg/ha di fosforo, pari a 250 kg di perfosfato minerale-19, e 90-100 kg/ha di potassio, pari a 180-200 kg di cloruro di potassio-50.

Sono anche possibili concimazioni biennali con letame maturo, orientativamente 250-300 q.li/ha o, in sostituzione, concimi organici pellettati, con dosi, questa volte annue, di circa 4-6 kg/pianta, o 10-12 q.li/ha, con presenza di circa 200 piante d’olivo.

Conclusa la distribuzione dei concimi, questi vanno interrati con un’erpicatura leggera.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 15 novembre 2023

Bollettino n. 73 del 31.10.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Con le attuali condizioni meteo, possibile presenza di Afidi all’interno del cuore specialmente nelle varietà prossime alla raccolta. Con 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti a base di SPIROTETRAMMATO, unico prodotto ad azione sistemica autorizzato con un massimo di 2 interventi per anno.

In alcune selezioni di tardivo si nota presenza di macchie di Cercospora che si manifesta sulle foglie con macchie circolari del diametro di 3-4 mm, grigie al centro e con alone rossastro. Se rilevate in maniera generalizzata, intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Finocchio

Con le attuali condizioni climatiche prestare attenzione a possibili infezioni di Ramularia (presenza lungo il fusto e le ramificazioni di maculature allungate brune e leggermente depresse e di lesioni necrotiche a manicotto con conseguente ingiallimento della vegetazione) e con le prime infezioni si consiglia di intervenire con prodotti a base di DIFENOCONAZOLO (non ammesso in serra) o BOSCALID+PYRACLOSTROBIN (ammesso in pieno campo e in serra).

Colture in serra

Siamo prossimi alla fine della raccolta di pomodoro e melanzana. Sono ancora presente forme larvali di Tuta absoluta e pertanto ultimata la raccolta, si consiglia di asportare immediatamente i residui colturali dalla serra, effettuare lavorazioni al terreno, eliminare i dispenser della confusione sessuale e le trappole di cattura con eventuali ferormoni. I residui colturali vanno trinciati se possibile lontano dai luoghi di coltivazione e interrati oppure dove possibile smaltiti.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

La raccolta procede in tutti i comprensori olivicoli e, anche se la produzione è molto limitata, dove si sono applicate correttamente le tecniche di difesa fitosanitaria, gli oli ottenuti sono di buona o di ottima qualità per tenori di acidità, acido oleico e polifenoli.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): le favorevoli condizioni climatiche mantengono ancora elevata la presenza del dittero. In questa settimana si è avuta una ripresa delle catture, particolarmente nelle zone collinari del veronese e del lago di Garda. Dal controllo delle infestazioni delle olive sono ancora presenti larve di prima, seconda e terza età. Oramai non è più possibile eseguire alcun trattamento fitosanitario. L'unica soluzione è accelerare la raccolta. L'infestazione di mosca non influisce nella composizione dell’acidità dell’olio, però può innescare una diminuzione dei contenuti fenolici nell’olio, che hanno come conseguenza, minori tempi di conservazione, perché s’innescano processi enzimatici che determinano il peggioramento dei sapori dell'olio, sino a giungere al difetto organolettico che è definito come “verme”. Una regola consigliabile è di molire separatamente le partite di olive con attacchi di mosca, dove sono presenti i fori d’uscita la cui percentuale è superiore al 10% e l’olio ottenuto andrebbe filtrato subito.

Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea): alla fine della raccolta delle olive si consiglia di eseguire un trattamento con prodotti RAMEICI, particolarmente nelle località in cui le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo del patogeno. Questo intervento ostacola anche la penetrazione di altri agenti fungini o batterici, come la Rogna dell’olivo (Pseudomonas siringae).

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 8 novembre 2023

Bollettino n. 72 del 25.10.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Prestare attenzione ai periodi di raccolta del prodotto in campo. Prima di effettuare la raccolta accertarsi che il radicchio sia maturo sia come consistenza che come colore; non raccogliere prodotto sovramaturo o nel caso di radicchio tardivo materiale molto chiaro (poca presenza di foglie rosse). Monitorare la presenza di Afidi all’interno dei cespi.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Con le attuali condizioni climatiche prestare molta attenzione ai focolai di Batteriosi specialmente su varietà a maturazione da metà novembre in poi. Ad inizio infestazioni intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto

(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Colture in serra

In questo periodo.dopo la pulizia delle serre con terreni stanchi dove non si effettua nessuna coltura autunno invernale dove si riprende con la coltivazione da metà marzo in poi si consiglia di effettuare delle semine di colture da sovescio preferendo piante biocide (senape) per apportare elementi nutritivi e avere effetto gassificante in fase di trinciatura al momento della preparazione del terreno per la coltura successiva. Aiutare la coltura da sovescio nelle prime fasi di coltivazione attraverso delle irrigazioni di soccorso per far germogliare bene il seme. Seminare in superfice (max 1 cm).

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

La raccolta procede in tutti i comprensori olivicoli, con una produzione di olive che si presenta difforme nelle diverse aree, comunque, per quantità è inferiore alle attese. Gli oli ottenuti sono di buona qualità con rese leggermente superiori alle medie delle scorse annate.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): dal controllo delle infestazioni sulle olive, sono ancora presenti larve di prima, di seconda e di terza età.

Nel caso di accertate infestazioni, si consiglia di accelerare la raccolta, di molire separatamente le partite di olive con attacchi di mosca, dove sono presenti i fori d’uscita in una percentuale superiore al 10% e di filtrare subito l’olio ottenuto.

Dove lo stacco delle olive, in novembre è ancora possibile, intervenire con prodotti adulticidi a base di SPINOSAD o CYANTRANILIPROLE o OLIO essenziale di arancio dolce.

Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea): alla fine della raccolta si consiglia di eseguire un trattamento con prodotti RAMEICI, o DODINA, particolarmente nelle località in cui le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo del patogeno. Questo intervento ostacola anche la penetrazione di altri agenti fungini o batterici, come la Rogna dell’olivo (Pseudomonas siringae).

Note

Nella raccolta delle olive si raccomanda di rispettare il tempo di carenza del prodotto utilizzato per l'ultimo trattamento larvicida/adulticida o fungicida effettuato. Si ricorda che, per ottenere oli di qualità non vanno raccolte le olive cadute a terra per danni fitosanitari e vanno eliminate le olive danneggiate dalle infestazioni di Mosca.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO martedì 31 ottobre 2023

Bollettino n. 71 del 18.10.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, chioggia)

In questo periodo si nota presenza di macchie di Sclerotinia (presenza di vegetazione miceliale cotonosa di colore bianco alla base della pianta che aggredisce le foglie basali e il colletto). Con presenza intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). Si consiglia inoltre se possibile di asportare e distruggere i cespi ammalati.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Con le attuali condizioni climatiche prestare molta attenzione alla possibile presenza di Alternaria che colpisce le foglie più esterne, il fusto e le teste/corimbi, con diffusi imbrunimenti di forma circolare. Alla comparsa dei primi sintomi intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto. In alcuni appezzamenti danni da larve di Mosca che causano afflosciamento delle piante e successiva morte. In questo stadio di sviluppo non ci sono prodotti fitosanitari autorizzati per il controllo delle larve e pertanto conviene dove possibile asportare le piante colpite.

Porro

In questo periodo si nota presenza di Peronospora specialmente nei trapianti effettuati tra maggio e giugno. I sintomi da rilevare sono imbianchimenti necrotici, increspamenti e afflosciamenti della porzione distale del lembo fogliare; con questi sintomi intervenire con prodotti specifici. Si ricorda che per questa coltura non sono autorizzati i prodotti RAMEICI. Monitorare i voli di Mosca minatrice del porro attraverso l’utilizzo di trappole specifiche.

Lattuga in serra

Presenza di Lepidotteri (Piralide e Spodoptera). Intervenire se rilevati i danni con prodotti presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Le temperature ancora sopra la media stanno velocemente completando la maturazione e l'inolizione.

Si riporta la situazione media degli indici di maturazione delle olive, dei contenuti in grassi e umidità.

Area I. Jaèn Grassi Umidità

Alto Garda 3,55 16,00 53,90

Medio Garda 3,65 16,13 55,10

Basso Garda 3,50 15,46 52,00

Valdadige 3,45 15,25 52,89

Valpolicella 3,60 15,95 54,85

Valpantena 3,65 16,02 51,90

Val Tramigna 3,45 15,48 54,00

Colli Berici 3,65 15,49 55,85

Colli Euganei 3,53 15,65 55,00

Pedemontana Vicentina 3,58 16,00 54,00

Pedemontana Trevigiana 3,52 15,95 53,00

Media Regionale 3,56 15,76 53,86

Per gli Indici di maturazione il valore minimo per la raccolta è di 3,50.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): le favorevoli condizioni climatiche mantengono elevata la presenza del dittero, con continue ovideposizioni in tutti gli areali olivicoli. Nelle aziende che hanno infestazioni sopra il 5% si consiglia di accelerare la raccolta.

Dove lo stacco delle olive è procrastinato a fine mese o in novembre è ancora possibile attuare trattamenti fitosanitari adulticidi a base di ESCHE proteiche utilizzando lo SPINOSAD, (es. Spintor Fly - 7 giorni di tempo di carenza), o CYANTRANILIPROLE (es.: Exirel® Bait 7 giorni di tempo di carenza max), o OLIO essenziale di arancio dolce (prodotto commerciale Prev-Am Plus 7 giorni di tempo di carenza).

Margaronia o Piralide dell’olivo (Palpita unionalis): su alcuni oliveti si hanno danni su rami e su olive. Si consiglia, durante la raccolta, di tenere separati gli stacchi d’olive attaccate dal lepidottero in quanto danno oli con acidità e perossidi elevati.

Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea): alla fine della raccolta si consiglia di effettuare un trattamento con prodotti RAMEICI, particolarmente nelle località in cui le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo del patogeno. Questo intervento ostacola anche la penetrazione di altri agenti fungini o batterici, come la ROGNA dell’olivo (Pseudomonas siringae).

Note

Nella raccolta delle olive si raccomanda di rispettare il tempo di carenza del prodotto utilizzato per l'ultimo trattamento larvicida/adulticida o fungicida effettuato. Si ricorda che, per ottenere oli di qualità non vanno raccolte le olive cadute a terra per danni fitosanitari, vanno eliminate le olive danneggiate dalle infestazioni di Mosca e Margaronia.

La conservazione delle olive, in attesa della frangitura, va attuata in cassette o in cassoni forati e mantenuti in locali freschi e areati; la frangitura delle olive va fatta non oltre le 36 ore dalla raccolta.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 25 ottobre 2023

Bollettino n. 70 del 11.10.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato, tondo)

Prestare attenzione alla possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con presenza di 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti a base di SPIROTETRAMMATO in quanto unico prodotto ad azione sistemica.

In queste tipologie sono presenti larve di lepidotteri che erodono la costa delle foglie e il cuore, pertanto si consiglia di effettuare un intervento insetticida con un adulticida e un ovicida presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Prestare attenzione all’Oidio e con presenza intervenire con prodotti a base di ZOLFO in quanto unico prodotto in grado di bloccare il fungo (verificare che il prodotto commerciale sia autorizzato su radicchio e il numero degli interventi autorizzati). In presenza di macchie di Alternaria, intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Con le attuali condizioni climatiche prestare molta attenzione ai focolai di Peronospora e Batteriosi. Con inizio di infestazione si consiglia di intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto. Possibile presenza di Cavolaia/Rapaiola che erodono le foglie sia esterne che interne, pertanto si consiglia di intervenire con un adulticida e un ovicida presenti nelle linee della Regione Veneto rispettando le registrazioni dei principi attivi per le diverse tipologie di cavoli.

Cicoria

Prestare attenzione alla comparsa di Ruggine e Alternaria e con le prime macchie intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione.

Bieta Costa in serra

Verificare la presenza di pustole di Cercospora sulle foglie esterne del cespo e se necessario intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa della Regione Veneto.

Danni sulle foglie da parte della Mosca della bietola (Pegomya betae). Le larve vivono fra le due epidermidi formando mine che finiscono per confluire fra loro interessando una gran parte del lembo fogliare; si consiglia di intervenire con prodotti presenti nelle linee di difesa integrata della regione

SETTORE OLIVICOLO

Fase fenologica

L’invaiatura è oramai presente anche su varietà medio tardive e tardive.

Si riportano gli indici di maturazione e le analisi di grassi e umidità medi di areali olivicoli veneti:

Area I. Jaèn Grassi Umidità

Alto Garda 3,20 15,70 54,00

Medio Garda 3,18 15,80 55,00

Basso Garda 3,20 15,10 52,00

Valdadige 3,17 14,90 53,00

Valpolicella 3,30 15,60 55,00

Valpantena 3,30 15,60 52,00

Val Tramigna 3,18 15,20 54,00

Colli Berici 3,28 15,20 56,00

Colli Euganei 3,20 15,30 55,00

Pedemontana Vicentina 3,21 15,70 54,00

Pedemontana Trevigiana 3,16 15,60 53,00

Media Regionale 3,22 15,48 53,92

Si ricorda che il valore minimo per la raccolta delle olive, secondo l’Indice di maturazione Jaèn, dato dal colore della cuccia e polpa, è 3,50.

Dalla settimana scorsa l’aumento dell’Indice Jaèn è stato mediamente di +0,34.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il monitoraggio settimanale sul territorio ha evidenziato un mantenimento elevato della popolazione adulta, con catture medie di 36-40 individui per trappola. L’attuale andamento climatico, con temperature notturne comprese tra gli 14 e i 17°C, mantengono condizioni favorevoli al dittero. L’analisi delle infestazioni attive, su oliveti trattati, da oltre tre settimane è elevato, con presenza di forme giovanili larvali e fori di sfarfallamento.

Nell’eventualità di presenza d’olive compromesse nella sanità da attacchi di Mosca, considerate le imminenti aperture dei frantoi, è conveniente non ritardare la loro raccolta. In alternativa, è possibile attuare dei trattamenti fitosanitari adulticidi a base di ESCHE proteiche con SPINOSAD, (es. Spintor Fly - 7 giorni di tempo di carenza max 8 trattamenti), o CYANTRANILIPROLE (es.: Exirel® Bait 7 giorni di tempo di carenza max 3 trattamenti), o OLIO essenziale di arancio dolce (prodotto commerciale Prev-Am Plus 7 giorni di tempo di carenza), o FLUPYRADIFURONE (Sivanto Prime - max 1 trattamento l’anno 14 giorni di tempo di carenza), o ACTEMIPRID, avendo l’attenzione di valutare attentamente nell’etichetta l’intervallo di sicurezza.

Margaronia o Tignola verde dell’olivo (Palpita unionalis): probabile presenza di una quarta generazione del lepidottero, in alcuni oliveti si hanno notevoli danni agli apici vegetativi danni e su olive.

Cicloconio o Occhio di pavone (Spilocea oleagina): in considerazione del momento della raccolta delle olive non va eseguito alcun intervento fitosanitario.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 18 ottobre 2023

Bollettino n. 69 del 04.10.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato)

Con le attuali condizioni climatiche attuali effettuare delle irrigazioni di soccorso per garantire una buona umidità del terreno specialmente nelle varietà dei radicchio tardivi prossime alla raccolta. Dove possibile effettuare delle sarchiature per eliminare le infestanti appena germinate e rompere la suola di lavorazione cercando di ridurre il più possibile la rottura delle foglie (una sola ancora centrale). Controllare sulle foglie la presenza di rosure o all’interno del cespo di eventuali colonie di Afidi; se necessario intervenire con trattamenti specifici.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Su varietà medio tardive si consiglia di effettuare delle irrigazioni di soccorso per garantire una buona umidità del terreno e se possibile effettuare delle concimazioni fogliari con concimi organici in quanto le piante sono in una situazione di stress dovuto alle alte temperature diurne, alla scarsa quantità di acqua nel terreno e ad un apparato radicale poco sviluppato.

Prestare attenzione a possibili infezioni di Alternaria presenti sulle foglie e in alcuni casi nelle teste-corimbo. Con le prime infezioni si consiglia di intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata)

Finocchio

Le attuali condizioni climatiche, possibili infezioni di Ramularia (sintomi lungo il fusto e le ramificazioni con maculature allungate brune e leggermente depresse , lesioni necrotiche a manicotto, ingiallimento della vegetazione). Con le prime infezioni si consiglia di intervenire con prodotti a base di DIFENOCONAZOLO o BOSCALID+PYRACLOSTROBIN.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Anche se la maturazione e l'inolizione sono molto variabili sul territorio regionale, tutte le varietà hanno raggiunto la fase d’invaiatura.

La maturazione delle olive si prospetta secondo il seguente indice:

Area I. Jaèn

Alto Garda 2,95

Medio Garda 2,80

Basso Garda 2,70

Valdadige 2,90

Valpolicella 2,60

Valpantena 3,10

Val Tramigna 2,90

Colli Berici 3,05

Colli Euganei 2,90

Pedemontana Vicentina 2,95

Pedemontana Trevigiana 2,80

Media 2,88

Il valore minimo adeguato per la raccolta è 3,50.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il monitoraggio settimanale sul territorio ha evidenziato un mantenimento elevato della popolazione adulta, con catture medie di 30–35 individui adulti per trappola. Le attuali condizioni climatiche, con temperature notturne ancora comprese tra i 14 e i 17°C, sono favorevoli all’attività del dittero in tutte le sue fasi. L’analisi delle infestazioni attive su oliveti trattati da oltre quattro settimane è alta, con presenza di forme giovanili larvali e fori di sfarfallamento, che concorrono a dare valori d’infestazione attiva elevati.

Nell’eventualità di presenza d’olive compromesse nella sanità da attacchi Mosca, giacché alcuni frantoi apriranno a breve, è conveniente non ritardarne la raccolta.

È ancora possibile l’utilizzo d’insetticidi a base di ACETAMIPRID, FLUPYRADIFURONE (Sivanto Prime - max 1 trattamento l’anno), o l’esca insetticida a base di CYANTRANILIPROLE (Exirel Bait), o l’OLIO essenziale di arancio dolce, prodotto commerciale Prev-Am Plus, adatto anche per il biologico. Chi si vale di prodotti a base di SPINOSAD devono rinnovare l’intervento in caso di dilavamenti da piogge o allo scadere dell’efficacia, che si stima in 10 – 12 giorni.

Attenzione particolare va i tempi di carenza, seguendo attentamente le indicazioni riportate in etichetta.

Chi attua il controllo con repellenti a base di POLVERI di roccia, quali bentoniti, caolini, calce agricola, talco, zeolite deve controllare l’efficace della copertura.

Cicloconio o Occhio di pavone (Spilocea oleagina), questa crittogama è molto dipendente dalle condizioni climatiche, infatti, affinché l’infezione avvenga, è necessaria un’elevata umidità relativa, una prolungata bagnatura delle foglie e temperature di 18-20°C, condizioni che hanno caratterizzato proprio quest’ultimo periodo, dai monitoraggi e dalle analisi con il metodo Loprieno e Tenerini si sono riscontrate manifeste nuove infezioni e latenti contagi.

Considerata la vicinanza della raccolta, non va eseguito alcun intervento fitosanitario.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 11 ottobre 2023

Bollettino n. 68 del 27.09.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica: è continua la presenza di giovani ed adulti nei frutteti, anche in numero elevato. La riduzione del fotoperiodo e l’abbassamento delle temperature notturne inducono gli individui di cimice a spostarsi verso i ricoveri invernali. E’ opportuno posizionare i “totem” per la cattura nelle vicinanze delle zone di ricovero in modo da intercettare il più possibile gli individui che andranno a svernare.

Drupacee (pesco, albicocco)

Terminata la raccolta delle ultime varietà. Dopo la potatura verde di fine stagione, è opportuno effettuare un primo intervento con prodotti RAMEICI.

Melo

Cimice asiatica: ancora elevata, nei frutteti, la presenza sia di giovani che di adulti. Continuare la difesa nelle varietà tardive, con insetticidi PIRETROIDI facendo attenzione al rispetto dei tempi di carenza.

Malattie da conservazione: programmare ed attuare una difesa pre-raccolta da effettuarsi con uno o due interventi con le sostanze attive previste nelle LTDI della regione.

Agenti di cancro: terminata la raccolta è opportuno effettuare un primo intervento con prodotti RAMEICI.

Pero

Psilla: le attuali condizioni climatiche favoriscono il proliferale delle popolazioni con relativi imbrattamenti della vegetazione e aumento del rischio di diffusione del fitoplasma agente del deperimento del pero. Continuare con i lavaggi con SALI potassici degli acidi grassi.

Actinidia

Buono l’accrescimento dei frutti, grazie anche alle recenti piogge.

Cimice asiatica: la coltura è in una fase molto sensibile agli attacchi di questo fitofago, che in certe aziende evidenzia significativa dannosità. Continuare il monitoraggio ed eventualmente intervenire con un trattamento insetticida.

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (tardivo, precoce, variegato)

Prestare attenzione alla possibile presenza di Afidi all’interno del cuore. Con presenza di 4-6 individui per foglia intervenire con prodotti a base di SPIROTETRAMMATO in quanto unico prodotto ad azione sistemica.

Prestare attenzione all’Oidio e con presenza, intervenire con prodotti a base di Zolfo in quanto unico prodotto in grado di bloccare il fungo, (verificare che il prodotto commerciale sia autorizzato su radicchio); successivamente coprire la vegetazione con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Con le attuali condizioni climatiche prestare molta attenzione ai focolai di Peronospora e Batteriosi. Con inizio di infestazione si consiglia di intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto. Inoltre prestare attenzione a possibile presenza di Cavolaia che erodono tutte le foglie del cuore (presenza di larve piccole e di ragnatele tipiche di queste larve). Intervenire con un adulticida e un ovicida presenti nelle linee della Regione Veneto rispettando le registrazioni dei principi attivi delle diverse tipologie di cavoli.

Cicoria

Prestare attenzione alla comparsa di Oidio e con presenza, intervenire con prodotti a base di ZOLFO in quanto unica sostanza in grado di bloccare le macchie. Inoltre prestare attenzione alla presenza di Alternaria. Con reale presenza della malattia intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

In tutti gli areali veneti è in atto l’invaiatura, mediamente compresa tra il 45 e il 70%, anche all’interno la polpa si nota il cambiamento della gradazione del bianco, che sta diventando leggermente più scuro.

Si riportano gli indici di maturazione calcolati per i diversi areali su scala dei colori secondo il metodo Jaen, considerando che il valore minimo adeguato per la raccolta è 3,50.

Area I. Jaèn

Alto Garda 1,95

Medio Garda 1,93

Basso Garda 1,98

Valdadige 1,97

Valpolicella 1,94

Valpantena 2,05

Val Tramigna 2,15

Colli Berici 2,25

Colli Euganei 1,96

Pedemontana Vicentina 2,05

Pedemontana Trevigiana 2,00

Media Regionale 2,02

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): i controlli costanti sui punti di monitoraggio danno per tutti gli areali olivicoli intensità di volo d’adulti e infestazioni, con presenza di uova e larve.

Nelle aziende che non hanno eseguito un trattamento larvicida negli ultimi 15 giorni si consiglia di effettuare un intervento fitofarmaci a base di ACETAMIPRID, utilizzando fitofarmaci il cui tempo di carenza sia compatibile con la data d’inizio raccolta. È possibile l’utilizzo di FLUPYRADIFURONE (Sivanto Prime - max 1 trattamento l’anno), o l’esca insetticida a base di CYANTRANILIPROLE (Exirel Bait), o L’OLIO essenziale di arancio dolce, prodotto commerciale Prev-Am Plus, adatto anche per il biologico. Chi si vale di prodotti a base di SPINOSAD devono rinnovare l’intervento in caso di dilavamenti da piogge o allo scadere dell’efficacia, che si stima in 10–12 giorni. Pure chi attua il controllo con repellenti a base di POLVERI di roccia, quali bentoniti, caolini, calce agricola, talco, zeolite devono controllare l’efficace della copertura.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): innalzamento della popolazione le azioni a contrasto della mosca ne limitano la popolazione.

Margaronia o Tignola verde (Palpita Unionalis): significata presenza con danni causati dalle larve agli apici vegetativi e olive. Gli interventi fitosanitari contro la mosca sono efficaci anche contro questo lepidottero.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleagina): intervenire in caso di necessità.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 4 ottobre 2023

Bollettino n. 67 del 20.09.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): si assiste ad un generale innalzamento delle popolazioni, che porta i livelli sostanzialmente alla pari in tutte le aree frutticole. Continua la diffusione molto marcata nel territorio su colture diverse, ma soprattutto su soia, con un ulteriore aumento degli individui catturati. Sono presenti molti stadi di pre-adulto (neanide 5) e neanide 4. Compatibilmente con la raccolta, nei frutteti può essere ancora necessario evitare o limitare, con un trattamento insetticida, i danni della prima e seconda generazione che si sta ancora nutrendo dei frutti.

Melo

Ingrossamento dei frutti/raccolta.

Carpocapsa (C.pomonella): è praticamente terminato il terzo volo, tuttavia è ancora possibile che in qualche situazione puntuale rimanga un residuo potenziale di danno larvale. Dove si ritiene che questo sia concreto valutare la necessità di un ulteriore trattamento larvicida, considerando anche il calendario di maturazione della coltura.

Malattie da conservazione: in funzione delle condizioni meteo si consiglia di continuare la necessaria strategia di difesa del pre raccolta da effettuarsi con uno o due interventi con le sostanze attive previste nelle LTDI della regione compresi anche gli agenti di biocontrollo.

Piralide: monitorare attentamente la coltura, soprattutto dove storicamente la popolazione dell’insetto è più elevata. L’eventuale intervento contro carpocapsa con un larvicida è attivo anche contro questo lepidottero. In alternativa è possibile l’utilizzo di B.THURINGIENSIS.

Actinidia

Accrescimento dei frutti.

Cimice: in caso di presenza accertata mediante monitoraggio, intervenire con un trattamento larvicida.

SETTORE ORTICOLO

Radicchio tardivo-precoce

In questo periodo presenza di macchie di Sclerotinia (muffa cotonosa di colore bianco alla base della pianta che aggredisce le foglie basali e il colletto). Con reale presenza intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). Si consiglia inoltre se possibile di asportare e distruggere i cespi ammalati.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Possibile presenza di Afidi sulla pagina inferiore delle foglie. Con colonie su almeno il 5% delle piante intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto; verificare che il prodotto sia registrato per il tipo di cavolo sul quale si vuole intervenire, preferendo se possibile, utilizzare un prodotto sistemico.

Bieta Costa

Prime pustole di Cercospora sulle foglie esterne del cespo. Con reale presenza intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Invaiatura, viraggio di colore delle olive dal verde giallastro, anche all’interno la polpa si nota il cambiamento della gradazione del bianco.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): in questa settimana si sono mantenute condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo della Mosca e, su tutti gli areali olivicoli, è stata riscontrata un’intensa attività sia di volo d’adulti e sia d’infestazioni, con presenza di uova e larve di prime e seconda età. Le temperature fresche e l’umidità, sono state così favorevoli alle ovideposizioni, come pure l’idratazione delle olive ha consentito la conservazione e lo sviluppo delle uova e delle larve all’interno della polpa.

Gli oliveti trattati con larvicida nella prima settimana di settembre risultano, in parte, nuovamente con infestazione attiva di uova e larve, anche se la percentuale è contenuta al 1 o 2%, ad indicare che, conclusasi l’efficacia della sostanza attiva larvicida, ritorna la pressione della Mosca che, in questa annata di bassa/media carica produttiva, determina un alto potenziale di rischio, in quanto, a parità di popolazione di Mosca, il danno è maggiore per la minor presenza di olive. Le sostanze attive da utilizzare vanno comprese in ACETAMIPRID (max 2 trattamenti l’anno), o FLUPYRADIFURONE (Sivanto Prime - max 1 trattamento l’anno), o l’esca insetticida a base di CYANTRANILIPROLE (Exirel Bait).

Il Ministero della Salute, con proprio decreto del 26 luglio 2023, ha inserito, temporaneamente e per 120 giorni, anche l’Olio essenziale di arancio dolce, con il prodotto commerciale PREV-AM PLUS, utilizzabile dal 1 agosto 2023 contro la Mosca dell’olivo, anche in agricoltura biologica.

Gli olivicoltori che hanno adottato strategie con prodotti repellenti, o antideponenti, o attrattivi alimentari avvelenati, si consiglia di mantenere la copertura, ricordando che le esche avvelenate con SPINOSINE hanno ridotti intervalli di sicurezza, per quest’ultime durante l’esecuzione del trattamento lo spruzzo va indirizzato verso parti di pianta che sono prive di olive.

Situazione infestazioni medie da punti di monitoraggio nei diversi areali olivicoli veneti:

• Alto lago di Garda infestazione infestazioni alte 10%;

• Medio e basso lago di Garda infestazioni alte 9%;

• Entroterra gardesano infestazioni alte 11%;

• Colline veronesi centrali, infestazioni alte 12%;

• Colli Berici medio/basse infestazioni alte 11%;

• Colli Euganei, infestazioni alte 10%;

• Pedemontana Vicentina, infestazioni alte 9%;

• Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni 11%.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): si assiste ad un generale innalzamento delle popolazioni, i trattamenti a contrasto della mosca ne contengono la popolazione.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleagina): dopo gli eventi piovosi della settimana scorsa e l’elevata umidità relativa, si è evidenziato un importante aumento delle infezioni che, in alcuni oliveti, ha portato statisticamente ad avere un 8% di foglie attaccate e 1 lesioni per foglia; in caso di presenza del parassita attuare dei trattamenti a base di RAME più ZOLFO, attenzione ai tempi.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 27 settembre 2023

Bollettino n. 66 del 13.09.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio - Tardivo, Precoce (lungo), Variegato

In queste tipologie sono presenti larve di Lepidotteri che erodono la costa delle foglie e il cuore, pertanto si consiglia di effettuare un intervento insetticida con un adulticida e un ovicida presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). Inoltre su alcune selezioni di tardivo si nota presenza di macchie di Oidio pertanto intervenire con ZOLFO per bloccare la malattia e successivamente intervenire prodotti specifici presenti nelle linee di difesa integrata della regione Veneto.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Prestare attenzione alle prime macchie di batteriosi e dove ci sono le condizioni favorevoli alla malattia o varietà sensibili, intervenire con prodotti specifici indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto. Si raccomanda di mantenere una pianta vigorosa con un buon drenaggio del terreno (sarchiature).

Lattuga

Rosure fogliari si rilevano in questo periodo causate da larve di Lepidotteri del genere Spodoptera. Le larve si nutrono del lembo fogliare erodendo anche la nervatura principale. Per il controllo sono diverse le sostanze attive autorizzate e con reale presenza, intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione.

Pomodoro e Melanzana in serra

Con le condizioni atmosferiche attuali -molto caldo di giorno e fresco di notte- si nota un aumento di attacchi di Eriofide (ingiallimenti delle foglie e bronzature del fusto). Con i primi focolai si può intervenire con prodotti a base di ABAMECTINA o SPIROMESIFEN mentre se si vogliono salvaguardare gli insetti utili si può intervenire con Olio di ARANCIO o ZOLFO.

Rilevata la presenza di larve di Tuta absoluta nelle foglie. Asportare il più possibile quelle colpite e successivamente intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto rispettando il dosaggio di etichetta contro questo insetto con l’aggiunta di un OLIO VEGETALE se la compatibilità dell’insetticida lo permette.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Iinizio del viraggio di colore delle olive dal verde giallastro.

Situazione fitosanitaria

Mosca olive (Bactrocera oleae): i dati rilevati dai monitoraggi danno, mediamente, un aumento dell'attività del dittero, con presenza di ovideposizioni, anche se non è uniforme in tutti gli oliveti controllati. Il calo termico e l’aumento delle bagnature fogliari notturne stanno favoriscono il turgore delle olive, accentuandone la loro attrazione da parte delle mosche femmina. Al momento si sta ponendo in atto la terza generazione estiva e negli oliveti, dove si è attuato il trattamento adulticida/larvicida a fine agosto, considerato che sta terminando l’efficacia del prodotto, si consiglia di intervenire con un trattamento adulticida e larvicida utilizzando prodotti a base di ACETAMIPRID (max 2 trattamenti l’anno), o FLUPYRADIFURONE (Sivanto Prime - max 1 trattamento l’anno), o l’esca insetticida a base di CYANTRANILIPROLE (Exirel Bait).

Gli olivicoltori che adottano “strategie di difesa biologiche” mantengano una copertura adulticida con l’utilizzo di prodotti a base di SPINOSAD, massimo otto trattamenti l’anno. In questo periodo è pure possibile pure l’utilizzo della BEAUVERIA BASSIANA, fungo endofita, per trattamenti sulla parte aerea che, per compiere al meglio la propria azione insetticida, richiede alti livelli di umidità. È possibile anche utilizzare prodotti a base di PIRETRO, avendo l’accortezza di eseguirli nelle ore più fresche della giornata, ricordando che è fotolabile e di bagnare bene le chiome.

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

1. Alto lago di Garda infestazione infestazioni alte 9%;

2. Medio e basso lago di Garda infestazioni alte 11%;

3. Entroterra gardesano infestazioni alte 9%;

4. Colline veronesi centrali, infestazioni alte 9%;

5. Colli Berici medio/basse infestazioni alte 10%;

6. Colli Euganei, infestazioni alte 9%;

7. Pedemontana Vicentina, infestazioni alte 9%;

8. Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni 9%.

Margaronia o Tignola verde dell’olivo (Palpita unionalis): è presente un po’ su tutti gli areali olivicoli lepidottero, gli interventi a contrasto della Mosca delle olive ne contengono la popolazione.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): presenze su tutti gli areali olivicoli, i trattamenti a contrasto della mosca ne contengono la popolazione.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleagina): in caso di presenza, attuare dei trattamenti a base di RAME più ZOLFO, utili anche a limitare le ovideposizioni della Mosca dell’olivo e come repellente per la Cimice asiatica.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 20 settembre 2023

Bollettino n. 65 del 06.09.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): si continua ad osservare una sostanziale stabilità nelle catture sia di adulti che di giovani. In molti frutteti continua la necessità di trattare con insetticidi classici abbattenti PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI registrati su coltura, tenendo presente gli intervalli di sicurezza e le raccolte sia in corso che imminenti. Le trappole a cattura massale tipo "totem" devono continuare ad essere mantenute attive sostituendo eventualmente i feromoni e ripristinando la superficie collante e l'acqua alla base.

Albicocco

Potatura verde: in presenza di condizioni climatiche stabili è consigliabile eseguire un intervento di potatura verde. Si dovrà procedere con il taglio di branche medio-grosse e l’eliminazione dei rami assurgenti sia interni che esterni. Intervenendo in questo periodo limita il rischio di attacchi da Batteriosi e nel contempo la risposta vegetativa della pianta è minima. Molto importante, appena terminata la potatura, effettuare un primo intervento con prodotti RAMEICI.

Melo

Ingrossamento dei frutti/raccolta.

Carpocapsa (C.pomonella): siamo ormai vero la fine del del terzo volo, però le catture continuano sulle trappole a ferorormoni, anche se con differenze notevoli tra zone diverse. In alcuni frutteti si segnalano danni, anche importanti. Si ribadisce di non trascurare la difesa da questo fitofago, programmando i trattamenti tenendo conto sia delle indicazioni generali sia della specifica situazione del proprio frutteto, effettuando gli interventi larvicidi in base al livello di rischio e del calendario di maturazione della coltura.

Malattie da conservazione: in funzione delle condizioni meteo si consiglia di programmare la necessaria strategia di difesa del pre raccolta da effettuarsi con uno o due interventi con le sostanze attive previste nelle LTDI della regione.

Piralide: monitorare attentamente la coltura, soprattutto dove storicamente la popolazione dell’insetto è più elevata. L’eventuale intervento contro carpocapsa con un larvicida è attivo anche contro questo lepidottero. In alternativa è possibile l’utilizzo di B.THURINGIENSIS.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: mantenere monitorato il pereto e, alla presenza dei primi focolai, procedere con lavaggi mattutini con sapone molle e bicarbonato.

Actinidia

Fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Cimice: si osservano dei danni dove, nei mesi precedenti, la difesa non è stata accurata. In ogni caso è sempre fondamentale il monitoraggio "visivo" e, verificata la presenza, il trattamento con insetticidi ad azione abbattente.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Secondo ingrossamento delle olive, con inizio invaiatura nelle varietà precoci, Leccino e Pendolino.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): negli oliveti monitorati dove nei giorni scorsi si sono eseguiti trattamenti adulticidi/larvicidi, o solo adulticidi, le catture sono di media entità, anche le nuove ovideposizioni sono limitate, con presenze minime di larve di prima e seconda e età. L’infestazione attiva è di allerta, considerato che le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo della Mosca dell’olivo. Nelle aziende olivicole dove si sono ritardati gli interventi fitosanitari o non sono stati eseguiti nei tempi indicati, le infestazioni hanno raggiunto limiti dal 9 al 14%. Considerato che le previsioni meteo indicano un generale bel tempo, con temperature favorevoli alla popolazione del dittero, si conferma un aumento del rischio infestazioni, pertanto, le aziende che hanno già eseguito da oltre 20 giorni l’intervento larvicida/adulticida, è bene che ne eseguano un’ulteriore entro i prossimi giorni, utilizzando ACETAMIPRID, ricordando che ha un tempo di carenza di 21 giorni e sono possibili solo due trattamenti annui, o FLUPYRADIFURONE, massimo 1 trattamento l’anno, o con l’attrattivo alimentare CYANTRANILIPROLE (es.: Exirel® Bait unitamente a Visarel®).

Chi attua una difesa da agricoltura biologica vanno mantenute per tutte le aree olivicole, le coperture con esche proteiche ad azione adulticida, come lo SPINOSAD, ricordando che questo prodotto si dilavano con precipitazioni superiori ai 10 mm di pioggia, cosa che è avvenuta nelle giornate piovose della scorsa settimana, pertanto, se non già eseguito, è necessario ripristinare la copertura entro i prossimi giorni, come pure va controllata e se del caso rafforzata la protezione con i prodotti antideponenti a base di farine fossili abbinate ad un adesivante, come bentoniti, caolini, zeoliti.

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

1. Alto lago di Garda infestazione infestazioni alte 8-9%;

2. Medio e basso lago di Garda infestazioni alte 9-10%;

3. Entroterra gardesano infestazioni alte 7-8%;

4. Colline veronesi centrali, infestazioni alte 8-9%;

5. Colli Berici medio/basse infestazioni alte 8-10%;

6. Colli Euganei, infestazioni alte 7-8%;

7. Pedemontana Vicentina, infestazioni alte 7-9%;

8. Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni 7-8%.

Margaronia (Palpita Unionalis): i monitoraggi di questa settimana hanno evidenziato ancora danni gli apici vegetativi nell’area delle Colline Veronesi e entroterra Gardesano, causati dalle larve di questo lepidottero e rosure anche a carico delle olive. Gli eventuali interventi a contrasto della Mosca dell’olivo limitano la presenza di questo lepidottero.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): le forme giovanili sono in ulteriore aumento e gli adulti hanno un’elevata mobilità nella ricerca di nuovi siti per nutrirsi e riprodursi, per cui, ora, è consigliabile prevenire l’ovideposizione con prodotti repellenti stessi a quelli della Mosca dell’olivo, bentoniti, caolini, zeoliti, più adesivante.

Parassiti fungini

Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea), Piombatura dell’olivo (Mycocentrospora cladosporoides), l’abbassamento delle temperature, l’elevata umidità e le ore di bagnatura fogliare notturna sono state particolarmente favorevoli allo sviluppo di parassiti fungini, particolarmente negli oliveti dove, storicamente, hanno fatto sentire la loro presenza. In questa fase fenologica è possibile effettuare un trattamento con prodotti RAMEICI, che presenta anche attività di disturbo alle ovideposizioni della Mosca dell’olivo.

Eventi grandinigeni

Qualora si verificassero grandinate si consiglia di intervenire entro 12-24 ore dall’evento con trattamenti a base di RAME, efficaci contro la diffusione sia della Rogna dell’olivo e sia di parassiti fungini.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige

SETTORE ORTICOLO

Radicchio Tardivo

In alcune selezioni di tardivo precoce si nota presenza di macchie di Alternaria (la malattia si manifesta sulle foglie esterne con piccole macchie che poi si allargano fino ad assumere il diametro di 1 cm o anche più) e specialmente nelle zone dove persiste l’acqua, si consiglia di ridurre al minimo questi ristagni idrici attraverso una sarchiatura. Nel caso di forte presenza generalizzata intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

In queste colture si nota presenza di Cavolaia che erodono tutte le foglie del cuore (presenza di larve piccole e di ragnatele tipiche di queste larve), pertanto si consiglia di intervenire con un adulticida e un ovicida presenti nelle linee della Regione Veneto rispettando le registrazioni dei principi attivi delle diverse tipologie di cavoli.

Bieta Costa

Prestare molta attenzione alle prime pustole di Cercospora sulle foglie esterne del cespo, con reale presenza intervenire con prodotti specifici presenti nelle linee di difesa della Regione Veneto.

Zucchino

Presenza di Oidio su impianti in raccolta. Per la difesa intervenire alla comparsa dei primi sintomi e ripetere il trattamento ad intervalli da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza della sostanza attiva e all’andamento stagionale. Numerose le sostanze attive autorizzate contro questa avversità che vanno da quelle di origine naturale a quelle che agiscono per contatto o quelle sistemiche

(vedi principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). In fase di raccolta utilizzare prodotti a breve tempo di carenza.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì13 settembre 2023

Bollettino n. 64 del 30.08.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Maturazione delle precoci in tutti gli ambienti vitati con raccolte in pieno svolgimento nelle zone più calde e in avvio in quelle più fresche.

Stato parassitario

Botrite e Marciume acido: in quasi tutti i comprensori sono segnalati dei focolai più o meno diffusi e severi sui Pinot, mentre molto meno su Chardonnay. Gli ulteriori rigonfiamenti degli acini, attesi dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi, favoriranno la comparsa di ferite/microferite sulle bucce (sono già state

rilevate negli impianti vigorosi, anche su Garganega) in grado di consentire l’avvio di nuove infezioni.

Peronospora: nonostante dieci giorni di temperature torride la virulenza del patogeno non sembra in calo e si manifesta con reinfezioni continue e massicce sulle foglie più giovani negli impianti rigogliosi. Dopo le prolungate bagnature degli ultimi giorni è atteso un ulteriore rinvigorimento del patogeno.

Drosophila suzukii: Negli ambienti freschi di collina e alta collina sono state osservate delle ovideposizioni di questo parassita su acini di uve a bacca rossa prossimi alla maturazione (attenzione a non confondere la Drosofila suzukii con altri drosofilidi, in particolare la comune Drosophila melanogaster che si ritrova sulle uve danneggiate e marcescenti).

Indirizzi di difesa

Botrite e Marciume acido: sulle varietà precoci, in presenza di attacchi diffusi, procedere rapidamente alla vendemmia. Sulle medie e tardive che rivelano ferite fresche sulle bucce valutare l’opportunità di intervenire con antibotritici specifici di origine biologica, o terpeni o bicarbonato di potassio su fasce produttive opportunamente sistemate e liberate da coperture fogliari.

Peronospora e Oidio: la campagna di difesa antiperonosporica e antioidica è terminata. Solo sulle varietà più tardive e negli ambienti più avversati da questi patogeni può essere ancora opportuno un ulteriore intervento di contrasto con prodotti RAMEICI e ZOLFO.

Drosophila suzukii: Laddove sono state rilevate delle presenze significative, soprattutto nei settori limitrofi

ai ceraseti abbandonati o non adeguatamente difesi, è opportuno valutare l’esecuzione di interventi insetticidi specifici.

Mal dell’Esca e altre malattie da deperimento del legno: Provvedere a capitozzare le piante affette da queste sintomatologie.

Flavescenza dorata: si raccomanda di continuare a monitorare, filare per filare, pianta per pianta, tutto il vigneto aziendale per rilevare e capitozzare/estirpare le piante sintomatiche come prescritto dal Decreto di Lotta obbligatoria vigente.

Circa le presenze del vettore Scaphoideus titanus, i dati acquisiti dalle 450 trappole cromotropiche esposte da inizio a metà agosto presso i 150 vigneti della Rete di monitoraggio regionale (3 trappole per vigneto) mettono in evidenza che:

- la diffusione e la numerosità media delle catture di St nei vigneti in difesa convenzionale sono sensibilmente inferiori rispetto a quelle registrate nel medesimo periodo dello scorso anno mentre quelli in difesa bio non si differenziano di molto, purquanto in diminuzione (vedi grafici sotto);

- la percentuale complessiva di vigneti ove l’insetto è assente o minimamente presente (meno di 2 individui su 3 trappole) è pari all’81% del totale dei siti monitorati (67% nel primo caso, 14% nel secondo), in linea con i dati rilevati nel periodo precedente;

- la percentuale complessiva di vigneti ove l’insetto è presente (più di 2 individui su 3 trappole) è pari al 19% del totale (di cui il 7% per probabile afflusso di individui da appezzamenti esterni mentre l’altro 12% per probabile inefficacia della lotta insetticida fin qui praticata).

