Ultimo aggiornamento
16-09-2022 08:56Descrizione della situazione meteorologica
Il 4 agosto 2002 il Veneto è sotto l'influsso di un'area depressionaria che dal Canale della Manica domina tutta l'Europa Centrale, interessando la penisola con correnti umide sud-occidentali, come visibile nella mappa a fianco riferita al livello di 500 hPa (5500 m circa). L'analisi dei radiosondaggi di Milano e Udine del 4 agosto, indica la presenza in atmosfera di marcate condizioni d'instabilità su tutto il nord Italia, specialmente in Lombardia. In particolare, dai radiosondaggi di Milano delle 01:00 e delle 19:00 del 4 agosto 2002, si possono trarre molteplici indicazioni di condizioni favorevoli allo sviluppo di fenomeni temporaleschi molto intensi, anche a carattere di tornado, sia dagli indici di instabilità che dalla rotazione del vento con la quota.
Nelle prime ore del mattino del 4 agosto 2002 marcate condizioni d'instabilità nell'area padana lombarda favoriscono lo sviluppo di una serie di celle temporalesche intense che, trasferendosi sul Veneto, a partire dal Lago di Garda, ne investono tutta la fascia centro-settentrionale. I fenomeni localmente violenti e a carattere grandinigeno, risultano associati a forti raffiche di vento. Nella serata del medesimo giorno, dopo una pausa nelle ore diurne caratterizzata da tempo relativamente buono, una nuova ondata di celle temporalesche dalla Lombardia si sposta sul Veneto interessandone la parte centro-meridionale, orientale e montana, ma con fenomeni generalmente meno intensi dei precedenti. Una delle caratteristiche, infatti, delle precipitazioni delle prime ore del 4 agosto è stata la forte intensità dei fenomeni in alcune zone dove i quantitativi di precipitazione accumulata misurati dalla rete di stazioni al suolo non sono risultati di per sé considerevoli. Ciò può essere imputabile all'inevitabile sottostima effettuata da un normale pluviometro in presenza di precipitazioni miste o a carattere grandinigeno, nonché alla presenza di forte vento associato alle precipitazioni.
Descrizione da radar delle aree investite il 4 agosto da celle temporalesche
Il 4 agosto 2002, tra le 01:15 e le 06:00 del mattino, i settori centrale e pedemontano Veneto sono interessati dal transito da ovest verso est di tre celle temporalesche (individuabili nella prima, seconda e terza immagine della sequenza a fianco e sotto. Nelle immagini i nuclei più intensi di precipitazione delle celle temporalesche sono individuati dal colore rosso, quelli più deboli dal colore azzurro. Il radar è situato sul Monte Grande a Teolo ad una quota di 480 m circa).
La prima cella (immagine in alto a sx) si presenta alle 01:15 nel settore centrale del Lago di Garda e transita sul Veneto, scorrendo lungo la dorsale prealpina e interessando fino alle 02:30 la provincia di Verona, poi, fino alle 03:30 quella di Vicenza, mantenendosi a nord della fascia collinare Euganeo-Berica e poi fino alle 05:00 il trevigiano. La seconda cella (immagine in alto a dx, ove la cella più a est è la prima, ormai spostatasi sul vicentino, mentre quella più a ovest è la seconda) si presenta alle 02:45 in prossimità del Grada. Alle 03:30 è sul vicentino centrale e alle 03:45 si intensifica, estendendosi in direzione nord-sud e andando ad interessare il vicentino centro-meridionale.
Alle 04:00 è ai confini nord-occidentali della provincia di Padova e alle 04:15 si trova sul padovano settentrionale, dove permane fino alle 04:45, quando è ai confini tra le provincie di Padova, Treviso e Venezia. Alle 05:00 è tra la provincia di Venezia e quella di Treviso. Alle 05:15 si trova sul veneziano centro-settentrionale, transitandovi per abbandonare la regione attorno alle 06:00 (immagine a fianco).
La terza cella (immagine a fianco), meno intensa delle precedenti, almeno nella fase iniziale, si presenta alle 04:00 sul lago di Garda. Alle 04:30 è ai confini tra Verona e Vicenza, mentre alle 05:00, intensificatasi, è sul settore prealpino vicentino, alle 05:15 sul vicentino centrale e alle 05:45 sull'alto padovano, dove poi tende ad attenuarsi e ad esaurirsi (immagine in basso a destra).
Per quanto attiene le precipitazioni serali, le immagini radar (qui non presentate) hanno evidenziato i seguenti elementi salienti: a partire dalle 20:00 del 4 agosto una cella temporalesca in moto da ovest verso est interessa la provincia di Verona, con nucleo più intenso nel settore meridionale. Alle 21:00 si trova ai confini tra le provincie di Verona, Rovigo, Padova e Vicenza. I fenomeni principali in serata interessano il rodigino, il settore centro-meridionale di Padova e Verona, il veneziano e il trevigiano orientale. In particolare, il nucleo più intenso interessa l'alto veneziano (portogruarese) tra le 23:00 e le 24:00.
Alcuni dei dati più significativi registrati dalle stazioni al suolo
Nella tabella successiva son riportate le intensità di precipitazione e i valori di raffica di vento (valore massimo istantaneo giornaliero di intensità di vento; il vento è stato valutato per tutte le località a 10m di altezza e in km/h) più significativi per gli eventi considerati.
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Si sottolinea la particolarità di alcuni dei dati di intensità di precipitazione (precipitazione accumulata nel tempo) sopra riportati. Le intensità in questo caso, infatti, si riferiscono ad intervalli temporali molto brevi (5 minuti), ciononostante i valori di precipitazione si aggirano tra i 15 e i 20 mm circa. Si ricorda a tale proposito che un nubifragio è definito come quell'evento di precipitazione caratterizzato dall'accumulo di almeno 40 mm in mezz'ora.
Per le località di Zero Branco e Mogliano, inoltre, si sono evidenziati i bruschi cali subiti dalla temperatura in 15-30 minuti, in quanto il forte abbassamento della temperatura è spesso associato, nella stagione calda, a fenomeni a carattere grandinigeno. Significativi sono anche i valori di raffica di vento, tra gli 80 e i 100 km/h, indici della presenza di forti correnti discendenti associate al transito delle celle temporalesche.
A fianco si riporta la mappa delle isoiete (linee di egual precipitazione) ottenute dai dati registrati dalla rete di stazioni al suolo del Centro Meteo di Teolo.
Si sottolinea la particolarità di alcuni dei dati di intensità di precipitazione (precipitazione accumulata nel tempo) sopra riportati. Le intensità in questo caso, infatti, si riferiscono ad intervalli temporali molto brevi (5 minuti), ciononostante i valori di precipitazione si aggirano tra i 15 e i 20 mm circa. Si ricorda a tale proposito che un nubifragio è definito come quell'evento di precipitazione caratterizzato dall'accumulo di almeno 40 mm in mezz'ora.
Per le località di Zero Branco e Mogliano, inoltre, si sono evidenziati i bruschi cali subiti dalla temperatura in 15-30 minuti, in quanto il forte abbassamento della temperatura è spesso associato, nella stagione calda, a fenomeni a carattere grandinigeno. Significativi sono anche i valori di raffica di vento, tra gli 80 e i 100 km/h, indici della presenza di forti correnti discendenti associate al transito delle celle temporalesche.