In questa casistica rientrano il 42% dei vigneti biologici e il 13% di quelli convenzionali.

SETTORE FRUTTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): complessivamente le catture sia di adulti che di giovani sono stabili. In molti frutteti continua la necessità di trattare con insetticidi classici abbattenti PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI registrati su coltura, tenendo presente gli intervalli di sicurezza e le raccolte sia in corso che imminenti. Le trappole a cattura massale tipo "totem" devono continuare ad essere mantenute attive sostituendo eventualmente i feromoni e ripristinando la superficie collante e l'acqua alla base.

PESCO: fase fenologica fine raccolta.

Batteriosi: in vista dell’approssimarsi di condizioni favorevoli alle infezioni, e data l'elevata virulenza della malattia osservata nella scorsa primavera, è opportuno programmare una profilassi con trattamenti con prodotti RAMEICI a basso dosaggio.

MELO: ingrossamento dei frutti/raccolta.

Carpocapsa (C.pomonella): siamo ormai oltre il picco del terzo volo e continuano le catture sulle trappole a ferorormoni, anche se con differenze notevoli tra zone diverse. Programmare la difesa tenendo conto sia delle indicazioni generali sia della specifica situazione del proprio frutteto, effettuando i trattamenti in base al livello di rischio e del calendario di maturazione della coltura.

Cimice: sulle varietà in raccolta non si registrano danni significativi. Si nota però un aumento della presenza sulle reti antigrandine e nei bordi. Porre quindi attenzione alla difesa, effettuando sempre il monitoraggio "visivo" degli adulti essendo le trappole poco attrattive in questa fase) e, verificata la presenza, trattando con insetticidi ad azione abbattente su tutta la chioma.

Malattie da conservazione: anche in considerazione del cambiamento delle condizioni climatiche, che diverranno più favorevoli ai patogeni responsabili delle malattie da conservazione, programmare una difesa pre-raccolta da effettuarsi con uno o due interventi con le sostanze attive previste nelle LTDI della regione.

Piralide: monitorare attentamente la coltura, soprattutto dove storicamente la popolazione dell’insetto è più elevata. L’eventuale intervento contro carpocapsa con un larvicida è attivo anche contro questo lepidottero. In alternativa è possibile l’utilizzo di B.THURINGIENSIS.

PERO: accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si osserva un aumento dei frutti colpiti, soprattutto nella parte calicina. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: mantenere monitorato il pereto e, alla presenza dei primi focolai, procedere con lavaggi mattutini con sapone molle e bicarbonato.

Carpocapsa, cimice: vedi melo.

ACTINIDIA: fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Cimice: si osservano dei danni dove, nei mesi precedenti, la difesa non è stata accurata. In ogni caso è sempre fondamentale il monitoraggio "visivo" e, verificata la presenza, il trattamento con insetticidi ad azione abbattente.

SETTORE ORTICOLO

Asparago

Presenza di Ruggine con pustole e ingiallimenti fogliari ben visibili. Intervenire quanto prima alla comparsa delle prime pustole. Verificare in etichetta tra le diverse formulazioni, il numero massimo di trattamenti autorizzati in quanto il loro numero varia da 1 trattamento anno a max 4.

Lattuga

Controllare sulle foglie eventuali rosure provocate in questo periodo da larve del lepidottero Autographa gamma, di colore verde con piccole strisce gialle sul dorso. I voli degli adulti si concentrano tra le fine di agosto, prima decade di settembre e si riconoscono per la presenza sulle ali anteriori del simbolo della lettera greca “gamma”. Con reale presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Pomodoro e Melanzane in serra

In queste colture presenza di Aleurodide (Trialeurodes vaporariorum e Bemisia spp) principalmente negli apici vegetativi. Intervenire con lanci di ENCARSIA FORMOSA alla dose di 10 individui mq per almeno 3 interventi a cadenza settimanale e/o ERETMOCERUS EREMICUS alla dose di 10 individui mq per almeno 3 interventi a cadenza settimanale.

Cicoria e Bieta costa

Prestare molta attenzione alla presenza di Miride e se necessario intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), con l’accortezza di acidificare l’acqua del trattamento e l’aggiunta dell’adesivante. Il danno è causato dagli adulti che con il loro apparato boccale pungente/succhiante, producono lungo le nervature, soprattutto quella principale e nel lembo fogliare, profonde lacerazioni che tendono a necrotizzare a causa dell’accrescimento della pianta, rendendola incommerciabile.

Cavoli (cavoli a infiorescenza e cavoli a testa)

Con le attuali condizioni climatiche prestare molta attenzione alle prime macchie di Batteriosi e dove ci sono le condizioni favorevoli alla malattia o varietà sensibili, intervenire con prodotti specifici indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). Si raccomanda di mantenere una pianta vigorosa con un buon drenaggio del terreno (sarchiature).

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Secondo accrescimento del frutto, avanzamento dell’inolizione, comparsa dei segni d’invaiatura.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): in questa trascorsa settimana le condizioni climatiche hanno aumentato le popolazioni della Mosca olearia, anche se si sono raggiunte temperature elevate durante le ore centrali della giornata. Il monitoraggio ha evidenziato nei comprensori del lago di Garda ed entroterra gardesano catture significative, però difformi e diffuse in modo disomogeneo; nelle colline veronesi, invece, le catture sono simili un po’ su tutti i punti e sono tendenziale in aumento, così pure nella Pedemontana vicentina e trevigiana, Colli Berici ed Euganei. Il controllo delle olive ha mostrato, anche qui un po’ ovunque, un’attività di ovideposizioni sostenuta e infestazioni con presenza di uova e di tutti gli degli stadi di sviluppo delle larve. L’abbassamento delle temperature, l’idratazione delle olive e la riduzione della mortalità da caldo, in concomitanza con il probabile aumento dell’attività del dittero, legata alla nuova generazione, comporterà un aumento del rischio d’infestazioni.

Le aziende che hanno già eseguito da una quindicina di giorni l’intervento larvicida, è bene che eseguano un secondo entro i prossimi cinque giorni, con ACETAMIPRID, ricordando che ha un tempo di carenza di 21 giorni e sono possibili solo due trattamenti annui, o FLUPYRADIFURONE- massimo 1 trattamento l’anno o con l’attrattivo alimentare CYANTRANILIPROLE (es.: EXIREL® BAIT unitamente a VISAREL®).

Chi attua una difesa con repellenti di POLVERE di ROCCIA deve controllare le tenute dopo le recenti piogge, come pure chi utilizza ESCHE PROTEICHE ad azione insetticida, SPINOSAD, se si nono avuti dilavamenti del prodotto, va ripristinata la copertura.

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

1. alto lago di Garda infestazione infestazioni alte 4-5%;

2. medio e basso lago di Garda infestazioni alte 3-5%;

3. entroterra gardesano infestazioni alte 6-7%;

4. colline veronesi centrali, infestazioni alte + 3-6%;

5. Colli Berici medio/basse infestazioni alte 3-5%;

6. Colli Euganei, infestazioni alte 3-7%;

7. Pedemontana Vicentina, infestazioni alte 5-6%;

8. Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni 4-6%.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): continuano le nascite dalle nuove ovature, mentre la popolazione degli adulti si mantiene stabile.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): la presenza di questo parassita fungino è diffusa su tutto il territorio regionale, chi non ha eseguito un trattamento da almeno un mese, si consiglia un intervento a base di RAME più ZOLFO entro i prossimi giorni.

Eventi grandinigeni

In caso di grandine si consiglia di effettuare dei trattamenti con prodotti RAMEICI alle dosi indicate in etichetta.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 6 settembre 2023

Bollettino n. 63 del 25.08.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Le alte temperature di quest’ultimo periodo hanno accelerato il progresso di fase in tutti i comprensori. Pinot bianco e grigio nelle zone più calde sono più o meno maturi (le raccolte sono iniziate in questi giorni) mentre in quelle più fresche sono necessari ancora 4-6 giorni prima del pieno avvio delle vendemmie. Garganega e Cabernet sauvignon, invece, sono ricomprese ovunque tra la piena e la completa invaiatura (BBCH 83-85).

Stato parassitario

Peronospora e Oidio: la virulenza di entrambi i patogeni non si è sopita e produce ancora nuove infezioni sulla vegetazione fin qui meno trattata, cioè quella più giovane.

Botrite e Marciume acido: i ripetuti e copiosi eventi piovosi di fine luglio-primi di agosto hanno creato le condizioni ideali per lo sviluppo aggressivo di queste malattie negli ambienti umidi e vigorosi, grazie alle microferite da rigonfiamento eccessivo causate anche da parassiti non ben controllati (Oidio e Tignoletta). In queste realtà sono presenti infezioni diffuse su Pinot grigio, bianco e Chardonnay.

Flavescenza dorata e Legno nero: le segnalazioni di nuovi casi sintomatici sono in diminuzione generalizzata rispetto alle settimane precedenti.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): le infestazioni di questo parassita, laddove non adeguatamente controllato in precedenza, si stanno manifestando chiaramente sui grappoli.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): le neanidi di seconda generazione stanno migrando verso i tralci per dare origine agli scudetti femminili svernanti.

Tignoletta: Il volo degli adulti si sta prolungando ma risulta in calo nella maggioranza dei siti monitorati. Attualmente si osservano nidi con rosure evidenti e larve da prima a terza età e nuove ovideposizioni.

Efestia unicorella: questo parassita, appartenente alla famiglia delle tignole, risulta ben presente e diffuso nel territorio regionale e viene normalmente scambiato per la Tignoletta, in quanto spesso ci convive (filmato: https://youtu.be/CDSWoiP5OGw )

Indirizzi di difesa

Peronospora e Oidio: la campagna di difesa antiperonosporica e antioidica è di fatto terminata. Solo nelle situazioni più tardive può essere ancora opportuno un intervento di chiusura con PRODOTTI RAMEICI e ZOLFO.

Botrite e Marciume acido: nei casi di infezione diffusa è indispensabile vendemmiare quanto prima, negli altri è da ponderare l’eventuale necessità di un ulteriore intervento con ANTIBOTRITICI SPECIFICI DI ORIGINE BIOLOGICA o di TERPENI, previa ragionata “scopertura” della fascia grappoli per favorire l’arieggiamento e la penetrazione della miscela di trattamento.

Flavescenza dorata, Legno nero: si raccomanda di continuare a monitorare, filare per filare, pianta per pianta, tutto il vigneto aziendale per rilevare e capitozzare/estirpare le piante sintomatiche come prescritto dal Decreto di Lotta obbligatoria vigente. Durante questa operazione è consigliato procedere alla capitozzatura anche delle piante affette da Mal dell’Esca.

Cocciniglie: in caso di infestazioni è opportuno valutare assieme ad un tecnico di fiducia l’eventualità di un intervento di contenimento.

Cocciniglia del corniolo farinosa: laddove sono presenti delle infestazioni è questo il momento ideale per eseguire l’intervento insetticida specifico.

Tignoletta: nelle situazioni dove le catture sono ancora consistenti si consiglia di valutare l’opportunità di un terzo intervento a base di Bacillus thuringensis. Tale intervento è utile anche nei confronti di Efestia unicorella.

SETTORE FRUTTICOLO

Settimana caratterizzata da temperature molto elevate ed assenza di precipitazioni.

Cimice asiatica (H.halys): calo del numero degli individui giovani catturati nelle trappole ed aumento relativo degli adulti. La soia è entrata nella fase fenologica maggiormente attrattiva ed inizia ad essere colonizzata dagli adulti di cimice. Nei frutteti il rischio è in generale aumento, anche a causa della maggiore attrattività della frutta in maturazione. Permane la necessità di monitorare attentamente i frutteti e di trattare con gli insetticidi autorizzati quando si riscontra la presenza del fitofago.

Pesco: fase fenologica raccolta.

Cydia molesta: continua la presenza degli adulti di terza generazione, in molti casi senza soluzione di continuità con il secondo volo. Non si segnalano al momento criticità particolari. Nelle varietà in raccolta non è più necessario intervenire. Porre però attenzione nei giovani impianti poiché oltre una certa soglia la Cidia può provocare un accecamento dei germogli ed un arresto dello sviluppo.

Batteriosi: vista l’elevata virulenza della malattia osservata nella scorsa primavera è opportuno programmare, appena le temperature scenderanno e le condizioni meteo diverranno più favorevoli all’attività del patogeno, una profilassi con trattamenti con prodotti RAMEICI a basso dosaggio.

Melo: ingrossamento dei frutti/raccolta.

Carpocapsa (C.pomonella): continua il terzo volo, anche se il numero degli adulti catturati è in leggero calo, con differenze notevoli tra zone diverse. Programmare la difesa tenendo conto sia delle indicazioni generali sia della specifica situazione del proprio frutteto, effettuando i trattamenti in base al livello di rischio e del calendario di maturazione della coltura.

Cimice: sulle varietà in raccolta non si registrano danni significativi. Si nota però un aumento della presenza sulle reti antigrandine e nei bordi. Porre quindi attenzione alla difesa, effettuando sempre il monitoraggio visivo degli adulti, essendo le trappole poco attrattive in questa fase, e, verificatane la presenza, trattando con insetticidi ad azione abbattente su tutta la chioma.

Malattie da conservazione: anche in considerazione del prossimo cambiamento delle condizioni meteorologiche, che diverranno più favorevoli ai patogeni responsabili delle malattie da conservazione, programmare una difesa pre-raccolta da effettuarsi con uno o due interventi con le sostanze attive previste nelle Linee Tecniche di Difesa Integrata della Regione.

Piralide: osservato qualche danno da piralide nei frutteti limitrofi ai campi. Monitorare attentamente la coltura, soprattutto dove storicamente la popolazione dell’insetto è più elevata. L’eventuale intervento contro Carpocapsa con un larvicida è attivo anche contro questo lepidottero. In alternativa è possibile l’utilizzo di Bacillus thuringiensis.

Pero: accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si osserva un aumento dei frutti colpiti, soprattutto nella parte calicina. Dove si è proceduto alla rottura del cotico la presenza di infezioni è minore. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: il clima secco e caldo favorisce l’attività di questo emittero. Importante mantenere monitorato i pereti e, alla presenza dei primi focolai, procedere con lavaggi mattutini con SAPONE MOLLE e BICARBONATO.

Carpocapsa e Cimice: vedi melo

Actinidia: fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Cimice: si osservano dei danni dove, nei mesi precedenti, la difesa non è stata accurata. In ogni caso sono sempre fondamentali il monitoraggio visivo e, verificata la presenza, il trattamento con insetticidi ad azione abbattente.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 30 agosto 2023

Bollettino n. 62 del 23.08.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio (lungo e variegato precoce, lungo tardivo raccolte entro fine novembre): nei trapianti effettuati tra fine giugno e la seconda/terza decade di luglio presenza di larve di Nottue e Piralide. Le larve di Nottue (Spodoptera spp) e della Piralide defogliatrice (Udea ferrugalis) vivono gran parte della loro vita sulle pagine inferiori delle foglie, erodendone l’epidermide o la costa, mentre le larve della Piralide del mais (Ostrinia nubilalis), dopo la nascita penetrano all’interno dei cespo e si nutrono scavando gallerie. Verificare in campo la presenza dei danni e, se necessario, effettuare un intervento insetticida con un adulticida e un ovicida indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), per le nottue. Le sostanze attive EMAMECTINA (etichetta del 8 febbraio 2023) e SPINOSAD (etichetta del 28 marzo 2023) NON SONO PIÙ AUTORIZZATI SU RADICCHIO.

Cavoli: presenza di adulti di Tentredine (adulto lungo 6-8 mm di colore quasi completamente giallastro-arancione) specialmente nei trapianti di fine luglio / inizio agosto. Alla comparsa delle prime infezioni larvali intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), adeguando i volumi di acqua in funzione dello sviluppo della pianta.

Melanzana in serra: nelle foglie si nota la presenza di larve di Tuta absoluta; asportare il più possibile le foglie colpite dalle larve e successivamente intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), rispettando il dosaggio di etichetta contro questo insetto, con l’aggiunta di un OLIO VEGETALE se la compatibilità dell’insetticida lo permette.

Pomodoro in serra: in alcune aziende si nota presenza di Eriofide (ingiallimenti delle foglie e bronzature del fusto); con i primi focolai si può intervenire con prodotti a base di ABAMECTINA o SPIROMESIFEN, mentre, se si vuole salvaguardare gli insetti utili, si può intervenire con OLIO DI ARANCIO o ZOLFO.

SETTORE OLIVICOLO

Fase fenologica: secondo ingrossamento del frutto e inolizione in atto, in qualche oliveto si è riscontrato un inizio precoce d’invaiatura, con molta probabilità causato dall’eccesso di caldo.

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il controllo settimanale dà un’attività di volo della Mosca ancora in aumento, soprattutto negli oliveti in cui non sono stati eseguiti i trattamenti fitosanitari o, se realizzati, non sono stati efficaci.

Dove i trattamenti larvicidi e/o adulticidi con esche proteiche sono stati attuati in tempi utili, le catture di Mosca sono state di media o bassa presenza.

Dove non vi è stata attività di contrasto, il controllo delle drupe ha evidenziato un consistente aumento dell’infestazione attiva, con la presenza di uova e larve di I-II età e di III età; a chi non ha ancora eseguito il trattamento larvicida si raccomanda, di compierlo al più presto con prodotti a base di ACETAMIPRID, massimo due interventi l’anno, o FLUPYRADIFURONE- massimo 1 trattamento l’anno.

È possibile usare anche un adulticida mediante l’attrattivo alimentare CYANTRANILIPROLE (es.: Exirel® Bait unitamente a Visarel®).

È necessario che chi ha gli oliveti condotti con il sistema di agricoltura biologica o usa tecniche di difesa con attrattivi alimentari avvelenati, repellenti, antideponenti, mantenga la copertura, anche in caso di eventi meteorici (peraltro previsti per la fine di questa settimana e l’inizio della prossima) che possono dilavare il prodotto dalla vegetazione. Per attuare queste strategie di difesa, i prodotti fitosanitari sono a base di BENTONITE, CAOLINO, ZEOLITE e attrattivi alimentari con SPINOSINE. Chi segue la difesa contro adulti deve conservare la protezione con SPINOSAD, massimo otto trattamenti nel corso della stagione.

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

1.alto lago di Garda infestazione infestazioni alte 3-4%;

2.medio e basso lago di Garda infestazioni alte 4 -5%;

3.entroterra gardesano infestazioni alte +5%;

4.colline veronesi centrali, infestazioni alte + 3%;

5.Colli Berici medio/basse infestazioni alte +4%;

6.Colli Euganei, infestazioni alte +4%;

7.Pedemontana Vicentina, infestazioni alte +4%;

8.Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni +4%.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): il monitoraggio settimanale rileva un calo di adulti e un aumento delle forme giovanili, con ovideposizioni e nascite di seconda generazione.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): la presenza è diffusa su tutto il territorio regionale; si consiglia un trattamento a base di RAME, utile anche per il contenimento della Rogna dell’olivo.

Eventi grandinigeni: in caso di grandinate si consiglia di compiere trattamenti con PRODOTTI RAMEICI alle dosi indicate in etichetta.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

Bollettino n.61 del 16.08.2023

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia: si è entrati nella seconda fase d’ingrossamento delle olive, con drupe che hanno raggiunto il 90% delle dimensioni finali.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): aumento delle catture d’adulti, di cui circa il 90% sono maschi, come pure delle infestazioni su olive, con presenze di uova, larve giovani e fori di sfarfallamento della prima generazione di luglio. Nelle aziende che hanno eseguito gli interventi fitosanitari consigliati, i controlli su olive danno infestazioni limitate o assenti, pur tuttavia, si consiglia di prestare la massima attenzione alle indicazioni che saranno fornite con i prossimi bollettini, rimanendo in stato di allerta. Le aziende che hanno realizzato interventi con sostanze antideponenti e repellenti, come bentoniti e caolini, o con esche adulticide, come lo SPINOSAD, devono controllare la tenuta dei prodotti sulla vegetazione, eventualmente vanno ripristinate le coperture.

Nelle aziende che non hanno ancora eseguito l’intervento con insetticida adulticida e ovo-larvicida devono intervenire al più presto, utilizzando ACETAMIPRID (es.: EPIK o KESTREL), effettuare massimo 2 trattamento l’anno, o FLUPYRADIFURONE (es.: SIVANTO PRIME – o RIAMBA) - effettuare 1 trattamento l’anno, o CYANTRANILIPROLE (es.: EXIREL® BAIT unitamente a VISAREL®).

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

1. alto lago di Garda infestazione infestazioni medie 2%;

2. medio e basso lago di Garda infestazioni alte +3%;

3. entroterra gardesano infestazioni alte +3%;

4. colline veronesi centrali, infestazioni medie/alte 2 - 3%;

5. Colli Berici medio/basse infestazioni medie/alte 2 - 3%;

6. Colli Euganei, infestazioni medie/alte 3%;

7. Pedemontana Vicentina, infestazioni medie/alte 2 - 3%;

8. Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni medie/alte 2 - 3%.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): il monitoraggio di questa settimana ha segnalato un ulteriore aumento delle catture di adulti, dato dell’importante mobilità dell’insetto.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): la presenza di questo parassita fungino è segnalata su tutto il territorio regionale; è possibile effettuare un trattamento a base di RAME più ZOLFO, ha anche azione di disturbo per le ovideposizioni della Mosca olearia.

Fumaggine: laddove sono presenti degli imbrattamenti sulla vegetazione è consigliato un intervento con PRODOTTI RAMEICI alle dosi indicate in etichetta.

Eventi grandinigeni

In evenienza di grandinate, si consiglia di intervenire rapidamente, per la disinfezione delle ferite arrecate, con un trattamento a base di PRODOTTI RAMEICI.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

SETTORE ORTICOLO

Porro

Presenza di alternaria nelle foglie con macchie principalmente lungo la nervatura principale di colore bianco violaceo che in caso di forte attacco la foglia si rompe. Con presenza dei primi sintomi intervenire con prodotti a base di BOSCALID più PYRACLOSTROBIN.

Radicchio (lungo precoce, lungo tardivo raccolte entro fine ottobre)

Nei trapianti effettuati tra fine giugno e la seconda/terza decade di luglio si nota presenza di miridi che provocano punture lungo la costa principale delle foglie. Con reale presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Zucca e zucchino

Presenza di oidio su impianti dei vari periodi. Per la difesa intervenire alla comparsa dei primi sintomi e ripetere il trattamento ad intervalli da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza della sostanza attiva e all’andamento stagionale. Numerose le sostanze attive autorizzate contro questa avversità che vanno da quelle di origine naturale a quelle che agiscono per contatto o quelle sistemiche, come indicato nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cavoli

Presenza di larve di Tignola delle crucifere (Plutella Xylostella) nelle prime foglioline del cuore dei cavoli in genere, specialmente nei giovani impianti. Di non facile controllo le larve appena nate penetrano nella pagina fogliare dove si nutrono formando una mina di 3-4 mm. Negli stadi successivi le larve si posizionano sulla pagina inferiore dove erodono in maniera circolare. Utile l’installazione di trappole a ferormoni per individuare i diversi periodi di volo degli adulti. Per i trattamenti sulle larve intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), adeguando i volumi di acqua in funzione dello sviluppo e bagnando anche nella parte inferiore della foglia dove vivono e si alimentano le larve.

Bollettino n. 60 del 10.08.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica: in questo periodo il progresso di fase sta procedendo più lentamente del solito soprattutto negli ambienti più freschi di collina meno esposti e nei fondovalle. Mediamente, le precoci sono quasi tutte nello stadio di invaiatura avanzata (BBCH 85), le medie in quello di invaiatura piena (BBCH 83) mentre le tardive la stanno per iniziare (BBCH 79-81).

Stato parassitario

Peronospora: pressochè ovunque si sta assistendo alla proliferazione, talvolta massiccia, di macchie sull’ultima vegetazione. Qua e là sono ancora attivi e diffusi anche gli attacchi ai grappoli, soprattutto nei vigneti condotti in biologico, ma con incidenze molto diverse tra zone e vigneti limitrofi.

Oidio: il rischio di nuove contaminazioni, ormai solo sulle foglie, permane ancora elevato e generalizzato in tutti i comprensori.

Botrite: nei vigneti vigorosi di varietà a grappolo compatto sono segnalati ovunque focolai di infezione in espansione.

Flavescenza dorata, Legno nero e Malattie da deperimento del legno: i casi associati a queste malattie degenerative sono segnalati in aumento in tutti i comprensori regionali. Si raccomanda di monitorare con assiduità il proprio vigneto, filare per filare, per rilevare le piante sintomatiche e procedere di conseguenza.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): piena fase di migrazione delle neanidi di terza generazione verso i grappoli e le foglie. In questo periodo si ritrovano tutti gli stadi di sviluppo dell’insetto, uova, neanidi ed adulti. (filmato della migrazione delle neanidi di 3 gen: https://youtu.be/ZncAVno4qIM)

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): gli scudetti femminili sono già ben formati e con la tipica colorazione marrone. Le infestazioni, laddove presenti, sono chiaramente visibili su grappolo ed evidenziati dall’andirivieni frenetico delle formiche.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): sono attualmente presenti neanidi, ninfe di seconda generazione e adulti di terza. Le popolazioni rilevate sono mediamente più contenute rispetto agli anni precedenti, merito anche dei parassitoidi (tra i quali Anagrus spp.) che sono potenzialmente molto attivi ed in grado parassitizzare anche più del 50% della popolazione presente.

Tignoletta: le catture registrate in quest’ultima settimana risultano ancora molto diversificate tra le varie zone e da vigneto a vigneto.

Indirizzi di difesa

Peronospora: la pressione infettiva è generalmente molto alta ed è perciò necessario ripristinare le COPERTURE RAMEICHE sulle varietà medio-tardive per cercare di mantenere il più possibile sano, almeno l’apparato fogliare attualmente più produttivo in termini di fotosintesi. Sulle varietà precoci invece l’opportunità del trattamento è da valutare in base al periodo restante prima dell’avvio delle vendemmie.

Oidio: bisogna proseguire con la difesa con prodotti a base di ZOLFO, impiegando dosi medie da etichetta nelle situazioni sotto controllo e alte negli altri casi. La prosecuzione ad oltranza della lotta è necessaria per contrastare gli attacchi tardivi sulla vegetazione e la formazione di inoculo svernante in grado di creare infezioni e problemi sin dall’inizio della prossima stagione.

Botrite: intervenire a modo sulle masse vegetative per favorire l’arieggiamento della zona grappoli e valutare l’opportunità di un nuovo intervento mirato con ANTIBOTRITICI SPECIFICI DI ORIGINE BIOLOGICA o di TERPENI sulle varietà più soggette.

Malattie da deperimento del legno: è consigliato, nel mentre si effettua la periodica verifica per l’individuazione delle piante colpite da Giallumi, procedere a capitozzare anche le piante affette da queste sintomatologie.

Cocciniglia farinosa: laddove sono presenti delle infestazioni è questo il momento ideale per eseguire l’intervento insetticida specifico.

Tignoletta: le basse temperature dei giorni scorsi hanno rallentato il ciclo evolutivo ed incrementato la scalarità, perciò i periodi di intervento indicati nello scorso Bollettino sono stati modificati come riportato nella tabella sottostante. Nelle zone normalmente soggette ad attacchi di terza generazione, si consiglia di eseguire l’intervento insetticida anche sulle cv precoci per limitare, oltre i danni diretti, anche quelli indiretti causati dall’insediamento della Botrite. Prima del trattamento, laddove necessario, sfoltire la massa fogliare antistante la fascia grappoli e poi:

- assicurare una buona bagnatura impiegando volumi di soluzione normali (10 hL/ha);

- intervenire nelle ore serali se si utilizza il Bacillus thuringensis;

- ripetere il trattamento in caso di acquazzoni entro 24 ore dall’applicazione;

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si raccomanda di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano sintomi assimilabili alla Flavescenza dorata. È una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque sia proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

Nei giorni scorsi è stata portata a termine la sostituzione e la lettura delle 450 trappole cromotropiche esposte alla metà di luglio presso i 150 vigneti della Rete di monitoraggio regionale (3 trappole per vigneto).

I dati acquisiti mettono in evidenza che:

- la diffusione e la numerosità media delle catture di Scaphoideus titanus rispetto a quelle registrate nel medesimo periodo dello scorso anno sono nettamente inferiori (vedi grafici sotto).

- la percentuale di vigneti ove l’insetto è assente o minimamente presente (meno di 2 individui su 3 trappole) è pari all’84% del totale dei siti monitorati (60% nel primo caso, 24% nel secondo);

- la percentuale di vigneti ove le presenze dell’insetto richiedono un intervento di controllo integrativo è pari al 16% del totale. Il 6% per probabile afflusso di individui da appezzamenti esterni mentre l’altro 10% per probabile insufficente effetto della lotta insetticida praticata. Rientrano in questa situazione il 26% dei vigneti biologici e il 13% di quelli convenzionali;

Pertanto, in base ai riscontri suddetti, si ribadisce quanto già comunicato nel Bollettino del 26 luglio, e cioè che un intervento integrativo per il contenimento di Scaphoideus titanus riguarda solo gli ambiti aziendali laddove sia:

- necessario, per presenza accertata di individui nelle trappole di monitoraggio;

- opportuno in via precauzionale, per presenza di vigneti abbandonati o con alta incidenza di Giallumi nelle vicinanze, in assenza di dati di trappolaggio aziendali. In questi casi l’intervento potrebbe essere limitato anche solo agli appezzamenti a confine con i suddetti.

Il trattamento va comunque eseguito esclusivamente con PIRETRINE in biologico e con PIRETROIDI in difesa convenzionale.

NB: A prescindere dal parassita bersaglio (patogeno o parassita animale) si raccomanda di fare molta attenzione al rispetto dei periodi di carenza dei prodotti fitosanitari da impiegare.

Bollettino n. 59 del 09.08.2023

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Si sta concludendo la fase d’indurimento e si è entrati nella seconda fase d’ingrossamento delle olive, con drupe che hanno raggiunto il 70-80% delle dimensioni finali.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): in quest’ultima settimana, le variate condizioni climatiche, con piogge e abbassamenti di temperature, hanno mantenuto stabile l’attività del dittero, con catture di adulti nella norma. Considerando che le previsioni meteo dei prossimi giorni prevedono il riportarsi delle temperature sui 30°C, senza picchi particolarmente alti, il che favorirebbero le attività d’infestazione della mosca, si consiglia, per chi già eseguito l’intervento con insetticidi consigliati, di prestare la massima attenzione alle indicazioni che saranno fornite con i prossimi bollettini, rimanendo in stato di allerta.

Chi non ha ancora eseguito il trattamento fitosanitario con un adulticida ovo-larvicida potrà attuarlo nei prossimi giorni, utilizzando prodotti a base di ACETAMIPRID.

Le aziende che hanno realizzato interventi con prodotti antideponenti e repellenti con polveri di roccia, come bentoniti e caolini, o con esche adulticide, come lo SPINOSAD, sono necessari i ripristini delle coperture, là dove si sono avute precipitazioni superiori ai 12 mm di pioggia.

Situazione nei diversi areali olivicoli veneti:

• alto lago di Garda infestazione infestazioni medio/basse 1- 2%;

• medio e basso lago di Garda infestazioni medie/alte 3%;

• entroterra gardesano infestazioni medie/alte 2-3%;

• colline veronesi centrali, infestazioni medie 2%;

• Colli Berici medio/basse infestazioni medio/basse 1- 2%;

• Colli Euganei, infestazioni medio/basse 1- 2%;

• Pedemontana Vicentina, infestazioni medio/basse 1- 2%;

• Pedemontana trevigiana areale del Grappa, infestazioni medie 2%.

Ricordiamo sempre:

• che in quest’annata la carica delle olive è disomogenea, sovente è pure scarsa, ciò può comportare un aumento percentuale del danno, a parità di popolazione ovideponente;

• nei trattamenti con prodotti antideponenti e repellenti è possibile abbinare, in caso di necessità, anche prodotti fitosanitari con azione adulticida;

• la distribuzione dei prodotti antideponenti, repellenti e degli insetticidi deve essere uniforme e coprire bene le chiome degli olivi.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): continua lo sfarfallamento degli adulti della prima generazione e la deposizione delle uova. Gli interventi a contrasto della mosca limitano l’attività della cimice asiatica.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): mantenere una costante osservazione per la possibilità di nuove infezioni date da un abbassamento delle temperature e un aumento dell’umidità.

Fumaggine: laddove sono presenti degli imbrattamenti sulla vegetazione è consigliato un intervento con prodotti RAMEICI alle dosi indicate in etichetta.

Eventi grandinigeni

In evenienza di grandinate, si consiglia di intervenire rapidamente, per la disinfezione delle ferite arrecate, con un trattamento a base di prodotti RAMEICI.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO www.aipoverona.it – e con Bacino Imbrifero Montano dell’Adige.

SETTORE ORTICOLO

Melanzana pieno campo

In questo periodo si nota forte presenza di Dorifora. Intervenire sulle giovani larve con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Radicchio (variegato, lungo precoce, tardivo)

Nei trapianti effettuati tra fine giugno e la seconda/terza decade di luglio, presenza di erbe infestanti. Ad oggi non ci sono principi attivi registrati su radicchio per il controllo delle infestanti a foglia larga in post emergenza e pertanto, in questi casi, si consiglia di effettuare una lavorazione dell’interfila quale fresatura e/o estirpatura con rifinitura manuale tra le piante. Sulle varietà a ciclo molto corto, effettuare una prima concimazione AZOTATA.

Pomodoro in serra

Rilevata la presenza di larve di Tuta absoluta nelle foglie. Asportare il più possibile quelle colpite e successivamente intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) (rispettando il dosaggio di etichetta contro questo insetto) con l’aggiunta di un olio vegetale se la compatibilità dell’insetticida lo permette.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 16 agosto 2023

Bollettino n. 58 del 04.08.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys)

Il dato che emerge dalle catture di questa settimana è la netta ripresa del numero degli adulti, dovuta al completamento dello sviluppo di molti giovani (neanidi) della prima generazione. Siamo quindi in presenza dell'inizio del secondo picco di adulti della stagione. La soia, coltura particolarmente attrattiva, ha iniziato ad essere colonizzata dagli adulti di cimice e si trova mediamente nella fase di sviluppo dei primi baccelli. Nei frutteti permane la necessità di trattare con insetticidi, nel rispetto dei tempi di carenza.

Pesco

Fase fenologica maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: continua ad essere una situazione problematica a causa degli eventi temporaleschi, con piogge e grandine, che hanno interessato l’areale peschicolo e che hanno determinato condizioni molto favorevoli all’insediamento della monilia. La situazione è aggravata dalla notevole presenza della Forficula le cui rosure rappresentano vie preferenziali d’ingresso del patogeno. Nel rispetto dei tempi di carenza continuare con i trattamenti pre-raccolta con i fungicidi specifici a disposizione.

C. molesta: il volo di terza generazione è in svolgimento. Non si segnalano al momento criticità particolari. Dove si ritiene che il rischio sia elevato, e nei frutteti in allevamento, effettuare un trattamento ad azione larvicida.

Forficula: come già evidenziato più volte, continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Gli insetticidi PIRETROIDI, utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula. Si informa che, tra questi, è stato recentemente registrato un prodotto a base di LAMBDA-CIALOTRINA per l’utilizzo specifico contro forficula.

Melo

Ingrossamento dei frutti.

Carpocapsa (C.pomonella): si nota la presenza di larve di seconda generazione in via di sviluppo. I modelli matematici indicano come prossimo l’inizio del terzo volo. D’ora in avanti la difesa da questo fitofago va programmata tenendo conto sia delle indicazioni generali sia della specifica situazione del proprio frutteto. Dove il rischio è ritenuto elevato e dove la cattura degli adulti nelle trappole è continua è opportuno continuare la difesa con sostanze attive ad azione larvicida.

Piralide: ad oggi non si registrano presenze del lepidottero sui fruttiferi. Si consiglia però di continuare con la pulizia dei filari dal Giavone, azione fondamentale per evitare futuri attacchi sui frutti di melo.

Scottature da sole: come già indicato nella nota precedente per la prevenzione da scottature utilizzare prodotti con CAOLINO e/o simili sulle varietà sensibili (es. Granny).

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si osserva un aumento dei frutti colpiti sulla varietà Conference, in misura minore su Abate, in particolare dove si è proceduto alla rottura del cotico. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: buon contenimento in generale, favorito dalle piogge abbondanti del periodo. All’occorrenza procedere con lavaggi mattutini con sapone molle e bicarbonato.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Moria: come già indicato nei precedenti avvisi, le elevate temperature registrate in luglio hanno accelerato il manifestarsi dei sintomi. Il peggioramento della situazione, oltre allo stress evapotraspirativo determinato dalla passata ondata di calore, è da imputare anche alla saturazione del suolo rilevato nel corso delle intense piogge verificatesi da maggio in poi. L’insieme di tutti questi fattori ha inciso in maniera negativa sulla funzionalità delle piante ed ha favorito la virulenza dei patogeni a livello radicale, primo fra tutti l’oomicete del genere Phytopythium.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 9 agosto 2023

Bollettino n. 57 del 02.08.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Invaiatura da piena ad avanzata (BBCH 83-85) su Chardonnay, Merlot e i vari Pinot. Inizio invaiatura su Glera che sembra procedere lentamente (+ 5-7 giorni sulla media) così come le tardive in generale, ancora mediamente comprese tra la pre-invaiatura e la chiusura grappolo (BBCH 77-79).

Stato parassitario

Peronospora: le piogge ricorrenti e le prolungate bagnature mattutine non fanno che incrementare il potenziale riproduttivo del patogeno che è ormai presente e diffuso in tutti in tutti i comprensori ma con incidenze molto diverse tra zone e vigneti limitrofi. Accanto a situazioni nelle quali sono presenti solo delle “innocue” macchie da infezioni recenti sull’ultima vegetazione ce ne sono altre con attacchi anche datati e consistenti sia al fogliame che alla produzione con danni certi e talvolta elevati.

Oidio: rischio ancora elevato di attacchi ai grappoli sulle varietà in fase di chiusura grappolo – preinvaiatura e di proliferazione sulle foglie su quelle che stanno o hanno già cambiato di colore.

Botrite: manifestazioni in aumento nei vigneti danneggiati dalle meteore della settimana scorsa, in particolare in quelli più vigorosi di varietà a grappolo compatto.

Flavescenza dorata, Legno nero e Malattie da deperimento del legno: queste malattie si presentano quasi ovunque in incremento. Si raccomanda di monitorare con assiduità il proprio vigneto, filare per filare per rilevare le piante sintomatiche e procedere di conseguenza.

Tignoletta: il volo degli adulti di terza generazione è iniziato pressochè ovunque. L’entità delle catture risulta molto differenziata tra le varie zone e da vigneto a vigneto, con numeri importanti registrati in quelli di pianura e fondovalle. (filmato di adulti, uova e le prime larve di terza generazione: https://youtu.be/acGkxhhCaBE )

Indirizzi di difesa

Peronospora: perseverare ovunque con rapidi interventi di ricopertura RAMEICA al seguito di dilavamenti, ricorrendo alla bisogna a quei prodotti formulati che hanno un ridotto periodo di carenza. Valutare caso per caso l’eventuale utilizzo in combinata di prodotti cerodinamici, se ancora impiegabili, in base alla situazione fenologica delle varietà coltivate. Fare molta attenzione a rispettare le indicazioni di etichetta, in particolare circa il numero massimo di trattamenti consentiti, e le limitazioni previste dai Disciplinari di produzione di riferimento.

Oidio: è necessario mantenere ancora alta la guardia. Abbinare all’antiperonosporico dei ZOLFI BAGNABILI a dosi medie di impiego solo nelle situazioni sotto controllo. Negli altri casi impiegare dosi medio-alte da etichetta e ricorrere invece a laute solforazioni in polvere, anche a più riprese se necessario, laddove sono presenti attacchi non ancora stoppati.

Vigneti grandinati e Botrite: valutare caso per caso la necessità di reintervenire con POLVERI di ROCCIA e/o con ANTIBOTRITICI specifici di origine biologica o di terpeni. In tal caso, è certamente preferibile l’esecuzione di un trattamento separato rispetto a quello antiperonosporico-antioidico, anche per limitare la distribuzione alla sola fascia dei grappoli.

Malattie da deperimento del legno: è consigliato, nel mentre si effettua la periodica verifica per l’individuazione delle piante colpite da Giallumi, procedere a capitozzare anche le piante affette da queste sintomatologie.

Tignoletta: si consiglia di eseguire l’intervento insetticida contro questo fitofago, laddove necessario, individuando le combinazioni sostanza attiva prescelta/tipologia di ambiente specificate nella tabella sottostante. Circa il trattamento sulle larve, tenuto conto che la terza generazione è normalmente assai scalare, le date di applicazione potrebbero subire delle modifiche che verranno comunicate nel prossimo bollettino. Nelle zone normalmente soggette ad attacchi, è opportuno valutare l’applicazione insetticida anche sulle cv precoci Chardonnay, Pinot grigio e Tocai in quanto nei prossimi 20 giorni, quelli che grossomodo mancano all’avvio delle vendemmie, potrebbero manifestarsi danni significativi, sia diretti che indiretti per lo sviluppo di focolai di botrite. Le modalità esecutive del trattamento sono molto importanti ed è necessario pertanto:

- eseguire una sfogliatura prima del trattamento in modo da liberare i grappoli per meglio esporli al prodotto;

- bagnare per bene la fascia grappoli impiegando volumi di soluzione normali (10 hL/ha);

- impiegare il BACILLUS THURINGENSIS nelle ore serali in quanto i raggi UV ne riducono l’attività;

- ripetere il trattamento in caso di acquazzoni entro 24 ore dall’applicazione.

Naturalmente poi è necessario fare molta attenzione al rispetto degli intervalli di sicurezza.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si raccomanda di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano sintomi assimilabili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

In questi giorni sono in corso le sostituzioni delle trappole della Rete di monitoraggio regionale. I dati delle catture di Scaphoideus titanus rilevate nella seconda quindicina di luglio verranno pubblicati nel prossimo Bollettino.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Fase d’indurimento del nocciolo.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il monitoraggio settimanale ha rilevato un ulteriore leggero aumento dell'attività della mosca.

La situazione nei diversi areali è così rappresentata:

• attività bassa nell’areale dell’alto, medio e basso lago di Garda, infestazioni 1%;

• attività media nell’entroterra gardesano e colline veronesi, infestazioni 2%;

• attività medio/bassa Colli Berici ed Euganei, infestazioni 1- 2%;

• attività media nella Pedemontana Vicentina e areale del Grappa, infestazioni 2%.

Si evidenzia che il contenimento delle infestazioni da alte temperature è stato assente, pertanto e in questo momento per gli areali sopra indicati, non sono da valutare possibili mortalità da caldo.

Le previsioni meteo dei prossimi giorni, con temperature che non dovrebbero portarsi oltre i 30°C comporterà che, con le ovideposizioni in atto, saranno possibili complete nascite e sviluppi larvali.

Per chi non ha eseguito l’intervento fitosanitario suggerito la settimana scorsa, si consiglia d’intervenire utilizzando prodotti a base di ACETAMIPRID, o FLUPYRADIFURONE.

Si ricorda che i prodotti indicati vanno utilizzati alle dosi riportate in etichetta, eventuali sovradosaggi non porteranno benefici nella lotta contro la mosca delle olive.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): catture d’adulti in leggera salita, lo stadio giovanile della prima generazione estiva si sta completando e gli adulti si spostano con rapidità.

Occhio di pavone (Spilocaea oleagina) e Piombatura o Cercosporiosi (Mycocentrospora cladosporioides): negli oliveti colpiti intervenire con OSSICLORURO di RAME alla dose di 500 grammi per ettolitro di acqua.

Fumaggine: se presente intervenire con OSSICLORURO di RAME alla dose di 500 grammi per ettolitro di acqua.

Eventi grandinigeni

Considerato che in questo periodo ci sono probabilità di grandinate, o si sono già verificate, si consiglia d'eseguire dei trattamenti di disinfezione con prodotti RAMEICI, OSSICLORURO di RAME 0,250-0,350 kg per ettolitro di acqua o con POLTIGLIA BORDOLESE, 0,550-0,750 kg per ettolitro di acqua, vanno, comunque, osservate le dosi come da etichetta.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO Associazione interregionale produttori olivicoli.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 4 agosto 2023

Bollettino n. 56 del 31.07.2023

SETTORE ORTICOLO

In diversi territori regionali, proseguono i temporali con forti piogge e grandinate. Intervenire con prodotti RAMEICI (rispettando dove necessario il tempo di carenza) per cicatrizzare le ferite provocate dalla grandine e dove possibile eliminare i frutti colpiti per stimolare la pianta a nuova vegetazione. Per le aziende che seguono Le linee tecniche di difesa integrata, al punto 10 della parte generale, è previsto:”A seguito di grandinate può essere eseguito un intervento disinfettante con uno dei fungicidi già ammessi per ciascuna coltura. Tale intervento non incide nel numero massimo dei fungicidi ammessi nei disciplinari ma vanno comunque rispettati i vincoli di etichetta relativi al numero massimo complessivo degli interventi eseguiti a all’intervallo tra i trattamenti”.

Zucca

Presenza di Oidio su impianti dei vari periodi. Per la difesa intervenire alla comparsa dei primi sintomi e ripetere il trattamento ad intervalli da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza della sostanza attiva e all’andamento stagionale. Numerose le sostanze attive autorizzate contro questa avversità che vanno da quelle di origine naturale a quelle che agiscono per contatto o quelle sistemiche vedi principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cavoli

Si nota presenza di larve di Tignola delle crucifere (Plutella Xylostella) nelle prime foglioline del cuore dei cavoli in genere. Di non facile controllo, le larve appena nate penetrano nella pagina fogliare dove si nutrono formando una mina di 3-4 mm. Negli stadi successivi le larve si posizionano sulla pagina inferiore dove erodono in maniera circolare. Utile l’installazione di trappole a ferormoni per individuare i diversi periodi di volo degli adulti. Per i trattamenti sulle larve intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata), adeguando i volumi di acqua in funzione dello sviluppo e bagnando anche nella parte inferiore della foglia dove vivono e si alimentano le larve.

Asparago

Si segnala presenza di Ruggine con pustole e ingiallimenti fogliari ben visibili. Intervenire quanto prima alla comparsa delle prime pustole. Controllare sempre in etichetta il numero massimo di trattamenti autorizzati, in quanto il numero di applicazioni tra le diverse formulazioni, varia da 1 trattamento/anno a max 4, utilizzando i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Melanzana in serra

In questo periodo si segnala forte presenza di Tripide (indurimenti e bronzature delle foglie e sviluppo bloccato), pertanto si consiglia di effettuare:

• microirrigazioni sopra chioma specialmente nelle ore più calde della giornata;

• concimazioni organiche sia fogliari che radicali per mantenere una pianta mediamente vigorosa con foglie carnose e ben sviluppate e favorire nuove foglie;

• eliminare dalle piante tutte le foglie bronzate o secche legate all’attacco di tripide e asportarle dall’interno della serra.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 2 agosto 2023

Bollettino n. 55 del 28.07.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): continua la presenza di stadi giovanili che si diffondono ulteriormente nel frutteto attraverso spostamenti anche consistenti. Gli adulti che si riscontrano in campo sono sia quelli della generazione svernante che quelli di prima generazione. I recenti fenomeni temporaleschi intensi hanno sicuramente disturbato lo sviluppo della cimice. Continua la necessità di proteggere le colture con trattamenti insetticidi con PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI registrati. Si ricorda l’attività repellente dello ZOLFO e altre sostanze attive derivate da polveri minerali. Con queste temperature i trattamenti dovrebbero essere eseguiti a tarda sera o il mattino all'alba, momenti in cui la temperatura è al di sotto di quella sufficiente a permettere il volo degli adulti.

Pesco

Fase fenologica: maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: situazione problematica a causa dei recenti eventi temporaleschi, con piogge e grandine, che hanno interessato l’areale peschicolo e che hanno determinato condizioni molto favorevoli all’insediamento della monilia. Ad aggravare la situazione la notevole presenza della Forficula le cui rosure rappresentano vie preferenziali d’ingresso del patogeno. Dove possibile si consiglia di eliminare i frutti marcescenti, che sono importanti fonti di inoculo.

In ogni caso procedere con il trattamento con i fungicidi specifici a disposizione. Si ricorda anche che, in questa fase, possono trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. subtilis, B. amyloliquefaciens, M. fructicola ceppo NRRL Y-27328, S. cerevisiae.

Cydia molesta: il volo di terza generazione è in svolgimento. Non si segnalano al momento criticità particolari. Dove si ritiene che il rischio sia elevato, e nei frutteti in allevamento, effettuare un trattamento ad azione larvicida.

Forficula: come già evidenziato più volte, continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Gli insetticidi PIRETROIDI, utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula. Si informa che, tra questi, è stato recentemente registrato un prodotto a base di LAMBDA-CIALOTRINA per l’utilizzo specifico contro forficula.

Melo

Ingrossamento dei frutti.

Ticchiolatura (V.inaequalis): le recenti piogge hanno contribuito alla ulteriore diffusione delle infezioni secondarie. In queste situazioni è necessario continuare a mantenere un’adeguata protezione della vegetazione con prodotti di contatto. In questo periodo ed in prossimità della raccolta, è anche possibile l'impiego di fungicidi con un quadro ecotossicologico più favorevole, quali i prodotti RAMEICI, il BICARBONATO di POTASSIO, l’OLIO essenziale di arancio, lo ZOLFO.

Carpocapsa (C.pomonella): il secondo volo è praticamente terminato. Dove il rischio è ritenuto elevato e dove la cattura degli adulti nelle trappole è continua è opportuno continuare la difesa con sostanze attive ad azione larvicida.

Piralide: in questa fase l’insetto sta compiendo il suo ciclo biologico sull’ospite primario (mais). Si ricorda però che è fondamentale gestire al meglio, eliminandolo, l’infestante Echinochloa crus-galli (Giavone) che rappresenta il suo ricovero preferito e principale fattore di rischio per il melo se presente lungo il filare e sui bordi dell’appezzamento.

Scottature da sole: come già indicato nella nota precedente per la prevenzione da scottature utilizzare prodotti con caolino e/o simili sulle varietà sensibili (es. Granny).

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si conferma un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: i lavaggi mattutini impiegando SAPONE molle di POTASSIO da solo oppure in miscela con BICARBONATO di POTASSIO, avendo cura di bagnare molto bene la vegetazione, sono, al momento, ancora efficaci nel contenere la psilla.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Moria: in seguito all’ondata di calore si segnala in aumento la manifestazione di sintomi di moria in diversi actinidieti, prima asintomatici. Per avere un quadro corretto della situazione è fondamentale (in particolare negli impianti ancora sani) procedere ad un’analisi visiva e costante degli apparati radicali al fine di monitorare lo stato idrico del terreno e la presenza eventuale di radici colpite. Al momento non esistono cure per il fenomeno ma l’adozione delle corrette pratiche agronomiche consente di rallentare l’insorgenza del fenomeno.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 31 luglio 2023

Bollettino n. 54 del 26.07.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Inizio invaiatura prevalente (BBCH 81) su Chardonnay, Merlot e i Pinot mentre tutte le altre sono ricomprese tra la pre-invaiatura delle medio precoci e la chiusura grappolo (BBCH 77-79)delle tardive, salvo in alta collina dove lo stadio è più arretrato di qualche giorno.

Stato parassitario

Peronospora: i cicli infettivi si susseguono rapidamente e incessantemente grazie alle reiterate piogge di quest’ultimo periodo. A breve, nelle situazioni non correttamente prevenute o ben curate in precedenza, si manifesteranno certamente i sintomi dei nuovi attacchi sulla nuova vegetazione e sui grappoli delle varietà non ancora giunte in fase di invaiatura.

Oidio: la virulenza di questo patogeno e il rischio di attacchi rimangono ancora alti/molto alti ovunque. Nei vigneti in invaiatura la suscettibilità dei grappoli è molto minore ma le infezioni continueranno sulle foglie.

Botrite: sono già state rilevate le prime infezioni agli acini danneggiati dalla grandine o dal vento.

Flavescenza dorata, Legno nero e Malattie da deperimento del legno: la comparsa di manifestazioni imputabili a queste cause patologiche è in costante e continuo aumento in quasi tutti i comprensori regionali.

Tignoletta: negli ambienti anticipati sono iniziate le catture degli adulti di terza generazione. Il grosso della popolazione è comunque costituito da larve di quarta e quinta età e da crisalidi mentre non sono state osservate ovideposizioni.

Tripide (Drepanothrips reuteri): sono state segnalate delle occasionali infestazioni (filmato di un adulto su pagina inferiore di foglia di vite: https://youtu.be/m1DWRd28Jj4 )

Ragnetto giallo (Eotetranychus carpini-vitis): sono stati rilevati da più parti casi di pullulazione di questo acaro. Come noto, questo parassita prende il sopravvento sui fitoseidi, suoi nemici naturali, laddove si insiste (spesso abusandone) con l’impiego di piretroidi e piretrine nei confronti dello Scaphoideus titanus e degli altri insetti.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): sono ben visibili gli scudetti femminili (di varia età). La loro presenza all’interno della massa vegetativa è rivelata dalle formiche che si nutrono della melata da loro prodotta.

Indirizzi di difesa

Peronospora: in questi giorni devono essere rinnovate le coperture RAMEICHE. Valutare caso per caso, in base alla situazione fenologica delle varietà coltivate, l’eventuale utilizzo in combinata di prodotti cerodinamici. Fare attenzione a rispettare le indicazioni di etichetta, in particolare circa il numero massimo di trattamenti consentiti, e le limitazioni previste dai Disciplinari di produzione di riferimento.

Oidio: abbinare all’ANTIPERONOSPORICO dei ZOLFI bagnabili a dosi medie di impiego nelle situazioni sotto controllo. E’ necessario ricorrere invece alle SOLFORAZIONI in polvere, ripetutamente se necessario, laddove sono presenti attacchi non ancora stoppati. In tal caso le dosi da impiegare devono essere proporzionate e non inferiori ai 25 kg/ha. Verificare attentamente i vigneti attaccati in precedenza dove sono stati eseguiti degli interventi eradicanti dall’esito, in apparenza, risolutivi. In queste situazioni è probabile che il parassita si sia già rimesso in azione se non è stata garantita una cura assidua.

Vigneti grandinati e Botrite: al trattamento antiperonosporico-antiodico è opportuno addizionare un prodotto a base di polveri di roccia (zeoliti, caolini) i quali, grazie alle loro proprietà igroscopiche, consentono di ridurre il tempo di asciugatura degli acini spaccati. Sulle varietà precoci a grappolo compatto valutare l’applicazione di ANTIBOTRITICI specifici di origine biologica o di TERPENI. Un’opzione alternativa da considerare (e da preferire se possibile) sarebbe quella di realizzare un trattamento antibotritico a sé stante, con polveri di roccia da soli o con un prodotto specifico in miscela, magari eseguito solo sulla fascia grappoli.

Malattie da deperimento del legno: è consigliato, nel mentre si effettua la periodica verifica per l’individuazione delle piante colpite da Giallumi, procedere a capitozzare anche le piante affette da queste sintomatologie.

Tignoletta: nel prossimo bollettino verranno comunicati i periodi di intervento insetticida per il controllo della terza generazione, laddove necessario.

Tripide: intervenire con un insetticida specifico solo in caso di attacchi su viti giovani in fase di allevamento.

Altre indicazioni: i fortunali dei giorni scorsi hanno scompigliato le pareti vegetative, perciò è necessario provvedere alla risistemazione delle masse per agevolare i passaggi dei mezzi e le penetrazioni delle miscele fitoiatriche. Si raccomanda di non effettuare operazioni di diserbo chimico e meccanico dell’ortica e del convolvolo per evitare la migrazione dello Hyalestes obsoletus, vettore del Legno nero, presso le viti.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

I dati delle catture di Scaphoideus titanus rilevati nella prima quindicina di luglio presso il 98% dei vigneti della Rete di Monitoraggio regionale confermano quanto già anticipato nel Bollettino precedente e cioè che:

• la diffusione e la numerosità delle popolazioni adulte presenti nel territorio veneto nella prima quindicina di luglio sono molto basse, marcatamente inferiori a quelle registrate nel medesimo periodo lo scorso anno (vedi grafici sotto);

• la percentuale di vigneti in cui l’insetto non è stato rilevato, oppure è presente in quantità minime (meno di 2 individui su 3 trappole) sono:

• il 77% del totale nel caso dei vigneti a conduzione biologica (lo scorso anno era del 38%);

• il 93% del totale nel caso dei vigneti a conduzione convenzionale/integrata (lo scorso anno era del 75%).

Considerato il positivo riscontro generale, ma anche la necessità di dover proseguire la lotta contro lo Scaphoideus titanus nelle situazioni in cui c’è un alto rischio di trasmissione della malattia, è stato convenuto con i Referenti scientifici sulla Flavescenza dorata che:

1) non c'è alcuna necessità di un trattamento insetticida integrativo a livello comprensoriale;

2) il trattamento in ambito aziendale è certamente raccomandabile se è:

• necessario, per la presenza accertata di individui nelle trappole di monitoraggio aziendali;

• opportuno in via precauzionale, per la presenza di vigneti abbandonati o con alta incidenza di Giallumi nelle vicinanze, in assenza di dati di trappolaggio aziendali. Il trattamento in questi casi potrebbe essere limitato anche solo agli appezzamenti a confine con i suddetti;

• eseguito esclusivamente con PIRETROIDI in difesa convenzionale e con PIRETRINE in biologico.

3) il trattamento è da farsi entro fine mese, sia perché alcuni piretroidi di largo uso hanno 21 gg di tempo di carenza, sia per beneficiare delle temperature più contenute di questi giorni (è noto infatti che l’attività delle sostanze da impiegare è minore con temperature superiori ai 30-35°C).

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

È in corso la fase d’indurimento del nocciolo, con situazioni molto variabili anche all’interno degli stessi oliveti.

Danni da grandine

In questa settimana si sono avuti forti temporali, anche associati a dannose grandinate e a forti raffiche di vento, che hanno rovinato parte della produzione d’olive.

Nelle zone eventualmente colpite è necessario intervenire prontamente per disinfettare le ferite e ridurre l’insorgenza o la diffusione di Rogna dell’Olivo (Pseudomonas savastanoi), utilizzando prodotti RAMEICI o DODINA o FOSFONATO di POTASSIO.

Difesa fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Batrocera oleae): dai controlli settimanali dell’indice d’infestazione attiva sul territorio olivicolo regionale è risultata una situazione disomogenea di attacco da mosca, comunque con un indice medio o basso. La situazione è in evoluzione e le catture di adulti si presentano in aumento.

I campionamenti su olive danno presenza di ovideposizioni anche queste molto variabili tra le diverse zone, con infestazioni consistenti in uova e larve, sia di prima e sia di seconda età.

Le previsioni meteo indicano un probabile calo delle temperature e un innalzamento dell’umidità, condizioni che, in breve tempo, possono far aumentare l’indice d’infezione. Considerando pure che la carica di olive è disomogenea e che in molti casi è bassa, il che può comportare un aumento del danno in percentuale a parità di popolazione ovideponente, si consiglia d’intervenire con ANTIDEPONENTI e REPELLENTI, oltre che con prodotti OVICIDI e LARVICIDI, come l’ACETAMIPRID. Le aziende che utilizzano il metodo da agricoltura biologica, possono usare come sostanza attiva lo SPINOSAD. Ricordiamo che la distribuzione di questi prodotti va attuata in maniera attenta e uniforme su tutta la chioma.

Margaronia o Tignola verde dell’olivo (Palpita unionalis): si sono rilevati danni in più areali olivicoli, che rimangono comunque limitati. Gli interventi fitosanitari che si eseguono contro la Mosca dell’olivo contengono la popolazione anche di questo parassita.

Parassiti fungini: le condizioni climatiche di questi ultimi giorni e la notevole durata delle bagnature fogliare hanno concorso alla diffusione di crittogame che, in alcuni casi, ha raggiunto livelli molto elevati, come l’Occhio di pavone, è consigliato, se non già eseguito, intervenire con prodotti fitosanitari a base di prodotti RAMEICI, utili anche come antideponenti per la Mosca dell’olivo.

Bollettino redatto in collaborazione con Aipo -www.aipoverona.it

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 28 luglio 2023

Bollettino n. 53 del 24.07.2023

SETTORE ORTICOLO

Viste le grandinate e le forti piogge di fine settimana scorsa si consiglia di effettuare un intervento con prodotti RAMEICI (rispettando dove necessario il tempo di carenza) per cicatrizzare le ferite provocate dalla grandine, inoltre dove possibile eliminare i frutti colpiti per stimolare la pianta a nuova vegetazione.

Zucchino

Presenza di Oidio su impianti in raccolta. Per la difesa intervenire alla comparsa dei primi sintomi e ripetere il trattamento ad intervalli da 7 a 14 giorni in relazione alla persistenza della sostanza attiva e all’andamento stagionale. Numerose le sostanze attive autorizzate contro questa avversità che vanno da quelle di origine naturale a quelle che agiscono per contatto o quelle sistemiche (vedi principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). In fase di raccolta utilizzare prodotti a breve periodo di carenza.

Lattuga

Prestare molta attenzione alla presenza di Miride, con reale presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cavoli

Si segnala la presenza di Altica. Se necessario intervenire nelle prime ore della mattina quando gli adulti sono poco mobili. Dopo alcuni giorni dal trattamento controllare l’efficacia del prodotto, in quanto con le attuali temperature la persistenza è minore.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 26 luglio 2023

Bollettino n. 52 del 21.07.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys)

Continua la schiusura delle ovature e lo sviluppo di individui giovani in tutte le aree della regione. Sulle trappole a feromone, le catture di giovani e adulti sono in lieve aumento rispetto alla settimana precedente. La presenza in campo di adulti è diminuita rispetto ai periodi precedenti, ma questo dato varia a seconda delle colture. Si continua a rilevare la presenza di stadi giovanili fino alla 5a età, osservati in più occasioni gli adulti della prima generazione annuale.

Individuati danni in particolare su pesco, pero e melo.

Nei siti di monitoraggio si riscontrano ovature parassitizzate. Permane ancora la validità dell'uso di prodotti con principi attivi che si sono dimostrati in qualche modo limitanti per la schiusura o lo sviluppo delle neanidi, in base al meccanismo del controllo dei batteri endosimbionti (RAMEICI, ZOLFO, ecc.). Dove la presenza dell’insetto è stata verificata si può trattare con insetticidi classici abbattenti PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI registrati sulla coltura. Le trappole a cattura massale tipo "totem" devono continuare ad essere mantenute attive sostituendo eventualmente i feromoni e ripristinando la superficie collante e l'acqua alla base.

Pesco

Fase fenologica maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: al fine di evitare marciumi nella fase di post-raccolta intervenire, in pre-raccolta, con le diverse sostanze attive autorizzate avendo cura di rispettare i tempi di carenza e di alternare le molecole in base al meccanismo di azione. Si ricorda anche come, in questa fase, possono trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. subtilis, B. amyloliquefaciens, M. fructicola ceppo NRRL Y-27328, S. cerevisiae.

C. molesta: i modelli indicano la fine del secondo volo. Dove le catture nelle trappole continuano valutare un eventuale intervento larvicida, in particolare dove si reputa che il rischio sia elevato.

Forficula: come già evidenziato più volte, continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Tuttavia, insetticidi PIRETROIDI, utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula.

Melo

Ingrossamento dei frutti.

Ticchiolatura (V.inaequalis): in alcuni frutteti la presenza di infezioni secondarie continua a manifestarsi. In questi casi è necessario continuare a mantenere un’adeguata protezione della vegetazione con prodotti di contatto come il CAPTANO. In questo periodo ed in prossimità della raccolta, è anche possibile l'impiego di fungicidi con un quadro ecotossicologico più favorevole, quali i prodotti RAMEICI, il BICARBONATO di POTASSIO, l’OLIO essenziale di arancio, lo ZOLFO.

Carpocapsa (C.pomonella): prosegue lo sfarfallamento degli adulti di secondo volo (circa il 90%), con continua deposizione delle uova e nascita delle larve. Dove il rischio è ritenuto elevato ed a distanza di 7-8 giorni dal precedente trattamento, è opportuno intervenire con una sostanza attiva ad azione larvicida.

Scottature da sole: per la prevenzione da scottature utilizzare prodotti con caolino e/o simili sulle varietà sensibili (es. Granny).

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si conferma un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: l’aumento delle temperature favorisce questo rincote e la relativa produzione di melata. I lavaggi mattutini impiegando SAPONE molle di POTASSIO da solo oppure in miscela con BICARBONATO di POTASSIO, avendo cura di bagnare molto bene la vegetazione, sono, al momento, ancora efficaci nel contenere la psilla.

Carpocapsa: vedi melo

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Moria: in seguito all’ondata di calore si segnala in aumento la manifestazione di sintomi di moria in diversi actinidieti, prima asintomatici. Per avere un quadro corretto della situazione è fondamentale (in particolare negli impianti ancora sani) procedere ad un’analisi visiva e costante degli apparati radicali al fine di monitorare lo stato idrico del terreno e la presenza eventuale di radici colpite. Al momento non esistono cure per il fenomeno ma l’adozione delle corrette pratiche agronomiche consente di rallentare l’insorgenza del fenomeno.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 24 luglio 2023

Bollettino n. 51 del 19.07.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Nei comprensori di pianura e bassa collina, Chardonnay, Glera, i Pinot, le Corvine ecc sono nello stadio di pre-invaiatura con Pinot grigio e nero in avvio di invaiatura nelle situazioni più anticipate. Garganega, Cabernet e altre tardive sono ricomprese mediamente tra la prechiusura e la chiusura del grappolo.

Stato parassitario

Peronospora: la scorsa settimana in quasi tutti i comprensori si sono manifestate le infezioni partite con le piogge/bagnature dei primi giorni di luglio. Gli attacchi hanno interessato soprattutto il fogliame delle femminelle ma anche i grappoli. Il potenziale infettivo del patogeno, già elevato la settimana scorsa, si è ulteriormente accentuato grazie agli ultimi eventi piovosi.

Oidio: le situazioni ambientali continuano ad essere molto favorevoli alla proliferazione delle infezioni conidiche. In tutti gli ambienti sono segnalati attacchi più o meno diffusi, in qualche caso di intensità grave con produzione compromessa.

Malattie da deperimento del legno: ovunque in quest’ultimo periodo si rileva una forte e repentina comparsa di sintomatologie imputabili a queste patologie, anche su vigneti mediamente giovani.

Flavescenza dorata e Legno nero: le segnalazioni di nuovi casi si susseguono ininterrottamente ovunque.

Virosi dell’accartocciamento fogliare: prime comparse dei sintomi di questa virosi. Le foglie, a iniziare da quelle basali, si incurvano verso il basso e presentano ingiallimenti e arrossamenti dei lembi (nelle cv bianche e rosse rispettivamente) ma non delle nervature che rimangono verdi. I grappoli portati dalle piante colpite da questa virosi non disseccano, diversamente da quanto succede con i fitoplasmi della FD e del LN.

Tignoletta: le catture nelle trappole sono terminate quasi ovunque. Nei prossimi giorni va sostituito l’erogatore di feromone in previsione dell’inizio dei voli di terza generazione. Attualmente sono presenti larve dalla terza alla quinta età.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): piena fase di migrazione delle neanidi di seconda generazione verso la base dei germogli, la pagina inferiore delle foglie e i grappoli. Laddove sono presenti dei focolai diffusi è questo il momento di agire. In alternativa ai prodotti specifici di sintesi si possono avere dei buoni risultati di contenimento impiegando gli insetti parassitoidi della specie Anagyrus vladimiri, eventualmente integrati con i predatori della specie Cryptolaemus montrouzieri. Si ricorda di valutare con ponderazione l’eventualità di un intervento in quanto i trattamenti effettuati contro lo Scaphoideus titanus hanno esercitato certamente una azione collaterale nei confronti della cocciniglia farinosa.

Indirizzi di difesa

Peronospora: è necessario mantenere alta la guardia contro questo patogeno. Considerato che i grappoli sono suscettibili all’infezione fino in prossimità dell’invaiatura, per i prossimi trattamenti sulle cv. medio-tardive e tardive nei vigneti infettati è prudenziale ricorrere all’impiego combinato di RAMEICI e CERODINAMICI ai turni minimi di rientro previsti da etichetta. In tutte le altre situazioni è generalmente sufficiente l’impiego dei soli rameici. In ogni caso si consiglia di impiegare alti volumi d’acqua.

Oidio: nei vigneti con attacchi palesi e diffusi ripetere senza indugio la SOLFORAZIONE in polvere con dosaggi di almeno 25 kg/ha, o intervenire con ZOLFI BAGNABILI alle dosi massime consentite. In tutte le altre situazioni è sufficiente ricorrere al normale impiego dei vari prodotti specifici o dello ZOLFO a dosaggi medi di etichetta.

Malattie da deperimento del legno: è consigliato, nel mentre si effettua la periodica verifica per l’individuazione delle piante colpite da Giallumi, procedere a capitozzare anche le piante affette da queste sintomatologie.

Cocciniglia farinosa: laddove sono presenti dei focolai diffusi questo è il momento di agire. In alternativa ai consueti prodotti di sintesi specifici si possono avere dei buoni risultati di contenimento impiegando gli insetti parassitoidi della specie Anagyrus vladimiri, eventualmente integrati con i predatori della specie Cryptolaemus montrouzieri. Si ricorda di valutare con ponderazione l’eventualità di un intervento in quanto i trattamenti effettuati contro lo Scaphoideus titanus hanno certamente esercitato una azione collaterale nei confronti delle neanidi di questa specie.

Hyalestes obsoletus: il principale vettore del Legno Nero sta completando lo sviluppo sulle radici delle piante ospiti. Il volo degli adulti è appena iniziato, dunque bisogna sospendere le operazioni di diserbo chimico e meccanico dell’ortica e del convolvolo per evitarne la migrazione sulle viti.

Altre indicazioni: nei vigneti lussureggianti e in continua spinta è necessario riordinate le pareti con sfogliature alla bisogna e cimature leggere e frequenti. Queste ultime sono decisamente preferibili ad un unico passaggio drastico (ovviamente se non ci sono infezioni in corso da peronospora, oidio o botrite) in quanto permettono di ridurre considerevolmente i danni da scottature solari che possono influire in modo pesante sulla resa quanti-qualitativa finale della produzione. Valutare in ogni caso l’eventuale distribuzione di schermanti (caolini e zeoliti).

Le forti evapotraspirazioni di quest’ultimo periodo hanno quasi arrestato la crescita vegetativa nei terreni leggeri o poco profondi dei comprensori che non hanno beneficiato delle recenti piogge. Nelle zone collinari in particolare, è necessario intervenire a necessità con le irrigazioni di soccorso per consentire il corretto ingrossamento degli acini.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

In questi giorni gli 11 tecnici incaricati dall’UO Fitosanitario stanno completando la sostituzione delle 450 trappole cromotropiche esposte ai primi di luglio presso i 150 vigneti della Rete di monitoraggio regionale (3 trappole per vigneto).

I dati finora raccolti su 119 vigneti (79% del totale) evidenziano che:

• la diffusione e la numerosità della popolazione adulta di Scaphoideus titanus nel territorio veneto nella prima quindicina di luglio sono molto basse, in sensibile flessione rispetto a quelle registrate nel medesimo periodo lo scorso anno;

• la percentuale di vigneti in biologico con presenze minime di ST (meno di 2 individui su 3 trappole) è pari al 79% del totale (lo scorso anno era del 38%);

• la percentuale di vigneti in convenzionale con presenze minime di ST (meno di 2 individui su 3 trappole) è pari al 93% del totale (lo scorso anno era del 75%);

• ci sono situazioni puntuali dove le presenze rilevate di Scaphoideus titanus, pur quanto contenute, devono essere limitate con un ulteriore intervento.

Attualmente, in base ai riscontri suddetti, non c’è necessità di un intervento integrativo generalizzato a livello territoriale per il contenimento di Scaphoideus titanus.

Si raccomanda comunque di seguire con attenzione l’aggiornamento della prossima settimana e, nel frattempo, di eseguire l’estirpazione (o la capitozzatura in via transitoria) delle piante sintomatiche presenti in vigneto.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Primo accrescimento delle olive, con disomogeneità delle dimensioni del frutto; mediamente il nocciolo ha ancora consistenza erbacea.

Cascola verde anomala delle olive

In alcune aziende si sta verificando una cascola verde anomala, con perdite di olive che raggiungono il 60% del prodotto. La Direzione Agroambiente della Regione Veneto e il Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali dell’Università di Padova, già dal 2020, hanno individuato come causa di questa cascola la specie fungina Botryosphaeria dothiodea, eventualmente unita e aggravata da un altro parassita fungino, il Diplodia olivarum, ed è stato consigliato un programma di trattamenti consistenti:

1. alla ripresa vegetativa attuare un intervento con prodotti a base di DODINA, alle dosi indicate in etichetta contro l’Occhio di pavone e Lebbra delle olive;

2. in pre fioritura altro intervento con TEBUCONAZOLO+TRIFLOXYSTROBIN, sempre alle dosi indicate in etichetta contro l’Occhio di pavone e Lebbra delle olive;

3. ad allegagione avvenuta eseguire un intervento con DIFENOCONAZOLO;

4. al primo ingrossamento delle olive ripetere l’intervento sempre con DIFENOCONAZOLO, come indicato in etichetta contro l’Occhio di pavone.

Situazione fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): catture in aumento con ovideposizioni assenti o in percentuale molto bassa, le elevate temperature potrebbero limitare le infestazioni. Considerato la già presente recettività delle olive e l’elevata umidità dell’aria, è bene rimanere in allerta.

Ricordiamo che in quest’annata la carica delle olive è disomogenea, in alcune zone è pure limitata, il che, a parità di popolazione ovideponente, potrebbe portare, in caso d’infestazione, a percentuali di danno elevate.

Chi ha scelto di adottare strategie preventive antideponenti e repellenti nei confronti degli adulti con BENTONITI, CAOLINI e ZEOLITI, se non già attuato, è il momento distribuirli, o di verificare la loro capacità di tenuta sulla vegetazione. Si ricorda che, nella preparazione delle soluzioni di questi prodotti, è importante aggiungere dei bagnanti e degli adesivanti, irrorare uniformemente le chiome, così da coprire le olive e le tutte parti verdi, anche quelle interne, così da svolgere in maniera più efficiente l’azione antideponente e una riduzione degli effetti del calore su foglie e olive; precipitazioni superiori ai 10–15 mm di pioggia dilavano il prodotto.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): i monitoraggi eseguiti confermano la diffusione di infezioni, si considera che gli interventi con prodotti RAMEICI potrebbero non essere sufficienti, così è possibile intervenire anche con fungicidi a base di FOSFONATO di POTASSIO, massimo un solo intervento.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 21 luglio 2023

Bollettino n. 50 del 17.07.2023

SETTORE ORTICOLO

Asparago

Si segnala la presenza di Ruggine (Puccinia asparagi): dopo aver valutato l’effettiva necessità del trattamento, intervenire con i prodotti presenti nelle Linee di difesa integrata del Veneto. La difesa risulta importante soprattutto nelle giovani asparagiaie, dove il patogeno può determinare un progressivo deperimento dell’impianto con conseguenze anche serie per la produzione negli anni successivi.

Melanzana in serra

In questo periodo si nota presenza di Miride che provoca la caduta dei fiori e diconseguenza la mancata allegagione. Si consiglia di chiudere tutte le aperture della serra con rete dimensione del foro 1 mm X 1 mm per impedire l’entrata in massa dell’insetto. Con presenza di danno intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID (max 2 trattamenti all’anno).

Pomodoro in serra

In alcune aziende si nota presenza di Eriofide (ingiallimenti delle foglie ebronzature del fusto): con i primi focolai si può intervenire con prodotti a basedi ABAMECTINA o SPIROMESIFEN mentre se si vuole salvaguardare gli insetti utili si può intervenire con OLIO di arancio o ZOLFO.

Si nota nelle foglie presenza di larve di Tuta absoluta, si consiglia di asportare il più possibile le foglie colpite dalle larve e successivamente intervenire con i prodotti presenti nelle Linee di difesa integrata del Veneto (rispettando il dosaggio di etichetta contro questo insetto) con l’aggiunta di un OLIO vegetale se la compatibilità dell’insetticida lo permette.

Cetriolo in serra

In questo periodo si nota presenza di Miride che provoca il blocco della pianta con rottura dell’apice vegetativo e di conseguenza accartocciamento della testa e deformazione dei frutti se attaccati dall’insetto. Attualmente non ci sono prodotti commerciali autorizzati contro questa avversità. Valutare l’eventualità di effettuare irrigazioni di termoregolazione sulle colture in serra mantenere una corretta umidità nell’ambiente e per ridurre l’eccessiva traspirazione.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 19 luglio 2023

Bollettino n. 49 del 14.07.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): continua la schiusura delle ovature e lo sviluppo di individui giovani in tutte le aree della regione. Nei siti di monitoraggio si riscontrano ovature parassitizzate. Permane ancora la validità dell'uso di prodotti con principi attivi che si sono dimostrati in qualche modo limitanti per la schiusura o lo sviluppo delle neanidi, in base al meccanismo del controllo dei batteri endosimbionti (RAMEICI, ZOLFO, ecc.). Dove la presenza dell’insetto è stata verificata si può trattare con insetticidi classici abbattenti, PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI, registrati sulla coltura. Le trappole a cattura massale tipo "totem" devono continuare ad essere mantenute attive sostituendo eventualmente i feromoni e ripristinando la superficie collante e l'acqua alla base.

Pesco

Fase fenologica maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: al fine di evitare marciumi nella fase di post-raccolta intervenire, in pre-raccolta, con le diverse sostanze attive autorizzate avendo cura di rispettare i tempi di carenza e di alternare le molecole in base al meccanismo di azione. Si ricorda anche come, in questa fase, possono trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. SUBTILIS, B. AMYLOLIQUEFACIENS, M. FRUCTICOLA ceppo NRRL Y-27328, S. CEREVISIAE.

C. molesta: i modelli indicano la fine del secondo volo. Dove le catture nelle trappole continuano valutare un eventuale intervento larvicida, in particolare dove si reputa che il rischio sia elevato.

Forficula: come già evidenziato più volte, continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Tuttavia, insetticidi PIRETROIDI , utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula.

Melo

Ingrossamento dei frutti.

Ticchiolatura (V.inaequalis): in alcuni frutteti la presenza di infezioni secondarie continua a manifestarsi. In questi casi è necessario continuare a mantenere un’adeguata protezione della vegetazione (in base alle previsioni meteo). In questo periodo è anche possibile l'impiego di fungicidi con un quadro ecotossicologico più favorevole, quali i prodotti RAMEICI, il BICARBONATO di POTASSIO, l’OLIO essenziale di arancio, lo ZOLFO.

Carpocapsa (C.pomonella): prosegue lo sfarfallamento degli adulti di secondo volo (circa il 70%), con continua deposizione delle uova e nascita delle larve. Dove il rischio è ritenuto elevato ed a distanza di 7-8 giorni dal precedente trattamento, è opportuno intervenire con una sostanza attiva ad azione larvicida.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si conferma un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: l’aumento delle temperature favorisce questo rincote e la relativa produzione di melata. I lavaggi mattutini impiegando SAPONE molle di POTASSIO da solo oppure in miscela con BICARBONATO di POTASSIO, avendo cura di bagnare molto bene la vegetazione, sono, al momento, ancora efficaci nel contenere la psilla.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Moria: continua la manifestazione di sintomi di moria in diversi actinidieti, prima asintomatici. Per avere un quadro corretto della situazione è fondamentale (in particolare negli impianti ancora sani) procedere ad un’analisi visiva e costante degli apparati radicali al fine di monitorare lo stato idrico del terreno e la presenza eventuale di radici colpite. Al momento non esistono cure per il fenomeno ma l’adozione delle corrette pratiche agronomiche consente di rallentare l’insorgenza del fenomeno.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 17 luglio 2023

Bollettino n. 48 del 12.07.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Nei comprensori di pianura e bassa collina Chardonnay, Glera, i Pinot, le Corvine ecc sono nello stadio di chiusura grappolo più o meno avanzato con il Pinot grigio che inizia a manifestare i primi viraggi sui racemoli estrusi. Garganega, Cabernet e altre tardive sono in ingrossamento acini - prechiusura. La relativa freschezza dei terreni ha consentito pressochè ovunque la generazione di nuova massa fogliare anche se in entità meno importante rispetto alle settimane precedenti.

Stato parassitario

Peronospora: nei vigneti già colpiti in precedenza, le infezioni secondarie partite di continuo la settimana scorsa stanno via via esprimendosi, soprattutto in forma larvata ai grappoli ed in quantità talvolta elevata sulle varietà più sensibili, Merlot su tutte. In taluni comprensori la pressione infettiva risulta tuttora molto alta.

Oidio: in tutti i comprensori sono segnalati attacchi in espansione e nelle situazioni sfuggite al controllo i danni manifesti sono già importanti. I modelli previsionali riportano un rischio molto alto in questo e nel prossimo periodo.

Malattie da deperimento del legno: i colpi apoplettici, ma anche le manifestazioni croniche si stanno manifestando diffusamente in tutti i comprensori.

Botrite: prime manifestazioni stagionali rilevate sui Pinot e Chardonnay.

Flavescenza dorata e Legno nero: in tutto il territorio si nota la comparsa di nuovi casi e l’accentuazione delle espressioni sintomatologiche.

Tignoletta: le catture di adulti risultano in fase conclusiva mentre si osservano larve negli stadi di sviluppo da L1 a L3. Gli acini colpiti sono facili da individuare in quanto presentano rosure e un colore scuro che contrasta nettamente col normale verde brillante degli acini sani.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): Sono comparse le neanidi di seconda generazione ma sono ancora poche quelle migrate alla base dei germogli, sulle foglie basali e sui grappoli

Cocciniglia pseudococcide (Pseudococcus comstocki): la maggior parte della popolazione giovanile (stadio N1-N2) ha raggiunto la base dei tralci e ha iniziato a disperdersi sulle foglie lungo i germogli. Le temperature elevate di quest’ultimo periodo hanno accelerato l’evoluzione degli stadi.

Fillominatori: sono state segnalate delle manifestazioni imputabili a questi parassiti. Le specie presenti nel territorio regionale sono tre ma quella che prevale nettamente in questi ultimi anni è l’ultima arrivata: l’Antispila oinophylla (filmato https://youtu.be/t6mau35jqso). In rari casi tuttavia è stato riscontrato un attacco tale da dover giustificare un trattamento specifico, anche grazie all’azione di contenimento di alcuni parassitoidi indigeni

Indirizzi di difesa

Peronospora: nelle situazioni infette bisogna mantenere alto il livello di attenzione e proseguire la difesa facendo ricorso a prodotti RAMEICI abbinati a quelli che hanno proprietà cerodinamiche. In tutte le altre situazioni si possono allungare i turni di rientro in base alle strategie e ai prodotti prescelti.

Oidio: come già indicato nello scorso bollettino, è necessario eseguire prontamente delle SOLFORAZIONI in polvere (almeno 25 kg/ha) laddove le infezioni sono già diffuse, mentre è ragionevole ricorrere all’impiego di ZOLFO bagnabile in abbinata ad un prodotto della famiglia degli IBE o degli SDHI in tutte le situazioni in cui il patogeno è sotto controllo.

Cocciniglia pseudococcide: nei vigneti infestati da questo parassita è il momento opportuno per intervenire con insetticidi specifici.

Cocciniglia farinosa: contro questa specie l’eventuale intervento di contenimento specifico nei vigneti fortemente colpiti va posticipato alla prossima settimana.

Hyalestes obsoletus: il principale vettore del Legno Nero sta completando lo sviluppo sulle radici delle piante ospiti. In questo periodo è iniziato il volo degli adulti e pertanto bisogna sospendere le operazioni di diserbo chimico e meccanico dell’ortica e del convolvolo per evitare la migrazione degli adulti sulle viti.

Attenzione: nei vigneti che sono stati defogliati drasticamente, vuoi a causa delle infezioni peronosporiche/oidiche o altro, la produzione è fortemente esposta alle scottature solari. Valutare l’opportunità di applicare schermanti solari come il CAOLINO.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si chiudono oggi le Finestre di Intervento Regionali per l’esecuzione dei trattamenti obbligatori contro le forme giovanili dello Scaphoideus titanus.

Dai primi di luglio è già iniziata l’opera di monitoraggio delle popolazioni adulte con le trappole cromotropiche. La Rete regionale, curata dall’UO Fitosanitario, si avvale di 150 punti di rilevamento sparsi su tutto il territorio. In base ai dati rilevati bisettimanalmente d’ora in poi verranno date indicazioni sull’eventuale necessità di interventi integrativi.

Si raccomanda nuovamente di esaminare periodicamente e con accuratezza tutte le piante in vigneto e di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte quelle che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

I Decreti Dirigenziali delle Misure di Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata 2023 e la SCHEDA aggiornata SOS FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE sono disponibili quì: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Fase di primo ingrossamento del frutto che, mediamente, ha raggiunto il 50% delle dimensioni finali, con situazioni di crescita più o meno avanzate, secondo le diverse esposizioni e varietà.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): in tutti i comprensori le catture sono quasi assenti, ormai la generazione carpofoga si sta esaurendo.

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il controllo settimanale degli adulti, mediante l’utilizzo di trappole, ha rilevato per tutti i comprensori limitate catture. Sulle olive si sono notate punture di assaggio; l’esame di olive da tavola e a drupa grossa, non ha presentato ovideposizioni e infestazioni attive.

Per i prossimi giorni la previsione teorica d’infestazioni da mosca da un rischio medio/basso, però, considerato che in quest’annata la presenze del carico di olive è disomogenea su tutti i territori veneti e che in alcune zone è pure scarsa, si valuta che, in caso di ovideposizioni, vi sia un aumento del pericolo. Il ricorso all'utilizzo di prodotti a prevalente azione repellente e anti-ovideponente nei confronti degli adulti dell’insetto, potrebbe aiutare a limitare i rischi; nel caso di un loro utilizzo, la distribuzione va attuata maniera d’ottenere una completa copertura della vegetazione, nel caso, utilizzare bagnati e adesivanti.

Cocciniglia mezzo grano di pepe: oramai la totalità delle uova si sono schiuse, chi non ha attuato la difesa contro la Tignola dell’olivo, che sarebbe stata utile anche a limitare se non eliminare le neanidi presenti, o non si è eseguito un intervento specifico, si è ancora in tempo per attuarlo utilizzando OLIO MINERALE estivo.

Occhio di pavone (Spilocaea oleagina): presenza di Occhio di pavone, anche su foglie nuove, la difesa va attuata con prodotti RAMEICI o DODINA.

Grandine

Nelle zone eventualmente colpite da grandine intervenire per tempo con prodotti CUPRICI per disinfettare le ferite da percosse e ridurre l’insorgenza o la maggior diffusione di Rogna dell’Olivo (Pseudomonas savastanoi).

In collaborazione con AIPO – Associazione interprovinciale produttori olio di oliva.

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 14 luglio 2023

Bollettino n. 47 del 10.07.2023

SETTORE ORTICOLO

Lattuga

Rosure fogliari si rilevano in questo periodo causate da larve di lepidotteri del genere Autografa gamma. Le larve si nutrono dell’intero lembo fogliari senza intaccare le nervature principali. Sono specie migratrici e l’intensità del danno può variare da anno ad anno in funzione delle infestazioni. Per il controllo sono diverse le sostanze attive autorizzate e con reale presenza, intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Porro

Presenza di Tripide lungo le foglie. Si consiglia di mantenere il terreno fresco con un buon grado di umidità e un apparato fogliare turgido e carnoso, per garantire alle piante una continuità nello sviluppo anche se infestati da tripidi. Con forte presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (nelle https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata). Trattare nelle ore più fresche ed evitare le ore centrali in quanto le temperature elevate (sopra i 35°C) incidono sull’efficacia e sull’emivita delle sostanze attive in particolare per i PIRETROIDI.

Melanzana in serra

In questo periodo si segnala forte presenza di Tripide (indurimenti e bronzature delle foglie e sviluppo bloccato), pertanto si consiglia di effettuare:

• microirrigazioni sopra chioma specialmente nelle ore più calde della giornata;

• concimazioni organiche sia fogliari che radicali per mantenere una pianta mediamente vigorosa con foglie carnose e ben sviluppate e favorire nuove foglie;

• non eccedere con le concimazioni AZOTATE.

Peperone in serra

Si notano focolai di Afidi specialmente nelle file più esterne della serra. Contro questo insetto si può intervenire con prodotto a base di flonicamide e dopo una settimana intervenire con i primi lanci di insetti utili. Dove si intende intervenire direttamente con gli insetti utili, effettuare lanci di Chrysoperla Carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 0,5 individui mq di Aphidius Colemani oppure Sphaerophoria rueppellii (sirfide) con l’aggiunta di Aphidius colemani.

SETTORE COLTURE ESTENSVE

Mais

Si ricorda che per le aziende che aderiscono a interventi finanziati (Ecoschema 4) vanno rispettate le “Linee Tecniche di difesa Integrata”; per la Piralide è inoltre opportuno seguire i bollettini “Colture erbacee”, predisposti da Veneto Agricoltura in collaborazione con il Servizio Fitosanitario e Arpav, in cui vengono costantemente fornite indicazioni sullo stadio di sviluppo della Piralide in base ad osservazioni di campo e modelli previsionali.

Allo stato attuale le osservazioni di campo indicano la presenza di larve di quinta età, che non giustificano pertanto la necessità di un trattamento.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 12 luglio 2023

Bollettino n. 46 del 07.07.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Settimana caratterizzata da numerose piogge e da temperature fresche.

Cimice asiatica (H.halys): nella settimana appena trascorsa si è osservato un grande incremento degli individui giovani, con una netta predominanza di quest’ultimi. In campo si trovano tutti gli stadi giovanili tra il primo e il terzo, con qualche presenza anche di ninfe di 4^ età. Permane ancora la validità dell'uso di prodotti con principi attivi che si sono dimostrati in qualche modo limitanti per la schiusura delle uova o lo sviluppo delle neanidi in base al meccanismo del controllo dei batteri endosimbionti (RAMEICI, ZOLFO,ecc.). Continua la necessità, previa verifica della presenza della cimice, di effettuare trattamenti con insetticidi abbattenti PIRETROIDI e NEONICOTINOIDI registrati, tenendo anche presente l’attività repellente di ZOLFO. Le trappole a cattura massale tipo "totem" devono continuare ad essere mantenute attive sostituendo eventualmente i feromoni e ripristinando la superficie collante e l'acqua alla base.

Pesco

Fase fenologica maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: prestare particolare attenzione nei frutteti dove è stata riscontrata la presenza di Forficula poiché le ferite provocate dalla sua attività trofica sono siti di infezione per la monilia. Al fine di evitare marciumi nella fase di post-raccolta intervenire, in pre-raccolta, con le diverse sostanze attive autorizzate avendo cura di rispettare i tempi di carenza e di alternare le molecole in base al meccanismo di azione. Si ricorda anche come, in questa fase, possano trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. SUBTILIS, B. AMYLOLIQUEFACIENS, M. FRUCTICOLA ceppo NRRL Y-27328, S. CEREVISIAE.

C. molesta: è praticamente terminato il secondo volo, le ovideposizioni sono ormai all'80% del totale, così come le nascite larvali. E’ anche possibile la sovrapposizione con l'inizio del terzo volo, il che si traduce in una costante presenza degli adulti nel frutteto. In generale non si registrano danni particolari. Valutare un eventuale intervento larvicida dove si reputa che il rischio sia elevato.

Forficula: come già evidenziato più volte, continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Tuttavia, insetticidi PIRETROIDI , utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula.

NB: si ricorda l’importanza in questa fase della potatura verde utile, oltre che per gli aspetti organolettici, anche per rendere il microclima della chioma sfavorevole alla monilia e permettere una migliore penetrazione dei prodotti antiparassitari.

Ciliegio

Raccolta delle cv. tardive

D.sukukii: siamo nella fase più difficile per il contenimento di D.suzukii. Le densità di popolazione stanno aumentando ad ogni altitudine e le femmine si stanno concentrando sulle poche ciliegie rimaste delle cultivar tardive. Nessun insetticida è in grado di contenere gli attacchi se agire se nelle vicinanze ci sono ciliegie abbandonate o non trattate. Mantenere la copertura insetticida fino alla fase di raccolta (nel rispetto dei tempi di carenza), intervendo anche sulla frutta lasciata sulla pianta. E’ molto importante non lasciare frutta marcescente o sovramatura sulla pianta e di non disperdere gli scarti della cernita in campo.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è necessario.

Melo

Ingrossamento dei frutti.

Ticchiolatura (V.inaequalis): presenza di infezioni secondarie in alcuni frutteti, favorite dalle frequenti piogge dell’ultimo periodo. In questi casi è necessario continuare a mantenere un’adeguata protezione della vegetazione (in base alle previsioni meteo). Con condizioni meno favorevoli è possibile l'impiego di fungicidi con un quadro ecotossicologico più favorevole, quali i prodotti RAMEICI, il BICARBONATO di POTASSIO, l’olio essenziale di arancio, lo ZOLFO.

Oidio (P.leucotricha): continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie. La miscela di ZOLFO (basse dosi) e BICARBONATO di POTASSIO esplica una buona azione contro l’oidio ed è altresì repellente nei confronti di Cimice asiatica.

Alternaria: qualche sintomo è segnalato in siti dove questa patologia è storicamente presente. Le condizioni sono molto favorevoli alle infezioni, soprattutto con il previsto innalzamento delle temperature. In queste situazioni valutare una difesa specifica con sostanze attive efficaci nei confronti di alternaria.

Carpocapsa (C.pomonella): siamo nel pieno del volo di seconda generazione, con deposizione delle uova e nascita delle larve. A distanza di 8–10 giorni dal trattamento ovolarvicida è opportuno intervenire con una sostanza attiva ad azione larvicida.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): si conferma un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: le piogge hanno sfavorito questo rincote e anche la produzione di melata è stata molto limitata. I lavaggi mattutini impiegando sapone molle di potassio da solo oppure in miscela con bicarbonato di potassio sono, al momento, efficaci nel contenere la psilla.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Moria: in seguito all’ondata di calore registrata nelle settimane precedenti si osserva la comparsa dei sintomi in diversi actinidieti, prima asintomatici. Per avere un quadro corretto della situazione è fondamentale (in particolare negli impianti ancora sani) procedere ad un’analisi visiva e costante degli apparati radicali al fine di monitorare lo stato idrico del terreno e la presenza eventuale di radici colpite.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 10 luglio 2023

Bollettino n. 45 del 05.07.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Nelle situazioni ambientali anticipate Chardonnay, Glera, i vari Pinot, Corvine e tutte le altre precoci sono nello stadio di chiusura grappolo più o meno avanzata (BBCH 77-79) mentre Garganega e le altre tardive sono in quello di prechiusura (BBCH 75). In medio-alta collina le cv precoci sono pure in prechiusura, le tardive invece sono ricomprese tra questo stadio e il grano di pepe (BBCH 73-75). La crescita della nuova massa vegetativa dopo gli interventi di cimatura sta procedendo in modo sostenuto quasi ovunque ed è già rigogliosa negli impianti più vigorosi.

Stato parassitario

Peronospora: nel corso di quest’ultimo periodo si sono espresse, sia in forma palese che larvata, varie infezioni giunte al termine del ciclo di incubazione. Nei vigneti già attaccati in precedenza - soprattutto quelli difesi in bio, ma in più di qualche caso anche in quelli convenzionali - nei comprensori dove la frequenza e la persistenza delle bagnature è stata prolungata e la manutenzione delle masse verdi non è stata eseguita per tempo, gli attacchi risultano già ad oggi massicci e in ulteriore aggravamento.

Oidio: permangono condizioni ambientali molto favorevoli al patogeno. Sono state segnalati un po' ovunque degli attacchi virulenti in espansione nelle realtà non attentamente difese o basate solo sull’uso dello ZOLFO.

Malattie da deperimento del legno: si stanno manifestando diffusamente casi di apoplessia in tutte i comprensori.

Flavescenza dorata e Legno nero: le sintomatologie su tutti gli organi vegetativi (foglie, germogli e grappoli) sono chiaramente visibili in tutte le situazioni e su tutte le varietà. Ritrovamenti in aumento ovunque.

Tignoletta: il picco delle catture degli adulti è stato superato. Gli stadi attualmente presenti oltre quest’ultimo sono quelli di uova nelle diverse fasi embrionali e di larve L1-L2. (filmato della schiusa: https://youtu.be/69kxeiulbJ8)

Cocciniglia del corniolo: le neanidi hanno iniziato a fissarsi sui germogli e sui grappoli.

Cocciniglia farinosa: è iniziata la migrazione delle neanidi di 2^ generazione verso la base dei germogli, la pagina inferiore delle foglie e i grappoli (filmato neanidi in migrazione: https://youtu.be/4RlObXxyAOc).

Cicalina maculata: sono presenti vari stadi di sviluppo ma ninfe e adulti in prevalenza. Non sono ancora comparse le neanidi di seconda generazione.

Indirizzi di difesa

Se, a causa delle reiterate bagnature, le operazioni di manutenzione delle masse verdi (cimatura, riordino e defoliazione della fascia grappoli) sono rimaste incompiute, è indispensabile realizzarle/completarle nel più breve tempo possibile e comunque prima di procedere con l’esecuzione dei trattamenti. Soprattutto laddove ci sono dei problemi sanitari.

In ogni caso, fare molta attenzione ad impiegare i prodotti fitosanitari disponibili nel pieno rispetto delle disposizioni di etichetta e dei disciplinari di produzione di riferimento.

Peronospora: curare meticolosamente e con costanza le coperture fungicide nei vigneti infettati, anche laddove le infezioni precedenti “appaiono” bloccate. La stabilizzazione delle condizioni meteo attesa da venerdì in poi darà certamente una mano a contenere la virulenza infettiva del patogeno ma è indispensabile mantenere turni stretti di rientro e impiegare sostanze attive affini alle cere in affiancamento ai prodotti di contatto. Valutare inoltre l’opportunità di impiegare sostanze ad azione eradicante nelle situazioni in presenza di abbondante sporulazione.

In tutte le altre situazioni procedere con le ordinarie ricoperture secondo le strategie/tempistiche prescelte.

Oidio: laddove le infezioni sono diffuse ricorrere appena possibile a delle laute solforazioni in polvere. Impiegare prodotti di sintesi della famiglia degli IBE e degli SDHI solo nelle realtà ben controllate.

Cocciniglia del corniolo, Cocciniglia farinosa ed Erasmoneura vulnerata: i trattamenti insetticidi obbligatori indicati e in corso di esecuzione contro lo Scaphoideus titanus sono utili a contenere anche questi parassiti.

Tignoletta: i periodi di intervento, sottoriportati e già comunicati la scorsa settimana, sono confermati. Attenzione a ripetere l’intervento in caso di piogge dilavanti superiori a 20 mm entro le 24 ore dal trattamento.

Cocciniglia del corniolo, Cocciniglia farinosa e Cicalina maculata: si ricorda che i trattamenti insetticidi obbligatori indicati e in corso di esecuzione contro lo Scaphoideus titanus sono utili a contenere anche questi parassiti.

Nei vigneti più esposti e a rischio di scottature solari, valutare l’applicazione di schermanti come il caolino in imminenza delle forti insolazioni previste nei prossimi giorni.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si raccomanda, sempre, di esaminare con accuratezza tutte le piante in vigneto e di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte quelle che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

I monitoraggi della fenologia di Scaphoideus titanus effettuati ieri presso 9 vigneti dislocati in varie località e quote del territorio regionale riportano che:

- la percentuale di quinte età sul totale della popolazione giovanile dell’insetto è compresa tra il 25 e l’80% mentre le neanidi di 1^ età sono presenti solo in medio-alta collina;

- gli individui adulti sono comparsi in quasi tutte le località.

E’ questo il periodo indicato per esporre le trappole cromotropiche per il monitoraggio delle forme adulte.

ATTENZIONE: AGGIORNAMENTO FINESTRE di INTERVENTO REGIONALE (FIR)

Le frequenti previsioni di pioggia nonché l’abbondanza degli eventi qua e là registrati in quest’ultimo periodo hanno in parte ostacolato l’esecuzione dell’intervento insetticida obbligatorio programmato.

Pertanto, le Finestre di Intervento Regionale vengono aggiornate come segue:

• in tutti i vigneti nella ZONA INFESTATA, in regime di Difesa convenzionale/ integrata, il 2° trattamento insetticida può essere eseguito entro il 12 luglio p.v. anziché il 7 luglio (preferibilmente a 8-10 gg di distanza dal primo). In biologico non c’è alcuna modifica: i trattamenti successivi al primo vanno cadenzati a 7-10 giorni in successione;

• in tutti i vigneti nella ZONA CUSCINETTO, in regime di Difesa convenzionale/integrata, l’unico trattamento insetticida può essere eseguito entro il 12 luglio p.v. anziché il 7 luglio, mentre in biologico non c’è alcuna modifica: il secondo trattamento va eseguito 7-10 giorni dopo il primo.

Inoltre, in tutti i vigneti della ZONA INFESTATA e della ZONA CUSCINETTO, laddove il trattamento in oggetto è già stato eseguito ma è stato poi dilavato entro 24 ore da una pioggia superiore a 20 mm, è certamente opportuno ripeterlo appena possibile.

Questo intervento di ripristino NON è obbligatorio.

Si ricorda che le FIR sono vincolanti ai sensi del Decreto Dirigenziale n 47 del 26 maggio 2023. I Servizi di difesa integrata comprensoriali, in base a dati propri di monitoraggio locale, possono indicare dei periodi di intervento più ristretti e più centrati sulle singole realtà territoriali rappresentate. In ogni caso, tali indicazioni “ottimizzate” devono essere ricomprese nelle FIR.

NOTA IMPORTANTE PER GLI UTILIZZATORI NON PROFESSIONALI DI PRODOTTI FITOSANITARI

I viticoltori che non sono in possesso del “patentino”, ossia del certificato di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari possono:

- acquistare e impiegare prodotti fitosanitari registrati PFnPE (se reperibili sul mercato) o il Caolino;

- incaricare, secondo le modalità previste, un soggetto terzo abilitato ad eseguire materialmente i trattamenti. In tal caso l’esecuzione delle prestazioni, e l’eventuale acquisto dei prodotti fitosanitari, devono essere comprovati con dettagliata documentazione fiscale.

I Decreti Dirigenziali delle Misure di Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata 2023 e la SCHEDA aggiornata SOS FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE sono disponibili quì: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Primo accrescimento dell’oliva.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): dove è stato eseguito l’intervento fitosanitario, si ha una riduzione delle catture d’adulti, contenute in pochi individui. Chi non ha eseguito il trattamento potrà ancora eseguirlo, utilizzando o lo SPINETORAM o l’ACETAMIPRID.

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il monitoraggio ha evidenziato limitate catture di adulti, dalle 3 alle 5 per trappola. Chi ha intenzione di utilizzare le trappole per la cattura massale è il momento di posizionarle.

Cocciniglia mezzo grano di pepe: dove si è eseguito l’intervento fitosanitario a contrasto, la presenza di neanidi è notevolmente diminuita, dove non si è attuata alcuna azione, è ancora possibile intervenire con OLIO MINERALE.

Oziorrinco (Otiorrhynchus cribricollis): ancora presenze del coleottero in più oliveti, la difesa va attuata collocando sul tronco fasce di lana resinata, così da impedire la risalita dell'insetto sulla chioma.

Occhio di pavone (Spilocaea oleagina): negli impianti con accertate infezioni, qualora non fatto, si consiglia di eseguire un trattamento con DODINA, oppure con prodotti RAMEICI in forma di ossicloruro o idrossido.

Cascola olive: un po’ su tutte le aree olivicole si sta verificando una cascola di olive che, in alcuni casi, eccede il naturale distacco, sono in corso accertamenti su eventuali patologie.

Grandine

Le condizioni climatiche di stagione potrebbero causare grandinate, nelle zone eventualmente colpite è necessario intervenire per tempo con prodotti CUPRICI, per disinfettare le ferite da percosse e ridurre l’insorgenza o la diffusione di Rogna dell’Olivo (Pseudomonas savastanoi).

Bollettino eseguito in collaborazione con AIPO Associazione interregionale produttore olivicolo.

SETTORE COLTURE ESTENSIVE

Mais

Si ricorda che per le aziende che aderiscono a interventi finanziati (Ecoschema 4) vanno rispettate le “Linee Tecniche di difesa Integrata”; per la Piralide è inoltre opportuno seguire i bollettini “Colture erbacee”, predisposti da Regione Veneto attraverso Veneto Agricoltura, il Servizio Fitosanitario e ARPAV, in cui vengono costantemente fornite indicazioni sullo stadio di sviluppo della Piralide in base ad osservazioni di campo e modelli previsionali.

Allo stato attuale le osservazioni di campo indicano la presenza di larve di quinta età, che non giustificano pertanto la necessità di un trattamento.

  • PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 7 luglio 2023

Bollettino n. 44 del 03.07.2023

SETTORE ORTICOLO

Cavolo

Siamo prossimi alla stagione dei trapianti dei cavoli, per avere una ottimale coltivazione degli stessi vanno rispettate alcune regole:

• effettuare i trapianti nei periodi ottimali in funzione dei giorni di coltivazione (da metà di luglio per i cicli molto lunghi fino a circa il 10 di agosto per i cicli molto precoci);

• cercare di scegliere terreni nuovi (evitare monocoltura di cavoli) per ridurre/evitare possibili problemi di ernia del cavolo;

• dove non si ha certezza di assenza di Ernia del cavolo effettuare una concimazione a spaglio con CALCIOCIANAMIDE almeno una settimana prima del trapianto ed effettuare un’irrigazione per avviare l’effetto gassificante del concime;

• trapiantare piante con una buona riserva idrica del pane di terra (fare una abbondante irrigazione alle piantine prima di trapiantarle) per poter garantire la riserva idrica fino alla prima irrigazione;

• le piantine utilizzate devono essere accompagnate dal “Passaporto delle Piante” e dal documento di commercializzazione che riporta l’indicazione “Qualità CE”.

Cavolo Cappuccio

Presenza di Plutella xylostella (Tignola delle crucifere) nella forma larvale. Se riscontrata, intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Pomodoro in serra

In questo periodo si nota presenza di Cladosporium sia su giovani impianti che su impianti in raccolta. Arieggiare bene le serre, mantenere una vegetazione contenuta e ai primi sintomi intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

SETTORE COLTURE FLOREALI E ORNAMENTALI

Vivai di Rose, Lauroceraso, Photinie

Presenza di Afidi specialmente nei giovani germogli. Appena le condizioni climatiche lo permettono intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata); per le rose prestare attenzione di non trattare in fioritura. Monitorare su lauroceraso e photinie, attraverso l’utilizzo di trappole cromotropiche, la presenza di Cicaline (sintomo visibile con deformazione e blocco di accrescimento dell’apice vegetativo) e con forte presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

PROSSIMO BOLLETTINO Mercoledì 5 luglio 2023

Bollettino n. 43 del 30.06.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys): nella settimana appena trascorsa si è avuto un incremento delle catture in tutti i siti monitorati, soprattutto di individui giovani. Sono presenti numerose ovature e molti individui di terza età. La cimice è presente in tutti i frutteti monitorati anche se, al momento, a livelli tendenzialmente inferiori rispetto al 2022. Si ribadisce comunque l’importanza del monitoraggio visivo dei frutteti, fondamentale per determinare la reale necessità dei trattamenti insetticidi.

Si segnala infine che anche per il 2023 il MASE ha autorizzato il rilascio del parassitoide Trissolcus japonicus, le cui distribuzioni inizieranno a partire dalla prossima settimana.

Anomala vitis: ancora presente in molte zone della bassa e media pianura, sia pur in zone ristrette. Dove si è riscontrata la presenza si può intervenire con ACETAMIPRID. Buona efficacia hanno anche le apposite trappole a cattura massale, da distribuire al di fuori del frutteto.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto/maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: al fine di evitare marciumi nella fase di post-raccolta intervenire, in pre-raccolta con le diverse sostanze attive autorizzate, avendo cura di rispettare i tempi di carenza e di alternare le molecole in base al meccanismo di azione. Si ricorda anche come, in questa fase, possano trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. subtilis, B. amyloliquefaciens, M. fructicola ceppo NRRL Y-27328, S. cerevisiae.

C. molesta: prosegue il secondo volo, le ovideposizioni di seconda generazione e le nascite larvali. Dove non vi è confusione sessuale, al continuo superamento della soglia delle 10 catture settimanali a trappola intervenire con insetticidi ad azione larvicida (es: SPINETORAM, ETOFENPROX, SPINOSAD, ACETAMIPRID).

Forficula: continua la segnalazione di danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Tuttavia, insetticidi PIRETROIDI , utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula.

Ciliegio

Raccolta delle cv. medie / inizio raccolta cv. tardive

D.sukukii: continua la fase di elevata suscettibilità agli attacchi di D. suzukii in tutte le zone. Criticità permangono nel contenimento di D.suzukii, che in alcuni casi costringe ad interrompere la raccolta. Continuare la difesa, tenendo presente che con queste condizioni climatiche i formulati a disposizione in cerasicoltura hanno una persistenza di 4-5 giorni.

Si sottolinea ancora una volta l’importanza della raccolta tempestiva e completa della frutta non raccolta.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossus cossus: continua il rilevamento degli adulti nelle trappole, in tutte le stazioni di monitoraggio di bassa, media ed alta collina. Siamo nella fase di maggiore efficacia dei trattamenti fitosanitari che è consigliato eseguire al più presto. Qualora si intenda attuare la cattura massale si è ancora in tempo per posizionare le trappole ad attrattivo feromonico.

Melo

Ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 50-55 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): continua a comparsa di sintomi di infezioni secondarie in numerosi frutteti, sia su foglie che sui frutti. Questo fatto comporta l’obbligo a continuare la difesa con trattamenti da effettuare in base alle previsioni meteo.

Oidio (P.leucotricha): continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie. La miscela di ZOLFO (basse dosi) e BICARBONATO di POTASSIO esplica una buona azione contro l’oidio ed è altresì repellente nei confronti di cimice asiatica.

Carpocapsa (C.pomonella): in qualche frutteto si segnala la presenza di frutti colpiti, ma in generale la situazione è sotto controllo. E’ iniziato il volo di seconda generazione e la deposizione delle prime uova che, con queste condizioni di temperatura, completano lo sviluppo embrionale in 5-6 giorni.

Entro fine settimana è ancora possibile posizionare un insetticida ad azione ovo-larvicida, dalla prossima è invece il momento di una sostanza attiva ad azione larvicida.

Afide lanigero: nei confronti di questo afide, trattamenti con SALI POTASSICI di acidi grassi con alti volumi di bagnatura, sono in grado di limitare le popolazioni. Si è inoltre osservato che, dove il parassitoide A.mali non è stato disturbato dai trattamenti, è stato in grado di eliminare le popolazioni presenti dell’afide.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): nei frutteti con varietà sensibili si conferma un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: le alte temperature hanno favorito questo rincote di cui si osserva un rapido aumento con presenza di neanidi e di melata. I lavaggi mattutini impiegando SAPONE MOLLE di POTASSIO da solo oppure in miscela con BICARBONATO di POTASSIO sono, al momento, efficaci nel contenere la psilla.

Dove in primavera si è provveduto a liberare nel frutteto gli antocoridi il controllo della psilla è, al momento, molto buono.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

Cimice: in molti impianti è in aumento la presenza del fitofago. In caso di presenza costante è opportuno procedere ad un ulteriore trattamento insetticida, attivo anche contro il cicadellide Metcalfa di cui si nota la, sia pur limitata, presenza.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 3 luglio 2023

Bollettino n. 42 del 28.06.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Nelle situazioni ambientali anticipate Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono quasi tutte nello stadio di chiusura del grappolo (BBCH 77) mentre Garganega, Cabernet sauvignon e altre tardive sono in quello dell’ingrossamento acino più o meno avanzato (BBCH 73-75) così come le cv precoci in medio-alta collina.

Stato parassitario

Peronospora: In quest’ultima settimana c’è stata una diffusa e importante comparsa di sintomi in forma palese e larvata nei vigneti già attaccati in precedenza, ma non solo. Il fenomeno, causato principalmente da reinfezioni secondarie avviate e sostenute dalle frequenti e prolungate bagnature dell’ultimo periodo, interessa particolarmente il comprensorio regionale orientale e le realtà in biologico, soprattutto quelle dove la gestione delle masse verdi non è stata eseguita per tempo e compiutamente.

Il rischio infettivo segnalato dai modelli previsionali permane ancora mediamente alto, purquanto molto variabile tra le varie località.

Oidio: le condizioni ambientali sono molto favorevoli e i modelli previsionali indicano rischio infettivo alto pressochè ovunque. Da più parti sono segnalate recenti infezioni, diffuse e intense, nelle realtà non attentamente difese o basate solo sull’uso dello zolfo.

Black rot: sono stati segnalati degli attacchi, al momento sporadici, nel trevigiano-veneziano.

Flavescenza dorata e Legno nero: I sintomi sulla vegetazione e le colature sui grappoli sono ben visibili anche sulle varietà tardive (in medio-alta collina, si vedranno meglio nel corso di questa settimana). I casi segnalati sono in aumento ovunque.

Tignoletta: Sono iniziate le catture degli adulti di seconda generazione in quasi tutti i punti di monitoraggio. La consistenza è attualmente e in genere bassa, anche se molto variabile. Nelle situazioni più anticipate e con catture significative sono state osservate le prime uova deposte. Si prevede d’ora in poi, con l’incremento delle temperature, un rapido susseguirsi degli stadi evolutivi. (filmati dell’adulto: https://youtu.be/hjwcRNeS_xQ e della schiusa dell’uovo: https://youtu.be/69kxeiulbJ8)

Indirizzi di difesa

Nel più breve tempo possibile (urgentemente nelle situazioni interessate da infezioni peronosporiche-oidiche) è indispensabile eseguire o completare la manutenzione delle masse verdi con le necessarie operazioni di cimatura, riordino e defoliazione della fascia grappoli. Si ricorda che tali interventi agronomici sono determinanti per la buona riuscita della campagna di difesa antiparassitaria e consentono la necessaria penetrazione delle miscele fitoiatriche nelle chiome, oltre a generare un microclima meno favorevole ai patogeni.

Peronospora: In questi ultimi giorni il tempo soleggiato, la ventilazione e la minor durata delle bagnature mattutine hanno rallentato la potenzialità riproduttiva ma bisogna mantenere ancora alta la guardia nelle situazioni a rischio (anche in previsione del cambio di tempo previsto per il fine settimana). Pertanto, mantenere turni stretti di rientro e alternare l’impiego di sostanze attive affini alle cere in affiancamento ai prodotti di contatto. Nelle realtà con abbondante sporulazione è da valutare l’impiego di sostanze eradicanti, come ad esempio l’olio d’arancio.

Oidio: nelle situazioni a rischio, anche di pianura su varietà a grappolo compatto, si consiglia di impiegare sostanze di sintesi ad elevata efficacia in combinazione con lo zolfo ai dosaggi più alti indicati in etichetta.

Cocciniglia del corniolo, Cocciniglia farinosa ed Erasmoneura vulnerata: I trattamenti insetticidi obbligatori indicati e in corso di esecuzione contro lo Scaphoideus titanus sono utili a contenere anche questi parassiti.

Tignoletta: nella tabella seguente sono riportate le corrette tempistiche di posizionamento delle varie sostanze impiegabili contro questo fitofago. Nei vigneti gestiti con il metodo della confusione sessuale, programmare un intervento insetticida solo se è stata superata la soglia di 4-5 % di grappoli colpiti in prima generazione. Attenzione: Le modalità operative preparatorie ed esecutive del trattamento sono molto importanti, perciò:

-sfogliare e cimare adeguatamente la parete prima del trattamento per esporre al meglio i grappoli;

- bagnare bene la fascia dei grappoli, trattando nelle ore più fresche della giornata, preferibilmente la sera,

in modo che l’insetticida abbia a disposizione tutte le ore notturne per svolgere meglio la sua azione.

-ripetere l’intervento in caso di piogge dilavanti (> 25 mm) entro 24 ore dal trattamento.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si raccomanda, sempre, di esaminare con accuratezza tutte le piante in vigneto e di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte quelle che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale. I monitoraggi della fenologia di Scaphoideus titanus effettuati ieri presso 8 vigneti dislocati in varie località e quote del territorio regionale riportano che:

- l’insetto sta raggiungendo in questi giorni lo stadio evolutivo di 4° età giovanile prevalente;

- le 5° età sono state rilevate ovunque, in percentuale dal 2 al 35% a seconda delle zone;

- sono stati occasionalmente reperiti i primissimi individui adulti;

- le 1° età sono ancora presenti, anche se non ovunque.

I monitoraggi delle densità di Scaphoideus titanus, non solo nei 150 siti della Rete di Monitoraggio regionale, evidenziano che l’entità media delle popolazioni presenti nel territorio è generalmente bassa.

Circa i trattamenti obbligatori previsti, si ricorda quanto già comunicato nel Bollettino n.12 del 21/06/2023:

• In tutti i vigneti nella ZONA INFESTATA, in regime di Difesa convenzionale/ integrata, il 2° trattamento insetticida è da farsi dal 27 giugno al 7 luglio p.v. (preferibilmente a 8-10 gg di distanza dal primo), mentre in biologico i trattamenti successivi al primo vanno cadenzati a 7-10 giorni in successione.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Primo ingrossamento dell’oliva che, mediamente, ha raggiunto dimensioni di 8-12 mm. Nelle aree meno esposte siamo a fine allegagione.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): negli oliveti dove si sono eseguiti gli interventi fitosanitari consigliati, il monitoraggio di questa settimana ha visto un notevole abbattimento di adulti. Chi non ha ancora effettuato azioni di contrasto, o ritiene di attuare una seconda ribattuta, ha ancora possibilità d’intervento, con lo Spinetoram, da impiegare una sola volta, o l’Acetamiprid, se da agricoltura biologica utilizzare il Bacillus thuringensis, o Piretrine naturali, o Azadiractina.

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): ancora non elevate presenze di volo di adulti, si ricorda che è il momento di installare le trappole a cattura massale.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): sono schiuse oltre il 90% delle uova, chi non ha attuato la difesa contro la Tignola dell’olivo, utile a limitare o eliminare le neanidi, se non già eseguito, può intervenire con olio minerale o Sali potassici di acidi grassi (saponi molli).

Cocciniglia cotonosa dell’olivo (Lichtensia viburni): in qualche oliveto si è riscontrata la presenza di questo coccide. Gli interventi contro la Cocciniglia mezzo grano di pepe o la Tignola dell’olivo, ne contengono la popolazione.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): sono presenti adulti, uova, e neanidi in continuo spostamento. I trattamenti contro la Tignola limitano la popolazione, come pure i prodotti rameici sono limitanti per la schiusura delle uova e risultano repellenti lo zolfo e altre sostanze derivate da polveri minerali.

Occhio di pavone (Spilocaea oleagina): si riscontrano sempre più infezioni, negli oliveti con accertate infezioni e con olive che sono già nella prima fase accrescimento, se non attuato, si consiglia di effettuare un intervento con ossicloruro o idrossido di rame, oppure con Dodina.

Gestione terreni inerbiti

Si consiglia di mantenere l’altezza delle cotiche erbose non superiori ai 25 cm, eseguendo tagli con attrezzature che triturano o sminuzzano l’erba, lasciandola poi sul posto.

Redatto in collaborazione con AIPO – Associazione interregionale produttori olivicoli

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 30 giugno 2023

Bollettino n. 41 del 26.06.2023

SETTORE ORTICOLO

Radicchio

Siamo prossimi alla stagione dei trapianti/semine dei radicchi e per avere una ottimale coltivazione degli stessi, vanno rispettate alcune regole.

• Non effettuare trapianti e semine troppo anticipate per cercare di ridurre al minimo salite a seme o invecchiamenti delle piante specialmente per la tipologia di Radicchio Rosso Tardivo;

• cercare di scegliere terreni nuovi (evitare monocoltura di radicchio) per ridurre le malattie fungine del terreno e la flora infestante;

• trapiantare piante con una buona riserva idrica del pane di terra (fare una abbondante irrigazione delle piante prima di trapiantarle) per poter garantire la riserva idrica fino alla prima irrigazione;

• dove si utilizzano i microrganismi per il controllo delle malattie fungine (in particolare Sclerotinia) prima del trapianto abbinare la distribuzione del prodotto (possibilmente di sera o mattino presto) a una concimazione organica.

Porro

In questo periodo si nota presenza di Tripide, pertanto si consiglia di mantenere il terreno fresco (buon grado di umidità) e un apparato fogliare turgido e carnoso.

Peperone e Melanzana in serra

Su queste colture per mantenere una pianta turgida e una migliore gestione del Ragnetto rosso, effettuare delle micro irrigazioni aree in modo da avere un’umidità attorno al 50-60%.

Pomodoro in serra

Con l’aumento delle temperature i cicli della Tuta absoluta si raccorciano e iniziano a sormontarsi portando alla contemporanea presenza di tutti gli stati di sviluppo.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 28 giugno 2023

Bollettino n. 40 del 23.06.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Settimana caratterizzata dalla quasi totale assenza di piogge e da temperature elevate su tutta la regione.

Cimice asiatica (H.halys)

In questa settimana si è avuto un incremento delle catture in tutti i siti monitorati. Sono state rilevate numerose ovature ed individui giovani, anche di terza età. Danni sono segnalati su drupacee, pesco in particolare. Si ribadisce l’importanza del monitoraggio visivo dei frutteti, fondamentale per determinare la reale necessità dei trattamenti insetticidi, anche perché le trappole innescate con il feromone di aggregazione infatti, con il procedere della maturazione dei frutti, diventano meno attrattive rispetto alla coltura e possono quindi sottostimare la presenza del fitofago nel frutteto.

Si segnala infine che anche per il 2023 il MASE ha autorizzato il rilascio del parassitoide Trissolcus japonicus, le cui distribuzioni inizieranno a partire dalla prossima settimana.

Anomala vitis

Sono iniziati i voli di questo coleottero che, sia pur in zone ristrette, è in grado di provocare gravi defogliazioni. Dove si è riscontrata la presenza si può intervenire con ACETAMIPRID. Buona efficacia hanno anche le apposite trappole a cattura massale, da distribuire al di fuori del frutteto.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto/maturazione/raccolta.

Monilia ssp.: al fine di evitare marciumi nella fase di shelf life intervenire, nelle varietà sensibili ed in presenza di bagnature prolungate, in pre-raccolta con le diverse sostanze attive autorizzate, avendo cura di rispettare i tempi di carenza e di alternare le molecole in base al meccanismo di azione. Si ricorda anche come, in questa fase, possano trovare utile impiego i fungicidi contenenti agenti di biocontrollo quali B. SUBTILIS, B. AMYLOLIQUEFACIENS, M. FRUCTICOLA ceppo NRRL Y-27328, S. CEREVISIAE.

C. molesta: prosegue il secondo volo, le ovideposizioni di seconda generazione e le prime nascite larvali. Dove non vi è confusione sessuale, al superamento della soglia delle 10 catture settimanali a trappola intervenire con insetticidi ad azione larvicida, attivi (es: SPINETORAM, ETOFENPROX, SPINOSAD, ACETAMIPRID).

Cimice: nel pesco è fondamentale il monitoraggio "visivo" della cimice che deve essere fatto giornalmente in modo attento per capire se e quando intervenire con gli insetticidi.

Forficula: danni molto gravi, in qualche caso anche del 100%, provocati da questo dermattero. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Tuttavia, insetticidi PIRETROIDI e SPINOSAD, utilizzati contro altri target e distribuiti la notte, mostrano una parziale azione anche nei confronti della forficula.

Ciliegio

Invaiatura delle cv.tardive / raccolta delle cv. medie.

D.sukukii: il ciliegio è in piena fase di suscettibilità agli attacchi di D. suzukii, a tutte le altitudini e le percentuali di danno rilevato vanno dallo 0 al 94%. E' necessario quindi applicare tutte le strategie di lotta al drosophilide in modo da mantenere la copertura fino alla fase di raccolta. Si raccomanda il rispetto dei tempi di carenza. Molto importante non lasciare frutta marcescente o sovramatura sulla pianta che rappresenta un formidabile serbatoio di moltiplicazione di D.suzukii. Altrettanto importante non gettare gli scarti della cernita in campo ma trattarli con tecniche agronomiche/sanitarie quali solarizzazione, interramento o congelamento.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossus cossus: la sua presenza è stata rilevata in tutte le stazioni di monitoraggio di bassa, media ed alta collina e le catture sono in decisa crescita. Siamo ornai nella fase di maggiore efficacia dei trattamenti fitosanitari che è consigliato eseguire al più presto. Qualora si intenda attuare la cattura massale si è ancora in tempo per posizionare le trappole ad attrattivo feromonico.

Cimice: sono stati rilevati danni sui frutti causati dall'attività trofica, tuttavia la difesa attuata nei confronti di D.suzukii è efficace anche per il controllo della cimice.

Melo

Ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 45-55 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): continua a comparsa di sintomi di infezioni secondarie in numerosi frutteti, sia su foglie che sui frutti. La difesa deve continuare perché il rischio di infezioni su frutto è ancora presente, con trattamenti da effettuare in base alle previsioni meteo.

Oidio (P.leucotricha): il rischio è ancora presente, continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie. La miscela di ZOLFO (basse dosi) e BICARBONATO di POTASSIO esplica una buona azione contro l’oidio ed è altresì repellente nei confronti di cimice asiatica.

Carpocapsa (C.pomonella): al momento non si registrano situazioni particolarmente problematiche a parte qualche caso in cui si nota la presenza di frutti bacati. Relativamente alle catture la situazione è piuttosto diversificata: accanto a situazioni in cui il volo è terminato ci sono aziende, dove la popolazione del lepidottero è sempre stata particolarmente elevata, in cui nelle trappole si continua a catturare. I modelli prevedono l’inizio del volo di seconda generazione per questo fine settimana.

Afide lanigero: sempre presente, anche se a livelli stabili. Trattamenti effettuati con SALI POTASSICI di acidi grassi con alti volumi di bagnatura, sono in grado di limitare le popolazioni.

Si è inoltre osservato che, dove il parassitoide A.mali non è stato disturbato dai trattamenti, è stato in grado di eliminare le popolazioni presenti dell’afide.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): nei frutteti con varietà sensibili a maculatura bruna, come Abate e Conference, si osserva un aumento dei sintomi su foglie ma soprattutto sui frutti. Le manifestazioni sono minori, ma non assenti del tutto, dove il cotico erboso è stato lavorato con continuità. Continuare la difesa della parte aerea considerando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati.

Psilla: si osserva un rapido aumento di psilla con presenza di neanidi che in qualche caso hanno iniziato la produzione di melata. I lavaggi mattutini impiegando SAPONE molle di POTASSIO da solo oppure in miscela con BICARBONATO di POTASSIO sono, al momento, efficaci nel contenere la psilla. Si ricorda che gli insetticidi vanno utilizzati lo stretto necessario poiché sono altamente tossici nei confronti degli antocoridi, principali predatori di uova e neanidi di psilla.

Cimice: danni sui frutti di pere provocati dalle punture degli adulti svernanti di cimice asiatica sono ancora molto esigui. L’aumento di popolazione che si sta riscontrando con le nuove nascite impone di essere sempre molto attenti nel monitorare il frutteto. Per gli interventi insetticidi privilegiare ACETAMIPRID che ha meno effetti collaterali sugli ausiliari, trattando solo le file esterne e la parte medio alta delle piante.

Carpocapsa: vedi melo

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

PSA: continuare con l’asportazione e l’allontanamento dal frutteto dei rami infettati, tagliando almeno 40 cm al di sotto del punto da cui si presume sia partita l’infezione. Questa operazione va fatta solo nelle giornate asciutte in modo da evitare la dispersione dell’inoculo.

Eulia: sono in aumento le catture di questo ricamatore. Al superamento della soglia di 50 adulti catturati per settimana è utile intervenire con un trattamento insetticida a base di BACILLUS THURINGIESIS.

PROSSIMO BOLLETTINO lunedì 26 giugno 2023

Bollettino n. 39 del 21.06.2023

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Allegagione e primo ingrossamento delle olive, che, mediamente, hanno raggiunto dimensioni di 4-5 mm.

Situazione fisiologica delle piante

Gli olivi sono ovunque in buono stato fisiologico, l’accumulo d’acqua nel terreno e le medie temperature hanno favorito la fioritura e l’allegagione, che si presenta, tuttavia, non uniforme nelle diverse aree, con varietà dove vi è scarsità di allegagione e altre dove si ha una normale produzione.

Difesa Fitosanitaria

Mosca delle olive (Bactrocera oleae): il monitoraggio ha evidenziato una presenza di volo di adulti ancora limitato. Per chi intende utilizzare trappole per la cattura massale, mediante attrattivi alimentari e feromoni, è il momento di posizionarle entro i prossimi 10 giorni.

Tignola dell’olivo (Prays oleae): il controllo settimanale ha rilevato un aumento delle catture, con ovideposizioni, dalle quali, dopo un’incubazione di 5 - 6 giorni, nasceranno le larve. In caso di necessità, per azioni a contrasto, si consiglia di utilizzare come insetticida lo Spinetoram.

Per quanto attiene la difesa da agricoltura biologica è possibile utilizzare il Bacillus thuringensis, o Piretrine naturali, o Azadiractina.

Se si utilizza il Bacillus thuringensis si suggerisce di distribuirlo nei primi giorni della settima prossima, perché svolge la sua azione nel momento in cui le uova sono poste ancora sul peduncolo e prima che la larva neonata penetri nell’oliva; si raccomanda di ripetere l’applicazione; se l’acqua utilizzata per la miscela ha pH superiore a 8 è necessario acidificarla prima di preparare il composto; eseguire il trattamento di sera, perché il prodotto è fotolabile; eseguire un’uniforme e diligente bagnatura delle chiome.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): negli oliveti colpiti si stanno raggiungendo presenze su foglia di 5 neanidi, di prima e seconda età, si consiglia un intervento nei prossimi 7 – 10 giorni utilizzando Olio minerale o Sali potassici di acidi grassi (saponi molli).

Fumaggine: negli oliveti colpiti da cocciniglie, sinora vi è una limitate presenza d’imbrattamenti, costituiti da feltri fitti di colore nerastro, gli eventuali interventi contro l’Occhio di Pavone sono utili anche per contenere impatti da Fumaggine.

Occhio di pavone (Spilocaea oleagina), Lebbra (Gloeosporium olivarum), Piombatura (Mycocentrospora cladosporioides): se non già attuato è consigliabile un intervento fitosanitario con prodotti rameici, o Dodina, massimo 2 interventi, o Fosfonato di potassio, massimo 1 intervento.

Redatto in collaborazione con AIPO – Associazione interregionale produttori olivicoli.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’avanzamento dello sviluppo vegetativo e riproduttivo continua a procedere speditamente ovunque. Nelle situazioni ambientali anticipate Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono ricomprese tra l’ingrossamento degli acini e l’imminente chiusura del grappolo (BBCH 75-77) mentre Garganega, Cabernet sauvignon ecc vanno dall’ acino grano di pepe al piccolo pisello (BBCH 73-75). In medio-alta collina la fase generalmente riscontrabile è di allegagione per le cv precoci e di piena-fine fioritura delle tardive.

Stato parassitario

Peronospora: Il gran caldo degli ultimi giorni sta frenando la potenzialità infettiva del patogeno che si mantiene ben attivo solo nei vigneti già attaccati in precedenza (per gran parte difesi in modalità bio), grazie alle rugiade mattutine.

Il rischio infettivo segnalato dai modelli previsionali è alquanto disomogeneo tra le diverse località. Rimane ancora alto in alcune e in decisa flessione in altre.

Oidio: le condizioni ambientali sono molto favorevoli. Nelle situazioni più soggette, laddove la difesa è stata realizzata quasi essenzialmente con zolfi bagnabili, si sta notando lo sviluppo di infezioni significative ai grappoli.

Tignoletta: Sta iniziando, seppur lentamente, il volo degli adulti di seconda generazione. Per ora non sono state ancora osservate uova deposte.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): continua la fase di migrazione delle neanidi verso la vegetazione.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): La popolazione è composta attualmente da femmine di varia età e anche da femmine mature col caratteristico ovisacco contenente centinaia di uova giallastre.

Flavescenza dorata e Legno nero: Le manifestazioni sintomatologiche sui grappoli (colature fiorali) e sulla vegetazione sono ormai ben visibili su tutte le varietà, salvo nei comprensori di medio-alta collina. Le comparse di piante sintomatiche sono in deciso aumento rispetto alla settimana scorsa.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): lo stadio attualmente prevalente è quello ninfale con la presenza di qualche adulto. L’esame delle uova rivela un alto tasso di parassitizzazione effettuato da Anagrus atomus un imenottero mimaride.

Indirizzi di difesa

Laddove non ancora eseguite/completate è necessario procedere con le operazioni di gestione delle masse verdi (cimatura, riordino delle chiome, defoliazione della fascia grappoli). Si ricorda che questi interventi agronomici hanno un’importanza fondamentale per creare un microclima arieggiato e meno favorevole ai patogeni e per consentire la penetrazione delle miscele fitoiatriche all’interno delle chiome.

Peronospora: le condizioni meteo attuali consentono di allungare i turni di ricopertura, badando di rientrare prontamente in previsione di piogge. Ai prodotti di contatto abbinare, se necessario, delle sostanze dotate di elevata affinità con le cere. Mantenere turni stretti e alternare le sostanze attive, invece, nelle situazioni con infezioni in corso.

Oidio: nelle situazioni più a rischio, ma non solo, preferire l’impiego di sostanze di sintesi performanti in combinazione con lo zolfo, piuttosto che quest’ultimo da solo. In ogni caso fare riferimento ai dosaggi indicati in etichetta per le situazioni di rischio medio-alte.

Botrite: nelle situazioni colturali a rischio è opportuno intervenire con prodotti specifici prima della chiusura del grappolo. In ogni caso, accanto alla difesa chimica, è quantomai opportuno praticare una adeguata opera di defoliazione della fascia grappoli, magari con una attrezzatura di tipo pneumatico che espelle i residui i residui fiorali dal grappolo.

Cocciniglia del corniolo, Cocciniglia farinosa ed Erasmoneura vulnerata: I trattamenti insetticidi obbligatori indicati e in corso di esecuzione contro lo Scaphoideus titanus sono utili a contenere anche questi parassiti.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

Si raccomanda di esaminare con accuratezza tutte le piante in vigneto e di estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte quelle che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

I monitoraggi della fenologia di Scaphoideus titanus effettuati ieri presso 8 vigneti dislocati in varie località e quote del territorio regionale riportano che:

- l’insetto è attualmente nello stadio evolutivo di 3° età giovanile prevalente;

- le 4° età rilevate sono comparse ovunque e rappresentano mediamente il 10% della popolazione rilevata.

- le 1° età stanno scemando nelle zone più calde mentre sono ancora significative (15-20% della popolazione rilevata) negli ambienti più freschi.

I monitoraggi delle densità di Scaphoideus titanus nei 150 siti della Rete di Monitoraggio regionale confermano inoltre che:

- l’entità media delle popolazioni rilevate è bassa.

A ragione di quanto sopra, si comunica che la Finestra di Intervento Regionale (FIR) per l’esecuzione del 2° trattamento obbligatorio, in tutti i vigneti nella ZONA INFESTATA in regime di Difesa convenzionale/ integrata, è stata fissata dal 27 giugno al 7 luglio p.v..

PROSSIMO BOLLETTINO venerdì 23 giugno 2023

Bollettino n. 38 del 19.06.2023

SETTORE ORTICOLO

Cavolo Cappuccio in pieno campo

Forte presenza di Altica specialmente nei giovani impianti. Mantenere il terreno con un buon grado di umidità per favorire la rapida crescita delle piante e conseguentemente un apparato fogliare turgido e carnoso. In presenza di infestazioni diffuse intervenire con prodotti a base di DELTAMETRINA o ETOFENPROX trattando nelle prime ore della mattina quando le altiche sono ancora poco mobili.

Colture in serra (peperone, pomodoro, cetriolo, melanzana)

Dopo le piogge dell’ultimo periodo, si consiglia di effettuare una seconda ombreggiatura delle serre per abbassare la temperatura e ridurre la luminosità. Il prodotto applicato inizialmente è stato in parte dilavato.

Peperone in serra

Presenza di focolai di Afidi. Due le strategie adottabili:

1) intervenire con un prodotto a base di SPIROTETRAMMATO o FLONICAMIDE e dopo una settimana effettuare i primi lanci di insetti utili;

2) dove invece si intende intervenire unicamente con gli insetti utili, effettuare un primo lancio di Chrysoperla Carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 0,5 individui mq di Aphidius Colemani.

Prestare attenzione alla possibile presenza di Ragnetto rosso; si consiglia di effettuare delle microirrigazioni sopra chioma per aumentare l’umidità presente all’interno della serra e dove viene seguita la linea dei lanci di insetti intervenire con AMBLYSEIUS ANDERSONI o PHYTOSEIULUS PERSIMILIS, preferendo gli insetti che resistono di più alle alte temperature.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 21 giugno 2023

Bollettino n. 37 del 16.06.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Nella settimana appena trascorsa si è avuta una riduzione dei fenomeni piovosi e un leggero rialzo delle temperature, condizioni in linea con i dati storici medi del periodo.

Cimice asiatica (H.halys)

Nel monitoraggio di questa settimana si è notato un calo delle catture nelle trappole, presenti però in tutti i siti monitorati. Sono state rilevate numerose ovature, individui giovani di prima e qualcuno anche di seconda età. Sono anche state osservate le prime ovature parassitizzate.

Si ribadisce l’importanza del monitoraggio visivo dei frutteti, fondamentale per determinare la reale necessità dei trattamenti insetticidi. Le trappole innescate con il feromone di aggregazione infatti, con il procedere della maturazione dei frutti, diventano meno attrattive rispetto alla coltura e possono quindi sottostimare la presenza del fitofago nel frutteto.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto/maturazione.

Cydia molesta: prosegue lo sfarfallamento degli adulti della seconda generazione. Sono iniziate le ovideposizioni e le primissime nascite larvali. Dove non vi è confusione sessuale, al superamento della soglia delle 10 catture settimanali a trappola, è opportuno intervenire con insetticidi ad azione larvicida, attivi anche nei confronti di anarsia (es: spinetoram, etofenprox, spinosad).

Anarsia lineatella: il volo degli adulti è praticamente terminato, mentre è ancora in atto l’ovideposizione così come la nascita delle larve. Dove è stata accertata, mediante il monitoraggio, la presenza del fitofago, è il momento di intervenire con un trattamento insetticida, tenendo presente che gli interventi contro Cydia molesta sono efficaci anche nei confronti di A.lineatella.

Cimice: si ribadisce come, in particolare nel pesco, sia fondamentale il monitoraggio della cimice che deve essere fatto giornalmente in modo attento per capire se e quando intervenire con gli insetticidi.

Forficula: si osserva un aggravamento dei danni provocati da questo dermattero che, oltre ad essere utile predatore di altri insetti, con la sua attività trofica causa estese erosioni dell’epidermide. Non esistono prodotti efficaci autorizzati per il suo contenimento. Insetticidi piretroidi e spinosad, utilizzati contro altri target, mostrano una parziale azione anche nei confronti della Forficula purchè effettuati nelle ore notturne.

Ciliegio

Fase fenologica di invaiatura delle cv.tardive / raccolta delle cv. Mediedi.

D.sukukii: le popolazioni del fitofago sono presenti in tutti i siti di campionamento. Com’è noto, il ciliegio diventa suscettibile agli attacchi di D. suzukii dalla fase di invaiatura (non prima) ed è pertanto importante impostare da questo momento le strategie di lotta mantenendo la copertura insetticida fino alla fase di raccolta, nel rispetto dei tempi di carenza.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossus cossus: la sua presenza è stata rilevata in tutte le stazioni di monitoraggio di bassa, media ed alta collina e le catture sono in graduale crescita. In bassa e media collina si stima essere stato raggiunto il picco di volo, fase di maggiore efficacia dei trattamenti fitosanitari, che è opportuno eseguire al più presto nel rispetto dei tempi di carenza, in caso di frutta ancora da raccogliere.

Cimice: non risultano catture di cimice asiatica nei siti monitorati, nonostante siano stati rilevati danni sui frutti causati dall’attività trofica. Si conferma quanto già detto per il pesco: anche su ciliegio le trappole non sono rappresentative della densità di popolazione del fitofago, poiché la frutta in via di maturazione è più attrattiva dell’esca impiegata nelle trappole.

Melo

Fase fenologica ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 40-50 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): qualche infezione secondaria, sia su foglie che su frutto, è apparsa in alcuni frutteti, soprattutto in quelli a conduzione biologica. Si ribadisce l’importanza di verificare l’esito della strategia di difesa contro le infezioni primarie e di mantenere ancora un’adeguata protezione della vegetazione, effettuando la copertura in base alle previsioni meteo.

Oidio (P.leucotricha): il rischio è ancora presente, continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie.

Carpocapsa (C.pomonella): al momento non si registrano situazioni problematiche e la difesa fin qui effettuata risulta efficace, a parte qualche caso in cui si nota la presenza di qualche frutto bacato. Relativamente alle catture la situazione è piuttosto diversificata: accanto a situazioni in cui il volo è terminato ci sono aziende dove nelle trappole si continua a catturare. Va altresì considerato che nei periodi piovosi le femmine depongono per un periodo più lungo del solito che si traduce con un prolungamento del periodo di nascita larvale. Per decidere se effettuare un ulteriore trattamento insetticida bisogna quindi valutare ogni singola situazione, anche osservando la presenza di eventuali frutti bacati, attraverso un monitoraggio diretto dei frutti.

Pero

Fase fenologica accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): sintomi sia su foglie che sui frutti sono comparsi in molti frutteti. Questo è dovuto anche alla difficoltà riscontrate nella lavorazione dei terreni e alla nascita continua e veloce delle graminacee. La difesa sulle varietà sensibili nei confronti della maculatura deve continuare utilizzando le sostanze attive previste nelle LTDI regionali.

Psilla: tenere monitorata la presenza di uova e delle neanidi, già presenti in alcuni frutteti anche se non ancora in modo preoccupante. In caso di necessità, oltre ad abamectina, è possibile impiegare con buoni risultati anche altre sostanze attive quali il bicarbonato di potassio, i sali potassici di acidi grassi, l’olio essenziale di arancio.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

PSA: fondamentale, in questo periodo, effettuare l’asportazione e l’allontanamento dal frutteto dei rami infettati, tagliando almeno 40 cm al di sotto del punto da cui si presume sia partita l’infezione. Questa operazione va fatta solo nelle giornate asciutte in modo da evitare la dispersione dell’inoculo. E’ anche utile disinfettare i tagli spenellandoli con sali di rame o grassello di calce.

Eulia: questo ricamatore, la cui presenza è in aumento in tutti gli areali, è stato in passato responsabile di significative infestazioni su kiwi. Dove si ipotizza ci sia un potenziale rischio è opportuno monitorare la presenza dell’insetto attraverso l’uso delle specifiche trappole.

Bollettino n. 36 del 14.06.2023

SETTORE OLIVICOLO

Fase fenologica:

Allegagione, primo ingrossamento frutti.

Difesa fitosanitaria:

Tignola dell’olivo (Prays oleae): il volo degli adulti è in aumento, con ovideposizioni sulle olive, si è così l’avvio alla generazione carpofaga, in cui le larve penetrano all’interno dell’oliva fino a raggiungere il nocciolo non ancora indurito, le quali possono provocare cascola sia in giugno-luglio e sia in settembre-ottobre. Al momento non si è raggiunto il picco dei voli né si è superata la soglia d’intervento, 10-15% di drupe infestate da uova e/o larve; attendere le indicazioni per la prossima settimana.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): le neanidi sono in fase di fuoriuscita. Si rimanda ai prossimi notiziari per aggiornamenti su diffusione e indicazioni per eventuali interventi di difesa, da attuare quando sono visibili 5-10 neanidi per foglia.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): limitate presenze di adulti e ovature, non sono state ancora individuate presenze di giovani, prosegue quindi il ciclo della prima generazione estiva.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea) Lebbra dell’olivo (Colletotrichum gloesporioides), Piombatura o Cercosporiosi (Mycocentrospora cladosporioides): le infezioni da Occhio di pavone sono molto diffuse, in alcuni casi oliveti ha raggiunto livelli elevati, non mancano presenze di Lebbra e Piombatura. Nelle azioni a contrasto, considerato che si è appena usciti della fase di allegagione e le olive sono ancora piccole, si sconsiglia l’utilizzo di prodotti rameici, che potrebbero provocare fitotossicità, più indicati sarebbero Dodina o Pyraclostrobin.

Redatto in collaborazione con AIPO – Associazione interregionale produttori olivicoli.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Avanzamento accelerato anche in quest’ultima settimana, in tutti i comprensori. Nelle situazioni ambientali anticipate Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono ricomprese tra l’acino grano di pepe e la prechiusura del grappolo (BBCH 73-75) mentre Garganega, Cabernet sauvignon ecc… vanno da fine fioritura ad allegagione (BBCH 69-71). In medio-alta collina la fase generalmente riscontrabile è di fioritura, da avviata per le tardive ad avanzata per le precoci.

Stato parassitario

Peronospora: Finora delle infezioni significative sono state segnalate solo nel settore trevigiano-veneziano, più che altro nei vigneti difesi in biologico. Attualmente si ritrovano macchie di primarie datate ed altre più recenti in fase di sporulazione ed espansione, assieme a varie altre da reinfezioni secondarie. Il rischio infettivo attuale, secondo tutti i modelli previsionali in uso, permane medio-alto o molto alto su buona parte del territorio regionale.Oidio: nei vigneti più a rischio sono state osservate nuove infezioni su foglia, talvolta diffuse, e qualche accenno di attacco ai grappoli.

Botrite: le condizioni meteo rimangono ideali per l’insediamento del patogeno sui residui fiorali.

Tignoletta: la popolazione è ora prevalentemente costituita da larve mature e crisalidi di prima generazione. Si registra un timido inizio di volo degli adulti di seconda generazione negli ambienti più caldi.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): piena fase di migrazione delle neanidi verso la vegetazione. (filmato E.Marchesini: https://youtu.be/Hx55r-yhqIo ).

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): La prima generazione è stata contenuta. Attualmente si ritrovano solo giovani femmine mentre sono in aumento le catture di maschi nelle trappole a feromoni. (filmato E.Marchesini: https://youtu.be/MmOUfFM327c.

Flavescenza dorata e Legno nero: Su quasi tutte le varietà, anche su Garganega e Merlot, sono visibili i fenomeni di colatura fiorale imputabili a queste malattie.

Indirizzi di difesa

In tutte le realtà viticole, in particolare nei vigneti laddove le masse vegetative sono lussureggianti, si consiglia di eseguire quanto prima le operazioni di cimatura e riordino delle chiome così come la defoliazione della fascia grappoli nei vigneti di varietà a grappolo compatto, a partire dalla fase di acino grano di pepe. Questi interventi agronomici sono di fondamentale importanza per creare un microclima arieggiato e meno favorevole ai patogeni. Soprattutto sono importanti per consentire la penetrazione delle miscele fitoiatriche all’interno delle chiome.

Peronospora e Oidio: si consiglia di mantenere ancora alta la guardia. Impiegare preferibilmente fungicidi ad alto rapporto ottanolo/acqua con l’aggiunta di fosfonati o Fosetyl Al per proteggere la vegetazione in rapida crescita assieme a delle strobilurine o degli IBE che sono validi anche contro Black rot.

Botrite: laddove necessario, intervenire con prodotti specifici prima della chiusura del grappolo. Si fa presente che una operazione di defoliazione della fascia grappoli ben eseguita, magari con una attrezzatura di tipo pneumatico che espelle i residui i residui fiorali dal grappolo, svolge un ruolo significativo nel prevenire lo sviluppo delle infezioni future.

Cocciniglia del corniolo e Erasmoneura vulnerata: Il trattamento insetticida obbligatorio da farsi contro lo Scaphoideus titanus nei prossimi giorni sarà utile a contenere anche questi parassiti.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

I monitoraggi della fenologia di Scaphoideus titanus effettuati nella giornata di ieri presso 8 vigneti dislocati in varie località e quote del territorio regionale riportano che:

- l’insetto, mediamente, è nello stadio di 2° età prevalente;

- le 3° età rilevate nelle zone più fresche sono circa il 5-10% della popolazione giovanile rilevata mentre in quelle più anticipate sono un 20-30%.

- le nascite sono più scalari e più differenziate del solito tra zona e zona. I monitoraggi della densità della popolazione, rilevata su una parte dei 150 siti della Rete di Monitoraggio regionale, riportano la consistenza delle popolazioni giovanili è mediamente bassa.

Filmati di Scaphoideus t. di E.Marchesini e L.Marcon : https://youtu.be/0vkRZeiGVkA e https://youtube.com/shorts/DBlVVoVEbho?feature=share).

Pertanto, in regime di DIFESA CONVENZIONALE/INTEGRATA, la Finestra di Intervento Regionale (FIR) per l’esecuzione del 1° trattamento obbligatorio in tutti i vigneti nella Zona Infestata è stata fissata dal 16 al 26 giugno p.v., a fioritura ultimata.

Attenzione: Le FIR sono vincolanti ai sensi del Decreto Dirigenziale n 47 del 26 maggio 2023. I Servizi di difesa integrata comprensoriali, in base a dati propri di monitoraggio locale, possono indicare dei periodi di intervento più ristretti e più centrati sulle singole realtà territoriali rappresentate. In ogni caso, tali indicazioni “ottimizzate” devono essere ricomprese nelle FIR.

La Finestra di Intervento Regionale (FIR) per l’esecuzione del 1° trattamento obbligatorio in Biologico nella Zona Cuscinetto è stato fissato dal 16 al 26 giugno. A questo primo dovrà poi seguire, a distanza di 7-10 giorni, il secondo intervento obbligatorio.

Le sostanze impiegabili contro Scaphoideus titanus, conformi alle disposizioni dei Decreti Dirigenziali n.47 del 26/05/2023 e n.48 del 29/05/2023 e al Documento tecnico ufficiale del Servizio Fitosanitario Nazionale N° 29 – Linee guida per i viticoltori ai fini del contrasto della flavescenza dorata sul territorio nazionale, sono riportate nella “Guida Pratica FD 2023 per i viticoltori”. Si raccomanda di esaminare con accuratezza e periodicamente tutto il vigneto per rilevare ed estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

NB: I Decreti Dirigenziali delle MISURE DI LOTTA OBBLIGATORIA CONTRO LA FLAVESCENZA DORATA PER IL 2023 sono disponibili nella home page del sito istituzionale: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

Bollettino n. 35 del 12.06.2023

SETTORE ORTICOLO

Lattuga pieno campo

Si nota presenza di Batteriosi dovuta alle condizioni climatiche attuali. Si consiglia di equilibrare le concimazioni AZOTATE e POTASSICHE, eventualmente si può intervenire con prodotti a base di RAME o BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS sbs plantarum D 747. Inoltre prestare attenzione a possibili attacchi di Lepidotteri e con presenza, intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Zucchino in pieno campo

Si nota presenza di Oidio; con coltura ad inizio raccolta o piena raccolta si può intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) cercando di utilizzare prodotti a carenza corta, con coltura prossima all’eliminazione (8-10 giorni) si può evitare di effettuare l’intervento.

Patata

Tra 10 giorni inizierà la raccolta per le varietà precoci. Peronospora presente solo su appezzamenti dove non è stato possibile intervenire a causa dell’impraticabilità di campo per allagamenti o precipitazioni intense/ravvicinate. Forte diffusione dell’Alternaria sulle foglie, contro la quale si può intervenire con prodotti RAMEICI o, sulle varietà tardive, con DIFENOCONAZOLO nel rispetto di quanto riportato in etichetta. Catture di Tignola inferiori rispetto agli anni precedenti, controllare eventuali danni prima di eseguire interventi specifici

Pomodoro e Melanzane in serra

In queste colture si nota la presenza di Aleurodide principalmente negli apici vegetativi. Controllare le piante e in caso di riscontro, intervenire con lanci di ENCARSIA FORMOSA alla dose di 5 individui mq per almeno 4 interventi a cadenza settimanale e/o MACROLOFUS CALIGINOSUS alla dose di 1 individuo mq per almeno 2 interventi a cadenza settimanale; risulta utile anche nelle prime fasi di infestazione l’utilizzo del PRODOTTO fitosanitario a base di PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS effettuando l’intervento nelle ore più fresche della giornata preferibilmente verso sera, sfruttando così anche l’umidità presente in serra.

Melanzana in serra

In questo periodo si nota presenza di Miride che provoca la caduta dei fiori e di conseguenza la mancata allegagione. Si consiglia di chiudere tutte le aperture della serra con rete dimensione del foro 1 mm x 1 mm per impedire l’entrata in massa dell’insetto. Con presenza di danno intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID.

SETTORE COLTURE INDUSTRIALI

Per le aziende che seguono le Linee Tecniche di Difesa Integrata 2023 del Veneto, si avvisa, che in base alle informazioni fornite dal settore tecnico del Co.Pro.B che seguono con modelli previsionali l’evolversi della Cercospora, negli ultimi giorni le condizioni di sviluppo della malattia si sono accentuate e il rischio infezioni è alto in tutte le provincie del Veneto. Si consiglia pertanto di trattare con prodotti specifici in base alle indicazioni fornite dal Co.Pro.B.. Tutti i prodotti rientrano nelle Linee difesa integrata approvate .

Bollettino n. 34 del 09.06.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Cimice asiatica (H.halys)

Nel monitoraggio di questa settimana sono state rilevate numerose ovature ed individui giovani di prima età, segnale che è iniziata in questi giorni la prima generazione annuale. Continua comunque la cattura degli adulti nelle trappole, anche se in misura lievemente minore rispetto alla settimana precedente. Al momento non sono state ancora osservate ovature parassitizzate.

Può essere utile l'uso di prodotti con principi attivi che si sono dimostrati in qualche modo limitanti per la schiusura delle uova in quanti attivi nei confronti degli endosimbionti, indispensabili per lo sviluppo delle neanidi. Continuare con il monitoraggio dei frutteti, fondamentale per determinare la reale necessità dei trattamenti insetticidi.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto.

Monilia: sulle varietà a maturazione tardiva effettuare un intervento contro questa patologia, al fine di ridurre il più possibile i marciumi post-raccolta. Si ricorda di alternare le sostanze attive in base al loro diverso meccanismo d’azione.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): permane elevato il rischio infettivo, favorito dalle bagnature prolungate e dalle temperature miti. Per contenere le infezioni è possibile utilizzare SALI di RAME, gli agenti di biocontrollo e l’ACYBENZOLAR-S-METILE.

C. molesta: in questi giorni è previsto l’inizio del secondo volo. Rimangono al contempo presenti in campo piccole percentuali di uova e larve di prima generazione, contro le queli eventualmente effettuare un trattamento larvicida (es. ETOFENPROX o EMAMECTINA); in generale però nei frutteti non si notano criticità particolari e pochi sono i germogli colpiti. Per il trattamento di contenimento della seconda generazione attendere ulteriori indicazioni.

Anarsia lineatella: lo sfarfallamento degli adulti è quasi terminato, ma l'ovideposizione prosegue, così come la nascita delle larve. Dove è stata accertata, mediante il monitoraggio, la presenza del fitofago, è il momento di intervenire con un trattamento insetticida.

Cimice: presente in numero elevato, specialmente in certe zone della pianura. Si notano dei danni, anche importanti, nelle piante rigogliose e nella parte alta della chioma. Per il controllo fare riferimento a quanto già riportato all’inizio della nota.

Ciliegio

Invaiatura delle cv.tardive/raccolta delle cv. Medie.

D.sukukii: le popolazioni del fitofago sono in aumento in tutti i siti di campionamento e femmine con uova pronte alla deposizione sono presenti nei ceraseti a tutte le altitudini. In bassa e media collina sono stati trovati frutti che presentano uova e larve del drosophilide con percentuali di danno importanti. Nella fase di invaiatura (non prima) il ciliegio è suscettibile agli attacchi di D. suzukii pertanto è importante, da questo momento, impostare le strategie di lotta mantenendo la copertura insetticida fino alla fase di raccolta, nel rispetto dei tempi di carenza.

Per chi intendesse applicare le reti antinsetto si ricorda di chiuderle prima della fase di invaiatura, di applicare al loro interno una o più trappole di monitoraggio (per un eventuale integrazione con la lotta insetticida) e prestare attenzione all'integrità della struttura e alle fasi di ingresso/uscita. Si ricorda che i frutti verdi in fase di ingrossamento NON sono sensibili all'attacco di D.suzukii e pertanto qualsiasi trattamento insetticida risulta inutile.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossus cossus: è in continuo aumento la sua presenza nelle trappole attrattive. Qualora si intenda attuare la cattura massale è il momento di posizionare le trappole ad attrattivo ferormonico. Come riportato nella nota precedente, per eventuali trattamenti attendere il raggiungimento del picco di catture.

Melo

Ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 30-50 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): la ticchiolatura risulta essere stata ben controllata quasi ovunque, anche se qualche infezione primaria su foglie è apparsa in alcuni frutteti, soprattutto in quelli a conduzione biologica. Importante verificare l’esito della strategia di difesa contro le infezioni primarie e mantenere ancora un’adeguata protezione della vegetazione, effettuando la copertura in base alle previsioni meteo.

Alternaria: anche se presente sporadicamente nei nostri frutteti, il particolare andamento meteorologico di questo periodo è molto favorevoli alle infezioni. Nelle zone storicamente a rischio, va quindi effettuata una difesa specifica, magari utilizzando sostanze attive (es. FLUAZINAM, MEFENTRIFLUCONAZOLO, PYRIMETHANIL) efficaci anche contro ticchiolatura.

Oidio (P.leucotricha): sono ben visibili germogli colpiti da oidio da infezione primaria, soprattutto su impianti rigogliosi. Il rischio è ancora elevato, continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie.

Carpocapsa (C.pomonella): al momento non si registrano situazioni problematiche e la difesa fin qui effettuata risulta efficace. Nelle trappole si nota una ripresa del volo degli adulti, situazione che è tipica della prima generazione nei nostri areali. Anche se l’ovideposizione teorica ha raggiunto quasi il 100% bisogna considerare che nei periodi piovosi le femmine depongono per un periodo più lungo del solito, fatto che occorre tener presente nella strategia di difesa.A distanza di 10-14 giorni dall’ultimo trattamento si consiglia quindi di applicare una sostanza attiva ad azione larvicida. Per i criteri di scelta della sostanza attiva si rimanda a quanto già indicato nel bollettino precedente.

Cemiostoma (L. malifoliella): nei frutteti colpiti si nota sulla vegetazione la presenza di mine con larve e di crisalidi. Sulle trappole si trovano i primi adulti, indice che è iniziato il secondo volo. La prossima settimana è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ad azione soprattutto larvicida, (es. ACETAMIPRID, SPINOSAD, SPINETORAM, EMAMECTINA).

Tentredine (Oplocampa testudinea): in molti frutteti si notano frutti danneggiati da questo fitofago, un tempo considerato secondario. In questi siti, data l’elevata dannosità del fitofago, andrà programmato per la prossima stagione un adeguato monitoraggio e conseguentemente impostata una specifica strategia di difesa.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): sono comparsi i primi sintomi di Stemphylium su frutticini di varietà sensibili come Abate e dove, per motivi climatici, non si è potuti lavorare il terreno con continuità. Proseguire con il programma di difesa e proseguire, quando possibile, le lavorazioni del terreno nelle interfile per eliminare le erbe nate nelle ultime settimane.

Erwinia amylovora: dove, in questi ultimi giorni, si sono avute grandinate e dove ci sono diverse rifioriture le infezioni di E. amylovora sono ancora possibili. Gli agenti di biocontrollo offrono una buona protezione.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di accrescimento dei frutti.

PSA: in aumento i sintomi fogliari della malattia, molto favorita dalle piogge e dalle temperature fresche dell’ultimo mese. Continuare con la difesa, utilizzando ACYBENZOLAR-S-METILE e SALI di RAME, questi ultimi da applicare prima della pioggia.

Moria: negli ultimi giorni si nota un forte aggravamento del fenomeno, soprattutto su Hayward in età di 20/25 anni, in frutteti asintomatici fino ad un paio di settimane fa. Per questa sindrome non ci sono cure, ma solo misure agronomiche preventive già indicate negli scorsi bollettini.

SETTORE COLTURE INDUSTRIALI

Barbabietola da zucchero

Per le aziende che seguono le Linee Tecniche di Difesa Integrata 2023 del Veneto, si avvisa, che in base alle informazioni fornite dal settore tecnico del Co.Pro.B che seguono con modelli previsionali l’evolversi della Cercospora, negli ultimi giorni le condizioni di sviluppo della malattia si sono accentuate e il rischio infezioni è alto in tutte le provincie del Veneto. Si consiglia pertanto di trattare con prodotti specifici in base alle indicazioni fornite dal Co.Pro.B.. Tutti i prodotti rientrano nelle Linee difesa integrata approvate .

Bollettino n. 33 del 07.06.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’avanzamento di fase continua a procedere velocemente in tutti i comprensori. Nelle situazioni ambientali anticipate Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono ricomprese tra la fase di allegagione e l’acino grano di pepe (BBCH 71-73) mentre Garganega, Manzoni b, Cabernet sauvignon ecc si trovano tra l’inizio fioritura e la piena fioritura (BBCH 61-65). Le masse vegetative sono generalmente floride e filate, tali da richiedere prontamente degli interventi di cimatura e riordino e all’occorrenza degli apporti nutritivi fogliari laddove presentano delle clorosi da andamento meteo.

Stato parassitario

Peronospora: le recenti precipitazioni potrebbero aver dato origine a delle infezioni di peso, in particolare nei territori dove gli eventi sono stati più frequenti e abbondanti. Certamente sono a rischio di forti reinfezioni tutti gli appezzamenti laddove le primarie si sono già manifestate in precedenza e le bagnature mattutine si prolungano fino a tardi. In queste situazioni e in tutte quelle dove la difesa non è stata eseguita puntualmente e a dovere in quest’ultimo periodo, fare molta attenzione alla comparsa dei classici sintomi in questi prossimi giorni.

Le elaborazioni settimanali dei modelli previsionali indicano alto rischio di infezioni.

Oidio: le piogge hanno momentaneamente sfavorito la potenzialità di questo patogeno, peraltro già segnalato diffusamente su foglia nelle aree più soggette, in qualche caso anche su grappolo.

Botrite: questo è un periodo di condizioni ideali per la partenza di infezioni. L’attacco si sviluppa sui residui fiorali che una volta infettati costituiranno la massa di inoculo per le reinfezioni successive fino alla maturazione.

Tignoletta: la popolazione rilevata nei vigneti di riferimento è attualmente costituita da larve di età compresa tra L3 e L5. Sono stati osservati diffusamente due fenomeni: una significativa mortalità delle larve (fino al 20%, causata dal Virus della Poliedrosi Citoplasmatica e da Pleistophora leggeri) e l’abbandono dei glomeruli di una certa parte di larve mature che vanno a incrisalidare sotto il ritidoma.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): prosegue la fase di migrazione delle neanidi verso la vegetazione. Questa fase è scalare e, in genere, molto lunga.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): attualmente si ritrovano femmine di età N2-N3 sulla pagina inferiore delle foglie ma la popolazione migratoria risulta abbastanza contenuta, in generale. Va detto che una quota delle neanidi rimane riparata sotto il ritidoma, ed essendo molto mobile, si sposta con facilità lungo il ceppo.

Le trappole sessuali per il monitoraggio degli adulti hanno iniziato a catturare i maschi.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): sulle foglie lo stadio prevalente è la neanide, anche se si osservano le prime ninfe che si distinguono per il colore più scuro e la presenza di bozzi alari.

Flavescenza dorata e Legno nero: oltre alle classiche sintomatologie di inizio stagione (germogli con sviluppo stentato, foglie embricate, necrosi degli apici ecc.) le piante ammalate stanno ora iniziando a manifestare le colature fiorali.

Indirizzi di difesa

Mantenere turni stretti di intervento contro Peronospora e Oidio, ricoprendo la vegetazione in anticipo sulle piogge eventuali. Si consiglia di impiegare prodotti antiperonosporici di copertura dotati di maggior tenuta al dilavamento abbinati/affiancati ad altre sostanze attive penetranti o che si legano alle cere (fare attenzione agli intervalli di reimpiego previste in etichetta).

Addizionare un antioidico di sintesi con persistenza analoga all’antiperonosporico (STROBILURINE o IBE sono validi anche contro il Black rot) in combinazione con lo ZOLFO.

Botrite: nei vigneti che accusano questo patogeno, tipicamente quelli di varietà a grappolo compatto e buccia sottile ma non solo, si raccomanda di praticare le opportune cure di rimessaggio delle masse vegetative ed eseguire una adeguata defogliatura della fascia grappoli con attrezzature pneumatiche. Inoltre, di effettuare un trattamento con prodotti specifici prima della chiusura del grappolo (attenzione a non farsi scappare il momento idoneo su Pinot grigio e bianco in quanto questa fase avviene in breve tempo dopo l’allegagione).

Cocciniglia farinosa: nei vigneti infestati il trattamento insetticida specifico è da farsi appena completata la fase fiorale.

Cicalina maculata: solamente in caso di forti attacchi è consigliato intervenire su questa prima generazione, altrimenti è preferibile agire più avanti, contro la seconda. In ogni caso il trattamento relativo a questo parassita deve essere fatto coincidere con il 1° obbligatorio contro Scaphoideus titanus.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata

I monitoraggi effettuati nella giornata di ieri in diverse zone del territorio regionale documentano che l’entità media di presenza dello Scaphoideus titanus è tuttora contenuta, in generale.

La fenologia dell’insetto, rilevata attualmente presso 4 punti di riferimento ufficiali, evidenzia che la popolazione è costituita quasi essenzialmente da neanidi di 1^ e 2^ età, in proporzione più o meno pari, e qualche raro individuo di 3^ età.

Per coloro che praticano la DIFESA BIOLOGICA, la Finestra di Intervento Regione Veneto (FIRV) per l’esecuzione del 1° trattamento obbligatorio in tutti i vigneti nella Zona Infestata è stata fissata dal 9 al 19 giugno p.v.. A seguire, a distanza di 7-10 giorni l’uno dall’altro, devono essere eseguiti il secondo e il terzo intervento.

Per la difesa convenzionale/integrata è ancora presto per cadenzare il periodo di trattamento. Si raccomanda di seguire con molta attenzione i prossimi Bollettini.

Attenzione: la FTR suindicata è vincolante ai sensi del Decreto Dirigenziale n 47 del 26 maggio 2023. I Servizi di difesa integrata comprensoriali, in base a dati propri di monitoraggio locale, possono indicare un periodo di intervento più ristretto e più centrato sulle singole realtà territoriali rappresentate. In ogni caso, tali indicazioni “ottimizzate” devono essere ricomprese nelle FIRV (Finestre di Intervento Regione Veneto).

Le sostanze impiegabili contro Scaphoideus titanus, conformi alle disposizioni dei Decreti Dirigenziali n.47 del 26/05/2023 e n.48 del 29/05/2023 e al Documento tecnico ufficiale del Servizio Fitosanitario Nazionale N° 29 – Linee guida per i viticoltori ai fini del contrasto della flavescenza dorata sul territorio nazionale, sono riportate nella “Guida Pratica FD 2023 per i viticoltori”.

Si raccomanda di esaminare con accuratezza e periodicamente tutto il vigneto per rilevare ed estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

NB: SONO STATE PUBBLICATE LE MISURE DI LOTTA OBBLIGATORIA CONTRO LA FLAVESCENZA DORATA PER IL 2023. I Decreti n° 47 e 48 del 26 e 29 maggio 2023 sono disponibili nella home page del sito istituzionale: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Nella maggior parte dei comprensori olivicoli veneti si è in piena fioritura, solo negli areali più esposti e con varietà precoci si è raggiunta la fase di allegagione e caduta petali, con inizio ingrossamento delle olive.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): limitate catture d’adulti, probabilmente dovute alle condizioni meteo degli ultimi giorni, con piogge intermittenti e temperature non elevate.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): presenza di neanidi di prima età, per eventuali azioni di contrasto è necessario attendere, non si è ancora raggiunto la soglia d’intervento di 5-10 neanidi per foglia.

Cocciniglia cotonosa (Euphilippia olivina): saltuarie presenze nella Val d’Alpone e nell’entroterra del lago di Garda, con neanidi della prima generazione collocate sulla pagina inferiore di foglie e germogli, produzione di melata. Al momento non attuare interventi a contrasto, eventuali azioni di difesa contro la Cocciniglia mezzo grano di pepe riduce la presenza anche di questo coccide.

Margaronia o Piralide dell’olivo (Palpita unionalis): presenza del lepidottero sulle chiome degli olivi un po’ ovunque, con erosioni dei nuovi germogli. Al momento non attuare interventi a contrasto, il possibile trattamento con agrofarmaci contro la Tignola sarà utile a contenere la popolazione anche per questo insetto.

Fleotribo (Phloeotribus scarabaeoides) e Ilesino (Hylesinus oleiperda): si ricorda che è il momento di asportare ed eliminare dall’oliveto i “rami esca” lasciati dopo la potatura.

Oziorrinco (Othiorrynchus cribricollis): segnalata la presenza di erosioni a forma di mezzaluna sul margine fogliare provocata da questo coleottero. Nel caso si osservino tali danni, considerato che l’insetto ha attività notturna e, per raggiungere le foglie e i germogli deve risalire il tronco, va collocato attorno a questo delle fasce di resinato collante o manicotti adesivi, così che rimane invischiato e non riesce più a ritornare nel terreno. Non sono necessari interventi fitosanitari.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea) e Cercosporiosi o Piombatura (Mycocentrospora cladosporioides): l’aumentata umidità e le precipitazioni di questi ultimi giorni hanno aumentato le possibilità d’infezioni. Si consiglia di rimandare gli interventi con agrofarmaci sino a che non si raggiunge la fase d’ingrossamento dell’oliva “a grano di pepe”.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO “Associazione interregionale produttori olivicoli”.

Bollettino n. 32 del 05.06.2023

SETTORE ORTICOLO

Cavolo Cappuccio

Si nota presenza di Plutella Xylostella (Tignola delle crocifere) nella forma larvale. Con reale presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Con le condizioni atmosferiche attuali si consiglia di mantenere la copertura contro la Peronospora utilizzando prodotti a base di AZOXYSTROBIN o prodotti RAMEICI.

Zucchino in pieno campo

Sono iniziate le raccolte nei trapianti in pieno campo senza alcuna protezione. Su impianti dove si nota la presenza di zucchine molto scure e deformi, si consiglia di eliminarle per dare vigoria alla pianta e alimentare frutti uniformi e di colore verde vivace. Controllare periodicamente le foglie giovani e la pagina inferiore delle foglie più vecchie per la presenza di Afidi.

Pomodoro in serra

Presenza di Tripide in diverse impianti. Con bassa popolazioni di tripide effettuare un lancio di AMBLYSEIUS SWIRSKII alla dose di 50 individui a mq preferibilmente utilizzando la confezione in sacchetto appendendo gli stessi in punti riparati sulla coltura (evitando di esporli alla luce solare diretta). L’Amblyseius risulta efficace anche su aleurodidi.

Dove sono stati introdotti i bombi da più di due mesi controllare le arnie perché potrebbero aver subito una forte diminuzione di popolazione la quale non riesce a garantire un buon grado di impollinazione, con queste situazioni reintrodurre nuove arnie di bombi.

Bollettino n. 31 del 31.05.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’avanzamento di fase, da una decina di giorni a questa parte, sta procedendo in modo spedito in tutti i comprensori. Nelle situazioni ambientali anticipate Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono nella fase tra l’inizio e la piena fioritura avviata (BBCH 61-65) mentre Garganega, Durella, Cabernet sauvignon ecc si trovano nello stadio compreso tra i grappoli separati e i bottoni fiorali separati (BBCH 55-57). La crescita dei germogli sta procedendo altrettanto vistosamente con allungamenti fino a 2,5-3 cm al giorno.

Stato parassitario

Peronospora: le infezioni giunte a completamento fin quì sono state di scarsa rilevanza pressochè ovunque. Delle manifestazioni più significative sono state reperite sia su foglia che su grappolo (occasionalmente) nelle situazioni di pianura e fondovalle dove sono mancati dei trattamenti e/o in conduzione biologica. In alcuni di questi casi si sono notate anche delle infezioni secondarie. Le elaborazioni settimanali dei modelli previsionali indicano un rischio alto di infezioni con i prossimi eventi piovosi.

Oidio: le condizioni ambientali attuali sono ottimali per la partenza delle infezioni prefiorali. Nei vigneti colpiti in modo grave l’anno precedente sono state notate nuove infezioni su foglia.

Tignoletta: si rilevano vari stadi larvali fino a quello di quarta età. È ormai distinguibile il caratteristico glomerulo di bocci fiorali che la larva costruisce con i fili sericei. (filmato: https://youtu.be/F36XnToTg7M).

Eulia (Argyrotaenia ljungiana): questa specie ha uno sviluppo anticipato rispetto alla tignoletta e ha già raggiunto lo stadio di larva matura/prime crisalidi.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): è iniziata la migrazione delle neanidi verso le foglie. Questa fase è scalare e quindi, in genere, molto lunga.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): piena fase di migrazione delle neanidi di 1^ generazione verso i germogli.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata) e cicalina verde (Empoasca vitis): in questo periodo entrambe queste specie, così come lo Scaphoideus titanus, presentano uno stadio di sviluppo molto simile che è attualmente quello di neanide di 1^ età prevalente.

Indirizzi di difesa

Proseguire con le ricoperture contro Peronospora e Oidio a turni ragionevolmente stretti, intervenendo in anticipo sulle piogge annunciate, impiegando preferibilmente prodotti antiperonosporici di copertura dotati di maggior tenuta al dilavamento abbinati ad altre sostanze attive penetranti o che si legano alle cere (fare attenzione agli intervalli di reimpiego previste in etichetta).

Addizionare un antioidico di sintesi con persistenza analoga all’antiperonosporico (STROBILURINE e IBE sono validi anche contro il Black rot) in combinazione con lo ZOLFO.

Cocciniglia del corniolo e farinosa: l’intervento di contenimento nei vigneti infestati andrà fatto al termine della fase fiorale. I prodotti sistemici impiegabili contro lo Scaphoideus t. sono validi anche contro questi insetti.

Lotta Obbligatoria contro la Flavescenza dorata: i monitoraggi effettuati nei giorni scorsi in diverse zone del territorio regionale documentano che le presenze di forme giovanili di Scaphoideus titanus sono ancora mediamente esigue. Gli stadi reperiti negli ambienti più caldi sono per l’80-90% di 1^ età ed il restante di seconda età. In collina media e alta, generalmente, i rari individui riscontrati sono tutti di 1^ età. Pertanto, stante l’attuale stadio evolutivo dell’insetto e la concomitante fase di fioritura, è ancora presto per l’esecuzione del 1° trattamento obbligatorio in biologico.

I sintomi sulle piante ammalate sono chiaramente visibili. Si raccomanda di esaminare con accuratezza e periodicamente tutto il vigneto per rilevare ed estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano tali sintomi. E’ una pratica indispensabile ed obbligatoria che deve essere attuata da chiunque è proprietario o conduttore di piante di vite su tutto il territorio regionale.

NB: SONO STATE PUBBLICATE LE MISURE DI LOTTA OBBLIGATORIA CONTRO LA FLAVESCENZA DORATA PER IL 2023. I Decreti n° 47 e 48 del 26 e 29 maggio 2023 sono disponibili nella home page del sito istituzionale: https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

SETTORE FRUTTICOLO

I rilievi effettuati confermano che le sommatorie termiche, sia base 0 che base 10, hanno raggiunto gli stessi valori del 2022.

Cimice asiatica (H.halys)

Le popolazioni di cimice asiatica sono in progressivo aumento in tutti gli impianti frutticoli. Le drupacee riportano i danni al momento più visibili ma anche nel pero e nel melo si riscontrano i primi danni sui frutti. Si sono osservate le prime ovature. Si ricorda che la corretta strategia di difesa si basa sul monitoraggio aziendale giornaliero che consente di rilevarne la presenza ed intervenire all’occorrenza. Da questo momento può essere preso in considerazione anche l'uso di prodotti con principi attivi noti per limitare la schiusura o lo sviluppo delle neanidi (controllo dei batteri endosimbionti) quali RAMEICI, ZOLFO, altri corroboranti. Considerare anche l’attività repellente dello zolfo e di altre sostanze attive derivate da polveri minerali.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto.

Monilia: sulle varietà a maturazione tardiva un intervento contro questa patologia in questi giorni risulta molto importante, per evitare i marciumi post-raccolta. Si ricorda di alternare le sostanze attive in base al loro diverso meccanismo d’azione.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): il rischio infettivo è ancora alto favorito dalle bagnature prolungate e temperature ottimali. Per contenere le infezioni utilizzare sali di rame, gli agenti di biocontrollo e l’aCYBENZOLAR-S-METILE.

Ciliegio

Invaiatura delle cv.tardive/inizio raccolta delle cv.precoci.

Monilia: il "cracking" e le condizioni meteo favoriscono ancora le infezioni. E' opportuno intervenire con un trattamento specifco.

Afide nero: sono ancora in aumento il numero di focolai con afidi e germogli o foglie coperti di melata. Valutare se la presenza di predatori e parassitoidi (coccinelle, sirfidi, neurotteri) può essere sufficiente per contenere l’infestazione. In caso contrario ed al superamento del 3% degli organi colpiti si consiglia di intervenire con aficidi.

D.sukukii: le popolazioni del fitofago sono in aumento in tutti i siti di campionamento. Femmine con uova pronte alla deposizione sono presenti nei ceraseti a tutte le altitudini. In bassa e media collina sono stati trovati frutti che presentano uova e larve del drosophilide con percentuali di danno che vanno dal 4 al 22%. Nella bassa, media ed alta collina (per le cv precoci) il ciliegio è in piena fase suscettibile agli attacchi di D. suzukii pertanto è importante impostare le strategie di lotta, mantenendo la copertura insetticida fino alla fase di raccolta, nel rispetto dei tempi di carenza.

Per chi intendesse applicare le reti antinsetto si ricorda di chiuderle prima della fase di invaiatura, di applicare al loro interno una o più trappole di monitoraggio (per un eventuale integrazione con la lotta insetticida) e prestare attenzione all'integrità della struttura e alle fasi di ingresso/uscita. Si ricorda che i frutti verdi in fase di ingrossamento NON sono sensibili all'attacco di D.suzukii e pertanto qualsiasi trattamento insetticida risulta inutile.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossus cossus: è in aumento la sua presenza. Qualora si intenda attuare la cattura massale si ricorda di posizionare le trappole ad attrattivo ferormonico. Come riportato nella nota precedente, per eventuali trattamenti attendere il raggiungimento del picco di catture.

Melo

Ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 30-40 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): qualche infezione primaria su foglie è stata osservata in alcuni frutteti della cv. Gala, Imperatore e Pink. Importante verificare l’esito della strategia di difesa contro le infezioni primarie guardando bene la vegetazione. Laddove sia accertata la presenza di macchie mantenere un’adeguata protezione con intervento preventivi, effettuati sulla base delle previsioni meteo.

Oidio (P.leucotricha): sono ben visibili germogli colpiti da oidio da infezione primaria, soprattutto su impianti rigogliosi. Il rischio è ancora elevato, continuare la difesa per controllo delle infezioni secondarie.

Carpocapsa (C.pomonella): nelle trappole si nota una piccola ripresa del volo degli adulti, che però ormai volge al termine. L’ovideposizione teorica ha raggiunto l’80% ed ormai si osservano, sui testimoni non trattati, i primi frutti colpiti. A distanza di 10-14 giorni dall’ultimo trattamento si consiglia di applicare una sostanza attiva ad azione larvicida. In caso di presenza anche di Cemiostoma è opportuno dare la preferenza a sostanze attive efficaci anche nei confronti di questo fillominatore, quali SPINOSAD, SPINETORAM, TEBUFENOZIDE, EMAMECTINA.

Afide lanigero (E.lanigerum): situazione problematica per la presenza di numerose colonie in molti impianti. Nelle fasce trappola si nota un calo della migrazione delle neanidi, segno che lo spostamento dai siti di ricovero si avvia alla fine. Per gli interventi si rimanda alla nota precedente.

Cemiostoma (L. malifoliella): nei frutteti colpiti si nota sulla vegetazione la presenza di mine con larve e di crisalidi. Sulle trappole si trovano i primi adulti, indice che è iniziato il secondo volo. La prossima settimana è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ad azione soprattutto larvicida, quali ACETAMIPRID, SPINOSAD, SPINETORAM, EMAMECTINA.

Pero

Accrescimento frutti.

Candidatus phytoplasma pyri: da tempo si segnala una grave moria di piante di cultivar Abate e William, su portinnesti di cotogno più o meno deboli. I risultati delle analisi indicano nel 90% dei casi il fitoplasma Candidatus Phitoplasma pyri come agente causale della malattia, ed il cui vettore principale è la Psilla del pero. Per questa malattia non ci sono cure, ma solo misure di profilassi tra le quali il controllo del vettore.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): sono comparsi i primi sintomi di Stemphylium su frutticini di varietà sensibili come Abate. Continuare con il programma di difesa e proseguire, quando possibile, le lavorazioni del terreno nelle interfile per eliminare le erbe nate nelle ultime settimane.

Erwinia amylovora: prestare attenzione alle molte rifioriture presenti in tutte le cultivar di pero in quanto rappresentano delle importanti siti di infezione per il batterio. Il rischio di infezioni è elevato anche perché l’attività del batterio è favorita dalle attuali temperature ed umidità. Applicazioni degli agenti di biocontrollo sono opportune.

Psilla (Capopsylla pyri): si nota la presenza di uova ed in qualche frutteto anche di neanidi. Le sostanze attive da applicare in questa fase sono ABAMECTINA e SPIROTETRAMAT.

L’utilizzo del CAOLINO ha mostrato una discreta efficacia nel contenere lo sviluppo della Psilla. Può essere utilizzato ancora per otto-dieci giorni, dopo è opportuno sospendere le appilcazioni per evitare l’imbrattamento dei frutti.

Carpocapsa: vedi melo

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di allegagione (kiwi verde), e accrescimento (kiwi giallo).

PSA: rischio ancora elevato. In caso di piogge durante la fioritura interventi con gli agenti di biocontrollo (B.AMYLOLIQUEFACIENS, B.SUBTILIS) sono utili nel contenere le infezioni.

Cocciniglia bianca (Pseudaulacaspis pentagona): presenza su branche e cordoni abbastanza diffusa. In caso di necessità intervenire con SPIROTETRAMAT cercando di bagnare molto bene le parti lignificate.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Da qualche giorno è iniziata la fioritura, si presenta buona. Nelle aree più interne della Pedemontana del Grappa e delle Valli della Lessinia Veronese, con maggiori altitudini e clima più fresco, le infiorescenze stanno completando lo sviluppo e il loro colore sta virando dal verde al bianco.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): il controllo settimanale sulle trappole ha rilevato una limitata presenza di volo d’adulti, l’entità delle catture non determina, al momento, infestazioni di rilevo.

Fleotribo (Phloeotribus scarabaeoides): sta per iniziare il primo sfarfallamento degli adulti; per chi a fine della potatura ha lasciato nell’oliveto dei fasci di rami secchi come “esca” per attirare le femmine, è arrivato il momento di allontanarli entro breve tempo e, possibilmente, di bruciarli.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): fase di deposizione delle uova, con schiuse che si stimano oltre il 40%. Si rimandano ai prossimi bollettini gli aggiornamenti sulla dinamica di sviluppo e le indicazioni per eventuali interventi di difesa.

Occhio di pavone o Cicloconio (Spilocaea oleaginea): le condizioni climatiche di questi ultimi giorni e la notevole durata delle bagnature fogliare hanno concorso alla diffusione di questa crittogama che, in alcuni casi, ha raggiunto livelli molto elevati. Ora, però, è sconsigliato intervenire con prodotti fitosanitari, che potrebbero avere effetti negativi sulla fecondazione dei fiori.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO

Bollettino n. 30 del 29.05.2023

SETTORE ORTICOLO

Pomodoro da industria

Proseguire nella difesa antiperonosporica soprattutto nelle zone interessate dai temporali di fine settimana: Sugli ultimi trapianti monitorare le Batteriosi e su appezzamenti caratterizzati da ristagni idrici a seguito di piogge battenti, intervenire con prodotti a base di ACIBENZOLAR-S-METHYL o BACILLUS SUBTILIS ceppo QST 713 o prodotti RAMEICI.

Aglio

Diffusa presenza di Ruggine. Proseguire nella difesa con prodotti di copertura in miscela con prodotti ad attività translaminare (PYRACLOSTROBIN, AZOXYSTROBIN) nel rispetto di quanto prescritto in etichetta. Periodo ottimale per controllare gli appezzamenti destinati alla produzioni di aglio da seme per la stagione successiva verificando l’assenza totale di piante colpite da Nematodi (Ditylencus dipsaci).

Asparago in allevamento

Su nuovi impianti specialmente al secondo anno con vegetazione superiore di un metro di altezza viste le condizioni atmosferiche si consiglia di prestare molta attenzione a possibili attacchi di Stemplyllium alla base dei turioni. In presenza delle prime pustole intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Monitorare anche la presenza di larve di Criocera.

Colture in serra (peperone, pomodoro, cetriolo, melanzana)

Si consiglia di ombreggiare le serre per abbassare la temperatura e ridurre la luminosità.

Cetriolo in serra

Le condizioni sono favorevoli a possibili focolai di Afidi e su qualche impianto si iniziano a trovare le prime colonie. I trapianti in generale sono tutti in piena raccolta e si consiglia di effettuare un lancio di insetti utili quali CHRYSOPERLA CARNEA alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di APHIDIUS COLEMANI.

Peperone in serra

Si nota presenza di Ragnetto rosso e Tripide; effettuare lanci di PHYTOSEIULUS PERSIMILIS, ORIUS LEVIGATUS e successivamente lanciare AMBLYSEIUS SWIRSKII e NEOSEIULUS CALIFORNICUS nel momento in cui le piante si toccano fra di loro in modo da avere la massima capacità di spostamento dell’insetto nella serra.

Melanzana

Tra le colture di serra, la melanzana attualmente è quella che ha più problemi per la presenza, tra gli insetti, di Dorifora, Altica e Miridi e tra i funghi di Verticillium. Quest’ultimo sta trovando condizioni climatiche favorevoli al suo sviluppo (temperature sui 23-25° C) e si caratterizza per colpire inizialmente branche della pianta che avvizziscono nelle ore più calde per poi morire. Non esistono prodotti curativi ma solo varietà innestate su portainnesti resistenti.

Bollettino n. 29 del 26.05.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Le previsioni di medio periodo indicano una tendenza alla stabilizzazione del tempo e un riallineamento delle temperature sulle medie del periodo. Le sommatorie termiche, sia base 0 che base 10, hanno raggiunto gli stessi valori del 2022.

Pesco

Fase fenologica di accrescimento del frutto.

Monilia: essendo in questi giorni le condizioni climatiche molto favorevoli alle infezioni è ancora opportuno un trattamento specifico nella fase di indurimento del nocciolo. Per le varietà prossime alla raccolta, prestare attenzione ai tempi di carenza. Si ricorda che il controllo della monilia si basa anzitutto sull’applicazione delle misure di prevenzione, che in questa stagione, si basano sulla potatura verde ed il contenimento della vegetazione.

Oidio: continuare la difesa. Le applicazioni di ZOLFO sono efficaci ed hanno anche un effetto repellente nei confronti della Cimice asiatica.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): vengono segnalati numerosi pescheti con sintomi della malattia, il cui contenimento nella fase vegetativa si basa sui trattamenti indicati nelle precedenti note. Va però tenuto presente che nel controllo di questo batterio gioca un ruolo determinante l’applicazione di prodotti RAMEICI in autunno e fine inverno, prima della ripresa vegetativa.

Anarsia lineatella: continua il volo degli adulti e le ovideposizioni. Dove non è stato ancora fatto, e nei pescheti dove non viene effettuata la confusione, è il momento di posizionare un prodotto ad azione ovo-larvicida.

Cimice asiatica (H.halys): le popolazioni sono in generale aumento, anche se nella settimana appena trascorsa si è registrata una sorta di stasi momentanea delle popolazioni, probabilmente dovuta alle particolari condizioni meteorologiche. Non sono ancora state rilevate ovature. Continuare il monitoraggio per determinare se le popolazioni del proprio frutteto sono tali da giustificare la necessità di trattamenti insetticidi.

Forficula: in qualche impianto si iniziano a vedere, nella parte medio/bassa delle piante, danni su frutto provocati qualche settimana fa.

Albicocco

Fase fenologica di accrescimento del frutto/invaiatura.

Oidio: continuare la difesa con ZOLFO, attivo anche contro il Nerume delle drupacee.

Susino

La coltura è nella fase di ingrossamento frutti.

C. funebrana: è terminato il volo e l’ovideposizione. Non sono necessari ulteriori interventi.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): vedi pesco.

Ciliegio

Accrescimento frutto/inizio raccolta precoci.

Monilia: il "cracking" e le condizioni meteo favoriscono le infezioni. E' opportuno intervenire con un trattamento specifco.

Afide nero: sono in aumento il numero della stazioni di monitoraggio in cui si osservano focolai con afidi e germogli o foglie coperti di melata. Valutare se la presenza di predatori e parassitoidi (coccinelle, sirfidi, neurotteri) può essere sufficiente per contenere l’infestazione. In caso contrario ed al superamento del 3% degli organi colpiti si consiglia di intervenire con aficidi.

D.sukukii: femmine con uova pronte alla deposizione sono presenti in tutti i ceraseti. Sono state osservate, in diversi casi, ovideposizioni e presenza di larve del fitofago con percentuali che vanno dal 2 al 24% di frutti colpiti. Sono presenti uova anche in frutta craccata e per questo si ricorda l’importanza di NON abbandonare il ciliegeto, anche in caso di sospensione della raccolta, e di effettuare i trattamenti insetticidi anche sulle piante che presentano ciliegie con cracking: meglio sarebbe raccogliere e smaltire adeguatamente la frutta colpita (interramento, solarizzazione,). In bassa e media collina (per le cv precoci) siamo entrati nella fase suscettibile agli attacchi di D.suzukii: pertanto è il momento di attuare le strategie di lotta al drosophilide e di mantenere la copertura insetticida fino alla fase di raccolta.

Nel caso in cui si decida per l’utilizzo delle reti antinsetto, provvedere a chiuderle prima della fase di invaiatura ed applicare al loro interno una o più trappole di monitoraggio. Se si intende avvalersi anche del metodo di cattura massale, è il momento di posizionare le trappole dopo averle attivate con attrattivo DroskiDrink oppure con una miscela di aceto mela 75%, vino rosso 25% e zucchero 20g/L.

Cimice asiatica: sono state rilevate delle catture del pentatomide in due siti di media collina. In un sito di bassa collina, su una varietà a maturazione intermedia, sono presenti danni sul 40% dei frutti. Pianificare adeguate strategie di difesa contro la cimice asiatica, tenendo presente che molte sostanze attive utilizzate per la drosofila son efficaci anche contro la cimice.

Ragholetis cerasi: sulle trappole non sono stati rilevati individui. Nessun intervento è, al momento, necessario.

Cossu cossus: è stata rilevata la presenza in 8 stazioni di monitoraggio. Qualora si intenda attuare la cattura massale si ricorda di posizionare le trappole ad attrattivo feromonico. Per eventuali trattamenti attendere il raggiungimento del picco di catture.

Melo

Ripresa dell'ingrossamento dei frutticini. Frutto centrale 20-35 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): si conferma la buona efficacia della difesa fino a qui condotta, qualche infezione è presente nei meleti a conduzione biologica e non solo. I modelli matematici indicano che sono evase tutte le infezioni primarie dell’anno. Il periodo è ancora a rischio per le infezioni secondarie che, a partire da poche macchie per ettaro, possono provocare ancora danni ingenti. E’ quindi necessario continuare la difesa con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, con trattamenti da eseguirsi immediatamente prima della pioggia. Poiché le condizioni meteoreologiche sono favorevoli anche alle infezioni da Alternaria (Alternaria spp.), nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni, utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno (es. FLUAZINAM).

Oidio (P.leucotricha): sono ben visibili germogli colpiti da oidio, soprattutto su impianti rigogliosi, ed il rischio di infezioni è ancora molto elevato. Continuare la difesa al patogeno, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici

Carpocapsa (C.pomonella): il volo degli adulti ha raggiunto il 100%. L’ovideposizione teorica ha raggiunto l’80% e si osserva la nascita delle prime larve, con alcuni frutti bacati già visibili nei testimoni non trattati. E’ il momento della seconda applicazione dell’ovo-larvicida.

Afide grigio: si nota un aumento dei focolai anche nelle aziende in cui si applica la difesa intergrata, che tenderanno a diffondersi con il previsto aumento delle temperature. Monitorare attentamente il frutteto per individuare gli eventuali focolai. In questo caso trattare, dando la preferenza a sostanze attive ad azione rapida, quali FLUPYRADIFURONE, FLONICAMID, PIRIMICARB ed ACETAMIPRID (attenzione ai limiti applicativi indicati nelle LDTI).

Afide lanigero (E.lanigerum): la presenza è confermata e in espansione in molti impianti. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento è stata un po’ disturbata dalle piogge ma riprenderà con lo stabilirsi delle condizioni meteo. Terminato il periodo perturbato, e dove è necessario, è opportuno intervenire con SPIROTETRAMAT, PIRIMICARB o B.BASSIANA.

Cimice asiatica (H.halys): vedi pesco.

Pero

Accrescimento frutti.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): il periodo di più settimane con bagnature prolungate e terreni non praticabili per trattamenti e lavorazioni ha reso problematica la difesa ed ha aumentato la probabilità di danni sui frutti. Continuare la difesa con le modalità già descritte in precedenza.

Psilla (Capopsylla pyri): sulla vegetazione vi è la presenza di uova soprattutto gialle. E’ il momento corretto per trattamenti con SPIROTETRAMAT e/o ABAMECTINA.

Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli antocoridi, predatori di psilla, da distribuire sulla vegetazione, in campo.

Cimice asiatica (H.halys): vedi pesco.

Carpocapsa: vedi melo

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di fioritura (kiwi verde), e allegagione (kiwi giallo).

Botrite: buona efficacia dei trattamenti effettuati. Nel caso del kiwi verde, valutare se effettuare anche il secondo trattamento specifico con le sostanze attive autorizzate (FLUDIOXONIL + CIPRODINIL, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENSEN , B.SUBTILIS (attivi anche contro PSA), e la miscela di EUGENOLO, GERANIOLO e TIMOLO).

PSA: manifestazioni in aumento, anche preoccupante in qualche impianto, su rami e germogli. Finita la fioritura è buona norma l’asportazione e l’allontanamento dal campo di questi rami colpiti, da effettuarsi in giornate asciutte ed avendo cura di disinfettare gli attrezzi utilizzati.

In caso di piogge durante la fioritura interventi con gli agenti di biocontrollo (B.AMYLOLIQUEFACIENS, B.SUBTILIS) sono utili nel contenere le infezioni.

Bollettino n. 28 del 24.05.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Il sensibile rialzo termico e la freschezza dei terreni stanno dando un forte stimolo allo sviluppo vegetativo in tutti i comprensori. Glera, Pinot bianco, Chardonnay, Corvine ecc. sono mediamente ricomprese nella fase di prefioritura, con accenni di inizio fioritura (BBCH 61) nelle situazioni ambientali anticipate. Garganeghe, Cabernet sauvignon e le altre tardive si trovano invece tra la fase di grappoli visibili e grappoli separati (BBCH 53-55).

Stato parassitario

Peronospora: i cicli incubatori relativi alle potenziali infezioni avviate dalle piogge della seconda settimana di maggio sono tutte arrivate a completamento. In tutto il territorio regionale però, finora, sono state rilevate solo poche macchie su foglia o al più blande infezioni nei vigneti Bio. In ogni caso, quasi tutti i modelli previsionali in uso indicano alto rischio di infezioni con i prossimi eventi.

Oidio: nonostante le avverse condizioni ambientali dell’ultimo periodo si notano da più parti nuove infezioni ascosporiche sulle foglie basali, anche in pianura sulle cv sensibili, in particolare laddove è stato impiegato finora esclusivamente lo ZOLFO bagnabile e non degli antioidici di sintesi specifici.

Scaphoideus titanus: in questi ultimi giorni sono stati individuati i primi, rari, individui di 1^ età in diverse aree del territorio. Le neanidi, come noto, prediligono le foglie dei polloni e si distinguono abbastanza facilmente da altre cicaline per la presenza sull’ultimo urite addominale di 2 macchie circolari nere in tutti gli stadi evolutivi preimmaginali.

Tignoletta: la presenza di larve risulta molta contenuta, in generale. Ciò certamente a causa del negativo impatto sostenuto dal meteo nella fase dei voli e delle ovideposizioni.

Cocciniglia farinosa: la maggior parte della popolazione è ancora riparata sotto il ritidoma. L’aumento delle temperature darà certamente un forte impulso alla fase di migrazione delle neanidi.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): attualmente sono presenti neanidi dalla 1^ alla 3^ età alla base dei germogli e sulla pagina inferiore delle foglie. La presenza di questa cocciniglia è segnalata dal via vai frenetico delle formiche.

Pulvinaria (Neopulvinaria innumerabilis): le femmine di questa specie, che non causa danni diretti importanti ma trasmette i virus dell’accartocciamento fogliare e del legno riccio, sono visibili sul tronco ed hanno un grosso sacco ovigero con una sostanza cerosa bianca entro la quale sono presenti migliaia di uova rossastre. La loro schiusura e la migrazione delle neanidi avverranno verso fine giugno.

Indirizzi di difesa

Date le previsioni del tempo non ancora stabili per i prossimi giorni è opportuno mantenere alto il livello di attenzione nei confronti dei patogeni, in generale. Si consiglia pertanto di ripristinare le coperture a turni stretti e di impiegare prodotti antiperonosporici di copertura che tengono meglio il dilavamento (FOLPET e DITIANON), meglio se abbinati ad altre sostanze attive penetranti o che si legano alle cere.

Gli antioidici da preferire in questo frangente sono quelli specifici di sintesi delle famiglie delle strobilurine e degli IBE che sono validi anche contro il Black rot, in combinazione con lo ZOLFO.

Flavescenza dorata e Legno Nero: le piante colpite l’anno scorso (o gli anni precedenti) e non già estirpate manifestano abbastanza chiaramente le classiche sintomatologiche primaverili. Si raccomanda di passare in rassegna, pianta per pianta, tutto il vigneto per rilevare ed estirpare tempestivamente (o capitozzare, in via transitoria) tutte le piante che manifestano tali espressioni e si ricorda, sempre, che questa misura di lotta è obbligatoria su tutto il territorio regionale in quanto di importanza fondamentale per contenere l’epidemia di FD.

Scaphoideus titanus: attualmente è prematuro qualsiasi genere di intervento di lotta, anche nei vigneti condotti in biologico. A partire dal prossimo bollettino verranno date, ogni settimana, le indicazioni di lotta più opportune e, soprattutto, verranno riportate le disposizioni vincolanti relative ai trattamenti obbligatori previste dal nuovo Decreto di Lotta Obbligatoria di prossima pubblicazione.

Tignoletta: nelle realtà a forte rischio di danno stagionale, ma solo ed esclusivamente sulle varietà precoci a grappolo compatto, è da valutare l’esecuzione di un trattamento con prodotti a base di BACILLUS THURINGIENSIS in questa settimana, comunque in condizioni di tempo stabile.

Cocciniglia farinosa: non è ancora giunto il momento di intervenire con insetticidi specifici nei vigneti fortemente colpiti lo scorso anno. Coloro che intendono ricorrere all’impiego di parassitoidi e predatori (ANAGYRUS VLADIMIRI e CRYPTOLAEMUS MONTROUZIERI) è necessario che si programmino per tempo.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): esclusivamente nei vigneti infestati da questa specie, la quale ha un ciclo diverso dalla Cocciniglia farinosa e quindi anche diverse tempistiche di intervento, è questo il periodo opportuno per intervenire con un insetticida specifico.

SETTORE CEREALICOLO

Frumento tenero e duro

Nel rimarcare quanto è già stato segnalato nel Bollettino Colture Erbacee (Veneto Agricoltura) n 34/2023 del 19 maggio, con il quale si confermava il rischio elevato per Septoriosi, Ruggine bruna e gialla, si ricorda che eventuali trattamenti sono autorizzati solo sulle varietà tardive che attualmente sono in spigatura/fine fioritura. Da una ricerca nelle Banche dati fitofarmaci NON risultano, prodotti fitosanitari autorizzati su frumento (o cereali in generale) per applicazioni dopo la fine della fioritura.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Allungamento delle infiorescenze con ben evidenziati i bocci fiorali, che hanno raggiunto la dimensione finale, sono ben distanziati e pronti a fiorire. Solo nelle zone collinari interne e più fresche si può rilevare ancora una sub-fase di distensione dell’infiorescenza.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): il monitoraggio degli adulti ha portato a un ulteriore incremento delle catture, il fitofago ha concluso la generazione fillofaga, quella sulle foglie, e sta per iniziare la generazione antofaga, sui fiori. Al momento non sono consigliati interventi fitosanitari a contrasto, la cui difesa andrà spostata alla generazione carpofaga, quella sulla piccola oliva.

Cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina): presenze di questo psillide sulle infiorescenze, con possibili danni da punture di alimentazione degli adulti e delle forme giovanili. Sui fiori l'infestazione provoca aborto fiorale e colatura, normalmente è contenuto. Al momento non è necessario attuare alcun intervento fitosanitario. Le ultime piogge hanno poi determinato un “lavaggio” della chioma, che, in molti casi, ha facilitato il distacco e la caduta delle formazioni cerose contenenti le neanidi.

Cimice asiatica (Halyomorpha halis): nelle trappole da monitoraggio l’entità delle catture è molto diversa, comunque ancora scarsa, non sono state rilevate neanidi.

Occhio di pavone, Spilocaea oleaginea: anche in questa settimana la situazione climatica è stata favorevole allo sviluppo dell’Occhio di pavone e a tutte le crittogame dell’olivo. Chi non ha eseguito gli interventi fitosanitari consigliati la scorsa settimana ed è alla presenza d’infezioni, si consigliano, considerata l’imminenza delle fioriture, prodotti a base di DODINA, massimo due interventi l’anno, o DIFENOCONAZOLO, massimo tre interventi l'anno con IBE, o FOSFONATO di POTASSIO, sostanze candidate di sostituzione, massimo un intervento, per il biologico, BACILLUS SUBTILIS ceppo QST 713, fungicida-battericida.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO.

Bollettino n. 27 del 22.05.2023

SETTORE ORTICOLO

Melone e Zucchino

Inizia la raccolta del melone per i trapianti precoci in serra.

Sia per la coltura protetta che per il pieno campo, va prestata attenzione alla presenza di Afidi, Oidio e Pseudoperonospora.

Per i possibili trattamenti, si rimanda alle linee guida regionali (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Patata

Si nota la presenza di adulti di Dorifora; intervenire alla schiusura delle prime uova con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Melanzana in serra

Si segnalano alcuni focolai di Dorifora ed Altica.

Prestare attenzione a possibili attacchi di Afidi. Contro questi insetti si può intervenire con prodotti a base di SULFOXAFLOR o FLUPYRADIFLURONE; nel caso invece di utilizzo di insetti utili utilizzare PIRIMICARB o SPIRATETRAMMATO. Il periodo fresco e piovoso ha favorito inoltre l’insorgenza di alcuni focolai di Verticillium.

Pomodoro e Peperone in serra

Attenzione a possibili attacchi di Afide verde, solo in caso di infestazione forte e generalizzata si può intervenire con prodotti a base di FLONICAMID, avendo cura di chiudere le arnie di bombi per 1 giorno; in caso di poca presenza effettuare lanci di APHIDIUS COLEMANI alla dose di 1 individuo mq.

In caso di attacchi di Ragnetto rosso si può effettuare la lotta con gli ACARI FITOSEIDI (che risultano efficaci anche contro i Tripidi).

Fare particolare attenzione alla presenza di Virosi (TSWV, i sintomi del virus dell’Avvizzimento maculato del pomodoro sono piuttosto aspecifici e variabili: colorazione violacea delle nervature delle foglie giovani, visibili soprattutto sulla pagina inferiore della foglia; comparsa di aree clorotiche che successivamente necrotizzano e confluiscono conferendo alla foglia una colorazione marrone/violacea (bronzatura); accartocciamenti fogliari; comparsa di striature necrotiche sul fusto che si possono estendere agli apici di crescita; accrescimento stentato e morte della pianta; maculature ad anulature depresse sui frutti, che tendono a necrotizzare.): le piante sintomatiche devono essere rimosse e distrutte tempestivamente e si consiglia una lotta preventiva anche contro i Tripidi vettori del virus; si può utilizzare l’antocoride predatore ORIUS LAEVIGATUS o i prodotti indicati contro i tripidi nelle linee guida regionali (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Cetriolo in serra

Con le condizioni climatiche dei giorni scorsi si potrebbero verificare attacchi di Pseudoperonospora. Per limitare questo fenomeno arieggiare il più possibile le serre, mantenere il più possibile un solo stelo della pianta eliminando i germogli ascellari, limitare/eliminare le irrigazioni aeree. Nel caso di forte presenza intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Fragola in serra

Siamo quasi alla fine della campagna di raccolta. Nonostante il periodo piovoso non si segnalano particolari problemi di Botrite.

In previsione di un nuovo periodo piovoso si suggerisce comunque di mantenere la copertura con i prodotti indicati nelle linee guida regionali (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Si segnalano alcuni problemi di Oidio, limitatamente alle varietà più sensibili e di Ragnetto rosso (Tetranychus urticae), in particolare nelle aziende dove non sono stati utilizzati gli ausiliari.

Bollettino n. 26 del 19.05.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Pesco

Fase fenologica di indurimento del nocciolo.

Monilia (M.fructigena, M.fructicola): continuano le condizioni molto favorevoli alle infezioni. Nella fase di indurimento del nocciolo, specie nelle varietà tardive, prevedere un trattamento specifico con sostanze attive efficaci anche contro l’Oidio ed il Nerume. Ricordarsi che nella prevenzione della moniliosi è molto importante gestire la chioma, evitando eccessi di sviluppo, anche con la potatura verde come misura di profilassi.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): continuare con la difesa, in particolare nelle varietà sensibili alla batteriosi, utilizzando prodotti rameici autorizzati per la coltura, ACYBENZOLAR-S-METIL o gli agenti di biocontrollo BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS e BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS D747.

Cydia molesta: il volo degli adulti è ormai terminato e continua la nascita delle larve. Eventuali trattamenti con larvicidi in questo momento possono essere eseguiti dove non è stata applicata la confusione sessuale. Il trattamento è giustificato solo in presenza dei primi sintomi di attacco sui germogli, individuati attraverso un attento monitoraggio della vegetazione.

Anarsia lineatella: è iniziato il volo di prima generazione e, dall’entità delle catture, si conferma l’aumento delle popolazioni di questo fitofago. Superata la soglia delle 7 catture per trappola per settimana o le 10 catture per trappola in due settimane, è opportuno posizionare tra qualche giorno un prodotto ad azione ovo-larvicida.

Cimice asiatica (H.halys): si registra un aumento della presenza nei pescheti. Frutti colpiti sono stati individuati nella parte medio-alta delle piante ed in frutteti dove la presenza dell’insetto è sempre stata elevata. Verificata la presenza del fitofago nel frutteto, intervenire con ETOFENPROX, ACETAMIPRID, DELTAMETRINA (attivi anche nei confronti dei Miridi) nella parte alta e nelle zone perimetrali del pescheto.

Albicocco

Vedi nota del bollettino precedente.

Susino

La coltura è nella fase di ingrossamento frutti.

C. funebrana: vedi nota del bollettino precedente.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): come per il pesco, continuare con la difesa, in particolare nelle varietà sensibili alla Batteriosi, utilizzando prodotti RAMEICI autorizzati per la coltura, BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS e BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS D747. 

Ciliegio

Fase fenologica da accrescimento frutto per le varietà tardive ad inizio raccolta per le precoci.

Drosophila suzukii: le piogge persistenti dell’ultimo periodo hanno causato un calo delle catture nelle trappole ad attrattivo alimentare, tuttavia le femmine con uova pronte ad essere deposte sono presenti in tutti gli areali. Nella bassa e media collina si sono osservate ovideposizioni su frutta invaiata o pronta per la raccolta, con percentuali che vanno dal 2 al 4% di frutti colpiti. Nella collina la fase di suscettibilità agli attacchi di D. suzukii è in forte incremento, pertanto si consiglia di impostare al più presto le opportune strategie di controllo al drosophilide. Dall’invaiatura (prima la ciliegia non è attrattiva) iniziare la copertura insetticida e continuare fino alla fase di raccolta rispettando quanti indicato nelle LTDI ed i tempi di carenza.

Si ricorda infine l’estrema importanza di continuare la difesa anche nei ciliegeti in cui, per motivi vari, viene sospesa la raccolta ma che sono degli importanti siti di moltiplicazione del fitofago.

Cimice asiatica: catture ancora molto limitate in collina, più consistenti in pianura dove nel 5 % dei casi si nota un danno da cimice asiatica sulla frutta in fase di invaiatura. Monitorare il frutteto osservando attentamente la vegetazione e, in caso di presenza dell’insetto, prevedere adeguate strategie di difesa e dando la preferenza a sostanze attive efficaci anche nei confronti di D.suzukii.

Melo

Fase fenologica ingrossamento frutti: frutticini di 15-30 mm di diametro.

Ticchiolatura (V.inaequalis): si conferma la buona efficacia della difesa fino a qui condotta, qualche infezione è presente nei meleti a conduzione biologica. Il periodo piovoso è estremamente favorevole alle infezioni secondarie per cui è necessario continuare a mantenere ben difesa la vegetazione, con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, immediatamente prima della pioggia.

Poiché le condizioni meteoreologiche sono favorevoli anche alle infezioni da Alternaria (Alternaria spp.), nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni da utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno (es. FLUAZINAM).

Oidio (P.leucotricha): nei prossimi giorni, con il calo della piovosità e l’aumento delle temperature, è previsto un aumento della virulenza della malattia. Continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici

Carpocapsa (C.pomonella): le catture degli adulti sono temporaneamente calate a causa del maltempo. L’ovideposizione teorica ha raggiunto il 50% e il modello indica la nascita delle prime larve. Per la seconda applicazione dell’ ovo-larvicida, attendere la durata l’intervallo previsto in etichetta.

Afide lanigero (E.lanigerum): la presenza è confermata in molti impianti, con nuove colonie presenti sulla vegetazione. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento continua, anche se è stata disturbata dalle piogge. Terminato il periodo perturbato è il momento di intervenire con SPIROTETRAMAT, PIRIMICARB o B.BASSIANA.

Cimice asiatica (H.halys): si registra la presenza in alcuni meleti. Effettuare un costante monitoraggio e, verificata la presenza del fitofago, intervenire con un trattamento insetticida nella parte alta della chioma e nelle zone perimetrali del frutteto.

Pero

Accrescimento frutti (molto lenta).

Ticchiolatura: vedi quanto segnalato per il melo.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): le piogge infettanti degli ultimi tempi aumentano di molto le possibili infezioni. In questo mese e fino a metà giugno sono utili, in abbinamento con le consuete sostanze attive, interventi con FOSETIL di Al o FOSFONATI di K che ne potenziano l'efficacia. FOSETIL Al è anche utile per contrastare la necrosi batterica delle future gemme, specialmente su Abate Fetel.

Psilla (Capopsylla pyri): sulla vegetazione vi è la presenza di uova sia bianche (in minor quantità) che gialle. Le condizioni climatiche di queste ultime due settimane hanno rallentato l’ovideposizione e la successiva nascita larvale. E’ il momento corretto per trattamenti con spirotetramat e/o abamectina.

Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli antocoridi, predatori di Psilla, da distribuire sulla vegetazione, in campo.

Cimice asiatica (H.halys): vedi melo.

Carpocapsa: vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di inizio fioritura (kiwi verde), e fine fioritura (kiwi giallo).

Botrite: data l’elevata umidità del periodo il rischio di infezione sui fiori è molto elevato. E’ quindi opportuno uno o due trattamenti specifici con FLUDIOXONIL +CIPRODINIL, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENSEN, B.SUBTILIS (attivi anche contro PSA), e la miscela di EUGENOLO, GERANIOLO e TIMOLO.

Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): si conferma la notevole diffusione di infezioni causati da questo batterio.

Bollettino n. 25 del 17.05.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Le basse temperature hanno rallentato lo sviluppo di fase in tutti i comprensori con riflessi evidenti anche sulla crescita dei germogli. Glera, Chardonnay, Corvine e altre precoci nelle situazioni ambientali più avanzate sono nella fase compresa tra grappoli separati e bottoni fiorali separati (BBCH 55-57) mentre Garganeghe, Cabernet sauvignon e altre tardive si trovano mediamente nello stadio di grappoli visibili (BBCH 53) con 4-6 foglie distese.

Stato parassitario

Peronospora: qua e là, in entità irrilevante finora, sono state trovate le macchie d’olio riferibili alle infezioni partite con le piogge dei primi di maggio. Verso fine settimana invece dovrebbero manifestarsi quelle delle piogge del 10 e a seguire le altre (vedi Note a piè pagina). L’andamento meteo piovoso e le bagnature molto prolungate stanno stimolando il potenziale riproduttivo di questo parassita e tutti i modelli previsionali in uso danno rischio elevato e in crescita.

Oidio: le condizioni meteo non sono favorevoli a questo patogeno, tuttavia continuano le segnalazioni di infezioni su foglia anche presso vigneti che normalmente sono poco suscettibili.

Virosi del Pinot grigio: da più parti sono segnalati casi, peraltro isolati, ascrivibili al virus GPGV su Pinot grigio, Glera e Garganega.

Scaphoideus titanus: sono iniziati i monitoraggi per il rilevamento degli individui di prima età. Finora, da nessuna parte sono state reperite presenze.

Tignoletta: le basse temperature e le frequenti precipitazioni hanno disturbato gli accoppiamenti e le ovideposizioni. Le poche larve di 1° e 2° stadio non hanno ancora costruito il glomerulo con i fili sericei.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): il tempo ha sfavorito la fase di migrazione, pertanto si ritrovano ancora poche neanidi sulle foglie basali.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): Sono state rilevati i primi individui giovani di 1^ età.

Indirizzi di difesa

Data la frequenza e l’entità delle piogge, oltre alla lunghezza dei periodi di bagnatura, è necessario mantenere la massima attenzione sulla difesa dai patogeni e intervenire appena possibile con le necessarie ricoperture, in base alle strategie di difesa prescelte e/o comunicate dai servizi tecnici delle Cantine e dei Consorzi di riferimento.

Contro la Peronospora si consiglia comunque l’impiego combinato di sostanze attive a diverso meccanismo di azione (contatto + sistemiche e/o citotropiche) valide anche contro il Black rot e l’Escoriosi. Alle suddette va miscelato dello ZOLFO o altre molecole di contatto contro l’Oidio (gli IBE o gli altri sistemici possono essere meglio impiegati in seguito col rialzo delle temperature e comunque prima della fioritura, anche in pianura nelle situazioni suscettibili).

Flavescenza dorata e Legno Nero: i primi casi sintomatici su piante colpite lo scorso anno sono stati reperiti già dalla settimana scorsa. D’ora in poi si raccomanda di passare in rassegna, pianta per pianta, tutto il vigneto per rilevare ed estirpare (o capitozzare, in via transitoria) tempestivamente tutte le piante che manifestano sintomatologie riconducibili alla FD. Si ricorda che questa misura ha un’importanza fondamentale per contenere l’epidemia di FD ed è obbligatoria su tutto il territorio regionale.

Tignoletta: solo nelle realtà più a rischio di nocività futura, su varietà precoci a grappolo compatto, può essere valutata l’opportunità di intervenire la prossima settimana con prodotti a base di BACILLUS THURINGIENSIS. L’eventuale intervento deve essere eseguito con buone condizioni meteo.

Cocciniglia farinosa: Non è ancora giunto il momento propizio per intervenire nei vigneti più colpiti.

Erasmoneura vulnerata: Anche contro questo insetto è troppo presto per intervenire (normalmente l’epoca ideale giunge verso metà giugno).

Note

Il Centro di saggio Agrea ha recentemente effettuato una prova di semicampo per testare la durata del ciclo incubatorio della Peronospora su due varietà di vite: Trebbiano di Soave e Chardonnay.

L’infezione è stata provocata con inoculazione di sporangi sulle foglie di 6 piante il 26 aprile u.s.. Dopo una giornata in cui le piante sono state condizionate sotto nylon per mantenere l’umidità al 100%, tutte sono state liberate e mantenute in serra coperta alle medesime condizioni termo-igrometriche.

La comparsa delle macchie d’olio e la sporulazione sono state rilevate nello stesso giorno su Trebbiano, il 4 maggio, a distanza di 8 giorni dall’inoculazione. Su Chardonnay invece le macchie d’olio sono comparse l’8 maggio (a 12 gg dall’inoculazione) e la sporulazione l’11 maggio (a 15 gg dall’inoculazione).

Questa evidenza sperimentale dimostra che il tempo di sviluppo della Peronospora su foglia è diverso a seconda della varietà e dimostra altrettanto quanto sia difficile datare gli eventi infettivi in condizioni naturali e in assenza di riferimenti certi a confronto, nei periodi di piovosità reiterate come quello attuale.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Per l’effetto combinato delle basse temperature, sia dell’aria che del terreno, si è avuto un rallentamento dello sviluppo vegetativo che, comunque, prosegue con lo sviluppo delle mignole e, anche nelle zone meno esposte, si è superata la sub-fase di distensione dell’infiorescenza.

Stato fisiologico degli olivi, situazione idrica e nutrizionale

Le piogge di questi ultimi quindici giorni hanno dato la possibilità di ripristinare gli accumuli idrici nel terreno, condizione certamente favorevole al buon sviluppo dei nostri olivi, che si stanno preparando alla fioritura. In generale le piante sono in buono stato vegetativo, però le piogge di quest’ultimo periodo, potrebbero aver causato delle lisciviazioni di principi nutrivi. Sono ancora possibili entro i prossimi dieci giorni interventi di fertilizzazione fogliare con AZOTO organico a lenta cessione, anche unito a BORO, alle dosi di 150 g/hl, e biostimolanti, efficaci nel momento della pre-fioritura/fioritura, anche in previsione di periodi con onde di calore.

Situazione fitosanitaria

Mosca dell’olivo, Bactrocera oleae: le basse temperature della settimana appena trascorsa hanno fermato i voli degli adulti.

Tignola dell’olivo (Prays oleae): nei punti di monitoraggio si sono avute mediamente 3 catture.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): si assiste ad una sorta di stasi delle popolazioni, il periodo attuale di avverse condizioni climatiche probabilmente causa anche una certa mortalità, ma sicuramente una minore nutrizione, mobilità e riproduzione.

Cotonello dell'olivo (Euphyllura olivina): si è fatta abbondante la presenza di questo insetto su germogli e infiorescenze, dove le femmine ovidepongono nelle gemme, nei piccioli delle foglie e nelle piccole mignole. Al momento non attuare alcun intervento fitosanitario.

Tripide dell'olivo (Liothrips oleae): presenze anche importanti su alcuni oliveti, con danni da punture di alimentazione su foglie, che si deformano. Al momento non attuare alcun intervento fitosanitario.

Euzophera (Euzophera pinguis e Euzophera bigella): alcune presenze nell’areale del lago di Garda, soprattutto di Euzophera pinguis, al momento si deve ricorre alla rimozione e bruciatura delle porzioni infestate, ove possibile vanno posizionate a trappole a feromoni.

Parassiti fungini

Le frequenti piogge e le lunghe bagnature fogliari della settimana appena trascorsa mantengono molto alto il pericolo di infezioni da parte delle crittogame, Occhio di pavone, Botryospheraceae, Piombatura e Lebbra. Se non già eseguito, si renderebbe necessario un trattamento con prodotti RAMEICI, che hanno sia funzioni di protezione delle foglie non ancora infette, sia di facilitare la caduta di quella vegetazione già contagiata, di eliminare buona parte dell'inoculo presente.

E’ possibile sostituire i RAMEICI con la DODINA, sostanza attiva che ha effetto curativo e preventivo; attenzione a verificare l’etichetta perché non tutti i formulati danno la possibilità d’utilizzo per l’olivo.

Bollettino redatto in collaborazione di AIPO

Bollettino n. 24 del 15.05.2023

SETTORE ORTICOLO

Asparago

Siamo prossimi allo spianamento dei cumuli per l’asparago bianco e chiusura raccolta per l’asparago verde. Dopo aver effettuato questa operazione colturale (spianamento e taglio totale dei turioni) si può effettuare la concimazione organica e eventuale prima concimazione chimica a base di AZOTO. Per chi effettua il diserbo chimico si può intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Fragola in pieno campo

Siamo ad inizio/piena raccolta. Considerando le condizioni atmosferiche attuali e dei prossimi giorni, si consiglia di effettuare un intervento contro la Muffa grigia (Botritis cinerea) con BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS o BACILLUS SUBTILIS o PYTHIUM OLIGARDRUM rispettando ovviamente le indicazioni presenti in etichetta.

Patata

Con le abbondanti precipitazioni della scorsa settimana il rischio di infezione peronosporica in base al modello IPI (Indice Potenziale Infettivo) è reale in diversi ambienti di coltivazione (Alto Polesine, Montagnana, Lonigo). Quanto prima intervenire con prodotti sistemici bagnando con adeguati volumi di acqua in funzione dello sviluppo.

Cipolla

In particolare sulle semine autunnali, presenza di Peronospora. Intervenire quanto prima con antiperonosporici specifici in miscela con un bagnante. I trattamenti vanno estesi anche alle cipolle a semina primaverile.

Pomodoro in serra

Con le condizioni atmosferiche attuali si consiglia di tenere il più possibile le serre aperte per mantenere una pianta asciutta e se le condizioni lo permettono, mantenerle aperte anche di notte per ridurre al minimo possibili attacchi di Peronospora e Botrite. Con i primi sintomi si consiglia di intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Bollettino n. 23 del 12.05.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Continua la fase perturbata, con piogge diffuse e temperatura in calo. Condizioni particolarmente favorevoli alle infezioni degli organismi patogeni.

Pesco

Fase fenologica ingrossamento frutti, inizio indurimento del nocciolo.

Oidio (Sphaeroteca pannosa): le condizioni meteo di questo periodo sono ancora favorevoli alle infezioni del patogeno. Continuare la difesa trattando la coltura con sostanze attive appartenenti al gruppo dei triazoli, delle SDHI o con ZOLFO (che esercita anche un’azione repellete nei confronti della Cimice). Si ricorda inoltre che la miscela PYRACLOSTROBIN+BOSCALID è efficace anche contro il Nerume (C.carpophilum) verso il quale anche lo ZOLFO esercita una discreta azione di contenimento.

Monilia (M.fructigena, M.fructicola): le condizioni piovose di questo periodo sono molto favorevoli alle infezioni. Al raggiungimento, nelle diverse varietà ed in particolare per quelle più tardive, della fase di indurimento del nocciolo è opportuno effettuare un trattamento specifico, il cui scopo è di evitare infezioni del frutticino che rimangono latenti fino alla maturazione, per poi manifestarsi dopo la raccolta.

Fusicocco (Phomopsis amygdali): anche in questo caso le condizioni meteo sono molto favorevoli alle infezioni. Nelle situazioni dove il patogeno è presente intervenire con il fungo antagonista Trichoderma asperellum+Trichoderma gamsii o con SALI di RAME. Se ancora possibile rispetto ai limiti previsti nelle LTDI, anche un trattamento con CAPTANO risulta efficace.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. Pruni): le lunghe bagnature del periodo sono molto favorevoli alle infezioni, in particolare nelle varietà sensibili alla batteriosi. In questi casi applicazioni con prodotti rameici autorizzati per la coltura, ACYBENZOLAR-S-METIL o gli agenti di biocontrollo quali BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS e BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS riducono il rischio di infezione.

Cydia molesta: continua lo sfarfallamento del primo volo che ha raggiunto circa l’80-85% del totale, evidenziato anche dal calo delle catture nelle trappole. Prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Dove si valuta che il rischio è elevato (catture superiori a 30 individui/trappola per settimana) intervenire con un prodotto ad azione larvicida. Sono naturalmente escluse le aziende che hanno adottato, come strategia di difesa, la confusione sessuale.

Cimice asiatica (H.halys): presente nei frutteti dove, in qualche caso, sono già visibili i primi danni sui frutti. In questi casi è necessario iniziare la difesa con insetticidi quali ETOFENPROX e/o ACETAMIPRID, che risultano attivi anche contro i Miridi. In ogni caso è molto importante effettuare giornalmente il monitoraggio, osservando specialmente la parte alta e perimetrale del frutteto, per cogliere tempestivamente l’eventuale presenza del fitofago.

Albicocco

La coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.

Oidio: come indicato per il pesco, proseguire con le applicazioni di ZOLFO che possiede un’azione significativa anche contro il Nerume (C.carpophilum) e la Maculatura rossa (Apiognomonia erhythostroma).

Monilia (M.fructigena, M.fructicola): come indicato per il pesco, le condizioni piovose di questo periodo sono molto favorevoli alle infezioni, specialmente su frutto dove sono segnalati sintomi di Marciume. E’ quindi opportuno effettuare un trattamento specifico.

Susino

La coltura è nella fase di allegagione/ ingrossamento frutti.

C. funebrana: il volo degli adulti è ormai al termine e prosegue la nascita prime larve. Se necessario effettuare un trattamento larvicida (in prima generazione gli interventi sono consigliati solo in caso di scarsa allegagione).

Ciliegio

Fase fenologica da accrescimento frutticino per le varietà tardive ad invaiatura per le precoci.

Lepidotteri ricamatori: nelle zone di bassa e media collina è stata rilevata, nelle trappole di monitoraggio, la presenza di A. podanus. In prossimità di aree boschive di latifoglie e dove storicamente il fitofago è presente, valutare attentamente l’eventuale presenza di germogli colpiti. Se si supera il 5% di organi vegetali infestati è opportuno effettuare un trattamento insetticida con un formulato a base di B.THURINGIENSIS.

Cossus cossus: adulti di questo rodilegno sono stati catturati in trappole di due siti di bassa e media collina. Nei frutteti dove si ritiene di effettuare la cattura massale (unico metodo di controllo possibile) è il momento di posizionare le specifiche trappole.

Drosophila suzukii: le attuali condizioni meteorologiche, umide e con temperature fresche, sono favorevoli all’insetto che mostra densità di popolazione più alte rispetto alla media storica. In un sito della bassa collina sono state individuate le prime ovideposizioni su ciliegie in colorazione avanzata (danno del 10%), situazione tipica per ogni inizio stagione vegetativa. Queste prime ovideposizioni sono causate dalle femmine svernanti che, avendo l’addome pieno di uova pronte, sono in grado di deporre sulle varietà precocissime. Tuttavia le infestazioni consistenti, provocate dalle generazioni primaverili, si presume inizieranno nella bassa collina tra 2-4 settimane, in relazione alle temperature. Per il momento e’ necessario adottare le note pratiche agronomico-colturali per il contenimento dei dittero: la lotta chimica inizierà dall’invaiatura del frutto. E’ comunque molto difendere anche la frutta che per qualche ragione (cracking) non verrà raccolta e che rappresenta un importante serbatoio di moltiplicazione e diffusione di drosofila.

Cimice asiatica: in questa fase il ciliegio è una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. Al momento non si segnalano danni nei ciliegeti monitorati, tuttavia continuare le osservazioni nel frutteto ed in caso di presenza del fitofago prevedere un trattamento abbattente.

Melo

Fase fenologica frutticini 14-20 mm.

Ticchiolatura (V.inaequalis): le osservazioni di campo confermano la buona efficacia della difesa fino a qui condotta. Il modello RimPRO indica che il potenziale di inoculo è praticamente esaurito e quindi si può ritenere terminato il periodo delle infezioni primarie. Tuttavia il periodo piovoso che stiamo attraversando è estremamente favorevole alle infezioni secondarie per cui è necessario continuare a mantenere ben difesa la vegetazione, con applicazioni fungicide da fare in chiave preventiva, immediatamente prima della pioggia. Nelle varietà e nei siti dove si sono riscontrate in passato danni da Alternaria (Alternaria spp.) utilizzare sostanze attive efficaci anche contro questo patogeno (es. FLUAZINAM).

Oidio (P.leucotricha): continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici.

Carpocapsa (C.pomonella): continua il volo di prima generazione e sono state individuate le prime uova deposte. Si conferma che è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ovo-larvicida, quale il CLORANTRANILIPROLE.

Afide lanigero (E.lanigerum): presenza diffusa in molti impianti, con nuove colonie presenti sulla vegetazione. La migrazione delle neanidi dai siti di svernamento continua ed è prossima al suo picco. Tra una decina di giorni potrebbe essere il momento corretto per effettuare un trattamento aficida specifico.

Cimice asiatica (H.halys): presente nei frutteti dove, in qualche caso, sono già visibili i primi danni sui frutti. In questi casi è necessario iniziare la difesa con insetticidi quali ETOFENPROX e/o ACETAMIPRID, che risultano attivi anche contro i Miridi. In ogni caso è molto importante effettuare giornalmente il monitoraggio, osservando specialmente la parte alta e perimetrale del frutteto, per cogliere tempestivamente l’eventuale presenza del fitofago

Pero

Fase fenologica accrescimento frutti (molto lenta).

Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo.

Maculatura bruna (Stemphylium vesicarium): come già indicato nel bollettino precedente, i mesi di maggio e giugno sono particolarmente importanti per il controllo di questo patogeno. Inoltre le bagnature prolungate di questi giorni incrementano notevolmente il rischio di infezione. Nelle varietà sensibili va mantenuta un’adeguata copertura con trattamenti fungicidi preventivi e, se necessario, tempestivi per interrompere le infezioni in atto. Le sostanze attive da utilizzare in questo periodo sono diverse: FLUAZINAM, FLUDIOXONIL, FLUOPYRAM+FOSETIL, DODINA+FOSFONATO di K, DIFECONAZOLO, MEFENTRIFLUCONAZOLO.

Psilla (Capopsylla pyri): sulle vegetazione si notano uova bianche appena deposte ma in qualche azienda si trovano anche uova allo stadio successivo, gialle. E’ opportuno programmare per i prossimo giorni un trattamento specifico con SPIROTETRAMAT o ABAMECTINA. Si ricorda che sperimentazioni condotte negli ultimi anni hanno evidenziato una buona efficacia dell’utilizzo degli Antocoridi, predatori di psilla, da distribuire in campo dopo la metà di maggio.

Cimice asiatica (H.halys): vedi melo.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica di corolla visibile (kiwi verde), a fioritura (kiwi giallo).

Botrite: le possibilità di infezione sui fiori è molto elevata, dato le prolungate bagnature del periodo, in particolare sulle varietà gialle. E’ quindi opportuno un trattamento specifico in questa fase con FLUDIOXONIL e CIPRODINIL, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENSEN, B.SUBTILIS (attivi anche contro PSA), e la miscela di eugenolo, geraniolo e timolo.

Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): in molti casi sono evidenti i sintomi di infezioni causati da questo batterio. Come già indicato nel bollettino precedente la difesa si basa su 2 trattamenti consecutivi, a distanza di 7 giorni, immediatamente prima delle fioritura, con Bacillus AMYLOLIQUEFACIENSENS, oppure SALI di RAME in formulazione disperss autorizzati su kiwi in fase vegetativa.

Bollettino n. 22 del 10.05.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Il marcato rialzo delle temperature dei giorni scorsi e la freschezza superficiale dei terreni hanno ridato nuovo impulso alla crescita vegetativa in tutte le situazioni colturali con allungamenti pronunciati dei germogli. Mediamente, Glera, Chardonnay, Corvine e altre precoci sono nella fase di grappoli separati (BBCH 55) mentre Garganeghe, Cabernet sauvignon e altre tardive sono ricomprese tra le 3-4 foglie distese e i grappoli visibili (BBCH da 13 a 53). Nelle situazioni più anticipate Glera e Chardonnay hanno già raggiunto lo stadio di bottoni fiorali separati (BBCH 57).

Stato parassitario

Peronospora: solo nel comprensorio viticolo tra Verona e Vicenza sono state rinvenute le prime macchie d’olio delle infezioni partite il 24-25 aprile. Da oggi in avanti invece dovrebbero manifestarsi quelle potenzialmente avviate l’1-2 maggio. Dato che l’evoluzione meteo degli ultimi venti giorni è stata favorevole alla maturazione del patogeno e che le piogge attuali e attese non possono che dargli ulteriore vigore, c’è un’alta probabilità che possano partire delle infezioni di peso in questi giorni (il modello previsionale EPI per la zona della Val d’Alpone indica rischio medio-alto).

Oidio: sintomi da infezioni ascosporiche su foglia sono state reperite anche in alta collina. La potenzialità infettiva indicata dai modelli previsionali è medio-alta .

Flavescenza dorata e Legno Nero: hanno iniziato a manifestarsi i classici sintomi primaverili sulle viti colpite lo scorso anno e non estirpate.

Tignoletta: il volo di prima generazione è in fase calante. Mediamente si ritrovano le uova nei vari stadi di sviluppo (lattiginose, occhi visibili, testa nera) mentre negli ambienti più caldi e anticipati sono state osservate anche le primissime larve.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus):è iniziata la migrazione delle neanidi di prima generazione verso le foglie basali dei germogli, la maggior parte della popolazione però è ancora sotto il ritidoma in prossimità degli ovisacchi cerosi. (filmato E.Marchesini: https://youtu.be/sRXgoQLO_yQ )

Indirizzi di difesa:

Porre molta attenzione all’evoluzione meteo dei prossimi giorni e garantire la tempestiva ricopertura della vegetazione secondo le strategie di difesa prescelte e/o comunicate dai servizi tecnici delle Cantine e dei Consorzi di riferimento.

In ogni caso contro la Peronospora vanno impiegate sostanze attive di contatto, meglio se resistenti al dilavamento, preferibilmente in abbinamento ad altre dotate di attività sistemica o citotropica. Contro l’Oidio impiegare dei prodotti adeguati alla durata di efficacia degli antiperonosporici impiegati, meglio se anch’essi sistemici o resistenti al dilavamento (ZOLFI liquidi, IBE o STROBILURINE utili pure contro il Black rot).

D’ora in poi è indispensabile provvedere ad eseguire sistematicamente degli accertamenti in campo per esaminare, pianta per pianta, la presenza di sintomi riconducibili alla Flavescenza dorata.

Le manifestazioni primaverili della malattia sono ben note e si possono reperire in foto nella Guida divulgativa “I Giallumi della vite in Veneto” disponibile nel sito istituzionale dell’UO Fitosanitario https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/home.

Si ricorda che in tutto il territorio regionale è obbligatorio estirpare le piante che portano tali tipologie di sintomi.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Tra mignolatura e inizio crescita dell’infiorescenza.

Concimazione fogliare

Tra 12-15 giorni gli olivi saranno in fioritura, chi ha necessità di eseguire un trattamento con BORO, microelemento importante per favorire l’impollinazione e l’allegagione, dovrà eseguirlo a breve, attenendosi per le dosi alle indicate in etichetta; si consiglia di non miscelarlo con agrofarmaci.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo: presenze non elevate di adulti della prima generazione “antofaga”, che si sviluppa sui fiori; non causa danni consistenti, al momento sono sconsigliati interventi a contrasto.

Cotonello dell’olivo o Psilla dell’olivo: presenze su germogli di bozzoli sericei bianchi, prodotti dagli stadi giovanili dello psillide; al momento non sono necessari interventi fitosanitari, questo psillide è facile preda di altri insetti suoi predatori naturali.

Cecidomide o rogna delle foglie dell’olivo: si è raggiunto il 60-70% degli sfarfallamenti, con inizio delle ovideposizioni sui nuovi germogli. Negli oliveti che presentano importanti infestazioni, va preso contatto con il tecnico per eventuali azioni di contrasto.

Euzophera: soprattutto nell’areale del lago di Garda si sono riscontrate, rispetto a scorse annate, maggiori presenze di questo lepidottero, soprattutto di E. bigella rispetto a E. pinguis. Le azioni a contrasto con prodotti fitosanitari sono difficili, perché sia le forme larvali sia le crisalidi sono protette dalla corteccia, in caso d’infestazioni le parti colpite vanno eliminate.

Occhio di pavone: le condizioni climatiche sono favorevoli allo sviluppo del micete, si consiglia di mantenere protetta la vegetazione, intervenendo con prodotti RAMEICI o DODINA, secondo le dosi indicate in etichetta e in relazione sia alla crescita vegetativa e sia ai presunti dilavamenti causati dalle piogge. Si ricorda che durante la fioritura i trattamenti fitosanitari con prodotti a base di RAME vanno sospesi.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO.

Bollettino n. 21 del 08.05.2023

SETTORE ORTICOLO

Pomodoro e patata pieno campo

Nel controllo della Peronospora stabilire qual è il momento ottimale per iniziare la difesa, rientra nei principi della difesa integrata. Questo obiettivo è stato raggiunto con l’aiuto del modello matematico previsionale IPI (Indice potenziale Infettivo). In collaborazione con ARPAV (U.O.C. Meteorologia e Climatologia) è stato attivato il servizio dal 1 di maggio e, attualmente, il rischio di infezioni da peronospora su una scala da 1 a 15 (1=nessun rischio; 15=inizio rischio) si attesta attorno a 8 per le zone di Montagnana (PD), Lusia (RO) e Lonigo (VI) e attorno a 4 per le zone di Porto Tolle(RO) Treviso e Buttapietra (VR).

Per il pomodoro da industria prematuro qualsiasi intervento antiperonosporico mentre si giustificano eventuali interventi contro le Batteriosi nel caso di grandinate o piogge battenti, utilizzando prodotti a base di ACIBENZOLAR o BACILLUS SUBTILIS o RAME. Dei tre batteri che colpiscono il pomodoro, il Pseudomonas syringae pv tomato è quello che si sviluppo con temperature dai 13 ai 20 °C, e che sono attualmente rilevate.

Per la patata dove l’indice è ancora molto basso non sono consigliati interventi antiperonosporici, mentre per le altre zone di intervenire solo su impianti particolarmente lussureggianti di varietà sensibili.

Asparago in allevamento

Su nuovi impianti specialmente al secondo anno con vegetazione superiore di un metro di altezza, viste le condizioni atmosferiche, prestare molta attenzione a possibili attacchi di Stemplyllium alla base dei turioni. Dove si riscontrassero le prime pustole intervenire con i principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione veneto (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Melanzana in serra

Le piante di melanzana innestate, dopo circa 20 giorni dal trapianto, devono essere pulite dai germogli presenti sia nel portainnesto che nel nesto, fino all’altezza di 10 cm dopo il punto di innesto, per garantire una fortificazione del fusto della pianta e allo stesso modo un ottimo sviluppo. Situazione anomala rispetto agli altri anni, non di natura fitopatologica, che deve essere sanata per evitare che i germogli del portainnesto prendino il sopravvento compromettendo la pianta.

Cetriolo in serra

Le condizioni sono favorevoli a possibili focolai di Afidi. I trapianti in generale sono tutti in piena raccolta pertanto si consiglia di effettuare un lancio di insetti utili quali Chrysoperla carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di Aphidius colemani. Non si segnala ancora presenza di Oidio.

Pomodoro, Melanzana in serra

In questo periodo si notano forti attacchi di formiche che erodono il fusto delle piante fino a portarle alla morte. Attualmente non ci sono prodotti registrati per il controllo di questo insetto.

Bollettino n. 20 del 05.05.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Pesco

Fase fenologica ingrossamento frutticini.

Oidio, Nerume: persistono le condizioni ancora favorevoli alle infezioni per entrambi i patogeni. L’oidio deve essere sempre ben controllato, soprattutto sulle varietà sensibili, con applicazioni ogni 7-10 giorni con ZOLFO che possiede anche una buona attività nei confronti di C. carpophilum. Nelle situazioni in cui serve un intervento antioidico più deciso è opportuno utilizzare una sostanza attiva più specifica come BUPIRIMATE od un TRIAZOLO.

Corineo: il pesco è ancora in una fase sensibile. Nelle situazioni in cui si valuta che il rischio di infezioni sia elevato è opportuno continuare la difesa eseguendo una ulteriore applicazione di CAPTANO, nel rispetto dei limiti previsti nelle LDTI regionali.

Cydia molesta: lo sfarfallamento del primo volo è quasi terminato e le catture nelle trappole sono in deciso calo. Prosegue l’ovideposizione e la nascita delle larve. Dove si sono avute catture superiori a 30 individui/trappola per settimana, e nei casi in cui è nota l’elevata pressione del fitofago, si può fare un’applicazione con un prodotto ad azione ovo larvicida. Sono naturalmente escluse le aziende che hanno adottato, come strategia di difesa, la confusione sessuale.

Albicocco

La coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.

Oidio: come indicato per il pesco, proseguire con le applicazioni di ZOLFO che possiede un’azione significativa anche contro il Nerume (C.carpophilum) e la Maculatura rossa (Apiognomonia erhythostroma).

Susino

La coltura è nella fase di allegagione/ingrossamento frutti.

Corineo: vedere la nota per il pesco.

C. funebrana: continua l'ovodeposizione e la nascita delle prime larve. Dove non si utilizza la confusione sessuale, è il momento di posizionare il trattamento con una sostanza attiva ad azione ovo-larvicida.

Ciliegio

Fase fenologica accrescimento frutticino.

Afidi (Myzus cerasi): sui germogli si nota la comparsa delle prime colonie. In questi casi intervenire con un aficida specifico (utilizzare ACETAMIPRID se si nota anche la presenza della Cimice).

Cimice asiatica: come già indicato in precedenza, in questa fase il ciliegio è una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. Al momento non si segnalano catture nei ciliegeti monitorati, tuttavia continuare le osservazioni nel frutteto ed in caso di presenza del fitofago prevedere un trattamento abbattente.

Melo

Fase fenologica frutticini 10-14 mm

Ticchiolatura: alla data di oggi risultano evase tutte le infezioni di aprile, per cui osservando la vegetazione possibile valutare l’efficacia della difesa fin qui condotta. Il modello RimPRO indica inoltre che anche il potenziale di inoculo svernante è praticamente esaurito e quindi, con la pioggia del primo di maggio, si può ritenere terminato il periodo delle infezioni primarie. E’ però opportuno continuare a mantenere ben difesa la vegetazione per tutto il mese di maggio al fine di evitare la diffusione delle eventuali infezioni secondarie. A questo scopo va assicurata, prima della pioggia, un’adeguata copertura con i consueti fungicidi indicati nelle LTDI.

Oidio: continuare la difesa antioidica, associando al trattamento antiticchiolatura formulati antioidici specifici.

Carpocapsa: il volo di prima generazione è ormai iniziato in tutti gli areali. Il modello previsionale a ritardo variabile indica anche che sono cominciate le prime ovideposizioni. Considerando le temperature previste per i prossimi giorni si ritiene che da sabato 06 maggio (per le situazioni più critiche) in poi è il momento corretto per l’applicazione di una sostanza attiva ovo-larvicida, quale il COLANTRANILIPROLE.

Afide grigio: dalle osservazioni di campo si nota che il trattamento pre-fiorale ha avuto una buona efficacia dove la bagnatura è stata adeguata. Focolai cominciano a manifestarsi dove questa applicazione non è stata eseguita nel migliore dei modi. In questi casi è opportuno effettuare il trattamento post-fiorale. Esso può essere ancora ritardato nei casi di completa assenza di colonie.

Pero

Fase fenologica di accrescimento dei frutticini.

Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo.

Maculatura bruna: le bagnature prolungate di questi giorni e l’aumento delle temperature incrementano il rischio di infezione. Nelle varietà sensibili va mantenuta un’adeguata copertura con trattamenti fungicidi preventivi e, se necessario, tempestivi per interrompere le infezioni in atto. Le sostanze attive da utilizzare in questo periodo sono diverse: FLUAZINAM, FLUDIOXONIL, FLUOPYRAM+FOSETIL, DODINA+FOSFONATO di K, DIFECONAZOLO, MEFENTRIFLUCONAZOLO.

Actinidia

La coltura è nella fase fenologica boccioli fiorali chiusi ( kiwi verde), a pre-fioritura (kiwi giallo).

PSA: i periodi piovosi e le temperature ancora fresche rendono questo periodo molto favorevole alla malattia. La protezione della vegetazione va mantenuta, specialmente prima delle piogge, utilizzando ACYBENZOLAR-S-METILE o SALI di RAME, fino alla pre-fioritura.

Maculatura batterica (Pseudomonas viridiflava): questa batterio è favorito da periodi umidi e con temperature miti ed è responsabile di infezioni su foglie ma soprattutto su boccioli fiorali, sui quali provoca imbrunimenti e successivi aborti. La difesa si basa su 2 trattamenti consecutivi, a distanza di 7 giorni, immediatamente prima delle fioritura, con BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENSENS, oppure SALI di RAME in formulazione disperss autorizzati su kiwi in fase vegetativa.

Cimice asiatica

Continua la dispersione dell’insetto su tutto il territorio e l’aumento delle catture nelle trappole del monitoraggio. Non si sono osservate ovature, che si stima però potranno essere deposte dalla prossima settimana.

Bollettino n. 19 del 03.05.2023

SETTORE ORTICOLO

Cavolo Cappuccio pieno campo

Forte presenza di Altica specialmente nelle colture non coperte da TNT. Su piante giovani e con forte infestazione intervenire con prodotti a base di DELTAMETRINA o ETOFENPROX o ACETAMIPRID.

Pomodoro in coltura protetta

Prime mine di Tuta absoluta nelle foglie. Per chi ha effettuato lanci di Nesidiocoris Tenuis alla dose di 0,5 individuo mq si consiglia di lanciare altri 0,5 individui mq con l’aggiunta del loro nutrimento viste le condizioni atmosferiche attuali. Inoltre si può intervenire con PHTHORIMAEA OPERCULELLA GRANULOVIRUS (consentito con uso eccezionale dal 23/02/2023 al 22/06/2023) che agisce per ingstione contro le larve della Tuta.

Cavolo Cappuccio in serra

Presenza su alcune serre di teste di cappuccio ingiallite. Non si tratta di malattia ma di errori di coltivazione quali: eccessiva concimazione azotata, sesti di impianto troppo fitti, scarsa aereazione delle serre, serre troppo ombreggiare (coperture vecchie o sporche o con ombreggiamenti delle colture precedenti).

Aglio

Siamo nella fase ingrossamento bulbilli. Sulle varietà precoci il rischio infezioni da Ruggine è più elevato e bisognerà dopo le piogge di questi giorni iniziare a controllarne in campo la presenza. La malattia si riconosce inizialmente da piccole tacche chiare in corrispondenza delle quali emergono delle pustole di colore giallo arancio. Alla prima presenza intervenire con prodotti idonei in miscela con bagnanti specifici per aumentarne l’adesività.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Distensione dell’infiorescenza con qualche presenza di mignole.

Situazione fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): dal monitoraggio settimanale si è rilevato un aumento della popolazione, non sono però necessari interventi a contrasto.

Mosca dell’olivo ( Bactrocera oleae): anche per la Mosca dell’olivo i controlli settimanali hanno evidenziato un aumento delle catture d’adulti maschi, segnale che la dinamica della popolazione è molto attiva.

Cotonello dell’olivo (Euphyllura olivina): si è rilevato la presenza di questo insetto su germogli e infiorescenze, le femmine ovidepongono nelle gemme, nei piccioli delle foglie e nelle piccole mignole. La vegetazione su cui si manifesta l’attacco è ricoperta dalle secrezioni dell’insetto sulle quali si possono sviluppare i funghi della fumaggine. I danni, normalmente, sono contenuti è da segnalare che questo insetto è facile preda di altri insetti suoi predatori, come i Crisopidi e i Sirfidi.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): al momento risultano schiuse circa il 10% delle uova perciò non vi è la necessità di un intervento fitosanitario.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): in questa settimana il livello di catture di adulti della generazione svernante è aumentata.

Parassiti fungini o Crittogame

Si segnala la presenza d’infezioni di Occhio di pavone, in caso di accertata presenza intervenire con prodotti RAMEICI o DODINA, che ha effetto sia curativo e sia preventivo.

SETTORE CEREALICOLO

Frumento

Diversi appezzamenti di frumento, soprattutto quelli in spigatura o varietà a taglia alta o particolarmente fitti, presentano vistosi allettamenti causate dalle piogge e forte vento. Dovranno essere monitorati con maggior attenzione rispetto agli impianti non allettati, in quanto il rischio di sviluppo di malattie fungiene,(Oidio, Septoria, Ruggine) è elevato.

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Lo stimolo termico della scorsa settimana ha dato impulso alla crescita vegetativa su tutte le varietà e in tutti i territori, tranne in quelli più freschi in cui le cultivar a germogliamento tardivo procedono ancora assai lentamente accentuando ancor più quella scalarità di fase tra i diversi ambienti già evidente in precedenza. Nelle situazioni più anticipate Glera, Chardonnay ecc. sono mediamente nello stadio di grappoli separati (BBCH 55) con 6-7 foglie distese e Merlot con 3-4 foglie distese (BBCH 13-14) mentre negli altri ambienti le tardive Garganeghe e Cabernet s. presentano 1-2 foglie distese (BBCH 11-12). 

Stato parassitario

Peronospora: le piogge di questi ultimi giorni sono considerate infettanti da tutti i modelli previsionali. Tutte le varietà, in tutti gli ambienti, presentano uno sviluppo vegetativo sufficiente per essere considerato recettivo al patogeno, tranne le Garganeghe, Cabernet ecc. in alcune zone più fredde. Finora, non è stato segnalato il ritrovamento di macchie d’olio da nessuna parte.

Oidio: nei vigneti di collina, sulle varietà precoci, sono stati rilevati diffusamente dei sintomi fogliari da infezioni ascosporiche. Secondo i modelli previsionali, le potenzialità infettive sono in crescita con l’aumento delle temperature.

Tignoletta: prosegue il volo degli adulti di prima generazione con la consueta irregolarità a causa delle temperature contenute. Nei vigneti esaminati sono state reperite le prime uova allo stadio “lattiginoso” deposte sulle brattee fiorali dei grappolini. (filmato E.Marchesini: https://youtu.be/SwytG1QILwU)

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): è iniziata la schiusa delle uova e la fuoriuscita delle neanidi. La loro mobilità è per ora limitata nelle vicinanze dell’ovisacco e dunque non è ancora iniziata la migrazione da sotto il ritidoma al fogliame. (filmato E.Marchesini : https://youtu.be/sRXgoQLO_yQ )

Fillossera (Daktulosphaira vitifoliae): sono state reperite le prime galle fogliari con, all’interno, le femmine e numerose uova. (filmato E.Marchesini: https://youtu.be/yyDdFT4jHCQ )

Indirizzi di difesa

Dopo i recenti dilavamenti è necessario rinnovare la copertura fungicida contro Peronospora, Escoriosi e Oidio prima dell’arrivo delle prossime piogge e il più possibile a ridosso di esse. Indipendentemente dalla linea di difesa prescelta, impiegare comunque dei prodotti preventivi di contatto contro la Peronospora, eventualmente abbinati con altri dotati di attività sistemica (FOSFONATI, FOSFITI, INDUTTORI di RESISTENZA ecc) laddove lo sviluppo è già avanzato. Contro l’Oidio, impiegare dello ZOLFO a dosi medie (meglio se in formulazione bagnabile) o dei prodotti sistemici (IBE ecc.) nei vigneti più soggetti, oppure anche delle STROBILURINE nelle realtà soggette ad infezioni ricorrenti di Black rot.

Contro la Fillossera, solamente nei vigneti dove questo insetto è un infestante abituale e causa il blocco vegetativo nel corso dell’estate, è questo il momento idoneo per intervenire con un insetticida specifico.

Si ricorda infine, per coloro che intendono combattere le infestazioni di Cocciniglia farinosa con la tecnica della confusione sessuale, che gli erogatori devono essere installati entro la metà di maggio.

Altre indicazioni: proseguire e completare le operazioni di gestione della vegetazione in eccesso (scacchiatura teste, diradamento gemme di controcchio) prima che i germogli inizino ad irrobustirsi.

Bollettino n. 18 del 28.04.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Anche nella settimana appena trascorsa si sono avute piogge con temporali e ancora grandinate che, specie nella parte meridionale della regione, hanno causato gravi danni.

Pesco

Fase fenologica ingrossamento frutticini.

Oidio: continua la fase sensibile alle infezioni. Proseguire con la difesa contro questo patogeno con sostanze attive ad azione specifica. Si ricorda che lo ZOLFO possiede anche un’attività di repellenza nei confronti di Cimice asiatica.

Cydia molesta: il volo degli adulti volge al termine. Continuano le ovideposizioni e le nascite larvali. Al momento non sono necessari interventi insetticidi. Monitorare la situazione del frutteto per programmare un eventuale trattamento abbattente.

Albicocco, Susino

La coltura è nella fase di ingrossamento frutti/indurimento del nocciolo.

Oidio: continua la fase sensibile alle infezioni. Proseguire, in particolare negli impianti solitamente colpiti, con applicazioni di ZOLFO.

Nerume (C. carpophilum): persistono le condizioni favorevoli alle infezioni. In questo periodo, dove non si è ancora proceduto e sulle varietà sensibili, intervenire con prodotti a base di ZOLFO o PYRACLOSTROBIN

Ciliegio

Fase fenologica tra caduta petali ed allegagione.

Cilindrosporiosi: nelle situazioni storicamente interessate al problema intervenire con un’applicazione di DODINA (attenzione alla miscela con altri prodotti o concimi, verificare quanto riportato in etichetta).

Afidi: alla comparsa dei primi focolai intervenire con un trattamento specifico.

Cimice asiatica: in questa fase il ciliegio rappresenta una delle colture più attrattive nei confronti di H.halys, che trova nei giovani frutticini una prima fonte di alimentazione. E’ quindi opportuno monitorare il frutteto osservando attentamente la vegetazione. In caso di presenza significativa del fitofago prevedere un trattamento abbattente.

Melo

Fase fenologica compresa tra allegagione e frutticini 6-10 mm.

Ticchiolatura: sono segnalati sintomi su foglia in alcune situazioni dove la difesa preventiva non è stata sufficientemente accurata, in generale però il controllo delle infezioni è stato efficace. 

Le due piogge della scorsa settimana hanno dato origine a due nuove infezioni, che il modello ha giudicato molto gravi. Le previsioni indicano un rischio molto elevato anche per la prossima pioggia, attesa tra domenica e lunedì. Effettuare un’adeguata copertura nelle 24/48 ore immediatamente precedenti l’evento piovoso, in modo da assicurare la perfetta copertura di tutta la vegetazione che, ricordiamo, in questa fase ha uno sviluppo molto rapido. Per questa applicazione è ancora possibile l’utilizzo di prodotti contenenti una sostanza attiva appartenete alla categoria delle SDHI (totale massimo nr. 4 per anno).

Oidio: continuare la difesa antioidica, utilizzando nei trattamenti contro la ticchiolatura sostanze attive a duplice azione o associando al trattamento formulati antioidici specifici

Carpocapsa: è iniziato il volo di prima generazione in tutte le zone della regione. Al momento non è necessario nessun intervento.

Afide grigio: dalle osservazioni di campo si nota che il trattamento pre-fiorale ha avuto una buona efficacia, in particolare dove la bagnatura è stata adeguata. Dai prossimi giorni è possibile effettuare il trattamento post-fiorale, che però è opportuno eseguire solo dopo aver effettuato un attento controllo della vegetazione e accertata la presenza delle primissime colonie.

Cemiostoma (Leucoptera malifoliella): negli ultimi anni si è notato un incremento delle popolazioni di questo microlepidottero e in diversi casi è stato necessario intervenire con un insetticida. Monitorare con attenzione le catture nelle trappole per valutare un eventuale trattamento specifico.

Pero

Fase fenologica di accrescimento dei frutticini.

Ticchiolatura: vale quanto segnalato per il melo e già riportato nei precedenti bollettini.

Erwinia amylovora: le recenti grandinate sono vie di penetrazione alle infezioni del batterio. Utile in questa fase l’utilizzo di A. PULLULANS, B. AMYLOLIQUEFACIENS, B.SUBTILIS, ACYBENZOLAR-S METILE e SALI di RAME.

Maculatura bruna: il rischio di infezioni è ancora contenuto, ma in aumento. E’ quindi il momento di programmare una difesa adeguata basata su interventi specifici, con prodotti fungicidi noti per l’azione di contenimento di questo patogeno (ad esempio: DITIOCARBAMMATI, DODINA, DITHIANON, PYRIMETANIL, FLUAZINAM, FOSFONATI, SDHI).

Actinidia

La coltura è nella fase di rigonfiamento dei boccioli fiorali.

PSA: i temporali di questi giorni sono degli eventi estremamente favorevoli alle infezioni da PSA. Mantenere elevato il livello della difesa con trattamenti con ACYBENZOLAR-S-METILE o SALI di RAME, questi ultimi da effettuarsi prima della pioggia.

Si ricorda che, in caso di grandinata, è molto importante intervenire subito con prodotti ad azione battericida o batteriostatica.

Cimice asiatica: continua l’aumento delle catture in campo.

PROSSIMO BOLLETTINO mercoledì 3 maggio 2023

Bollettino n. 17 del 26.04.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’attività vegetativa, frenata dalle basse temperature da tre settimane, sta riprendendo a progredire normalmente anche negli ambienti meno caldi. Lo stadio di sviluppo attuale è molto scalare tra le diverse situazioni colturali ed è assai irregolare anche nei medesimi vigneti tra le diverse varietà. Nei settori meglio esposti, o comunque più anticipati, la crescita dei germogli è stata notevole (diversamente da tutti gli altri) con le varietà a germogliamento precoce Glera, Chardonnay, Corvina ecc. che hanno raggiunto lo stadio di grappolini nettamente visibili (BBCH 53) mentre nei comprensori di pianura aperta e fondovalle, o comunque più freddi, le varietà tardive si trovano tra l’uscita delle foglie e 1-2 foglie distese (BBCH 10-13).

Stato parassitario

Peronospora: le recenti precipitazioni dovrebbero aver favorito il processo di maturazione delle oospore svernanti e, almeno in parte, anche la loro germinazione. Di conseguenza potrebbero essere partite le prime infezioni stagionali nei vigneti con vegetazione recettiva.

Oidio: le piogge in questione dovrebbero essere state favorevoli anche per questo patogeno ed aver consentito la partenza delle prime infezioni ascosporiche.

Tignoletta: il volo degli adulti maschi di prima generazione è in ripresa ed è iniziato quasi ovunque.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): prosegue la fase di formazione degli ovisacchi cerosi da parte delle femmine. Finora non sono stati rilevate neanidi in movimento.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): sotto gli scudetti più grossi delle femmine mature si notano le prime uova deposte. Questa fase è normalmente molto prolungata.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): nei vigneti già infestati lo scorso anno, i ritrovamenti di adulti provenienti dalle sempreverdi spontanee presenti nelle bordure sono in considerevole aumento. Si ricorda che l’insetto misura 3 mm circa, ha ali bruno-verdastre con macchie azzurre e una caratteristica venatura rossa a forma di Y nel terzo distale.

Indirizzi di difesa:

In tutti i vigneti che hanno raggiunto o superato lo stadio vegetativo di recettività verso la Peronospora (almeno 3 foglie distese all’incirca) è necessario provvedere ad eseguire un trattamento di prevenzione, o una ricopertura nel caso sia stato eseguito il primo la settimana scorsa, prima dell’arrivo delle prossime piogge. I prodotti impiegabili in questa fase sono tipicamente quelli di contatto (METIRAM, FOLPET, RAMEICI ecc) validi sia contro la Peronospora che l’Escoriosi, affiancati da un ANTIOIDICO organico negli ambienti e sulle varietà più soggette, oppure da uno ZOLFO a dosi medio-basse in tutte le altre situazioni (preferendo in tal caso i formulati liquidi che sono meno dilavabili).

Coloro che intendono combattere le infestazioni di Cocciniglia farinosa con la tecnica della confusione sessuale possono applicare gli erogatori disponibili sul mercato fino alla metà di maggio, non oltre.

Si ricorda che non è questo il momento idoneo per il trattamento insetticida contro la Cicalina maculata bensì più avanti quando saranno rilevate in prevalenza le forme giovanili di prima generazione.

Altre indicazioni: negli impianti laddove è già ben visibile la carica produttiva potenziale, è opportuno intervenire subito con le scacchiature delle teste nelle controspalliere e col diradamento delle gemme di controcchio, laddove necessario.

SETTORE ORTICOLO

Diffuse e consistenti grandinate in alcune zone della Regione nella mattina del 25 di aprile. Quanto prima intervenire con prodotti a base di RAME per disinfettare eventuali ferite e limitare infezioni fungine o batteriche

Lattuga pieno campo

In alcuni appezzamenti di lattuga si nota la presenza di Afide (Myzus persicae) specialmente nelle foglie vicine al cuore. Con reale presenza intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID o SPIROTETRAMAT, mentre per le aziende biologiche, intervenire con SALI POTASSICI di acidi grassi e successivamente verso sera effettuare un intervento con PIRETRINE.

Fragola

A pieno campo, siamo in piena fioritura/ingrossamento frutti. Viste le attuali condizioni atmosferiche, si consiglia di effettuare un intervento contro la Muffa grigia (Botritis cinerea) con uno dei principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione(https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

In raccolta le fragole in serra. Forte presenza di Tripidi favoriti dal clima caldo umido. Limitatamente ai focolai intervenire dopo lo stacco, con prodotti a breve periodo di carenza -AZADIRACTINA, OLIO di ARANCIO, SPINOSAD (3 giorni di carenza) o SALI POTASSICI, TERPENOID BLEND (nessuna carenza)-. Controllare la presenza di Ragno rosso.

Asparago

Sugli impianti in produzione del verde e sugli impianti in allevamento, prime ovature di Criocera. Monitorare la presenza e alla schiusa delle uova, iniziare i trattamenti unicamente negli impianti in produzione.

Cetriolo e melanzana in serra

Si notano i primi focolai di Aleurodide (Trialeurodes vaporariorum) specialmente nelle file più esterne della serra e attraverso il monitoraggio effettuato con le trappole cromotropiche gialle (1 trappola ogni 100 mq). Siamo prossimi alla raccolta pertanto intervenire con prodotti a base di PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS o TERPENOID BLEND e successivamente effettuare lanci di Encarsia formosa e/o Eretmocerus eremicus.

Melanzana in serra

In forte aumento i danni da Grillotalpa. Si nutre delle radici e le giovani piante possono appassire e morire.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Prosegue l’accrescimento dei germogli, nelle aree più esposte e con varietà precoci si ha la comparse delle prime infiorescenze.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): si registra un basso numero di catture d’adulti, in questo momento il monitoraggio è utile per osservare quanto è presente il lepidottero negli oliveti.

Cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae): qualche neanidi e assenza di forme di fumaggine, non sono opportune azioni di contrasto.

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): si sono rilevati adulti in migrazione dai siti di svernamento agli olivi.

Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea): la caduta di precipitazioni, seppure di limitata quantità, ha aumentato l’umidità dell’aria e le ore di bagnatura fogliare, creando condizioni favorevoli allo sviluppo del micete. Negli oliveti che, già in passato, hanno avuto importanti infezioni, si consiglia di eseguire un trattamento con prodotti RAMEICI (OSSICLORURI, POLTIGLIE, SOLFATI) e con l’aggiunta di prodotti a base di ZOLFO. Il RAME ha funzione di protezione delle foglie non ancora infette e facilita la caduta di vegetazione già contagiata, non protegge, pertanto, le foglie che si stanno formando, però, a queste, riduce la possibilità di essere infettate, giacché elimina parte dell’inoculo presente. E’ utile ricordare che un intervento con rameici nella fase di formazione delle infiorescenze è importante anche per ridurre la presenze di Cercospora, Lebbra Rogna dell’olivo.

Dove, invece, si riscontrano infezioni già in atto è possibile utilizzare la DODINA, fungicida ad azione preventiva e curativa.

Bollettino in collaborazione con AIPO

Bollettino n. 16 del 21.04.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Nella settimana appena trascorsa si sono avute piogge con temporali, anche intensi, e grandinate nella parte meridionale della regione. Dalle sommatorie termiche si evince che si mantiene l’anticipo di stagione di 8-10 giorni rispetto al 2022.

Pesco

Fase fenologica: ingrossamento frutticini.

Bolla, Oidio: continuano le condizioni favorevoli allo sviluppo della bolla. Mantenere ancora la copertura delle giovani foglie con fungicidi autorizzati in questa fase. Il periodo attuale risulta favorevole anche all'oidio per il cui controllo eseguire un ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici in post fioritura.

Fusicocco: le temperature miti del periodo e l’umidità elevata sono condizioni favorevoli alle infezioni di Fusicoccum amygdali, da controllare con prodotti a base di CAPTANO o SALI di RAME. Efficaci anche i funghi antagonisti del gen. TRICHODERMA.

Nerume (C. carpophilum): le infezioni sono favorite da piogge e prolungate bagnature della vegetazione. Com’è noto, la fase di maggior rischio va da inizio scamiciatura e si potrae per circa 30 giorni. In questo periodo, e sulle varietà sensibili, intervenire con prodotti a base di ZOLFO o PYRACLOSTROBIN

Cydia molesta: continua il volo degli adulti, le prime ovideposizioni e si osservano anche le prime nascite larvali. Non sono necessari interventi chimici in questo periodo.

Forficula: dove il problema è noto è questo il momento di predisporre anelli collanti attorno alle piante per intercettare l’eventuale risalita degli insetti.

Anarsia lineatella: in alcuni pescheti di recente impianto si segnalano danni sui germogli derivanti dall’attività trofica delle larve di anarsia, indice di un aumento della presenza di questo fitofago. Dove non si effettua la confusione sessuale è opportuno monitorare la situazione nel proprio frutteto attraverso le trappole sessuali, per intervenire in caso di necessità.

Albicocco

La coltura nella fase di ingrossamento frutti.

Batteriosi (Xanthomonas arboricola pv. pruni): problematica che nelle varietà sensibili trova le condizioni ideali durante i periodi umidi e piovosi. In queste situazioni effettuare delle applicazioni preventive con SALI di RAME.

Susino

La coltura è in fase di allegagione.

Vedi albicocco

Ciliegio

Fase fenologica tra fine fioritura/caduta petali.

Monilia: nel caso siano previste precipitazioni effettuare un trattamento specifico.

Melo

Fase fenologica compresa tra piena fioritura e frutticini 4-8 mm.

Ticchiolatura: sintomi osservati sui testimoni non trattati, localizzati sulle foglie basali della rosetta, e riferibili alle piogge del 26 marzo e del 9 aprile. La pioggia del 13-14 aprile ha dato origine ad un’infezione molto grave, da considerare la prima vera infezione “chiave” dell’anno: i modelli previsionali indicano un rischio molto elevato anche per la prossima pioggia. Si ricorda che in questa fase fenologica il pericolo di infezione è massimo e quindi occorre prestare molta attenzione alla copertura della vegetazione, da effettuarsi prima della pioggia, e che deve essere molto accurata. Va anche ricordato che in questa fase lo sviluppo della vegetazione è molto rapido e che, di conseguenza, un trattamento di copertura ha un’efficacia di quattro, cinque giorni. Passato questo periodo, se necessario, la copertura deve essere ripristinata.

Oidio: sono comparsi i primi sintomi di infezioni secondarie. Continuare la difesa antioidica associando i vari formulati specifici nei trattamenti contro la ticchiolatura.

Carpocapsa: in molte trappole si segnalano catture di adulti, a conferma dell’inizio del volo di prima generazione.

Antonomo del melo: in alcuni frutteti si segnala la presenza di questo fitofago minore che però, in condizioni particolari, può dare origine a danni ingenti. Prestare attenzione ai sintomi sui fiori che, in caso di attacco, appaiono ancora chiusi e di colore bruno e al cui interno si può notare la presenza della larva o della pupa. In questo caso sarà importante prevedere, nella prossima stagione, uno specifico intervento prefiorale.

Pero

Fase fenologica compresa tra inizio allegagione ed accrescimento dei frutticini.

Ticchiolatura: patogeno ancora potenzialmente molto pericoloso in queste fasi. Per il suo controllo sono a disposizione diverse sostanze attive, alcune delle quali sono efficaci anche per il controllo della Maculatura bruna, e quindi da preferire. Tra queste DODINA, FLUAZINAM, DIFECONAZOLO+DITHIANON, MEFENTRIFLUCONAZOLO+partner di copertura o DITIOCARBAMMATI.

Erwinia amylovora: periodo ancora critico, anche per le ferite da grandine che possono costituire vie di penetrazione alle infezioni. Utile in questa fase l’utilizzo di BACILLUS SUBTILIS, B. AMYLOQUEFACIENSES, ACIBENZOLAR-S-METILE e SALI di RAME.

Maculatura bruna: sulle varietà sensibili mantenere la rottura del cotico erboso ed il relativo interramento dei residui della vegetazione.

Actinidia

La coltura è nella fase di bottoni fiorali separati.

PSA: qualche manifestazione, ma ancora abbastanza limitata. Tuttavia il periodo è molto favorevole alla malattia, per cui la protezione della vegetazione va mantenuta in modo accurato. Utili i trattamenti con ACYBENZOLAR-S-METILE o SALI di RAME, fino alla pre-fioritura.

Clorosi ferrica: si osservano fenomeni di clorosi in molti impianti dovuti agli stress ambientali (siccità e da temperature molto basse dell’ultimo periodo).

Cimice asiatica

Continua l’uscita dai ricoveri invernali e si sono riscontrate le prime catture in campo. Posizionare i “totem” per la cattura massale e le apposite reti protettive.

Bollettino n. 15 del 19.04.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

L’attività vegetativa sta procedendo lentamente, condizionata dalla carenza di gradi calore che perdura da inizio mese, particolarmente nelle situazioni di pianura e fondo valle. In questi ambienti, l’anticipo di fase riscontrato due settimane fa appare quasi del tutto riassorbito.

Lo stadio predominante su Glera, Chardonnay, Pinot, Merlot, Corvina è di 1-4 foglie distese (BBCH 14-53) con situazioni di 6-8 foglie distese e grappolini ben visibili negli ambienti più anticipati.

Le varietà a germogliamento medio-tardivo, Garganeghe, Cabernet, Manzoni bianco ecc, si presentano mediamente comprese tra la gemma gonfia e l’uscita delle foglie (BBCH 01-10).

Stato parassitario

Peronospora: Secondo alcuni modelli previsionali le piogge della settimana scorsa hanno determinato una prima, lieve, germinazione di oospore in alcuni areali. Le prossime piogge pertanto potrebbero dare origine a qualche debole infezione (modello RIMPRO, varietà con due foglie distese).

Altri patogeni: nulla da segnalare al momento.

Tignoletta: il volo dei maschi di prima generazione prosegue ad intermittenza ma risulta in contenuto aumento negli ambienti anticipati.

Cocciniglia farinosa (Planococcus ficus): le femmine svernanti giunte a maturità hanno iniziato a produrre il caratteristico ovisacco ceroso che contiene le uova deposte di color giallastro.

Cocciniglia bianca (Pseudococcus comstocki): le uova svernanti non hanno ancora iniziato la schiusa. Il controllo della presenza di questa specie va effettuato lungo tutto il fusto delle piante, dalla testa fino alla ceppaia, tenendo presente che al piede di quelle più infestate si ritrovano spesso degli ammassi di terra compattata dove le formiche custodiscono le uova di questi parassiti.

Cocciniglia del corniolo (Parthenolecanium corni): gli scudetti attualmente reperibili sul legno di più anni sono di varie dimensioni e corrispondono all’età raggiunta dalle femmine svernanti. Nei vigneti infestati è utile verificare il livello di parassitizzazione naturale. Se si riscontra una buona percentuale di scudetti forellati è probabile che l’entomofauna parassitoide sia in grado di controllare, da sola, le popolazioni di questa cocciniglia.

Cicalina maculata (Erasmoneura vulnerata): nei vigneti già infestati lo scorso anno si osservano le prime comparse di adulti provenienti dalle sempreverdi spontanee presenti nelle bordure. L’insetto misura 3 mm circa, ha ali bruno-verdastre con macchie azzurre e una caratteristica venatura rossa a forma di Y nel terzo distale.

Indirizzi di difesa

Attualmente il rischio atteso di infezioni Peronosporiche è molto basso in tutto il territorio regionale. Ciononostante, ma solo nei vigneti che hanno raggiunto uno sviluppo vegetativo sufficiente in termini di recettività (almeno 3 foglie distese all’incirca), si deve fare attenzione all’evoluzione del meteo dei prossimi giorni ed prepararsi ad intervenire col primo trattamento cautelativo stagionale, impiegando prodotti di copertura a base di METIRAM, FOLPET o RAMEICI contro peronospora ed escoriosi affiancati da un antioidico organico negli ambienti e sulle varietà più soggette (es. MEPTIL DINOCAP, SPIROXAMINA ecc) o ZOLFO a dosi medio-basse in tutte le altre situazioni. Coloro che intendono combattere le infestazioni di Cocciniglia farinosa con la tecnica della confusione sessuale devono applicare gli erogatori entro fine aprile, cioè prima dell’inizio del volo dei maschi. Per iniziare la difesa contro la Cicalina maculata invece bisogna attendere la comparsa prevalente delle neanidi di prima generazione.

Altre indicazioni: negli impianti più anticipati di Glera e altre precoci, laddove è già ben visibile la carica produttiva potenziale, è opportuno intervenire subito con le scacchiature delle teste nelle controspalliere e col diradamento delle gemme di controcchio, laddove necessario.

SETTORE ORTICOLO

Radicchio primaverile

Iniziare le lavorazioni sull’interfila (fresatura o sarchiatura o interventi manuali) per arieggiare il terreno, eliminare eventuali infestanti e apportare una prima frazione di concime AZOTATO (NITRATO di CALCIO per le aziende convenzionali o concime organico ad alto contenuto di AZOTO per le aziende biologiche).

Prestare attenzione alla rimozione del TNT da eseguirsi nelle ore serali per evitare possibili scottature e una volta terminata la sarchiatura e concimazione, ricoprire con TNT per garantire un buon accrescimento della pianta viste le attuali condizioni climatiche. Non si riscontrano al momento avversità.

Melanzana in serra

Primi focolai di Tripidi su piante trapiantate da 15-20 giorni. Contro questo insetto si può intervenire con prodotti a base SPINOSAD e dopo una settimana si può intervenire con i primi lanci di insetti utili.

Peperone in serra

Si notano i primi focolai di Afidi nelle file più esterne della serra su piante trapiantate da 20-25 giorni. Intervenire localmente con prodotto a base di SPIROTETRAMMATO (intervenire alla mattina e con giornate soleggiate) o FLONICAMIDE. Dopo una settimana si possono effettuare i primi lanci di insetti utili. Dove si intende attuare un controllo unicamente con gli insetti utili, effettuare un primo lancio di Chrysoperla Carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 0,5 individui mq di Aphidius Colemani.

Pomodoro, cavolo cappuccio, cavolfiore in serra

Con le condizioni atmosferiche attuali, si consiglia di tenere il più possibile le serre aperte (anche di notte se le condizioni lo permettono) per mantenere una pianta asciutta, riducendo al minimo le condizioni per lo sviluppo di infezioni Peronosporiche. Con i primi sintomi si consiglia di intervenire con uno dei principi attivi indicati nelle Linee di difesa integrata della regione (https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata) verificando che il prodotto commerciale sia autorizzato in serra e rispettando i tempi di carenza specialmente per il cavolo cappuccio ed i cavolfiore che sono prossimi alla raccolta.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Accrescimento dei germogli apicali e laterali degli olivi, che si stanno allungando, con l’emissione di nuova vegetazione riconoscibile dalla colorazione chiara.

Difesa fitosanitaria

Mosca dell’olivo (Bactrocera oleae): le condizioni meteo hanno notevolmente ridotto il volo di adulti si prevede che anche per tutta la settimana prossima ci sarà un’ulteriore flessione.

Cecidomia delle foglie d’olivo (Dasineura Oleae): la presenza di antagonisti naturali sta limitando la presenza dello sviluppo delle forme larvali contenute nelle galle, attualmente composta per lo più da larve di terza età e, pure, da pupe, che è lo stadio di sviluppo che precede l'adulto. Non sono ancora stati rilevati fori d'uscita.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): limitati spostamenti di adulti sugli alberi che, per le ancora basse temperature, rimangono riparati.

Parassiti fungini

L’attuale andamento climatico, con temperature medie di 11°C e circa nove ore di bagnatura fogliare, favorisce lo sviluppo d’infezioni fungine, come Occhio di pavone e Piombatura, che però rimangono limitate da una vegetazione che non è in veloce crescita. Se non già attuato dopo la potatura, si consiglia un intervento con prodotti RAMEICI, come OSSICLORURO di RAME eventualmente unito a dello ZOLFO BAGNABILE.

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO.

Bollettino n. 14 del 14.04.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Nella notte tra il 5 ed i 6 aprile, soprattutto nella parte meridionale della regione, le temperature minime sono scese al di sotto dello zero causando danni da gelata sulle drupacee.

Persiste l’anticipo di stagione di 8-10 giorni rispetto al 2022.

Pesco

fase fenologica compresa tra scamiciatura e allegagione

Bolla, Corineo, Oidio: le condizioni ambientali sono ancora favorevoli alle infezioni di bolla. Mantenere la copertura delle giovani foglie e dei frutticini con fungicidi autorizzati in questa fase (es. CAPTANO o DODINA). Il periodo attuale risulta favorevole anche all'oidio, che va controllato con un ciclo di 2-3 interventi con fungicidi antioidici.

Cydia molesta: le catture nelle trappole a ferormoni sono in aumento e siamo prossimi all’inizio dell’ovideposizione. In questa fase non sono necessari trattamenti specifici (solo in aziende a forte pressione è possibile intervenire con ovo larvicidi).

Albicocco

La coltura nella fase di ingrossamento frutti.

Vedere le indicazioni del bollettino precedente.

Susino

La coltura è in fase di allegagione.

Afidi : ripetere il trattamento, da eseguirsi in post-fioritura.

Cydia funebrana: installare i dispenser per la confusione sessuale.

Ciliegio

Fase fenologica tra piena fioritura/fine fioritura.

Monilia: monitorare le condizioni meteorologiche al fine di programmare un intervento specifico nel caso siano previste precipitazioni.

Melo

Fase fenologica compresa tra inizio e piena fioritura.

Ticchiolatura: nei testimoni non trattati sono comparse, sulle foglie basali della rosetta, le prime macchie di ticchiolatura riferibili all’infezione causata dalla pioggia del 26 marzo. In questa fase fenologica il rischio di infezione è molto alto e quindi occorre prestare molta attenzione alle previsioni meteo.

Nel caso di pioggia intervenire preventivamente con prodotti di copertura (eventuale aggiunta di ANILINOPIRIMIDINE) o, preferibilmente, utilizzando prodotti contenenti una sostanza attiva appartenente al gruppo SDHI, in associazione con un partner di copertura. Considerare che in questa fase lo sviluppo della vegetazione è molto rapido e che, di conseguenza, un trattamento di copertura ha un’efficacia di quattro, cinque giorni. Passato questo periodo, se necessario, la copertura deve essere ripristinata.

Oidio: le condizioni continuano ad essere molto favorevoli allo sviluppo del patogeno. Unire sempre, al trattamento contro la ticchiolatura, anche una sostanza attiva ad attività antioidica (le sostanze attive SDHI sono efficaci anche contro l’oidio).

Carpocapsa: è iniziato il volo di prima generazione. Completare la distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Pero

Fase fenologica compresa tra fine fioritura e allegagione.

Ticchiolatura: fase particolarmente sensibile alle infezioni da Venturia pyrina. Per gli interventi porre in atto le stesse raccomandazioni indicate per il melo.

Erwinia amylovora: periodo ancora critico, anche se le basse temperature limitano l'aggressività del patogeno. Nei pereti a rischio trattare con sostanze come ACYBENZOLAR-s-metile o i B. subtilis, B. amyloliquefaciens, A. pullulans, diventa d’obbligo (anche più di un trattamento come da etichetta).

Maculatura bruna: per contrastare questa patologia, sulle varietà sensibili, è il momento di eseguire le prime rotture del cotico erboso ed il relativo interramento dei residui della vegetazione tramite frangizolle.

Afidi, Tentredine: a fine caduta petali è utile ripetere l’intervento contro afidi, eventualmente utilizzando una sostanza attiva efficace anche nei confronti delle giovani larve di tentredine (ACETAMIPRID, FLUPYRADIFURONE).

Acari eriofidi: se necessario intervenire con ABAMECTINA o ZOLFO.

Actinidia

La coltura è nella fase di bottoni fiorali visibili.

PSA: presenza dei sintomi ancora limitata tuttavia il prossimo periodo, in cui sono previste temperature fresche e piogge è particolarmente critico per le infezioni da PSA. Continuare la protezione della vegetazione con applicazioni con prodotti RAMEICI o con ACYBENZOLAR-s-metile (2, 3 interventi sino alla pre-fioritura).

Cimice asiatica

Continua l’uscita dai ricoveri invernali e si sono riscontrate le prime catture in campo. Posizionare i “totem” per la cattura massale.

Bollettino n. 13 del 12.04.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

Le basse temperature dell’ultimo periodo hanno rallentato più o meno vistosamente l’attività vegetativa acuendo la scalarità di sviluppo tra gli ambienti di collina meglio esposti e quelli di pianura/fondovalle.

Comprensorio orientale: la Glera e lo Chardonnay hanno terminato il germogliamento quasi ovunque; il Pinot Grigio, il Merlot e il Raboso sono prossimi a terminarlo mentre Cabernet Sauvignon e Incrocio Manzoni lo stanno per iniziare.

Comprensorio occidentale: stadio mediamente ricompreso tra il germogliamento e l’uscita delle foglie (BBCH 09-10). Lo Chardonnay negli ambienti più anticipati presenta da 2 a 4-5 foglie spiegate e grappolini appena visibili (BBCH 12-14) mentre la Garganega e le altre tardive sono in gemma gonfia-cotonosa (BBCH 01-05).

Stato parassitario

Patogeni: nulla da segnalare. Tignoletta: in questi giorni sono state rilevate le prime catture di individui maschi nelle trappole dislocate negli ambienti di pianura e fondovalle. Coloro che intendono monitorare il volo della 1^ generazione devono installare rapidamente le trappole a feromoni.

Indirizzi di difesa

Le condizioni ambientali sono state fin qui assolutamente sfavorevoli per i patogeni, in particolare per la Peronospora. In via generale, pertanto, non c’è alcuna necessità di trattamenti cautelativi, per ora. Solo nelle situazioni con manifeste evidenze di Escoriosi o di Oidio è da valutare l’esecuzione di un primo intervento fungicida, se non già eseguito, con METIRAM, FOLPET o Rameici contro il primo e con MEPTIL DINOCAP o ZOLFO contro il secondo.

SETTORE ORTICOLO

Patata

La maggior parte degli impianti sono stati irrigati, sia per favorire il germogliamento dei tuberi, sia per attivare i diserbi di pre-emergenza. Le varietà più precoci –Agata, Colomba- presentano 3/4 foglie emerse. Per il controllo degli Elateridi, in occasione della seconda rincalzatura, in programma dalla prossima settimana, è possibile impiegare come geodisinfestante oltre ai prodotti fitosanitari a base di LAMDA-CIALOTRINA, anche quelli a base di TEFLUTRIN (autorizzato alla rincalzatura nell’ottobre 2022) nel rispetto dei dosaggi e tempi (BBCH 105-125) presenti in etichetta.

Zucchino in ambiente protetto e semiprotetto

Le piante stanno iniziando l’accrescimento dei frutti, ma a causa dell’andamento climatico degli scorsi giorni e lo scarso vigore vegetativo, le zucchine si presentano di un verde molto intenso, deformi e pezzatura ridotta. In queste situazioni si consiglia di eliminare/asportare tutti i frutti per dare vigoria alla pianta e alimentare le nuove zucchine. Soprattutto nelle serre, controllare periodicamente sulla pagina inferiore la presenza di Afidi.

Pomodoro in coltura protetta

In questo periodo si nota presenza di adulti di Tuta absoluta nelle trappole cromotropiche e pertanto si consiglia di intervenire con i primi lanci di insetti utili quali Macrolophus Pygmaeus e/o Nesidiocoris Tenuis alla dose di 0,5/1 individuo mq.

Melone in serra

In ritardo di qualche giorno lo sviluppo vegetativo. La varietà precoce Talento presenta i primi frutticini mentre sulle altre varietà si stanno posizionando arnie di bombi o nuclei di api a perdere, per l’impollinazione. A parte qualche pianta con sintomi da Dydimella, nel complesso la stato fitosanitario è buono.

Colture floricole/ornamentali

Su vivai di Rose, Lauroceraso, Photinie in pieno campo, presenza di Afidi nei giovani germogli. Appena le condizioni climatiche si saranno stabilizzate (temperature e ventosità) si consiglia di intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID o TAUFLUVALINATE; per le rose prestare attenzione a non trattare in fioritura.

Su piante ornamentali in vivaio, presenza di larve di Oziorinco nei primissimi stadi di sviluppo. La loro presenza si può anche notare dal fatto che la superfice del terreno nel contenitore è smossa in quanto gli uccelli cercano le larve per mangiarle. Intervenire con nematodi quali Sternernema feltiae o Heterorhabditis spp.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Accrescimento dei germogli apicali e laterali degli olivi.

Azioni agronomiche

La maggior parte degli oliveti si presenta in un buono stato vegetativo. Se non già eseguita, va completata la concimazione autunno/invernale con la somministrazione al terreno di AZOTATI, utile nelle fasi di fioritura, allegagione, maturazione. È possibile ricorrere anche alla concimazione fogliare, che può compensare eventuali mancanze di microelementi, come il BORO, il MANGANESE e lo ZINCO, oltre che far fronte a transitorie carenze di macroelementi, come l’AZOTO, il FOSFORO e il POTASSIO, ed essere utile per momenti di necessità. La concimazione fogliare consente una rapida assimilazione e traslocazione dei nutrienti, come gli azotati, i fosfo-potassici e i concimi organici associati a microelementi.

In piante lesionate da Rogna dell’olivo, per limitare la formazione di nuove infezioni, potrebbe rilevarsi utile la distribuzione di fertilizzanti induttori di resistenza, contenenti microelementi in varie forme, a base di ZINCO e RAME, o corroboranti, come il propoli oleoso, il distillato di legno o composti a base di alghe.

Difesa fitosanitaria

Tignola dell’olivo (Prays oleae): in questa settimana s’inizia il monitoraggio con trappole attrattive per la prima generazione “antofaga”.

Cecidomia (Danineura oleae): continua il controllo del parassita, la verifica delle galle che sono visibili sulle foglie mostra parassitizzazioni da insetti antagonisti mediamente del 30%-35%.

Cimice asiatica (Halymorpha halys): gli adulti sono usciti dai siti di svernamento e si stanno trasferendo sugli alberi, al momento non è da attuare alcuna azione a contrasto.

Parassiti fungini

L’attuale andamento stagionale particolarmente asciutto limita il verificarsi d’infezioni da parassiti fungini. Si ricorda pur tuttavia che, concluse le potature, come azione disinfettante delle ferite, va eseguito un intervento fitosanitario con prodotti RAMEICI, esempio SOLFATO di RAME alla dose di circa 0,8–1 kg/ha , pari a 400/500 gr/ha di sostanza attiva.

Bollettino redatto in collaborazione AIPO

Bollettino n. 12 del 05.04.2023

SETTORE VITICOLO

Fase fenologica

La ripresa vegetativa è iniziata quasi ovunque, generalmente in anticipo sensibile sullo scorso anno e sulla media di 5-10 giorni, a seconda degli ambienti.

Stadio mediamente compreso tra la gemma cotonosa (BBCH 05) e il germogliamento (BBCH 09) delle varietà più anticipate (Glera, Chardonnay ecc.). Su queste, nei versanti più avvantaggiati di media e bassa collina si notano già 2-4 foglie libere (BBCH 12-13).

Stato parassitario

Nottue: sono segnalati dei ritrovamenti negli abituali ambienti nei quali, occasionalmente e in modo localizzato, si manifestano dei danni. Per ostacolare le rosure delle larve sulle gemme non ancora germogliate il sistema più efficace è quello della raccolta manuale delle stesse durante le ore notturne oppure quello di applicare degli ostacoli sul fusto (con collarini o colle) per impedirne la risalita dal terreno.

Indirizzi di difesa

Nei vigneti solitamente attaccati dall’Escoriosi, a partire dalla fase di germogliamento avvenuto, è opportuno prevedere l’esecuzione di un intervento fungicida preventivo (es. METIRAM, FOLPET, RAME) ma solo in evenienza di eventi piovosi.

Nei confronti dell’Oidio, nelle situazioni nelle quali lo scorso anno si sono verificate infezioni importanti e/o tardive, è consigliato effettuare un trattamento con prodotti curativi e/o eradicanti (es. MEPTIL DINOCAP o ZOLFO, il primo agisce anche con temperature relativamente basse, il secondo sublima con temperature superiori ai 16°C.)

Nei comprensori nei quali si attua il metodo della confusione sessuale contro la Tignoletta è necessario affrettare l’installazione degli erogatori, se non ancora ultimata.

SETTORE OLIVICOLO

Fenologia

Prosegue il germogliamento e l’accrescimento dei germogli apicali e laterali degli olivi.

Situazione fitosanitaria

Cecidomide o Rogna delle foglie dell’olivo (Dasineura oleae): il controllo, su punti di monitoraggio, ha evidenziato su foglie galle con all’interno larve mature, con assenza di fori di sfarfallamento. Al momento non va attuato alcun intervento fitosanitario.

Cantaride (Lytta vesicatoria): qualche presenza anche di questo coleottero, con danni, peraltro ancora limitati, sulla parte più alta della chioma degli olivi, dati da erosioni degli apici vegetativi, con foglie rose tranne la nervatura centrale. Per togliere questo coleottero, nelle ore più fresche della giornata, si scuotono le piante, in questo modo gli adulti cadono a terra, vanno colti ed eliminati. Al momento non si sono notati casi in cui è necessario eseguire un intervento fitosanitario specifico.

Punteruolo dell’olivo (Rhodocyrtus cribripennis): è ricomparso questo coleottero, dal colore marrone rossiccio, lungo 5-6 mm, e dotato di rostro e si nutre rodendo le foglie dei germogli.

La difesa è preventiva, gli olivi vanno mantenuti in buone condizioni, togliendo le branche deboli o in via di esaurimento, le parti colpite vanno tagliate e eliminate dall’oliveto al fine di evitare una ulteriore proliferazione dell’insetto.

Parassiti fungini

L’attuale andamento stagionale, con temperature comprese tra i 7 e i 18°C e le piogge di questi giorni, stanno creando le condizioni favorevoli affinché si possano verificare infezioni da parassiti fungini, come l’Occhio di pavone (Spilocaea oleagine), particolarmente su areali già colpiti in passato; anche altre specie patogene si stanno mostrando particolarmente attive, come le Botryosherieceae, che creano fenomeni di deperimento, disseccamenti e defogliazioni.

Nei casi di accertata infezione, se non si è già provveduto, si consiglia un intervento con prodotti a base di RAME, OSSICLORURO di RAME tetramico micro, o la POLTIGLIA BORDOLESE o DODINA.

L’utilizzo di prodotti rameici contrasto o limita anche il batterio dalla Rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi).

Bollettino redatto in collaborazione con AIPO

SETTORE ORTICOLO

Zucchino in tunnellino

Viste le condizioni climatiche attuali (temperature notturne molto basse con vento sostenuto durante il giorno), iniziare le fasi di acclimatamento con piccole aperture lungo la fila specialmente nelle ore centrali della giornata per garantire temperature al di sotto dei 30° C, mantenendo un’umidità adeguata del terreno. Non si segnalano malattie fungine o parassiti in questa fase

Cavolfiore e Cavolo Cappuccio in pieno campo

Anche per queste colture, mantenere la copertura con il TNT viste le condizioni climatiche attuali (temperature notturne molto basse) e per ridurre al minimo eventuali attacchi di uccelli (colombacci in particolare). Ritardare, se possibile, gli eventuali trapianti programmati in settimana, fino a un miglioramento delle condizioni climatiche. Iniziato il volo della cavolaia.

Melanzana in serra

Si notano i primi focolai di Afidi e Tripidi su piante trapiantate da 15-20 giorni. Contro questi insetti si può intervenire con prodotto a base di SPIROTETRAMMATO o PIRIMICARB e successivamente per il controllo dei tripidi intervenire con PAECILOMYCES FUMOSOROSEUS, trattando nel tardo pomeriggio quando nelle serre si trova un’alta umidità relativa e la temperatura inferiore ai 30° C. Dopo una settimana si può intervenire con i primi lanci di insetti utili.

Bollettino n. 11 del 29.03.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Si mantiene l’anticipo di stagione di 8-10 giorni rispetto al 2022.

Pesco

Fase fenologica di caduta petali / allegazione.

Bolla, Monilia, Corineo, Oidio: le condizioni meteo sono ancora favorevoli l’attività di questi patogeni. A scamiciatura, ed in caso di pioggia, è necessario effettuare uno specifico trattamento fungicida.

Afidi: a caduta petali ripetere lo specifico trattamento aficida.

Cydia molesta: iniziato il volo. Procedere alla distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Albicocco

La coltura è tra la fase di allegagione e scamiciatura.

Monilia, Oidio: le condizioni ambientali sono favorevoli alle infezioni di questi patogeni. In previsione di piogge effettuare un trattamento specifico con s.a. efficaci contro entrambi i patogeni. Si ricorda che lo ZOLFO, oltre all’azione antioidica, possiede una buona attività di contenimento del Cladosporium, agente del Nerume.

Susino

La coltura è in fase di fioritura/caduta petali.

Monilia: vedi albicocco.

Tentredine: nei frutteti a rischio si ricorda di programmare l’intervento, a caduta petali, unitamente a quello contro gli Afidi, utilizzando una molecola attiva contro entrambi i fitofagi.

Cydia funebrana: il volo dell’insetto inizierà a breve. Programmare il posizionamento dei dispenser per la confusione sessuale.

Melo

Fase fenologica compresa tra mazzetti visibili (cv. Dallago) e prefioritura (cv.Pink).

Ticchiolatura: la pioggia di domenica ha dato luogo un’infezione di gravità “lieve”. Il melo è nel periodo di rischio elevato per le infezioni primarie per cui ogni pioggia è da considerarsi potenzialmente infettante. Attenzione quindi proteggere bene la vegetazione immediatamente prima dell’evento piovoso previsto per il fine settimana.

Afide grigio: presenza delle prime fondatrici. Per le varietà allo stadio prefiorale procedere con il trattamento specifico. Per le altre varietà attendere il raggiungimento di tale fase fenologica. Si ricorda che l’efficacia del trattamento aficida è strettamente legato alla buona bagnatura della vegetazione, che deve essere accurata.

Oidio: è in aumento la sporulazione delle infezioni primarie, con conseguente incremento della diffusione delle infezioni del patogeno. Unire al trattamento contro la ticchiolatura anche una sostanza attiva ad attività antioidica.

Pero

Fase fenologica compresa tra mazzetti divaricati e prefioritura.

Ticchiolatura: in questa fase il pero è particolarmente sensibile alle infezioni da Venturia pyrina. Porre in atto le stesse raccomandazioni indicate per il melo.

Tentredine/Afidi: nei casi dove si sono avuti danni l’anno scorso e con più di 20 adulti per settimana catturati nelle trappole cromotropiche bianche, intervenire in pre-fioritura usando per il trattamento aficida una sostanza attiva efficace anche nei confronti della tentredine.

Erwinia amylovora: prevedere in pre-fioritura un trattamento preventivo con prodotti a base di BACILLUS spp..

Actinidia

La coltura è nella fase di foglie embricate/germoglio di 5-6 cm.

PSA: sintomi ancora limitati a pochi essudati e su piante adulte già colpite negli anni scorsi. In caso di pioggia utili trattamenti con prodotti RAMEICI (autorizzati sulla coltura).

Cimice asiatica (Halyomorpha halys): programmare il posizionamento dei “totem” per catturare gli individui che iniziano a spostarsi verso le colture.

SETTORE ORTICOLO

Cetriolo in serra

Possibile presenza di Tripide e Aleurodidi. Effettuare il monitoraggio attraverso l’utilizzo di trappole cromotropiche gialle (cattura aleurodidi) o blu (cattura tripidi) e con le prime presenze di tripide, intervenire con lanci di AMBYSEIUS SWIRSKII mentre con presenza di aleurodide (Trialeurodes vaporarium) intervenire con lanci di EREMOTMOCERUS EREMICUS o ENCARSIA FORMOSA.

Pomodoro, peperone, melanzana in coltura protetta

In questo periodo si consiglia di effettuare il monitoraggio della Tuta absoluta con l’utilizzo di trappole cromotropiche nere in particolare sul pomodoro.

Su serre che nel corso del 2022 si è rilevata la presenza di Nematodi, si consiglia di utilizzare se disponibili varietà resistenti/tolleranti al parassita, o piante innestate o effettuare un sovescio con piante biocide (rucola e senape). Per i trapianti nei quali è ancora possibile farlo, usare nelle fasi di pre trapianto o post trapianto il PAECILOMYCES LILACINUS per il controllo dei Nematodi galligeni, oppure ESTRATTO d’aglio.

Bollettino n. 10 del 22.03.2023

SETTORE FRUTTICOLO

L’andamento delle temperature, piuttosto miti, ha mantenuto costante l’accumulo dei gradi giorno per cui la stagione risulta in anticipo di 8- 10 giorni rispetto al 2022.

Pesco

Fase fenologica di piena fioritura/inizio caduta petali.

Bolla, Monilia, Corineo, Oidio: le condizioni meteo non sono più limitanti l’attività di questi patogeni. A caduta petali è necessario effettuare uno specifico trattamento fungicida.

Afidi: attendere la fase di caduta petali per ripetere lo specifico trattamento aficida

Cydia molesta: si segnalano le prime catture degli adulti nelle trappole a ferormoni. E’ il momento di procedere alla distribuzione dei dispenser per la confusione sessuale.

Albicocco

La coltura è tra la fase di piena fioritura ad inizio allegagione, in funzione della varietà.

Monilia, Oidio: le condizioni ambientali sono favorevoli alle infezioni di questi patogeni. A caduta petali ed in previsione di piogge effettuare un trattamento specifico con s.a. efficaci contro entrambi i patogeni.

Afide farinoso: a caduta petali prevedere un trattamento specifico.

Anarsia: dove è nota la presenza prevedere, nel trattamento a caduta petali, anche una s.a. efficace nei confronti di questo fitofago. In questa fase risulta molto efficace anche il Bacillus thuringiesis sub.aizawai o il Bacillus thuringiesis sub.kurstaki.

Melo

Fase fenologica compresa tra orecchiette di topo (cv. Dallago) e mazzetti divaricati (cv.Pink).

Ticchiolatura: secondo quanto indicato dal modello previsionale RimPRO la pioggia di lunedì non ha dato luogo ad infezioni. Tuttavia siamo ormai entrati nel periodo di rischio elevato di infezioni primarie per cui ogni prossima pioggia è da considerarsi potenzialmente infettante. Attenzione quindi proteggere la vegetazione prima dell’evento piovoso.

Afide grigio: presenza di afidi in aumento. Per il trattamento è però necessario aspettare la fase fenologica di bottoni rosa/prefioritura.

Oidio: le infezioni primarie sono in fase di sporulazione. Iniziare e mantenere attiva la difesa, il cui obiettivo in questa fase è quello di ridurre l’inoculo e quindi il potenziale di infezione.

Pero

Fase fenologica compresa tra mazzetti visibili (William/Conference) e mazzetti divaricati (Abate/Carmen)

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Tentredine/Afidi: attendere la pre-fioritura/bottoni bianchi per iniziare la difesa.

Erwinia amylovora: prevedere in pre-fioritura un trattamento preventivo.

Valsa leucostoma: in aumento i cancri da valsa su Abate, soprattutto nel basso Veneto. I trattamenti RAMEICI autunnali non sembrano essere stati sufficientemente efficaci. Al momento non sono note sostanze attive in grado di controllare la malattia. Utili risultano gli interventi agronomici quali la pulizia del secco, la rimozione della parti ammalate, una gestone equilibrata del frutteto.

Actinidia

La coltura è tra nella fase di foglie embricate (nel giallo) e rottura gemme/gemma cotonosa nel kiwi verde.

Siccità: molto importante, in questa fase, provvedere ad una irrigazione di soccorso necessaria per favorire il regolare germogliamento delle gemme.

PSA: si notano i primi essudati su piante adulte già colpite negli anni scorsi.

In questa fase non si deve fare nessun tipo di taglio: buona norma segnare le piante colpite che andranno curate nelle parti colpite in giugno. In questa fase si possono fare dei trattamenti, prima delle piogge,utilizzando prodotti RAMEICI (autorizzati sulla coltura).

SETTORE ORTICOLO

Cavolfiore e Cavolo Cappuccio in serra

Prestare molta attenzione alla gestione dell’acqua di irrigazione e all’arieggiamento delle serre. Su alcune serre si notano accartocciamenti fogliari legati a possibili carenze d’acqua, pertanto si consiglia di effettuare almeno due/tre irrigazioni ravvicinate per riequilibrare la presenza di acqua. Inoltre è opportuno mantenere una buona aereazione delle serre sia per ridurre l’umidità dell’ambiente sia per indurire le foglie in quanto risultano molto fragili in questo periodo.

Fragola pieno campo

In questo periodo le piante sono in accrescimento; non sono presenti fiori ma si nota una forte presenza di Afide. Con presenza generalizzata, effettuare un intervento con SALI POTASSICI di acidi grassi e successivamente verso sera effettuare un intervento con PIRETRINE.

Lattuga in serra

In alcuni appezzamenti di lattuga si nota la presenza di Afide (Myzus persicae) specialmente nelle foglie vicine al cuore. Con reale presenza intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID o SPIROTETRAMAT, mentre per le aziende biologiche, intervenire con SALI POTASSICI di acidi grassi e successivamente verso sera effettuare un intervento con PIRETRINE.

Cetriolo in serra

Le condizioni sono favorevoli a possibili focolai di Afidi. Con i trapianti precoci siamo in piena raccolta e si consiglia di effettuare un secondo lancio di insetti utili quali Chrysoperla carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di Aphidius colemani.

Bollettino n. 9 del 15.03.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Le sommatorie termiche, e anche le osservazioni n campo, indicano un anticipo di stagione di 8-10 giorni rispetto al 2022. La pioggia di martedì, sia pur di scarsa entità, ha dato il via all’idratazione delle forme svernanti dei patogeni che quindi sono entrati nella fase attiva e potenzialmente infettiva.

Pesco

Fase fenologica di bottoni rosa/inizio fioritura (20% al 60% di fiori aperti). Si prevede la piena fioritura nel fine settimana.

Bolla, Monilia, Corineo: prevedere un trattamento specifico dopo caduta petali.

Afide verde: in alcune aziende si nota la presenza, sui germogli, delle prime fondatrici. Dove la varietà è ancora allo stadio di “bottoni rosa” è possibile effettuare il trattamento aficida specifico.

Albicocco

La coltura è in piena fioritura.

Monilia: per il momento non si notano particolari criticità, conseguenza del lungo periodo di assenza piogge. Programmare un trattamento a caduta petali, e comunque prima delle eventuali prossime piogge.

Melo

Fase fenologica compresa tra rottura gemme (Dallago)/mazzetti affioranti (Pink Lady), in funzione della varietà e del microclima del frutteto.

Ticchiolatura: il modello previsionale indica che la pioggia di martedì potrebbe aver dato origine ad una prima infezione, comunque molto lieve e solo nelle zone dove la precipitazione è durata molte ore. In ogni caso siamo entrati nella fase sensibile alle infezioni: programmare quindi un trattamento fungicida prima della prossima pioggia.

Oidio: inizio infezioni primarie. Nelle varietà sensibili e già ad orecchiette di topo, iniziare la difesa per abbattere l’inoculo svernante.

Pero

Fase fenologica compresa tra gemme rotte (Kaiser) e mazzetti affioranti (Abate Fetel).

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Psilla: inizio ovideposizione. In questa fase è utile un trattamento con caolino la cui funzione, colorando di bianco la vegetazione, è di sfavorire l’ovideposizione e ridurre la quantità di uova che gli adulti di Psilla stanno deponendo.

Actinidia

La coltura è tra la fase di rottura gemme, nel verde, e gemma cotonosa nelle varietà gialle.

Siccità: si registra un certo livello di criticità di approvvigionamento acqua. La fase del pianto è ancora molto leggera vista lo scarso livello di idratazione delle piante.

Per ora non si notano essudati di causati da PSA.

SETTORE ORTICOLO

Cavolfiore primaverile di pieno campo

Siamo prossimi alla raccolta dei cavolfiori primaverili di pieno campo (trapianti effettuati nel mese di agosto 2022) si nota forte presenza di Punteruolo in particolare Ceutorhynchus picitarsis nella forma adulta dovuto all’inverno con temperature miti. In questo periodo potrebbe creare danni al corimbo fino allo scarto del prodotto. Pertanto con forte attacco si consiglia di intervenire con prodotti a base di CIPERMETRINA. Inoltre considerando che si impupa nel terreno é preferibile rientrate con cavoli in questi terreni dopo due anni.

Pomodoro in serra

In questo periodo siamo prossimi al trapianto, viste le situazioni di forti attacchi di Tuta absoluta dello scorso anno è importante attenersi ad alcuni accorgimenti: l’installazione di reti possibilmente di una dimensione foro di almeno 1mm*1mm sia nelle aperture laterali che in quelle al colmo per ridurre al minimo una possibile entrata dall’esterno dell’insetto, controllare all’arrivo delle piante che non ci sia presenza nelle foglie di mine, installare all’interno delle serre i ferormoni per la confusione sessuale, monitorare la presenza all’interno delle serre con trappole specifiche.

Bollettino n. 8 del 08.03.2023

SETTORE FRUTTICOLO

Pesco

Fase fenologica tra gemma rotta e bottoni rosa, in funzione della varietà e delle condizioni microclimatiche e pedologiche del frutteto.

Cocciniglie: in questa settimana programmare un eventuale trattamento con PYRIPROXIFEN.

Bolla, Monilia, Corineo: prima della fioritura prevedere un’applicazione specifica con le sostanze attive indicate nelle LTDI.

Afidi: per il trattamento specifico attendere la fase di bottoni rosa/pre-fioritura in modo da posizionare l’aficida in corrispondenza dell’emergere delle fondatrici, massimizzando la sua efficacia.

Albicocco

La coltura è tra stami visibili ed inizio fioritura.

Monilia: data l’elevata sensibilità dell’albicocco a questo patogeno è opportuno programmare un trattamento prima delle prossime piogge. Si ricorda che l’impiego di prodotti fungicidi in fioritura è consentito a condizione che non siano presenti in etichetta del prodotto impiegato indicazioni sfavorevoli nei confronti delle api e altri insetti pronubi.

Melo

Stadio fenologico tra rottura gemme e punte verdi.

Afide lanigero/Cocciniglie: nelle varietà e situazioni locali in cui la fase fenologica è ancora a punte verdi è possibile un trattamento con OLIO MINERALE.

Ticchiolatura: al momento il modello previsionale indica assenza di ascospore mature . Al momento non sono necessari interventi fungicidi.

Pero

Fase fenologica tra gemma tigrata e gemma rotta

Eriofidi (Eriophyes pyri, Epitrimerus pyri): nei pereti interessati dalla presenza di questi acari, in questa fase (e comunque prima dell’apertura delle gemma) è opportuno effettuare un trattamento con OLIO MINERALE o ZOLFO.

Ticchiolatura: vale quanto detto per il melo.

Actinidia

La coltura è nella fase di gemma mossa.

PSA: se non ancora eseguito al terminane della potatura effettuare un trattamento con SALI di RAME. Rimane fondamentale l’asportazione dei rami infetti, la loro bruciatura (nel rispetto dei regolamenti comunali) e disinfezione dei tagli di potatura con disinfettanti o SALI di RAME.

Siccità: se le condizioni climatiche rimangono asciutte ancora per alcuni giorni può essere utile un’ irrigazione di soccorso che può agevolare il germogliamento.

SETTORE ORTICOLO

Cetriolo in Serra

Prestare molta attenzione a possibili focolai di Afidi. Sui trapianti precoci siamo prossimi alla raccolta e pertanto si consiglia di effettuare un primo lancio di insetti utili quali Chrysoperla carnea alla dose di 10 individui mq con l’aggiunta di 1 individuo mq di Aphidius colemani. Invece, dove non è ancora iniziata la raccolta e abbiamo già presenza di Afidi, effettuare un intervento con SPIROTETRAMAT (principio attivo con poca persistenza nei confronti degli insetti utili) e dopo una settimana introdurre gli insetti utili.

Lattuga in serra

In alcuni serre di lattuga si nota la presenza di Afide (Myzus persicae) specialmente nelle foglie vicine al cuore. Con reale presenza intervenire con prodotti a base di ACETAMIPRID o SPIROTETRAMAT.

Asparago

Siamo in fase di copertura cumuli per la produzione di asparago bianco e in questa fase si consiglia di non effettuare nessuna concimazione localizzata o a spaglio. Queste operazioni verranno effettuate dopo lo spianamento dei cumuli.

Radicchio primaverile e cavolo cappuccio

Nei prossimi giorni siamo in fase di trapianto. Si consiglia di preparare il terreno con un buon drenaggio delle acque e con una grana fine, alla fine del trapianto effettuare, se necessario, una prima irrigazione per un buon attecchimento della pianta e coprire con il TNT (tessuto non tessuto).

LTDI Regione Veneto:

( https://www.regione.veneto.it/web/fitosanitario/difesa-integrata).

Bollettino Meteorologico aggiornato

Ultimo aggiornamento

03-05-2024 11:14

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